FIORENTINA – CUCARICKI = 6 – 0
E’ stata poco più che un’amichevole ma qualche segnale la Fiorentina l’ha comunque lanciato. Innanzitutto la voglia di riscatto palesata da un approccio totalmente diverso rispetto alla gara interna con l’Empoli e poi le prove dei singoli con alcuni interpreti che avevano deluso finalmente sugli scudi.
Delle doti tecniche dei vari Beltran, Maxime Lopez o Ikonè nessuno che fosse in buona fede aveva mai dubitato, ma quella con il Cucaricki potrebbe rappresentare la scintilla che accende una fiamma finalmente calda e potente. Il numero 9 argentino, dopo una prima rete favorita da un improvviso “svenimento” del difensore avversario, ha inventato un gol da fuoriclasse con un pallonetto al volo di rara bellezza. Lopez invece, al netto del destro a giro che ha chiuso i giochi, è finalmente sembrato più dentro al gioco della Fiorentina disegnando traiettorie interessanti e mostrando quella capacità di farsi trovare sempre smarcato in appoggio che tanto avevamo ammirato a Sassuolo. Ikonè infine, che speriamo sia definitivamente recuperato, ha trovato la gioia personale al termine di un’azione personale che denota una fiducia nei propri mezzi ed una cattiveria che nelle scorse stagioni sembravano ormai perse. Certo il test non era dei più probanti ma aver vinto in goleada issandosi al primo posto nel girone (seppur solamente per il maggior numero di gol fatti), aver trovato la doppietta di Beltran, aver visto l’esordio internazionale di due prodotti del settore giovanile come Pierozzi e Comuzzo ed aver risparmiato tanti calciatori in vista del doppio impegno con Lazio e Juventus è un insieme di buone notizie che non può che farci sorridere.
Rimesse le cose a posto in Europa, adesso testa alla nostra bestia nera Lazio di Sarri: un risultato positivo potrebbe far dimenticare anche la sconfitta interna con l’Empoli.
IL BUONO
- Beltran: gli avversari non saranno stati dei fenomeni ma il secondo gol è una chicca assoluta. Continuo ad essere perplesso sul fatto che contro difese fisiche possa fare l’attaccante centrale, ma le sue qualità non possono certamente essere messe da parte. Non fermarti più Lucas!
- Maxime Lopez: oltre alla rete spettacolare, inizia ad assomigliare al giocatore che avevamo visto ed ammirato a Sassuolo. Nel secondo tempo entra definitivamente nel cuore del gioco e si impadronisce della squadra. Non credo sia possibile farlo convivere con Arthur, ma già solo pensare di avere un’alternativa del genere mi fa dormire sonni più tranquilli. In netta crescita.
- Ikonè: il gol è una perla rara figlia anche di una maggiore fiducia in sé stesso. In settimana Italiano ha detto che ha Jorko deve convincersi di poter giocare a sinistra per completare il tridente con Nico a destra….sarebbe da leccarsi i baffi!
- Martinez Quarta: a parte l’ennesimo gol stagionale, la fascia da capitano sembra averlo responsabilizzato e convinto ulteriormente. Dopo aver timbrato la rete, corre a recuperare la palla nella porta avversaria per non perdere tempo. Avessimo trovato un leader in campo?
- I giovani in prima squadra: dopo anni in cui il settore giovanile viola non riusciva a far esordire nemmeno un ragazzo nei professionisti, finalmente abbiamo un allenatore che li lancia e buone pianticelle su cui poter scommettere. Certo è che spesso il caso aiuta: dapprima Kayode che si prende la scena al posto di Dodò, adesso Pierozzi e Comuzzo che debuttano in Europa proprio per l’assenza del giovane compagno. Come dice il saggio Flavio Bardaro, l’allenatore se sono buoni li lancia ed allora…..Che sia solo l’inizio!!
IL BRUTTO
- L’infortunio di Kayode: questa proprio non ci voleva! Dopo il crociato di Dodò, adesso la caviglia del giovane terzino fresco di rinnovo in prossimità della doppia sfida con Lazio e Juventus. Certo che quest’anno su quella fascia siamo proprio sfortunati!
A voi per i commenti!!

Sia Nzola che Beltran hanno avuto un pessimo inizio di stagione. Per quanto riguarda il primo, oltre a non segnare sta giocando in un modo indecente, non sembra neanche un calciatore professionista (e non è un’esagerazione, perché un attaccante di serie C se riceve un lancio lungo sui piedi poi riesce a controllare la palla, Nzola invece no). Il secondo invece è una questione diversa: Nzola tocca tanti palloni ma li gioca tutti male, Beltran invece non arrivava neanche a toccarli, sembrava totalmente fuori dal gioco. Alla luce di questo, ho detto in tempi non sospetti che secondo me Beltran si sarebbe ritrovato prima di Nzola, perché se sei fuori dal gioco una volta che ti ambienti questo problema non ce l’hai più, se invece c’hai i piedi quadrati come Nzola a quel punto non c’è rimedio.
Tra l’altro la dinamica del 2 – 0 prova che Beltran i gol sa anche inventarseli dal nulla, e questa è un’ottima notizia: infatti i centravanti “finalizzatori” sono utili soltanto se hanno alle spalle una squadra che gioca bene e gli mette il pallone sulla riga, i centravanti “inventori” invece sono capaci di tirar fuori un gol dal cilindro anche nelle partite “sporche”, quelle in cui non ricevono un pallone buono che sia uno. Noi lo sappiamo bene, perché con Vlahovic ne abbiamo vinte tante di partite così (soprattutto ai tempi di Iachini).
Sebbene Beltran sia palesemente meglio del suo diretto concorrente, prevedo che Italiano aspetterà almeno la fine del girone d’andata per promuoverlo titolare: il nostro allenatore ha fatto fuoco e fiamme per 3 anni affinché gli comprassero Nzola, e quindi non può certo panchinarlo dopo 10 partite.
Un altro giocatore che aveva drammaticamente bisogno di segnare per ritrovare se stesso era Maxime Lopez. Tra l’altro aveva lo stesso identico problema di Beltran, ovvero il fatto di essere fuori dal gioco e di toccare pochi palloni (solo che nel caso di Maxime Lopez la faccenda era più grave, perché a creare il gioco avrebbe dovuto pensarci proprio lui).
Riguardo all’infortunio di Kayode, ribadisco ciò che ho già detto in passato: non dobbiamo ricorrere agli svincolati. Sia perché al posto suo verrebbe un ultratrentenne che ha l’unico intento di raggranellare gli ultimi soldini prima del ritiro (abbiamo già dato con Pancaro, no grazie), sia perché l’ingaggio di uno svincolato ammazzerebbe psicologicamente Pierozzi, che penserebbe “Faccio così schifo che la Fiorentina non mi vuole neanche come terza scelta dietro Dodò e Kayode”.
P.S.: Cucaricki è la traduzione serba di Cocoricò. Hanno scelto questo nome in parte per omaggiare il celebre locale, in parte per far capire agli avversari che contro di loro possono vincere anche se la sera prima hanno fatto tardi in discoteca. 🙂
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Ahahahaah!!! Grande Cocoricò!!
Credo che Nzola sia molto meglio di così: non si và in doppia cifra in Serie A per più stagioni a caso ma, nonostante ciò, sono anche io convinto che Beltran sia migliore sia tecnicamente che tatticamente. Hai perfettamente ragione quando affermi che avere un calciatore che si inventa i gol da solo è fondamentale soprattutto per squadre come la nostra che non sempre riescono a dominare il possesso palla o, se lo fanno, sono un pò troppo sterili. Concordo anche sul no agli svincolati….adesso abbiamo una discreta nidiata di giovani, facciamoli giocare!!
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