Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BOLOGNA = 0 – 0 (5 – 4 d.c.r.)

Una sofferenza durata più di 120 minuti regala una semifinale di Coppa Italia storica alla Fiorentina: è infatti la prima volta nella storia del club gigliato che viene guadagnato l’accesso al penultimo atto della manifestazione per tre anni di fila. E sapete cosa è successo nelle ultime tre stagioni? Sapete cosa è realmente cambiato? Esattamente….avete già capito!!! Vincenzo Italiano, il vero fuoriclasse di questa squadra, il miglior colpo della gestione Commisso fino ad oggi, arrivava sulla panchina viola nell’estate del 2021 in un ambiente sfiduciato dalle stagioni precedenti, un ambiente in cui il gioco di Beppe Iachini aveva raggiunto gli obiettivi societari ma non aveva mai divertito né convinto.

In due stagioni e mezzo è avvenuta una vera a propria rivoluzione copernicana che ha coinvolto anche lo stesso mister Italiano che, dopo aver fatto giocare negli anni passati alla Fiorentina solamente un tipo di calcio fatto di possesso, dominio del gioco, spregiudicatezza, fase difensiva non propriamente inattaccabile, è finalmente cresciuto. Adesso i viola sono una compagine in grado di utilizzare più moduli, di adattarsi all’avversario, alla gara, al momento di forma dei propri calciatori. E’ indubbio che in questo momento la Fiorentina sia in difficoltà dal punto di vista numerico (società se esisti batti un colpo!!), dal punto di vista fisico (manca brillantezza e spunto, non resistenza alla fatica) ed anche tecnico (gli errori individuali sono talvolta involontariamente comici). Ecco allora che per vincere le partite deve subentrare necessariamente qualcos’altro, qualcosa che la Fiorentina ha dimostrato di avere anche ieri sera. Innanzitutto serve un’ottima organizzazione di squadra e contro il Bologna i viola sono riusciti ad imbrigliare perfettamente il gioco felsineo finché non si è cominciato a perdere i confronti diretti, poi serve tanto cuore e volontà, doti che a questa squadra non sono mai mancate: dallo splendido Ranieri al podista Kayode, dal mai domo Quarta al quasi mai impiegato Maxime Lopez, tutti hanno offerto una prova magari non eccelsa dal punto di vista tecnico ma quasi commovente per l’impegno e la dedizione. Eppoi sinceramente non dobbiamo dimenticarci la Dea bendata che sembra voler accompagnare la Fiorentina nell’ultimo periodo. Il Bologna avrebbe meritato di vincere, ma i pali, le parate di Christensen ed errori in fase di ultimo passaggio, hanno offerto ai viola l’occasione di tenere la barra dritta e la porta inviolata.

Resta dunque il passaggio del turno, il cuore mostrato e la capacità di adattarsi all’avversario. Domenica però, i viola dovranno giocare un altro tipo di gara contro l’Udinese: sarà necessario tornare a fare la partita contro una compagine che spesso aspetta l’avversario e riparte in contropiede. Ci sarà tempo per pensarci, adesso godiamoci un traguardo a suo modo storico!

IL BUONO

    • Christensen: riesce a tenere la porta imbattuta grazie anche ai legni colpiti dagli avversari, ma i miglioramenti rispetto ad inizio stagione sono straordinari. Presenza in area di rigore, personalità, rapidità ad andare in terra, capacità di coprire il primo palo. Se migliora anche con i piedi, siamo davanti ad una vera e propria metamorfosi. Savorani santo subito!

    • Ranieri: sta giocando una stagione clamorosa, addirittura migliore rispetto alla seconda metà della scorsa. Lotta, sgomita, anticipa e fa ripartire l’azione sempre con intelligenza. Sembra migliorato anche dal punto di vista della gestione del dispendio energetico. Bandiera (almeno si spera)!

    • Maxime Lopez: non ha certamente giocato una partita indimenticabile, ma la realizzazione del quinto rigore decisivo lo inserisce di diritto tra i migliori in campo. E’ sempre difficile segnare un rigore in quelle condizioni, se poi non giochi quasi mai le possibilità di sbagliare è ancora più alta. Cecchino. 

IL BRUTTO

    • Biraghi: se devo dire qualcosa a Vincenzo Italiano è in merito all’impiego continuo del capitano. Se già è in difficoltà quando riceve la palla faccia alla porta e con una relativa pressione avversaria, schierarlo addirittura sulla linea dei centrocampisti è sembrata quasi una cattiveria. Saltato e scherzato continuamente, è andato ancor più in difficoltà in fase offensiva avendo meno spazio per avanzare senza marcatura diretta. Parisi forever! 

    • Ikonè: se anche mister Vincenzo Italiano si arrende dichiarando testualmente “Ikoné è questo” perché dovrei riuscire a dire qualcosa io? Visto che la nostra società è bravissima a vendere, riusciamo nel miracolo? 

    • Barak: un altro calciatore che vive un momento di regressione tremendo. Se la scorsa stagione almeno era spesso pericoloso con gli inserimenti in area avversaria e ci ha fatto godere con gol decisivi soprattutto in Europa, quest’anno è scivolato in una nebbia fittissima da cui non riesce ad uscire. Quanto ci servirebbero i suoi gol…..

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A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Parto con un’ammissione di colpa: su Zirkzee mi ero sbagliato. In passato avevo scritto che esitavo a definirlo un buon giocatore, perché l’unica volta che l’avevo visto giocare (alla prima giornata contro il Milan era stato un fantasma. Ebbene, ieri sera ha dimostrato di essere non un buon, ma un ottimo giocatore. Più precisamente l’ha dimostrato quando ha mandato a vuoto Milenkovic con una finta, poi ha fatto partire un tiro che ha centrato la traversa: chi ha giocato a calcio sa che quella finta è un movimento difficilissimo da fare, ed è un colpo che non si può insegnare, devi avercelo nel sangue.
    Riguardo a Italiano, ovviamente anch’io come te gli sono molto grato, perché senza di lui non avremmo raggiunto neanche un decimo dei risultati degli ultimi anni. Tuttavia, per onestà devo dire anche che ieri si è rivisto un suo vecchio difetto, ovvero la tendenza a non prendere nessuna contromisura quando soffriamo in difesa. Orsolini per tutto il primo tempo e l’inizio del secondo ha fatto quello che voleva, perché Biraghi gli lasciava delle praterie immense; poi per fortuna Orsolini ha finito il fiato e a quel punto il problema si è risolto da solo, ma se al suo posto ci fosse stato un giocatore in grado di sgroppare sulla fascia per tutta la partita presto o tardi avremmo sicuramente subito gol. E questo perché Italiano ancora una volta non ha tentato di rimediare a questa situazione.
    Rimanendo in tema di Coppa Italia, oggi ho visto Roma – Lazio, e ho alcune considerazioni da fare.
    Innanzitutto vorrei porre l’accento su Huijsen, che ha deciso la partita in negativo causando un rigore per la Lazio. Ora è facile dire che è stato un acquisto sbagliato, ma io ho pensato che lo fosse già al momento della sua ufficializzazione, e che fosse sbagliato da tutti i punti di vista. Dal punto di vista di Huijsen è stata una scelta sbagliata perché lui si era già promesso al Frosinone, e per me rimangiarsi la parola data è una delle azioni più gravi che una persona possa commettere. Dal punto di vista della Roma è stata una scelta sbagliata perché per 6 mesi di prestito secco (quindi senza nessuna possibilità di vedere Huijsen a Roma la prossima stagione) i giallorossi hanno ceduto a titolo definitivo per 300.000 euro Luigi Cherubini. Ora, chi segue la Primavera sa che non esiste un’ala sinistra come Cherubini in tutto il calcio giovanile italiano. E’ il capitano della sua squadra, segna e fa segnare, gioca sempre 90 minuti a partita. L’unico che potrebbe arrivare al suo livello è Patrick Nuamah del Brescia, che però è molto più indietro rispetto a Cherubini nel suo processo di maturazione. Di conseguenza, cedere un giocatore come questo per un prestito di 6 mesi di un difensore centrale (peraltro con pochissime presenze nel calcio “vero”) è una mossa semplicemente inspiegabile. Significa svendere il proprio futuro a lungo termine solo per tappare una falla da qui a Giugno. Significa, in sostanza, non avere una visione. E non avere neanche correttezza, perché prima di scippare Huijsen al Frosinone la Roma aveva tentato di fare la stessa cosa a noi con Beltran. Quando mancano la capacità manageriale e la lealtà nei comportamenti, si può finire soltanto nel baratro. E infatti Tiago Pinto è stato già congedato dalla Roma, e la squadra da lui costruita se finisse oggi la stagione sarebbe fuori dalle coppe.
    Un altro giocatore su cui vorrei porre l’accento è Bove, che invece la lealtà nei comportamenti ce l’ha eccome. L’ho capito quando è stato sostituito, quand’era appena uscito dal campo si è beccato una bottiglia di vetro sulla nuca, e anziché gettarsi a terra per ottenere la vittoria a tavolino si è diretto verso la panchina senza fare sceneggiate. Quando ti comporti così, presto o tardi la vita ti premia, quindi sono convinto che questo ragazzo abbia davanti a sé una grandissima carriera.

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    • Bravissimo ad ammettere l’errore su Zirkzee. Al momento è un ottimo calciatore, dovesse iniziare a segnare con continuità potrebbe diventare un grandissimo (ricordiamo che ha solo 21 anni!). Riguardo ad Italiano non sono d’accordo perché in realtà la Fiorentina ieri ha adattato spesso il modo di giocare al Bologna per provare a fargli male. Il problema lì è il singolo ed infatti l’errore di Italiano è farlo giocare….
      Concordo in tutto e per tutto sulla vergognosa operazione Huijsen, è talmente deleteria e senza visione che l’unica altra società che avrebbe potuto fare una roba del genere è la Fiorentina.
      Chiudo dicendo che alcuni calciatori si dimostrano anche uomini e, come Bove, anche Biraghi si è comportato allo stesso modo addirittura in una finale di Conference!

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      • E’ vero, anche il nostro Biraghi si è comportato allo stesso modo. Nel suo caso poi c’era anche il sangue, quindi sarebbe stato ancora più facile per lui far credere di essere stato ferito mortalmente, ma lui era troppo uomo per mettersi a fare questa sceneggiata.
        Pochi mesi fa, quando Bonucci parlò con Pradé a Forte dei Marmi per trattare il suo arrivo in viola e c’era chi diceva “Magari con lui vinciamo qualcosa”, tu replicasti “Non svendo i miei valori per un trofeo”: ecco, Biraghi in quell’occasione ha ragionato come te! 🙂

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  2. Si, sono sostanzialmente sono d’accordo, sarei meno severo con Barak che sta ancora scontando la non preparazione fatta anche se oramai è molti mesi. Ha fatto il compito con diligenza fornendo assist e tenendo palla davanti finché ha potuto poi è calato vistosamente, certo da lui mi spetto molto di più specialmente in fase realizzativa. Il resto bene, eccetto Ikonè (come al solito) e Biraghi. Devo dire sinceramente che lo spirito di sacrificio e la tenacia non manca a questa squadra, e questa è la strada per arrivare a risultati insperati come la qualificazione di ieri sera. Bisogna incrementare il tasso tecnico a questo insieme ce né estremamente bisogno se vogliamo competere su tutti gli obiettivi. Stiamo facendo miracoli per i risultati ottenuti sostanzialmente senza attacco, credo siamo unici al mondo. Una società seria al 10 di Gennaio, sapendo abbondantemente in tempo a quali problemi andavamo incontro, avrebbe già inserito in rosa almeno un terzino destro e un esterno offensivo. E a seguire anche un difensore centrale, ma si può ragazzi avere un difensore centrale (Yerry Mina) di 94 Kg di peso anche se alto 1,95 m.? Ma qui siamo alle solite: valutazioni giocatori con la velocità di un bradipo, trattative infinite per scontare 2 milioni, vendere prima di comprare ecc…Non ci si schioda da questa situazione perché non c’è visione di futuro e tempestiva programmazione. Se andiamo in champions league, che sia mai, i soldi che spendiamo ora li riprendiamo con la partecipazione e ci avanzerebbero. Ma vallo a spiegare a Rocco e Jo Barone è tempo perso.
    Ciao a tutti

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    • Ciao Roberto! Come hai detto giustamente, Barak è stato diligente ma gli manca quella cattiveria per andare dentro alla quale ci aveva abituato. Ok la mancata preparazione, ma manca proprio nell’atteggiamento!
      Quanto alla società ormai ho perso completamente la fiducia nei confronti della proprietà. Non è possibile non provare a sfruttare questa occasione colossale…. significa che il risultato sportivo ti interessa ben poco!

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