Il buono, il brutto, il cattivo

EMPOLI – FIORENTINA = 1 – 1

Una noia mortale. Lo possiamo dire?

Magari qualcuno se la prenderà a male… forse quelli che “si ma noi abbiamo il Viola Park”, oppure quelli che “ma i nostri bilanci sono in ordine!!”, o magari perché no quelli che “è la miglior partenza da quando è cambiata la società!!”. Sinceramente non me ne importa nulla perché la verità è che qui nessuno è innocente tranne i 4.000 che sono andati ad Empoli e tutti noi che continuiamo a dedicare (o forse sprecare) il nostro tempo dietro ad una maglia che ultimamente è bistrattata da tutti quelli che invece la dovrebbero onorare. Innanzitutto da una proprietà che è venuta in Italia probabilmente solo per costruire infrastrutture, centro sportivo e stadio senza però ricordarsi che quello che muove la passione dei tifosi (pardon clienti come li considerano loro) è ciò che accade durante i 90 minuti che si giocano sul rettangolo verde. E lì conta avere giocatori buoni, che magari non costano nemmeno uno sproposito, ma che lameno sono adatti alle idee di gioco che vuole mettere in pratica il tecnico che la proprietà sceglie. Ma come si trovano i calciatori buoni anche senza spendere una fortuna visto che, come sempre ci ricordano Rocco e Joe, la Fiorentina non può spendere quanto le altre grandi? Con la COMPETENZA, quella di un direttore generale o di un direttore sportivo che abbia esperienza non nei Cosmos (tra l’altro fatti fallire), ma nel calcio italiano e perché no europeo. E non voglio parlare di quelli che già in questo momento lavorano in altre società ma ci sarebbero fior di professionisti che in questo momento sono a spasso….ne cito solamente alcuni dei migliori per non annoiarvi: Petrachi, Tare, Massara. Ma cosa hanno in comune tutti questi dirigenti? Che vogliono un budget operativo e l’autonomia decisionale per fare la squadra che ritengono migliore. Possibilità che ciò accada con questa proprietà? Credo prossime allo zero!! Se poi non si vuole affidare la direzione sportiva della società ad un solo uomo, ci sarebbe un’altra via, quella dello scouting in tutto il mondo. Ad Udine ad esempio, credo che nessuno sappia chi è il Direttore Sportivo eppure ogni anno arrivano giocatori sconosciuti da tutto il mondo che permettono ad una piazza come quella di stare nella massima serie con relativa facilità per decenni sfornando talenti a ripetizione e, nelle ultime stagioni, anche calciatori più maturi (vedi Deulofeu e Thauvin)! Ah già ma loro hanno lo stadio di proprietà…. Sorvolo poi sul mercato di gennaio perché ne ho già parlato anche troppe volte.

Dobbiamo anche dire però, che mister Vincenzo Italiano, che è stato il vero fuoriclasse per due stagioni in cui ha sbagliato quasi nulla, ultimamente ne sta invece combinando diverse. Al netto dell’errata scelta del centravanti da acquistare, ciò che preoccupa di più è che la squadra da dicembre in avanti è chiaramente involuta dal punto di vista del gioco e non solo. Chi non guarda le partite con i paraocchi, dovrà ammettere che già i risultati che ci avevano lanciato al quarto posto in classifica erano stati spesso figli del caso, della fortuna, delle combinazioni. Più volte i viola erano stati messi sotto dal punto di vista del gioco ed avevano risolto le partite con colpi dei singoli oppure grazie ad errori clamorosi degli avversari. Purtroppo in quel momento forse anche Italiano si è illuso che alla società interessasse il risultato sportivo e che avrebbe investito sul mercato per provare a restare lassù, così ha cercato di sfruttare solamente l’onda lunga dei risultati. La verità è che la Fiorentina dall’inizio di dicembre corre meno degli avversari, non ha brillantezza nell’uno contro uno, arriva sempre seconda sulla palla, non riesce a controllare il gioco sia perché alcuni singoli stanno indubbiamente mancando, ma anche perché il calcio dei viola viene ormai letto da tutti come un libro aperto ed Italiano non è ancora riuscito a trovare un’alternativa. Resta poi un mistero come dopo due anni e mezzo di continuità con lo stesso tecnico, i viola siano capaci di prendere sempre le stesse ripartenze quando sono in possesso di palla. Come a Lecce così ad Empoli, giusto per ricordare solamente le ultime due occasioni, la Fiorentina è riuscita a prendere gol o rigore contro con un’azione partita da un calcio d’angolo a favore. Saranno anche sempre e solo errori individuali come dice il Pappagallone Reale, ma tempo per correggerli mi sembra ce ne sia stato abbastanza…..

E veniamo da ultimo a quelli che sono stati trattati fino ad oggi con i guanti bianchi e cioè i calciatori. Certamente possono essere considerati i meno colpevoli di questa situazione perché sono stati catapultati ad un livello di attenzione e soprattutto di aspettative che non sono capaci di raggiungere. Questa squadra non è da Champions League e forse nemmeno da Europa League ma le prestazioni e gli errori commessi nelle ultime settimane sono stati indecenti ed inaccettabili. La sconfitta di Lecce, il contropiede di oggi che ha portato al rigore, per non parlare degli errori di Quarta contro il Frosinone che fortunatamente non ci sono costati la partita sono figli di errori individuali che non possono essere più tollerati. Proprio perché la Fiorentina è una squadra con poca qualità, la soglia di attenzione dev’essere sempre massimale e nelle ultime settimane così non è stato. Non solo, ma anche dal punto di vista dell’aggressività Bologna, Empoli e Lecce ci hanno mangiato vivi in tutte le zone del campo e questa non può essere colpa né di Italiano né della società. Insomma anche i calciatori devono assumersi le proprie responsabilità anziché scaricarle sugli altri (vero Biraghi??).

Solamente se queste tre componenti ricominceranno a viaggiare insieme sarà possibile salvare una stagione che sta velocemente scivolando verso la mediocrità.

IL BUONO

  • Beltran: segna un gol di una difficoltà eccezionale con una tecnica meravigliosa. Lotta, si sbatte, sgomita, non molla mai. Finalmente impiegato nell’unico ruolo che può ricoprire nel nostro calcio, cioè quello della seconda punta, sembra pronto a tenersi la maglia da titolare. Giocatore vero.
  • Martinez Quarta: oltre alle consuete sortite offensive rimedia anche ad alcuni strafalcioni del compagni di reparto Milenkovic. Sempre sveglio, puntuale, pronto ad anticipare l’attaccante avversario per far ripartire l’azione. Dovrebbe essere sempre questo.

IL BRUTTO

  • Milenkovic: se Quarta regala tranquillità e solidità, Nikola sembra non riuscire più a ritrovare la condizione che lo aveva contraddistinto nelle scorse stagioni. Tornerà più quello vero?
  • Sottil: ed ha anche il coraggio di dire qualcosa mentre esce…..Crescerà mai?
  • Biraghi: solamente una parola…..BASTA!!!!
  • Faraoni: commette un fallo da rigore che è roba da scuola calcio. Del resto se non giocava nemmeno a Verona ci sarà stato un motivo…..

A voi per i commenti!!

4 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Mi sono rivisto la partita stasera e l’impressione che ho avuto è meno negativa di quella avuta durante la diretta. Abbiamo buttato via due punti non affondando con la dovuta determinazione nel primo tempo, addirittura abbiamo fatto melina per alcuni tratti di partita neanche giocassimo contro il Real Madrid. Nel secondo non c’è stato niente da fare l’Empoli l’ha messa sul piano fisico e sullo scontro uomo su uomo e per noi nelle condizioni in cui siamo è stata notte. Ma al di là degli errori e della scarsa qualità dei singoli, facciamo enorme fatica a costruire gioco e trame a centrocampo in grado di servire in profondità una punta o aprire una difesa avversaria che fa muro. A centrocampo avevamo Duncan e Mandragora: il primo ammirevole per l’abnegazione e il sacrificio che mette in campo ma ha due piedi che sembrano zappe purtroppo e se poi non lo sorregge la tenuta fisica addio; Mandragora poi è sempre il solito, mai un idea un lampo improvviso, nemmeno il tiro da fuori gli riesce che un tempo era la sua specialità. Cosa vuoi costruire con questi due, se non ritornano in forma e stanno bene fisicamente Arthur, Gonzalez e Bonaventura con il supporto di Beltran finalmente inserito nella sua vera posizione meno male, hai voglia a dire, come si sente nei social, “fuori le palle, siamo ridicoli, ecc…”. La Fiore è questa purtroppo si regge solo sulle giocate di alcuni, se stanno bene e hanno la “luna favorevole”. I giovani non migliorano, gli anziani o quelli di lunga militanza in viola sono sempre i soliti se non peggiorano (vedi Biraghi o Milenkovic), sulle fasce non si migliora di una virgola. Poi se non bastasse ci si mette anche Italiano con le sue fisse. Questo è quanto, inutile illudersi, un doveroso grazie alla politica societaria che bada solo a non spendere oltre lo striminzito budget previsto ogni anno. Un giocatore come Ngonge classe 2000 non avrebbe fatto comodo ieri per scardinare il catenaccio dell’Empoli?. Avessimo preso Sutalo ora all’Ajax per 20 Mil o un suo simile invece di Mina svincolato e poi ceduto a Gennaio a titolo definitivo non poteva giocare al posto di uno dei nostri difensori?. Si prende quello che abbiamo seminato fino ad ora. Poi ce la prendiamo con Italiano, che fino ad un certo punto è anche giusto, e poi con Quarta o Milenkovic o Faraoni o qualche altro di turno perché sbagliano un intervento e così via andare fino alla fine.
    Ciao a tutti

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    • Hai proprio ragione Roberto! Paghiamo la scarsa qualità dei singoli… Ci poggiamo su tre calciatori, Arthur, Bonaventura e Nico che in questo momento per un motivo o per un altro sono inguardabili. Paghiamo una politica societaria che ha come unico obiettivo quello di costruire infrastrutture e ripagarsi i costi di gestione senza tirare fuori un euro. Fare calcio è un’ altra cosa e non può sempre essere il mister a tirarti fuori dai guai. Peccato perché con 5 italiane in Champions ed il Napoli in queste condizioni magari….

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  2. Purtroppo da noi il modello Udinese non è replicabile. Prendere un giovane da un campionato improbabile, metterlo in campo e aspettare che maturi è possibile soltanto se quel giovane è inserito in un contesto che gli permette di crescere senza pressioni; noi tifosi viola invece appena finiamo fuori dalla zona Europa creiamo subito un clima arroventato attorno alla squadra, ed è una situazione che non permette ad un giovane di esprimere le sue qualità. Stesso discorso per la Roma, anzi lì è ancora peggio, perché lì i tifosi sono ancora più fumantini. E infatti quando Monchi provò a infarcire la Roma di giovani il risultato è stato che lo hanno cacciato meno di 2 anni dopo il suo arrivo.
    Che la Fiorentina non possa seguire le orme dell’Udinese lo abbiamo visto ai tempi di Corvino, che ha cercato di esportare in Toscana quel modello, con risultati spesso pessimi: per ogni Jovetic, Ljajic o Veretout che è esploso ci sono 10 giocatori che sono tornati quasi subito nei campionati improbabili da cui Corvino li aveva pescati. Se lui avesse continuato a fare soltanto acquisti “sicuri” (come l’Estate in cui ci portò Comotto, Vargas, Gilardino eccetera), probabilmente la sua carriera in viola sarebbe durata molto più a lungo.
    Riguardo alla Fiorentina, il pareggio con l’Empoli non mi ha amareggiato più di tanto, perché anche battendolo saremmo andati a – 5 da Atalanta e Bologna. Ma dato che queste squadre sono in forma smagliante e noi invece siamo in crisi nera, quei 5 punti non li avremmo mai ripresi, neanche se il campionato fosse durato 50 giornate anziché 38.
    Ieri sera su una tv locale parlavano della Fiorentina, e mandavano in sovrimpressione i messaggi dei tifosi viola. Tutti tranne uno chiedevano la testa di Italiano. Ora, io devo ammettere che anche lui ha le sue colpe, perché non ha saputo tenere alto il morale della squadra dopo lo sconfortante mercato invernale. Inzaghi dell’Inter dopo la doppia mazzata della cessione di Hakimi e Lukaku ci riuscì a tenere il morale alto, e infatti in quella stagione perse lo scudetto soltanto per la papera di Radu. Come ce l’ha fatta Inzaghi, ce la poteva fare anche Italiano. Tuttavia, le colpe maggiori ce le ha chi quel mercato sconfortante l’ha orchestrato, e quindi invocare con questa insistenza il licenziamento di Italiano è davvero assurdo. Anche perché questa squadra con qualsiasi altro tecnico sarebbe nella stessa identica situazione del Sassuolo – anzi peggio, perché loro appena torna Berardi si salvano facile, noi invece un giocatore così determinante non ce l’abbiamo.
    Sono totalmente d’accordo con te quando sottolinei il più grande difetto di Italiano, ovvero il fatto che se ne freghi totalmente della fase difensiva. Ho ancora negli occhi la gara dell’anno scorso contro la Roma: Dodò soffriva tremendamente Zalewski fin dal calcio d’inizio, Italiano non fece assolutamente nulla per aiutarlo, e il risultato è stato che dopo 24 minuti è stato espulso per doppia ammonizione. Stesso discorso per le ultime 2 partite contro il Bologna: Biraghi non ha saputo contenere Orsolini in nessun modo, eppure Italiano nella prima gara non prese nessuna contromisura, e nella seconda ha ripetuto l’errore di metterlo in marcatura su Orsolini nonostante ci fosse Parisi disponibile.
    Non è da imputare a Italiano invece il fatto che la Fiorentina abbia segnato poco sia l’anno scorso che quest’anno. Neanche Guardiola riuscirebbe a fare gol a grappoli se come “attaccanti” dovesse schierare Jovic, Cabral e Nzola.
    Mi trovi d’accordo anche su Beltran, che come sai è un giocatore che ho sempre stimato. Anche quando erano a zero gol sia lui che Nzola, io dissi già allora che dei 2 Beltran era l’unico con dei margini di miglioramento. Era una previsione facile da fare, perché nel suo caso l’unico problema era che non la buttava dentro, ma per il resto faceva tutto bene; Nzola invece non ha smesso di fare gol, ha proprio smesso di essere un calciatore. Parafrasando lo slogan di un politico che non rimpiango, meno male che Beltran c’è. 🙂

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    • Ciao Wwayne! Credo anche io che il modello Udinese sarebbe difficilmente replicabile, era solamente un esempio di società che ha un suo modo di lavorare….nella nostra non si capisce nemmeno in che direzione si voglia andare!! Sono invece meno d’accordo sul fatto che la nostra piazza non accetterebbe un compromesso del genere. A Firenze per anni abbiamo lottato per salvarci e l’apporto della piazza non è mai mancato: sai invece cosa questa piazza proprio non sopporta? Essere presa in giro, ascoltare promesso vuote. Questo Firenze non lo può proprio accettare perché nonostante qui manchi da una vita un trofeo, i 20000 abbonamenti all’anno sono garantiti!!
      Quanto ad Italiano ha chiaramente i suoi difetti e le sue colpe ma se la Fiorentina oggi non è quattordicesima in classifica è solamente merito di un tecnico che ha dato una forte impronta alla propria squadra. Qui sta la sua grandezza ed anche il suo limite perché infatti, adesso che si è rotto il giocattolo, siamo in netta difficoltà! Quanto infine a Beltran, sai perfettamente che l’ho sempre pensata come te anche se i netti miglioramenti dell’argentino sono anche dovuti al fatto che adesso viene impiegato nel suo ruolo!

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