Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – MACCABI HAIFA = 1 – 1

Ed anche quest’anno siamo ai quarti di finale!!!

C’è chi dice che la Conference League sia una manifestazione inutile, c’è chi invece dice che è solo uno specchietto per le allodole per coprire una proprietà che vuole solo vivacchiare, io invece dico che giocare in una competizione europea è sempre bello, anzi bellissimo! Con i miei compagni di stadio non manchiamo mai, nemmeno quando affrontiamo compagini di posti sperduti perché abbiamo mangiato talmente tanto letame nelle ultime stagioni che affacciarci nuovamente ad un tabellone europeo ad eliminazione diretta regala sempre una forte adrenalina.

La gara di ieri sera però, ha dato ragione a coloro i quali paragonano la Conference ad un torneo di amatori: ritmi bassi, giocate elementari, errori evidenti, intensità da lunedì mattina in ufficio. Se a questo poi aggiungiamo l’ennesima titolarità di Cristiano Biraghi, il quadro è completo. Nonostante tutto questo però, la cosa più triste della serata è stato l’ambiente e l’atmosfera respirata a Firenze, ed in particolare nel quartiere di Campo di Marte, fin da mercoledì mattina. Strade chiuse, camionette ad ogni angolo, agenti in tenuta antisommossa: scene incredibili che ci devono fare ricordare sempre di quanto sia preziosa la pace e la collaborazione tra i popoli e di quanto siamo stati fortunati a vivere in un così lungo periodo di pace… altro che storie!! La pace è il bene più prezioso e la sempre maggior integrazione tra i popoli è la base fondamentale per riuscire a mantenerla.

Un raggio di luce però è arrivato in curva Fiesole quando il nostro fratello Simo ci ha messo finalmente di nuovo piede. Il suo ritorno, dopo un bruttissimo “incidente”, gli ha permesso di tornare a ridere, scherzare, cantare e tifare con noi in parterre…. decisamente il regalo migliore e la notizia più bella di questo giovedì!!

Resta adesso da conoscere la prossima avversaria mentre già si comincia a pensare alla difficilissima trasferta di domenica a Bergamo contro l’Atalanta. Una sconfitta potrebbe allontanare definitivamente la Fiorentina dalla zona Europa.

IL BUONO

  • Il ritorno di Simo in parterre: so che ho già scritto sopra dell’emozione che abbiamo provato, ma mio figlio Niccolò mi ha detto che questo doveva essere il primo punto perché ha rappresentato la nota più bella della serata ed allora non resta che obbedire…..Bentornato fratello!
  • Barak: l’Avvocato Agnelli aveva definito Boniek “il bello di notte” poiché nelle gare europee dava sempre il meglio di sé stesso. Il nostro Antonino sembra voler ripercorrere le sue orme visto che in Conference League è assolutamente letale, sempre decisivo, pronto a sfruttare ogni singola occasione. Tra l’altro nel gol del vantaggio l’Hellas Verona è azionista di maggioranza visto il cioccolatino servito da Faraoni sulla testa del ceco. Se Barak torna quello vero, allora ci divertiamo!
  • Dodò: quello del mio amico Simo non è stato l’unico rientro ieri sera. Abbiamo finalmente potuto abbracciare nuovamente anche il terzino brasiliano che tanto ci è mancato in questa stagione soprattutto dal punto di vista caratteriale. Un calciatore esplosivo, sempre sorridente, mai domo, che non molla mai fino al novantesimo. Non è certamente pronto per tornare a competere subito ad alti livelli, ma il solo rientro in gruppo potrebbe rappresentare una scintilla fondamentale. Vai Dodò, torna a sorridere ed a volare in maglia viola!!!

IL BRUTTO

  • Terracciano: ricordate quando in uno dei miei ultimi pezzi avevo detto che il buon Pietro mi sembrava appannato? Ecco ieri sera ne abbiamo avuto conferma…. la rete che subisce sotto le gambe è quasi fantozziana e denota scarsa reattività alla conclusione dell’avversario. Probabilmente essere rimasto pressoché inoperoso per tutta la gara non lo ha aiutato, ma ai grandi portieri spesso basta un solo intervento per decidere la partita. Dai Pietro che entriamo nel momento caldo della stagione!!

A voi per i commenti!!

4 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Ciò che hai scritto nella parte iniziale del tuo post è perfettamente vero: a Firenze c’è un gruppo di tifosi che ritiene la Conference League una competizione inutile, e quindi spera di liberarsene il prima possibile. L’ho capito ieri sera, quando ho sentito un mio vicino di casa urlare GOOOL!!!: sono andato su Internet per vedere se aveva segnato la Fiorentina, invece era appena avvenuto l’1 – 1 del Maccabi Haifa. Evidentemente il mio vicino sperava che gli israeliani ci facessero il favore di segnare anche il secondo gol e toglierci dai piedi questa mezza coppetta.
    Io di questo gruppo che snobba la Conference League faccio parte fin dalla prima ora. E infatti spesso non guardo neanche le partite di questa competizione, perché anche spaccare meloni col culo sarebbe un modo migliore di spendere il proprio tempo. Inoltre, l’anno scorso in un ristorante ho riso in faccia a dei tifosi che esultavano come pazzi per il gol di Castrovilli contro il Lech Poznan, perché esaltarsi per così poco è semplicemente ridicolo. Sognare la Conference League come se fosse la Champions’ significa scadere allo stesso livello di Fantozzi che sognava la signorina Silvani come se fosse Kim Basinger.
    L’unico lato positivo del partecipare a questa competizione è il fatto che permetta ad alcuni giocatori di mettere minuti nelle gambe, e talvolta di sfoderare delle prestazioni incoraggianti che fanno bene al loro morale. Cabral a Firenze non ha mai reso quanto speravamo, ma se ti ricordi dopo i primi 6 mesi da incubo cominciò a migliorare, e questo avvenne proprio perché segnando in qualche gara di Conference recuperò un po’ di autostima; se invece non avesse avuto quella vetrina, probabilmente avrebbe concluso l’anno con zero gol o giù di lì. Quest’anno sta succedendo lo stesso con Barak, che prima del doppio match contro gli israeliani sembrava destinato al dimenticatoio, e adesso invece è un giocatore ritrovato e totalmente recuperato.
    Riguardo a Terracciano, come sai io provo una stima sconfinata nei suoi confronti, quindi continua a godere della mia più totale fiducia. Non mi dispiace neanche Christensen, che tra l’altro sta ripercorrendo le sue orme: come Terracciano è partito da secondo portiere, sembrava che perfino questo ruolo di contorno fosse troppo per lui, invece in pochi mesi è diventato un portiere affidabile. Evidentemente Savorani è un vero maestro di calcio.

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    • Probabilmente amico mio io continuo a seguire la Conference perché non riuscirei mai a spaccare meloni con le natiche! Come ben sai, io la penso diversamente da te e la finale persa contro il West Ham resta uno dei più grandi rimpianti della mia vita (sportiva)! Concordo sulla possibilità di ritrovare determinati calciatori, così come continuo ad avere stima di Terracciano, ma adesso è decisamente il momento di cambiare passo! Senza un portiere affidabile sarà impossibile fare strada nelle tre manifestazioni che ci vedono ancora in corsa!

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      • Ma guarda, il prossimo avversario lo butteremmo fuori anche con il portiere dei Pulcini. A meno che non facciamo come il primo Napoli di Mazzarri, che in Europa League si fece eliminare apposta dal Viktoria Plzen con una doppia sconfitta palesemente voluta (al San Paolo si lasciò battere per 3 – 0, e fece benissimo).
        Tra l’altro non so se lo sai, ma Plzen è famosa nel mondo per la famosa birra Pilsener. Hanno provato e provano tuttora a replicarne il gusto anche fuori dalla Repubblica Ceca, ma non ci riescono, perché il segreto di quella birra sta nelle acque alla sorgente del fiume Berounka, che hanno una purezza e un sapore inimitabili. Se andrai in trasferta, approfittane per provarla! 🙂

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