Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – SIGMA OLOMUC = 2 – 0  

Stavolta contava davvero solamente vincere.

Dopo un inizio di stagione horror, con statistiche da non dormirci la notte, la Fiorentina aveva il solo obiettivo di tirare un sospiro di sollievo. Se pensiamo che, ad oggi, i viola in Serie A hanno il peggior inizio da quando la vittoria vale tre punti, sono la compagine con il minor numero di tiri in porta del campionato e con il portiere con il maggior numero di parate, è del tutto evidente che più di qualcosa non funziona.

Nelle ultime stagioni la Conference League è spesso servita per far recuperare la migliore condizione ad alcuni calciatori, per sperimentare cose nuove, per dare minuti ai giocatori meno impiegati in rosa. Stavolta invece, la gara disputata contro il Sigma Olomuc, aveva una grande importanza dal punto di vista psicologico: quante volte è bastata ad una squadra una scintilla per riaccendere un fuoco? In quante occasioni abbiamo visto compagini trasformate in poco tempo grazie ad una striscia di risultati?

Sgomberiamo subito il campo dai dubbi: per me la Fiorentina non è in questa condizione! Anche ieri sera, contro un’avversaria modesta, i viola hanno mostrato i soliti problemi di questo avvio di stagione. Manovra lenta, difficoltà nel vincere i confronti individuali, poca personalità, approccio vacanziero (avete visto Gudmundsson?), sbavature difensive incredibili (vero Pongracic e Dzeko?). Nello specifico, Pioli ha riproposto il consueto 3-5-2 all’interno del quale Comuzzo non riesce più a trovare spazio (nemmeno col Sigma?), con Fagioli (molto presunto) faro del centrocampo che però ha nuovamente steccato la prova. Davanti poi, accanto ad un buon Piccoli che ha giocato quasi sempre sulla linea del fuorigioco, ecco un Dzeko che sembra essersi accorto tutto insieme dei suoi quasi 40 anni: spento, senza spunto, senza idee ed anche protagonista di alcuni errori al limite dell’area di rigore viola che potevano costare decisamente caro. Oltre al risultato dunque, anche stavolta c’è ben poco da salvare: oltre al citato centravanti, da sottolineare la prova di Ndour che, dopo un inizio di amichevoli scoppiettante, era stato messo tra gli oggetti smarriti. Gol, assist, presenza fisica, personalità: per domenica contro la Roma ci farei un pensierino!

A proposito, domenica al Franchi alle 15 arriva una squadra col vento in poppa nonostante la sconfitta europea di ieri sera: in testa alla classifica, con un Gasperini che sembra già padrone della situazione, servirà una Fiorentina molto diversa da quella “ammirata” in queste prime 5 giornate di campionato. Senza una netta inversione di marcia, rischiamo seriamente di venire sconfitti sonoramente subito prima di una sosta che diventerebbe l’occasione per un processo senza sconti nei confronti di tutti, nessuno escluso!

IL BUONO

  • Piccoli: finalmente un attaccante che trova il gol. In campionato ancora non ci era riuscito nessuno, stavolta l’ex Cagliari non fallisce un’occasione simile a quelle già capitategli con Torino e Napoli. Gioca una partita in cui attacca quasi sempre la profondità cercando di allungare la squadra. Speriamo da qui inizi una nuova storia.
  • Ndour: l’assist a Piccoli e poi lo splendido gol. Al netto di questo però, la sua prestazione è condita da tante piccole cose positive fatte tutte con personalità, direi quasi sfacciataggine. In una squadra in cui fino ad oggi tutti si sono rivelati dei pulcini bagnati, un pò di personalità è proprio quel che ci vuole. Se poi ci aggiungiamo anche una fisicità che né Fagioli né Fazzini possono dare, perché così tanto tempo fuori dalle rotazioni? Potrebbe essere un perno futuro.
  • Parisi: dopo diverse prove sconcertanti, stavolta l’ex Empoli mi ha convinto. E’ entrato con il piglio giusto, non ha avuto paura di sbagliare, ha vinto diversi duelli diretti. Questo è il calciatore che avevamo acquistato!

IL BRUTTO

  • Dzeko: una prestazione sconcertante che mi colpisce ancora di più perché arrivata dal calciatore con più esperienza di tutti. Dov’è finito il vero Edin?
  • Fagioli: credo si sia vicini ai giudizi definitivi. E non saranno teneri.
  • Condizione atletica: ecco, questa è una cosa che mi preoccupa molto. Al termine della gara, vedere Pongracic sfinito, Ranieri boccheggiare, Piccoli con i crampi mi fa pensare. Siamo sempre sicuri che fare la preparazione ai 42 gradi di Bagno a Ripoli sia una grande idea?

A voi per i commenti!!

8 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Come sai, ho sempre ritenuto la Conference un inutile dispendio di energie. Tali energie sono preziose soprattutto in questa stagione in cui lotteremo per la salvezza contro delle squadre che giocano solo la Domenica. Tuttavia, concordo con te quando affermi che in più occasioni questa competizione ha avuto un effetto benefico, quello di infondere autostima nei nostri giocatori. Quando siamo partiti a rilento in campionato, poi è sempre arrivata una vittoria con qualche squadretta della Conference che faceva sentire i nostri calciatori un po’ meno scarsi. Questo discorso vale soprattutto per Ndour: in campionato ha sempre giocato male o malissimo, ma in Conference ha fatto almeno 2 partite maiuscole (quella di ieri e l’andata del playoff con il Polissya), e queste belle prestazioni sicuramente gli daranno una grande mano a livello psicologico.
    Detto questo, il discorso che ho appena fatto conferma un difetto dei nostri calciatori che hai sottolineato anche tu, ovvero la scarsa personalità e la scarsa autostima di questa squadra. Perché un giocatore forte mentalmente non ha bisogno di queste conferme per sentirsi un campione. Anzi, un giocatore forte mentalmente non si gasa per queste partite neanche se fa tripletta, perché sa che sono 3 gol segnati a dei dopolavoristi, e quindi non fanno testo. Ad esempio, a Gennaio si giocherà Bodo/Glimt – Manchester City: secondo te se in quell’occasione Haaland facesse tripletta poi stapperebbe lo spumante o incornicerebbe la maglia con cui ha giocato quella partita? Assolutamente no, perché sa che non sarebbe niente di che. Perfino Zaniolo ha segnato 3 gol al Bodo/Glimt, e ho detto tutto.
    Mi fa molto piacere che, dopo averlo a lungo difeso a spada tratta, anche tu hai finalmente cominciato a spalare merda su Fagioli, chiarendo che non può essere lui il faro del nostro centrocampo. Il guaio è che non può esserlo neanche Nicolussi Caviglia, dato che ha giocato in maniera vomitevole perfino contro il Pisa. Ribadisco che a Gennaio dobbiamo assolutamente tornare sul mercato per prendere un giocatore in quella posizione.
    Volendo potrei spalare merda anche sui nostri preparatori atletici, ma non direi nulla di nuovo, perché uno dei motivi per cui Pioli fu cacciato dal Milan è proprio l’impressionante caterva di infortuni subita dai suoi giocatori nelle sue 5 stagioni in rossonero. Prendendo quest’allenatore sapevamo che avremmo avuto dei problemi di questo tipo, quindi nessuno stupore che dopo poche partite alcuni dei nostri calciatori appaiano già sfiniti. Anzi, è già tanto che non si siano rotti 5 o 6 titolari.
    Una nota a margine: non so per quale motivo, ma da oltre un anno a questa parte tuttomercatoweb ci ha preso di mira. Quando eravamo in lotta per la Champions’, ha tentato di destabilizzarci pubblicando ogni giorno almeno un articolo sulla clausola di 52 milioni per Kean; ieri ha ingigantito la scelta di Pioli di panchinare Comuzzo con il titolo allarmistico “Da uomo mercato per 35 milioni a panchinaro: Comuzzo scivolato indietro nella Fiorentina”. Ora, sono il primo a ritenere sopravvalutato questo giocatore, ma drammatizzare in maniera così forte in merito alla sua situazione mi sembra assolutamente fuori luogo. Soprattutto se consideriamo che è un giovane di 20 anni, e quindi più sensibile rispetto a uno di 30. Se a leggere quel titolo è uno navigato come Pablo Marì ci fa una risata sopra, se invece lo legge un ragazzo che già di suo sta attraversando un periodo complicato si butta giù tantissimo. Poi ci domandiamo perché rischiamo di saltare il terzo Mondiale di fila: se trattiamo così i pochi giovani che stanno emergendo, non andare ai Mondiali è la logica conseguenza…

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    • Ciao Wwayne! Effettivamente Ndour potrebbe aver fatto il pieno di autostima, lo spero vivamente perché secondo me è un giocatore che potrebbe tornare molto utile sia per le caratteristiche tecniche che per la fisicità. Quanto a Fagioli, non è questione di difendere o no un calciatore, quanto quello di dargli il tempo per potersi ambientare ed esprimersi: con lui, come con altri, ho voluto dargli il tempo che si meritava ma adesso siamo veramente agli sgoccioli. Io non ho mai pensato che potesse essere il leader del nostro centrocampo, tanto che ho sempre invocato il suo impiego come mezz’ala e non come regista. In questo momento, purtroppo non può fare nemmeno quello….

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      • Quest’alibi lo sento dire spesso riguardo ai centrocampisti centrali: “Non gli puoi chiedere di prendere le redini della squadra, ma se lo metti mezz’ala accanto a un bravo regista gioca bene”. Che è un po’ come dire: non gli puoi chiedere di fare una torta da solo, ma se lo metti accanto a un bravo pasticcere te la fa. E grazie, così son buoni tutti. Detto ciò, come hai detto tu in questo momento Fagioli è così involuto che non giocherebbe bene nemmeno come mezz’ala accanto a un bravo regista. Menomale che Pioli l’ha retrocesso a riserva.

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        • Io credo che ognuno abbia delle caratteristiche specifiche e dunque lo si debba mettere nelle migliori condizioni per esprimersi. Se ad esempio Gonzalo Rodriguez lo avessi messo in una difesa a due e gli avessi chiesto di marcare a uomo avresti perso gran parte del suo potenziale. Sarebbe stato intelligente utilizzarlo in quel modo? Credo di no. Fagioli regista non lo è mai stato non solamente per caratteristiche tecniche, ma soprattutto fisiche e mentali. Per fare il regista, soprattutto se giochi a due, devi abbinare alla tecnica una grande capacità di lettura difensiva ed una buona propensione difensiva. Non solo, ma devi anche essere in grado di tenere legata la squadra sia con i tuoi spostamenti che con i tuoi consigli verbali. Fagioli è un calciatore con quelle caratteristiche? Credo proprio di no, ma questo non significa che lo si debba bocciare a prescindere visto il talento che ha. Semplicemente lo si deve mettere nelle migliori condizioni per esprimersi. Il problema è che, al momento, Fagioli è completamente avulso dal gioco innanzitutto dal punto di vista mentale e dunque non può essere schierato tra gli 11.

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          • In effetti ricordo che Paulo Sousa cambiò l’assetto della Fiorentina proprio per valorizzare Gonzalo Rodriguez. Era partito con la difesa a 4 Roncaglia – Rodriguez – Astori – Marcos Alonso, poi decise di cambiare modulo: in difesa Tomovic, Rodriguez e Astori, Alonso avanzato come quinto di sinistra e Bernardeschi schierato come quinto di destra. In realtà nei piani iniziali il quinto di destra avrebbe dovuto farlo Blaszczykowski, ma diventò presto chiaro che il buon Kuba non aveva più il fiato necessario per sgroppare sulla fascia dal primo all’ultimo minuto, quindi Paulo Sousa decise opportunamente di sostituirlo con un giovane che invece di fiato ne aveva da vendere. Ci siamo divertiti tanto quell’anno, poi la stagione dopo Paulo Sousa litigò con la società a causa di un pessimo mercato di riparazione, la stagione ancora successiva morì Astori e quindi finì tutto in malora, come sempre quando c’è di mezzo la Fiorentina.

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            • Sinceramente solo Paulo Sousa e la sua alterigia poteva pensare che Gonzalo giocasse a 4 ed Alonso potesse fare il terzino sinistro difensivo. Uno dei peggiori allenatori visti a Firenze che visse sul precedente lavoro di Montella fino a Dicembre quando eravamo nei piani altissimi della classifica ed effettivamente il mercato fu disastroso. Lui però continuò a voler fare giocare il calcio emossionale con cui poi ci fece finire nel baratro. Se guardi alla carriera da allenatore di Sousa ti accorgerai di quanto sia stato sopravvalutato ed abbia vissuto della luce riflessa della carriera di calciatore. Giustamente è poi finito nel dimenticatoio…

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            • In quel mercato di Gennaio avevamo disperatamente bisogno di un difensore, e ne avevamo bisogno fin da subito. Invece i Della Valle traccheggiarono fino all’ultimo e poi all’ultimo tuffo presero Benalouane, che era rotto e non sarebbe stato un granché neanche da sano. Ci credo che Paulo Sousa si sia incazzato. Tuttavia, il suo errore fu lamentarsi pubblicamente della cosa in conferenza stampa. L’anno dopo ci fu un altro clamoroso scivolone comunicativo, quando per fare un complimento a Bernardeschi disse che era destinato a giocare in delle squadre più importanti della Fiorentina: in pratica disse che eravamo una squadretta. Una dichiarazione accettabile se la fa un commentatore televisivo, non un allenatore che da quella società poco importante riceve un lauto stipendio.
              Ammetto senza problemi non capisco niente di tattica. Se i giocatori si muovono a caso (come succedeva con Iachini e con Palladino) me ne accorgo anch’io, ma se un allenatore si mette a fare un’analisi tattica non riesco a seguirlo, e questa è la prova della mia ignoranza in materia. Ergo, non posso giudicare Paulo Sousa sotto quest’aspetto. Da professore però di comunicazione me ne intendo, e la sua era davvero pessima. Come è pessima quella di Pioli: ad esempio, quest’Estate si è lamentato del fatto che Allegri non abbia messo la Fiorentina tra le contendenti per il quarto posto, e questo ha messo addosso alla squadra una pressione enorme fin da subito. Peraltro, se alleni dei giocatori che nel curriculum al posto dei trofei hanno solo retrocessioni come puoi aspettarti che Allegri ti veda come un rivale?

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            • Benalouane…che brutti ricordi! Effettivamente la battuta si Bernardeschi fu devastante anche perché dimostrò quanto poco capiva di calcio….

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