Il buono, il brutto, il cattivo

ATALANTA – FIORENTINA = 1 – 2

Accorrete numerosi che i posti sono in esaurimento!!! Con Flavio Bardaro, il mio collega del Corner Viola, abbiamo ordinato il carro più grande d’Europa ma i posti con noi e Vincenzo Italiano stanno finendo!!! A parte gli scherzi ed i sassolini da togliersi dalle scarpe, la Fiorentina compie l’impresa a Bergamo ed adesso l’obiettivo primario dev’essere quello di dare continuità al gioco ed ai risultati per occupare una posizione soddisfacente di classifica. Il primo quarto d’ora non è stato semplice, i viola hanno sofferto senza rischiare troppo, ma poi la Fiorentina è uscita alla grande ed ha meritato la vittoria nonostante le lamentele ed i piagnistei di casa bergamasca. Certo se nel secondo tempo fossero state gestite meglio alcune occasioni nella metà campo avversaria, probabilmente i tifosi viola avrebbero potuto soffrire meno, ma la sofferenza fa ormai parte del DNA del cuore viola. Per adesso pensiamo a festeggiare i tre punti ed iniziamo a pensare a Genova: la continuità di risultati potrebbe fare la differenza!

IL BUONO

  • Vlahovic : Ice-man! Un uomo di ghiaccio che non ha paura di prendersi sulle spalle la squadra pur essendo un 2000. Calcia due rigori in modo impeccabile, cambiando angolo ma non lasciando comunque scampo al povero Sportiello. Vince tantissimi scontri diretti con Palomino, gioca decine di palloni spalle alla porta perdendone pochissimi. Quando poi c’è bisogno, si mette a disposizione della squadra facendo pressing e guadagnando punizioni. Mostruoso.
  • Terracciano: scelto al posto di Dragowski, gioca una partita sontuosa. Senza essere mai troppo appariscente, compie diverse ottime parate sia su tiri ravvicinati che in uscita. Miglior dodicesimo della Serie A.
  • Bonaventura: ma quante cose intelligenti fa in una partita il nostro Jack? Lotta in difesa, prende cartellini gialli, guida i contropiede, conquista il rigore del 2 – 0, offre assist al bacio. Non sempre lucidissimo quando si tratta di concludere l’azione, ma se facesse anche quello probabilmente giocherebbe nel PSG e non nella Fiorentina. Insostituibile.
  • Milenkovic: in una serata in cui deve cercare di limitare quello Zapata che ci ha fatto a fette nelle ultime stagioni, gioca una partita sontuosa, aiutato anche da Igor. Sembra finalmente essere pronto per prendere le redini della difesa viola con i galloni da leader. Meno intraprendente in fase offensiva, si fa trovare impreparato solamente nell’occasione del cartellino giallo. Rasenta la perfezione.
  • Duncan: un giocatore che sembrava perso sembra tornato quello di Sassuolo. Quanto è importante giocare in un reparto organizzato quando non si hanno doti tecniche superiori? Citofonare Duncan, Biraghi, Amrabat, Igor. Sicuri siano tutti da buttare?
  • Italiano : sceglie di giocare la mano di poker e di andare a vedere pur avendo una doppia coppia e vince la mano! I nazionali tutti a guardare (a parte Milenkovic e Vlahovic), che si chiamino Gonzalez, Castrovilli, Dragowski, Quarta o Pulgar, i ragazzi che hanno preparato la partita tutti in campo! L’azzardo paga e sapete perché? Semplicemente perché la squadra è allenata bene, ha concetti di gioco semplici ma chiari, crede in quello che fa. I calciatori ci mettono l’anima, attaccano e difendono tutti insieme, si aiutano l’uno con l’altro. In tre parole, sono una squadra. La prossima sfida è non volare sulle ali dell’entusiasmo e trovare continuità.
  • Più 5: visto che ha portato bene…. Siamo provinciali…. Ma dopo tre giornate la solita squadra strisciata è rimasta ad 1 punto mentre la Fiorentina ne ha 6…. Non dura ma se dura….

IL BRUTTO

  • Sottil e Saponara: il giovane rientrato da Cagliari non aiuta Biraghi in fase difensiva, non salta quasi mai l’uomo, non tira mai in porta. Saponara quando subentra non riesce a lasciare traccia di sé nonostante abbia un paio di occasioni interessanti in contropiede. Occorre svegliarsi se si vuole contendere la maglia a Gonzalez e Callejon!

Ci vediamo in settimana con l’analisi tattica nel Corner Viola! Aspetto le vostre pagelle!!

Il buono, il brutto, il cattivo

ROMA – FIORENTINA = 3 – 1

Una discreta Fiorentina viene punita oltre i propri demeriti da una Roma cinica e tecnicamente superiore nella prima giornata di campionato. La squadra di Italiano paga le troppe disattenzioni difensive ed una decisione molto discutibile dell’arbitro Pairetto che espelle Dragowski dopo soli 17 minuti per un fallo su Abraham. Nonostante l’inferiorità numerica, i viola hanno alcune occasioni da rete importanti, dopo il pareggio di Milenkovic, per andare in vantaggio ma mollano sul più bello. Se vorremo soffrire meno rispetto alle ultime stagioni, sarà necessario un intervento sul mercato per tappare le falle nel ruolo di regista e di terzino destro e registrare meglio una difesa apparsa troppo fragile in diverse occasioni. Nel prossimo turno contro il Torino, visto anche il calendario, sarà necessario portare a casa il bottino pieno per non iniziare a fare brutti pensieri!

IL BUONO

  • Nico Gonzalez: in assoluto la nota più lieta della serata. Inizia da esterno offensivo, ma deve traslocare velocemente vicino a Vlahovic a fare la seconda punta. In entrambi i ruoli risulta tra i migliori per doti tecniche ed abnegazione: spesso si presta a fare la sponda al centravanti viola ma non disdegna la possibilità di mettersi in proprio riuscendo anche a guadagnarsi i due cartellini gialli di Zaniolo. Sembra proprio un acquisto azzeccato!
  • Bonaventura: certamente nell’occasione da rete al 34° potrebbe fare di più, ma vogliamo parlare di come riesce a guadagnarsela? E tutte le altre cose utili che fa durante la gara? E’ una spina nel fianco del centrocampo della Roma e trova sempre i tempi giusti per le giocate e per gli inserimenti. Elemento imprescindibile.
  • Milenkovic: dei difensori è certamente il migliore (insieme a Biraghi) anche perché riesce a siglare il momentaneo pareggio su di uno schema da calcio d’angolo (finalmente si torna a lavorare sulle palle inattive!!!). Come sapevamo, non è il leader che possa guidare la retroguardia, ma comunque è una spalla su cui potersi sempre appoggiare. Alcune indecisioni in copertura sono ampiamente bilanciate dalla capacità di far ripartire l’azione e dalla rete da attaccante consumato. Rinnovo benedetto!

IL BRUTTO

  • Pulgar e Vlahovic: la contemporanea bocciatura proviene soprattutto dalla palla persa da entrambi sul primo e sul secondo gol della Roma. In una gara in cui la Fiorentina è riuscita a gestire per ampi tratti di gara il gioco, prendere gol in occasioni in cui la palla era gestita originariamente dai viola fa sanguinare il cuore. Il centrocampista cileno inoltre non riesce a gestire bene diverse occasioni di possesso palla, il bomber non finalizza a dovere alcune occasioni. Se però il regista magari deve venire dal mercato, sul centravanti mettiamo la mano sul fuoco!
  • Venuti: se Zappacosta ce lo soffia l’Atalanta, comunque il nostro Lollo non può essere il titolare in queste partite. In fase offensiva non è nemmeno così deleterio, ma nella nostra metà campo gli esterni romanisti se lo mangiano. Onesto ricambio, ma se vogliamo stare nella parte sinistra della classifica, urge un altro calciatore.
  • Pairetto: se qualcuno fra di voi riesce a convincermi che Dragowski doveva essere espulso con tre difensori alle proprie spalle ed Abraham che andava alla bandierina del calcio d’angolo, gli pago da bere. Promesso!
  • Igor: non discuto le scelte di Mister Italiano che avranno certamente una logica dietro, ma il centrale brasiliano è sembrato veramente un pesce fuor d’acqua. Preso d’infilata più volte dagli attaccanti giallorossi, incapace di far ripartire l’azione. Ma Quarta era peggio di questo Igor?

Ci vediamo in settimana con il Corner Viola! Diteci quali sono stati i calciatori migliori ed i peggiori!!

Il buono, il brutto, il cattivo

BOLOGNA – FIORENTINA = 3 – 3

Una partita rocambolesca, con continui cambi di fronte, con rovesciamenti di risultato e con tantissimi errori. La Fiorentina torna da Bologna con un punto certamente prezioso, vista la sconfitta del Benevento, ma l’occasione sprecata per i troppi errori difensivi grida vendetta. I ragazzi di Iachini non sono riusciti a gestire il vantaggio nonostante davanti avessero un Bologna non certo irresistibile decimato dalle assenze. Un Vlahovic devastante ha ancora una volta permesso ai propri compagni di conquistare un risultato positivo e stavolta ha potuto contare anche sulla collaborazione di un Bonaventura degno dei tempi del Milan. Peccato che le clamorose disattenzioni di capitan Pezzella e di tutto il reparto difensivo, hanno permesso ai felsinei di acchiappare i viola nei minuti finali. Gli ennesimi gol subiti su palla scoperta con un taglio alle spalle dei difensori che analizzeremo nell’approfondimento di martedì, sono costati due punti che speriamo non siano decisivi nella corsa salvezza. Seguitemi nel nuovo format “Il Corner Viola” e fate tutte le domande che vi vengono in mente nei commenti a questo articolo: vi risponderò domani in video!!

IL BUONO

  • Vlahovic: semplicemente devastante. Altre due reti, che lo portano a 19 in classifica cannonieri, per un ragazzo che ormai si è fatto leader. Lotta, sgomita, tiene palla, fa ripartire la squadra, fa reparto da solo. Oltre all’ennesimo rigore calciato con la freddezza di un veterano, segna il secondo gol di rapina approfittando dell’errore del portiere avversario. Sta insomma imparando anche a segnare gol brutti, che magari non rubano l’occhio, ma che spesso risultano decisivi. Unico neo il contropiede finale in cui poteva servire Kouamé per il gol del nuovo vantaggio. Colonna portante.
  • Bonaventura: una partita praticamente perfetta. Quando Jack gioca su questi livelli diventa un titolare inamovibile nello scacchiere viola. Inventa per gli altri, salta gli avversari come birilli con giocate da prestigiatore come in occasione dell’elastico contro Danilo, calcio da fuori scheggiando la traversa, segna un gol da seconda punta nata. Oltre a tutto ciò, commette il fallo tattico quando il Bologna cerca di ripartire e detta i ritmi alla squadra dimostrando un quoziente intellettivo calcistico altissimo. Impossibile fare a meno di lui.
  • Pulgar-Amrabat: i due centrocampisti centrali viola, dopo tre quarti di campionato insufficienti, sembrano finalmente essere entrati in sintonia. Riescono a fare un discreto filtro davanti alla difesa (due dei tre assist di Vignato sono semplicemente passaggi filtranti a difesa schierata), fanno ripartire l’azione con i lanci del cileno (suo anche il tiro da cui nasce il rigore) o le scorribande del marocchino, tengono la squadra legata senza che si spezzi in due tronconi. Mancano certamente le intuizioni illuminanti, ma quelle non sono nelle loro corde. Finalmente una coppia affidabile.

IL BRUTTO

  • Biraghi: a volte mi chiedo cosa abbiamo fatto di male per dover subire una cosa del genere. Tecnicamente inadeguato in fase offensiva, manca di sensibilità di piede. Sbaglia tutto ciò che è possibile sbagliare, i passaggi elementari, i cross su palla in movimento, quelli a gioco fermo. Oltre a ciò non è mai troppo preciso nel contenere Orsolini. Sabato Igor sarà squalificato, ma un’alternativa la troviamo vero?
  • Ribery: al netto degli acciacchi che certamente lo hanno condizionato, è lontano anni luce dal calciatore che può decidere le sorti della squadra viola. Non regge quasi mai palla, non vince praticamente mai il confronto diretto, non inventa mai niente degno di nota. Anche vocalmente non sembra più essere il leader a tutto campo che abbiamo ammirato in passato. Siamo al canto del cigno?
  • La difesa: Pezzella, Milenkovic, Caceres e tutti coloro i quali hanno contribuito a questo scempio. Se dovessi citare Fedez direi “provo imbarazzo per voi”! Riuscire a far segnare una tripletta a Palacio che in questa stagione aveva segnato solamente una volta il 28 settembre del 2020 è inaccettabile. Ed ancora di più è subire tre reti praticamente uguali a tutte le ultime già subite contro Sassuolo, Atalanta e Juventus. Menomale che Iachini è un mago della difesa, altrimenti chissà quanti ne avrebbe subiti la Fiorentina! La verità è che il reparto difensivo è completamente da rifondare e necessita di una bella tabula rasa. E’ impossibile che calciatori di rango internazionale quali quelli che compongono la retroguardia viola incappino sempre nei soliti errori! Se sabato prossimo contro la Lazio si rivedranno queste disattenzioni, il rischio è dover usare il pallottoliere. La testa dei nostri difensori non è più a Firenze? Speriamo la società faccia quel che deve questa estate!

Ci vediamo domani su YouTube per il nuovo format dell’approfondimento!!

Il buono, il brutto, il cattivo

HELLAS VERONA – FIORENTINA = 1 – 2

Una Fiorentina brutta, sporca e cattiva! Insomma la squadra che tutti i tifosi avevano chiesto dopo la vergognosa sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo e che serviva per guadagnare finalmente 3 punti che fanno tirare un sospiro di sollievo. Intendiamoci bene, se qualcuno voleva vedere una bella partita di calcio spero non fosse sintonizzato sulle frequenze televisive di Sky Calcio perché avrebbe visto una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato che ha giocato con una logica contro una compagine impaurita, direi quasi terrorizzata che sperava solamente in un episodio a proprio favore. Iachini ed i suoi hanno interpretato una gara prettamente difensiva in cui si doveva aspettare per ripartire sperando di non subire rete e così è stato. Non finiremo mai di ringraziare abbastanza Cesare Prandelli che ci ha donato un centravanti di livello internazionale che sgomita, lotta, calcia in porta, colpisce di testa, segna rigori decisivi. Altri poi meritano una menzione e li citeremo finalmente con piacere nella nostra rubrica!

IL BUONO

  • Vlahovic: non mi nascondo, io ero tra quelli che ad inizio anno pensavo fosse meglio per lui andare a giocare dal momento che Iachini lo vedeva poco. Fortunatamente Pradè ha azzeccato almeno questa e Prandelli ha allenato la Viola per 6 mesi durante i quali ha fatto sbocciare un attaccante eccezionale. Continua a migliorare senza soluzione di continuità: anche se ancora a volte scopre la palla, è diventato cattivo non solamente nei confronti della porta avversaria ma anche nei contrasti con i difensori, ha iniziato a colpire pericolosamente di testa e si batte come un leone su ogni pallone. Oltre a tutto ciò tira senza difficoltà un calcio di rigore che pesa un quintale ed a fine gara, in contropiede, si dimostra anche altruista. Resta con noi vero?
  • Venuti: in questa rubrica sono stato spesso duro con il Lollo viola, ma stasera mi ripaga di tutte le delusioni che ho patito in questa stagione. Salva sulla linea il possibile gol dello svantaggio e poi avvia l’azione del rigore di Bonaventura con una giocata da esterno puro. Oltre a ciò non appena Iachini, con colpevole ritardo gli posiziona Amrabat accanto, blocca le sortite offensive di Di Marco che fino ad allora lo aveva messo in croce. Anche nel secondo tempo resta sempre concentrato e gioca una partita di spessore. Ma quanto è bello omaggiare un vero cuore viola!
  • Bonaventura: chissà perché, ma quando abbiamo bisogno di giocate di qualità, di giocate intelligenti, dobbiamo sempre affidarci a Jack. Dopo il gol contro il Sassuolo, Bonaventura si guadagna il rigore che spacca la partita con un taglio da scienziato alle spalle dei marcatori del Verona. Ancora una volta dimostra un’intelligenza calcistica ed una capacità di leggere le situazioni enormemente superiore rispetto ai suoi compagni. Oltre a ciò fa tantissime cose utili che magari si notano meno, ma che fanno la differenza; peccato solamente per il giallo che lo costringerà a saltare la gara di domenica contro la Juventus. Nella Fiorentina attuale è una fuoriserie.
  • Caceres: con lui la difesa a tre acquisisce una maggiore sicurezza e quando le partite contano davvero difficilmente sbaglia. Al secondo gol stagionale, dopo il primo contro la Juventus, dimostra ancora una volta di essere uno di quei calciatori su cui si può sempre contare quando la palla scotta. Io ripartirei anche da lui.

IL BRUTTO

  • Biraghi: sta diventando quasi una gag dover parlare sempre dell’ex terzino dell’Inter, ma anche stasera è uno dei pochi che riesce a stare sotto la sufficienza. Faraoni lo asfalta ogni volta che vuole ed è colpevole anche sul gol di Salcedo quando proprio l’esterno del Verona gli vola in testa per confezionare l’assist. Non riparte mai e difende spesso male. Considerando che tanto deve fare il difensore, con la Juve perché non Igor?
  • La gestione del vantaggio: capisco la paura, capisco la posizione di classifica. Ma considerando che hai la fortuna sfacciata di andare in vantaggio al riposo grazie ad un rigore realizzato proprio all’ultimo secondo di una frazione giocata in un modo non certo indimenticabile, non potevi ripartire un pò meglio? La Fiorentina esce dallo spogliatoio timorosa, senza furore agonistico, tutta rintanata negli ultimi 35 metri di campo. Sicuri sia l’atteggiamento giusto? Non è bastato il Sassuolo?
  • Kouamè: come mi ha detto l’amico di questo blog Bomber Siiimo “Kouamé che inciampa controllando una palla datagli da un metro di distanza rasoterra è puro futurismo”. L’ennesimo cartellino giallo guadagnato senza nemmeno toccare palla invece è impressionismo. 18 milioni di scapaccioni!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento!!

Il buono, il brutto, il cattivo

SASSUOLO – FIORENTINA = 3 – 1

Una partita dai due volti, con una Fiorentina che ha gestito bene il primo tempo chiuso con un gol di vantaggio. Poi il patatrac: una seconda frazione imbarazzante di cui la squadra dovrebbe vergognarsi e che ha portato la società a decretare l’immediato silenzio stampa ed il conseguente ritiro. Ormai le scuse sono finite: sono cambiati allenatori, moduli difensivi ed offensivi, calciatori impiegati e tenuti in panchina ma la nave sta imbarcando acqua ormai da troppo tempo ed adesso rischia di affondare. Ci sono dirigenti in società capaci di ribaltare la situazione? C’è qualcuno che ha finalmente voglia e coraggio di chiamare le cose con il proprio nome? Il tempo è scaduto e continuando così la Serie B diventerà una tristissima attualità. Solo per rispetto del blog, di chi mi segue e della rubrica, proverò a citare i migliori ed i peggiori di un pomeriggio da dimenticare.

IL BUONO

  • Il primo tempo: nella prima frazione la squadra ha fatto esattamente la gara che doveva. Si è chiusa con ordine, ha tenuto centrocampo e difesa vicinissime, è riuscita ad occupare tutte le diagonali di passaggio non permettendo al Sassuolo di verticalizzare. La compagine di Iachini ha avuto anche la capacità di creare alcune occasioni in attacco grazie a ripartenze veloci e cambi di passo importanti di Bonaventura e Castrovilli. Poi il buio.
  • Castrovilli e Bonaventura: se la Fiorentina nel primo tempo ha chiuso in vantaggio ed è riuscita più volte a creare occasioni, è soprattutto grazie alla qualità di questi due centrocampisti. Jack è sembrato finalmente il calciatore che avevamo salutato con entusiasmo al suo arrivo, mentre il numero 10 ha regalato nuovamente accelerazioni eccezionali. Il problema è che tutto ciò è durato solamente un tempo.
  • Ordine difensivo: nell’approfondimento tattico parleremo anche di questo. Di una squadra che ha avuto una logica per 45 minuti forse perché con Caceres nei 3 dietro al posto di Quarta si riesce a coprire meglio gli spazi senza un difensore che vaga per il campo, o forse perché il Sassuolo giocava con la squadra B. Una volta entrati Berardi e Defrel infatti, è calato il buio e non ci abbiamo capito più nulla. Chissà dove sta la verità.

IL BRUTTO

  • Pezzella: E’ ORA DI DIRE BASTA! Basta con la fascia, basta soprattutto vederlo in campo. Gioca con una superficialità imbarazzante, sembra quasi ci faccia un piacere e la fascia di Astori sul suo braccio è un brutto segnale per tutti i tifosi. Non è mai in grado di far ripartire l’azione già nel primo tempo, mentre nella ripresa ne combina una dietro l’altra: sul primo rigore si addormenta e tiene in gioco Berardi sul taglio alle sue spalle, sul secondo gol commette un fallo da principiante su Raspadori che non sarebbe mai riuscito a tirare in porta. Oltre a tutto questo, non si fa mai sentire, non guida la difesa, non mostra mai un minimo di leadership. Se questo è il momento degli uomini, passi la fascia ad altri.
  • Venuti e Biraghi: quando si gioca con il modulo 3-5-2, la base è data da un difensore centrale che comanda i movimenti dei due difensori accanto, da un organizzatore di gioco e da due esterni che siano capaci di giocare a tutta fascia. Di Pezzella abbiamo detto, Pulgar fa quel che può, ma anche giocare con Venuti e Biraghi sugli esterni non è semplicissimo. Difendono con volontà e poco più, non vincono mai l’uno contro uno, non arrivano mai sul fondo per il cross. Sono calciatori mediocri che probabilmente potrebbero essere migliori se fossero inseriti in un contesto di calcio organizzato e non in una squadra che gioca a caso. Quanto ancora dobbiamo ingoiare?
  • Le sostituzioni: cerco sempre di non dare alibi ai calciatori, ma che senso ha inserire Callejon e Eysseric al posto di Castrovilli e Bonaventura senza cambiare modulo di gioco? Come è mai possibile continuare ad impiegare calciatori fuori ruolo considerando anche che i risultati non arrivano? Io capirei se giocare così portasse ad avere una difesa imperforabile e risultati a ripetizione, ma qui si continua a subire reti ed a perdere su ogni campo. Non era meglio passare a 4 dietro togliendo uno dei due esterni e provare a giocare 4-2-3-1? Tanto non è che con le sostituzioni effettuate abbiamo smesso di faticare…. Al peggio non c’è mai fine!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento arrabbiato!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ATALANTA = 2 – 3

Una partita incredibile, con dentro tante storie, tanti episodi, tanti errori. La Fiorentina perde nuovamente al Franchi e, solamente grazie alla contemporanea caduta del Cagliari, resta a +8 sulla zona salvezza. La compagine di Iachini ha giocato un primo tempo imbarazzante: squadra lunga, lenta, sempre battuta negli scontri diretti, mai reattiva, che è riuscita ad andare al riposo sotto di due gol solo alla grande prestazione di Dragowski. Nel secondo tempo poi, un pò per il calo bergamasco, un pò per il talento assoluto di Vlahovic, la Fiorentina ha rimesso in piedi la gara ma non è bastato. Ancora una volta, nel momento del bisogno, la squadra di Iachini ha dimostrato assenza di leadership e soprattutto prestazioni individuali imbarazzanti, primo tra tutti Amrabat. La strada per la salvezza è in salita ma fortunatamente il vantaggio è rimasto lo stesso ed adesso manca una partita in meno alla fine di questo scempio. Sabato alle 18,00 contro il Sassuolo occorrerà almeno non perdere per tenere a debita distanza il Cagliari.

IL BUONO

  • Vlahovic: mi vengono i brividi ad immaginare la stagione viola senza Dusan davanti. Il centravanti serbo segna altre due reti, tiene in vita la Fiorentina e dimostra ancora una volta la grandezza del regalo di Cesare Prandelli a Firenze. Se solo penso che fino a pochi mesi fa doveva lottare per giocare al posto del suo collega di reparto di stasera, mi viene da ridere per non piangere. Oltre ai gol poi, lotta come un leone, si scambia calcioni con Romero, inizia ad essere pericoloso anche col piede destro e di testa. Resta un mistero perché l’ultima punizione venga calciata da Biraghi anziché da lui, ma dopo aver visto Bonaventura marcare Zapata su calcio d’angolo allora vale tutto. Una pepita d’oro in una valle di lacrime.
  • Dragowski: se la Fiorentina resta in partita fino in fondo è soprattutto grazie alle parate del polacco che finalmente torna sicuro e convincente. Continuo a pensare che non si possa vivere di sola reattività e che non si possa essere decisivi solo nella partite in cui si viene bombardati continuamente. I grandi portieri sono quelli che restano sempre dentro al match e che comandano la difesa dominando l’area, ma Dragowski è ancora giovane e dunque ha tutto il tempo per crescere ancora. Ci vorrà anche il miglior Drago per ottenere i punti che mancano alla salvezza.
  • Caceres: in una partita molto complicata riesce ad essere utile soprattutto in fase offensiva. Nel primo tempo ha una buona occasione di testa, poi nella ripresa confeziona l’assist per il gol di Vlahovic che riapre il match. Rispetto a Biraghi sull’altro fronte è più vivo e dimostra di ricordarsi anche come si difende quando nell’ultimo spicchio di gara torna nei tre dietro. Con il Martinez Quarta di queste ultime settimane, diventa insostituibile.

IL BRUTTO

  • Amrabat: il pupillo del Presidente gioca l’ennesima partita imbarazzante. Iachini gli affida le chiavi del centrocampo e la consegna della marcatura a uomo di Pasalic: risulta insufficiente in entrambi i compiti mancando anche di quella corsa, grinta e cattiveria agonistica imprescindibili per un calciatore come lui. Se oltre a ciò perde anche i contrasti, mi spiegate a che serve?
  • Bonaventura: la marcatura di Zapata sul gol che apre la gara spettava a lui (e sinceramente vorrei sapere perché), ma non è l’unico errore della sua partita. Da Bonaventura ci si aspetta non solo quantità ma soprattutto qualità e personalità: il buon Jack è arrivato a Firenze per essere uno dei leaders in campo, per prendere in mano la squadra e gestire i vari aspetti del gioco. Contro l’Atalanta niente di tutto questo.
  • Martinez Quarta: al netto del fallo di mano da cui arriva il rigore decisivo, dimostra ancora una volta di aver smarrito quelle certezze di alcune settimane fa. Soffre di tantissime pause che contro squadre tecniche e rapide come l’Atalanta non sono ammissibili. Cerca spesso la sortita in avanti, ma anche gli anticipi ed i lanci in verticale non riescono praticamente mai. C’è bisogno di crescere velocemente!
  • L’approccio alla partita: la Fiorentina è entrata in campo passeggiando, con un atteggiamento timido, quasi arrendevole. In più ha cercato di sfidare l’Atalanta con le sue stesse armi, marcature a uomo in tutte le zone del campo e lancio lungo sull’attaccante. Il problema è che i viola non hanno mai vinto nessun confronto diretto, non hanno mai attaccato le seconde palle, non sono mai riusciti a leggere i tagli degli attaccanti bergamaschi. Il risultato è stato una sorta di allenamento del giovedì in cui i ragazzi di Gasperini si sono divertiti ed hanno preso a sculaccioni la banda di Iachini che non ha mai dato l’impressione di poter entrare in partita. Quarantacinque minuti vergognosi che, se replicati, potrebbero far rischiare alla Fiorentina la serie B.

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico!!