Di nuovo clienti?

Ma Rocco Commisso lo ha detto davvero?

“40 mila persone sono troppe, però iniziamo con 5 mila. Dobbiamo incominciare il più presto possibile perché le aziende vanno avanti con i clienti e i nostri sono i tifosi – ha dichiarato a RTV38 – Qualsiasi azienda ha bisogno dei propri clienti, il calcio non è diverso.”

Ecco….appunto….lo ha detto davvero!

Dopo alcune dichiarazioni molto simili della precedente proprietà ed in particolare di Cognigni, i tifosi si rivoltarono perché non volevano essere trattati come dei normali clienti di un qualunque bene da vendere o da acquistare; al momento la reazione, per fortuna, non sembra essere la stessa. Nonostante ciò, credo sia necessario approfondire le dichiarazioni del proprietario della Fiorentina. La lingua italiana è molto ricca, questa è la sua bellezza, ma quando la si usa si deve fare attenzione al significato ed alle sfumature dei termini che si vogliono utilizzare. Il termine cliente presume ci si trovi davanti a qualcuno che compra un bene o un servizio e sinceramente mi rifiuto di considerare il calcio come tale. Il calcio, la partita, il tifo è emozione, passione, sudore, amicizia, gioia e dolore, vittoria e sconfitta non solamente della tua squadra del cuore ma (almeno a Firenze) della tua città. Quando si acquista un abbonamento allo stadio, non si compra uno stereo, una TV, un lettore CD, ma si versa una quota per contribuire alle fortune della tua squadra e per andare allo stadio a palpitare tutti insieme. Ricordo poi che il cliente in quanto tale, spesso si sente in diritto di chiedere delle cose che magari non gli spetterebbero nemmeno. Il tifoso invece, chiede solo di potersi emozionare e di poter gioire o soffrire insieme ad altri appassionati come lui. Ma la differenza fondamentale tra tifoso e cliente è che il cliente compra un oggetto, il tifoso è un sognatore innamorato che come tale non deve MAI essere tradito.

L’occasione è ghiotta per parlare anche dell’assetto societario della nuova Fiorentina di Commisso, che credo debba essere assolutamente rinforzata. Se per la parte sportiva sembra si sia deciso per una struttura snella dove Barone e Pradè si occupano della prima squadra con Antognoni e Dainelli, mentre Angeloni si occupa del settore giovanile con Niccolini e Cappelletti, consiglierei al Tycoon di curare maggiormente la parte relativa alla comunicazione. Le tantissime interviste concesse ad esempio, non sono funzionali al messaggio che si vuol dare. La proprietà di solito parla se ha qualcosa di importante da dire, altrimenti si rischia un flusso continuo di dichiarazioni che non permette di focalizzare l’attenzione sulla parola del proprietario (o padrone che dir si voglia). Mentre i video relativi alle nuove maglie, agli allenamenti o ai calciatori sono bellissimi, le conferenze stampa senza contraddittorio e senza giornalisti presenti che possano fare domande, lo sono un po’ meno. E’ veramente strana la gestione della comunicazione da parte della nuova proprietà soprattutto se si pensa all’organizzazione dello sport americano: negli Stati Uniti, le proprietà e le società sportive cercano in ogni modo la fidelizzazione del tifoso (non del cliente) e su quella basano poi le campagne marketing, quelle mediatiche ed ogni singola mossa, qui sembra invece si cerchi di fare il contrario.

Il credito che Rocco Commisso ha presso la piazza di Firenze è ancora immenso, ma consiglio sommessamente di fare attenzione perché le passioni sono dei fuochi che si accendono velocemente, ma allo stesso modo rischiano di spengersi.

2 pensieri su “Di nuovo clienti?

  1. Vogliamo parlare delle affermazioni riguardanti il mercato? Del fatto che per il Patron questa sia già una squadra forte?
    Del fatto che continua ad osannare la media punti di Iachini senza considerare che siamo andati a Lecce a giocarci uno spareggio salvezza e che le partite post lockdown siano state, inevitabilmente, condizionate da mille fattori?
    Quando ancora si parlava di “toto” allenatore, tutti affermavano che la scelta avrebbe indicato le ambizioni della società. A distanza di 2 mesi si può confermare l’impressione iniziale: ridimensionamento netto, almeno rispetto ai proclami di solo 1 anno fa.
    Fra 18 giorni inizia il campionato e l’unica novità di rosa è amrabat (per altro acquistato a gennaio è squalificato alla prima). Serve un’accelerata forte.

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    • Caro Flavio non posso bruciare tutti gli argomenti in un solo articolo! :):)
      A parte gli scherzi, sono d’accordo con te sulla parte relativa al tecnico. Non mi sarei mai aspettato che si fosse ancora a parlare di “prima vendere, poi comprare”, ma sulla dichiarazione relativa al mercato voglio provare (almeno fino al termine della sessione) ad essere positivo: effettivamente per giocare il calcio di Iachini non mancano tanti giocatori, ma sull’attaccante non possiamo assolutamente sbagliare e lì mi aspetto il salto di qualità.

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