Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – EMPOLI = 0 – 2

Una Fiorentina agghiacciante spreca una grande occasione per restare nelle zone altissime della classifica. Purtroppo a Firenze siamo abituati a queste montagne russe, ma ogni volta che accade resta la delusione ed il dolore per ciò che poteva e doveva essere e che invece non è stato.

Solitamente, almeno da quando Vincenzo Italiano siede sulla panchina viola, la Fiorentina ha sempre disputato ottime prove quando ha avuto il tempo di preparare le partite, di studiare l’avversario, di prendere le misure agli altri. Stavolta invece, Andreazzoli ha impartito una severa lezione al mister siciliano, riuscendo ad inaridire fin da subito le fonti del gioco viola, chiudendo gli spazi sugli esterni con raddoppi continui e trovando la via della rete con una facilità disarmante in mezzo ad una difesa allucinante. La gara contro l’Empoli è stata preparata male e gestita peggio visto che l’ingresso in campo di Sottil e Mandragora sono stati un insulto all’intelligenza umana. Quanto ancora dobbiamo vedere passeggiare per il campo l’impomatato viola? E quanto ancora dobbiamo aspettare per vedere un qualcosa di diverso davanti? La verità è che anche stavolta la Fiorentina ha fallito il salto di qualità e, quando questo accade più volte, nessuno può sentirsi esente da colpe. I calciatori che vengono considerati dei potenziali campioni, ma che poi commettono sempre gli stessi errori da anni (citofonare Milenkovic, Sottil e Brekalo), la società che anche in questa stagione ha allestito una squadra che ha lacune clamorose sia in difesa che sulla trequarti con un’evidente mancanza di qualità, l’allenatore che ancora una volta ha puntato su calciatori sbagliati ed ha messo in un angolo quelli che avrebbero potuto sparigliare le carte. Da Kouamè che ha sempre l’argento vivo addosso a Barak che in una gara piena di palloni sporchi in area di rigore poteva trovare la zampata giusta, da Ranieri che da potenziale nazionale sembra ormai una riserva senza speranza di giocare ad Ikonè che in una partita bloccata come quella di ieri sera avrebbe potuto creare la superiorità numerica. Quanto poi alla concreta possibilità di giocare in casa con le due punte almeno gli ultimi 20 minuti contro una squadra in lotta per la salvezza ho perso la fiducia.

IL BUONO

  • Nico Gonzalez: questa è la tipica partita in cui sorge spontanea la domanda… dove sarebbe la Fiorentina senza Nico? Con un centravanti travestito da ectoplasma ed un esterno opposto buono solo per pettinarsi, come potremmo raggiungere il traguardo europeo? Speriamo la salute sia sempre con lui!
  • Parisi: nel grigiore generale di una partita da dimenticare, l’ex di turno quantomeno ci prova fino in fondo. Lotta, sgomita, sbaglia, ma almeno si mostra vivo. Chissà cosa avrà pensato a fine match…..

IL BRUTTO

  • Milenkovic: normalmente nelle serate negative, le squadre si aggrappano ai calciatori di maggiore esperienza, di peso internazionale, di carattere temprato. Il buon Nikola invece di salvare la barca, l’affonda con errori ripetuti e gravissimi come in occasione delle due reti subite. Da quanti anni su questo blog ed al Corner Viola dico che è un buon calciatore ma ha bisogno di una spalla migliore di lui? Esce ancora una volta fortemente ridimensionato nel momento del bisogno.
  • Nzola: quanti palloni sono carambolati in area di rigore? Quanti cross bassi ci sono stati nei 16 metri avversari? Quante volte la Fiorentina ha giocato palloni sporchi nell’area dell’Empoli? Non tantissimi ma abbastanza per rendersi pericoloso almeno una volta! Resta più simile ad un paracarro che ad una gazzella ma non viene nemmeno aiutato con la scelta di farlo giocare unica punta con un esterno come Sottil. Quanto tempo ancora possiamo aspettare?
  • Sottil: semplicemente imbarazzante ed inutile. Vincenzo mi spieghi perchè?
  • Kayode: dopo diverse prove egregie, stavolta il giovane terzino incappa in una serata da dimenticare. Non ne azzecca una in fase offensiva e dietro si addormenta spesso. Succede anche ai calciatori navigati!
  • Italiano: pur restando il vero fuoriclasse del progetto viola, stavolta il suo apporto è addirittura deleterio come in quel di Milano. Ma se a San Siro la gara era difficilmente ribaltabile, stavolta si poteva ed anzi si doveva fare di più e meglio! Le sostituzioni sono state sinceramente imbarazzanti, con il solito inutile Sottil ed il confusionario Mandragora. Perché in una gara così sporca e fisica non provare Barak e Kouamè, due calciatori sempre pronti a segnare l’uno ed a gettarsi su tutti i palloni l’altro? Perché non inserire Beltran accanto a Nzola o Kouamé anziché farlo fagocitare da una difesa composta da sei uomini? Perché continuiamo a prendere sempre le stesse reti con gli stessi interpreti tanto da sembrare che la crescita di qualcuno (vedi i due difensori centrali) si sia arrestata da un pezzo? I believe in Vincenzo!

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Credo sinceramente sia stato un incidente di percorso dovuto principalmente alla sosta per le nazionali perché da Napoli all’Empoli c’è un salto un grande salto all’indietro inspiegabile. Questa squadra per gli elementi che la compongono e per come è impostata deve essere sempre al massimo della concentrazione e della condizione fisica. Se è precaria una delle due condizioni questa è una squadra che può perdere con chiunque. Direi, come già affermato da un commentatore, nella Fiore non esiste un piano B. Quando la cooperativa del gol non funziona si sente, e come, la mancanza di un bomber. Nzola visto fino ad oggi è semplicemente imbarazzante, Beltram che non è una prima punta non riesce a superare, da solo in mezzo, il muro dei difensori che gli si parano davanti. Lui avrebbe bisogno di spazi e giocare con lo sguardo diretto alla porta. Nella Fiorentina attuale a meno di un probabile cambio di modulo (penso ad un 442) questo tema a lungo andare si proporrà con maggior frequenza. Per gli esterni tra Brekalo, Sottil e Ikonè e ci metto pure Kouamè ho difficoltà a trovare un titolare affidabile sulla fascia sinistra o che possa sostituire all’occorrenza Nico. A centrocampo Arthur ha toccato tanti palloni ma giocate interessanti, tipo un lancio in verticale o uno scambio veloce uno due per poi andare dritto in porta o un tiro dal limite, non l’ho notate in tutta la partita. Stesso discorso per Bonaventura finito nella fitta rete dei difensori e impalpabile per tutto il primo tempo. Qualche cosina in più nella ripresa ma da lui ci si aspetta molto di più, e soprattutto dove è finito il suo alterego (Barak)?. Per tutto il resto sono d’accordo con il buon Luca.
    Ciao

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    • Ciao Roberto e grazie per il commento! È innegabile che la nostra amata Fiorentina debba essere sempre al massimo per ottenere i risultati sperati. Purtroppo contro l’Empoli troppi calciatori hanno resto molto al di sotto delle aspettative e questo non ce lo possiamo permettere. Sono d’accordo anche con l’assenza di un piano B ma francamente lasciare in panchina per tutta la gara Barak, per oltre 70 minuti Beltran e Kouame’ mi è sembrato molto poco logico. Speriamo in una pronta risposta stasera!

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  2. Sono dell’opinione che, quando una riserva attraversa un buon momento di forma, l’allenatore deve farla giocare. Perché se un giocatore resta in panchina anche quando è in forma, inevitabilmente si deprime e si demotiva, e a quel punto l’hai perso per sempre. Di conseguenza non colpevolizzo Italiano per aver messo titolare Martinez Quarta, perché al suo posto avrei fatto esattamente la stessa cosa. Tuttavia, dalla prossima partita rivoglio Ranieri: un po’ perché il periodo d’oro di Martinez Quarta è finito (il tunnel che ha subito sul secondo gol dell’Empoli lo prova in modo molto chiaro), un po’ per il motivo che hai detto tu, ovvero che Milenkovic gioca bene solo se ha un partner di uguale livello al proprio fianco. Ranieri lo è, quindi deve giocare sempre e solo lui.
    A dirti la verità anche tutte le altre scelte di Italiano per l’11 titolare mi avevano convinto. Al limite potevano farmi storcere il naso Brekalo e Nzola, ma anche le loro riserve Sottil e Beltran non sono dei fenomeni, quindi Italiano non aveva chissà quali alternative.
    E allora, se Italiano non ha sbagliato l’11 titolare, come ha fatto a perdere 2 – 0 con l’Empoli? Può darsi che sia per il motivo che hai detto tu (ovvero l’assurda decisione di far subentrare dei non calciatori come Sottil e Mandragora), ma a mio giudizio il motivo principale è un altro: la sosta. Avvantaggia sistematicamente la squadra più debole, perché chi la allena ha avuto il gruppo quasi al completo, mentre invece l’allenatore della squadra più forte ha avuto tutti i migliori in Nazionale. Inoltre, dato che entrambe le squadre vengono da un periodo di inattività, sono entrambe fisicamente imballate: anche questo favorisce la più debole, perché se entrambe le squadre non stanno in piedi il gap tecnico si annulla.
    Alla luce di questo, non colpevolizzo nessuno per la sconfitta di ieri con l’Empoli. Mi hanno fatto arrabbiare di più i pareggi con il Lecce e il Frosinone, perché quelli sono arrivati per superficialità: la Fiorentina ha buttato 4 punti perché era troppo convinta di essere più forte dell’avversario. E invece anche l’avversario più debole del mondo può rimontarti, se tu cominci a giocare in ciabatte perché pensi di averla già portata a casa.
    Sono totalmente d’accordo con te riguardo alle 2 punte. Sappiamo bene che Italiano non toglierà mai Nzola perché l’ha fatto comprare lui: di conseguenza per fare gol e per non buttare nel cesso i 25 milioni investiti su Beltran l’unica è far giocare titolari entrambe le punte. Tra l’altro, se come dici tu Beltran è più una seconda punta che un centravanti puro questo cambio di modulo sarebbe anche più congeniale alle sue caratteristiche.

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    • Fondamentalmente ieri abbiamo perso la partita perché Andreazzoli ha capito come bloccare le fonti di gioco viola e la Fiorentina non è riuscita a trovare alternative. È vero che durante la sosta l’Empoli era praticamente al completo, ma anche le riserve della Fiorentina possono giocarsela alla pari e non andare sotto con l’ultima in classifica. Certo poi la gestione dei cambi e le sostituzioni non hanno risolto il problema ma anzi lo hanno acuito! Adesso sotto con la Conference che, per me, è una manifestazione divertente ed importante!

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      • Ricordo che in passato mi avevi confessato proprio questo timore: che un giorno sarebbe arrivato un allenatore in grado di prendere le misure ad Italiano, e saremmo usciti sconfitti a prescindere dal valore dell’avversario. Quel giorno è arrivato (ed è arrivato sorprendentemente tardi, considerato che Italiano allena in serie A da 4 anni): adesso vedremo se l’allenatore riuscirà o meno a inventarsi qualcosa di nuovo.
        Riguardo alla Conference League, come sai ho un parere diverso dal tuo su questa “competizione”, ma le riconosco un lato positivo: è una bella botta di autostima. Anche se arrivano contro degli avversari ridicoli, le vittorie in goleada migliorano l’umore e aumentano la fiducia dei giocatori nei propri mezzi, ed è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno dopo aver perso contro l’ultima in classifica. Grazie per la risposta, e buona giornata! 🙂

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        • In realtà ad Italiano hanno già preso le misure in tanti ma lui è sempre stato bravo a cambiare in corsa. Se ti ricordi, dopo la cessione di Vlahovic, trasformò Torreira in incursore. Poi lo scorso anno il passaggio dal 433 al 4231, in questa stagione Quarta in mezzo al campo….
          Buona giornata anche a te!

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