Il buono, il brutto, il cattivo

CLUB BRUGGE – FIORENTINA = 1 – 1

Ed ora tutti sul carro! C’è posto per tutti!

La Fiorentina pareggia in Belgio e conquista meritatamente la seconda finale europea consecutiva e chissenefrega (scusami Wwayne) se qualcuno dice che è una coppetta! La squadra viola, dopo una gara di andata  in cui si era divorata l’occasione di ipotecare il passaggio del turno, si è presentata ieri sera in grande spolvero dominando, soprattutto nella ripresa, in lungo ed in largo una compagine che negli ultimi mesi stava vincendo partite in serie in campo nazionale ed in Conference League. Vincenzo Italiano ha dimostrato ancora una volta che nel doppio confronto è un tecnico difficilissimo da mettere sotto, un allenatore che studia ogni particolare degli avversari per colpirli più volte nell’arco della gara. Certo è che dovrà, nel suo futuro, migliorare la cura della fase difensiva, ma purtroppo lo farà lontano da Firenze: un bene? Un male? Lo vedremo nelle prossime stagioni ma intanto godiamoci questa terza finale in due anni sperando che l’esito sia finalmente diverso.

Senza Bonaventura infortunato in mezzo al campo e Ranieri per scelta tecnica in difesa, la Fiorentina si è presentata in terra belga con la solita volontà di guidare il gioco e gestire i ritmi della gara ma per l’ennesima volta è stata punita alla prima occasione a causa di una catena di errori da circoletto rosso (ode a Rino Tommasi). Un rinvio sbilenco di Terracciano, una palla persa per leggerezza da Arthur, una linea difensiva non tenuta da Biraghi e la frittata è fatta…. Viola sotto di un gol su cross dalla trequarti. Se la Fiorentina fosse stata una squadra a fine corsa, senza identità e senza cuore, si sarebbe liquefatta in un catino che traboccava passione grazie ad un tifo incessante. Invece, anche stavolta, Biraghi e compagni hanno dimostrato la compattezza di un gruppo granitico che davanti alle difficoltà reagisce indipendentemente dagli interpreti e dagli avversari. Ecco allora che dapprima con l’occasione di Nico Gonzalez (di cui poi parlerò in maniera più diffusa) e poi con la traversa di Kouamè, i viola hanno fatto capire che non avrebbero mollato.

Il secondo tempo poi, è stato letteralmente sontuoso grazie ad una fase offensiva che ha prodotto occasioni a getto continuo, grazie a calciatori saliti nettamente di livello (Dodò ha arato la fascia come prima dell’infortunio), grazie alle sostituzioni di mister Italiano. Duncan al posto di Arthur ha offerto alla squadra una pressione sugli avversari più alta e feroce alzando ulteriormente il baricentro del gioco ed il ritmo della gara, mentre Nzola, oltre ad essersi procurato il rigore decisivo, ha offerto sponde ed ha tenuto impegnati due difensori belgi per volta. In successione i viola hanno colpito la traversa con Biraghi, poi il palo con lo splendido colpo di testa dell’inesauribile Kouamè ed infine hanno abbattuto il muro belga grazie al perfetto di rigore Beltran. Una volta raggiunto il pareggio poi, la Fiorentina ha dimostrato ancora una volta di non essere capace di gestire le partite regalando una palla gol clamorosa con la coppia Dodò Nico Gonzalez in occasione di una rimessa laterale a nostro favore: menomale che, almeno stavolta, Terracciano ha sfoggiato un intervento di quelli che sono mancati negli ultimi mesi indossando il mantello da Superman….la beffa forse sarebbe stata troppo dolorosa anche per i viola.

Ed ora la finale, un traguardo raggiunto da un gruppo eccezionale, un gruppo in cui tutti (nessuno escluso) hanno un ruolo importante, un gruppo il cui comandante, Vincenzo Italiano, avrà tutti i difetti di questo mondo, ma ha un pregio che nessuno può insegnare: la capacità di entrare sotto pelle ai propri calciatori.

IL BUONO

  • Beltran: al termine di una delle partite più sottotono della sua avventura viola, si prende la responsabilità di scagliare in porta un pallone che pesa quintali. Aveva giocato una gara trasparente ma….chi se ne importa? Personalità clamorosa!!
  • Kouamè: ieri sera ha dimostrato perché mister Italiano abbia più volte detto che non si può andare a fare la “guerra” senza Christian. Gioca una partita fatta di voglia, grinta, applicazione e tanta, tantissima sfortuna. Tra la traversa ed il palo non saprei scegliere quale sia la conclusione più bella. Imprescindibile.
  • Dodò: dimenticandosi la sciocchezza che quasi ci costa il pareggio a gara praticamente finita, torna quello che ricordavamo prima dell’infortunio. Dà la scossa a tutta la squadra nella ripresa quando inizia ad attaccare senza sosta ed a difendere in modo puntuale. Pendolino.
  • Terracciano: la parata dei minuti finali ripaga un periodo non certo esaltante. E se fosse il segno del risveglio?

IL BRUTTO

  • Nico Gonzalez: la delusione della serata. Nel primo tempo fallisce un gol incredibile e nella ripresa cede il rigore del pareggio a Beltran. Come diceva Don Abbondio…..«Il coraggio se uno non ce l’ha mica se lo può dare»
  • Terracciano: la parata dei minuti finali non può cancellare una prova che era stata condita da tante ombre e pochissime luci. Rinvii sbagliati, uscite mai avvenute, timori reverenziali in serie. Speriamo che la parata finale gli abbia dato la scossa!

A voi per i commenti!!

4 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Non me la prendo assolutamente per il tuo “chissenefrega” rivolto a coloro che sviliscono la Conference League (me compreso): infatti io non riesco ad entusiasmarmi per questo trofeo, ma non giudico chi invece si gasa all’idea di vincerlo. I romani dicevano “De gustibus non est disputandum”, ovvero i gusti non sono discutibili: così come a me è capitato di trovare attraente una donna che tutti reputavano una racchia o di trovare bellissimo un film che tutti hanno schifato o ignorato, allo stesso modo capisco che qualcuno possa desiderare la Conference League come se fosse una Champions’.
    Della partita di ieri sera sono contento non tanto per il risultato finale (che non mi fa né caldo né freddo), quanto piuttosto per i bei segnali che ci ha dato. Ad esempio, Nzola ha lasciato ancora una volta il segno in positivo, e questo può aiutarlo a ritrovare se stesso.
    Inoltre, Beltran ha calciato un rigore in una gara importante, e questo è uno di quegli episodi che fanno crescere mentalmente un giocatore.
    Infine, mi ha fatto piacere rivedere un Duncan ad alti livelli. La sua sconfortante prestazione contro il Verona mi faceva temere che si fosse lasciato andare dopo aver capito che la Fiorentina non gli avrebbe rinnovato il contratto, invece quella partita l’ha giocata sottotono solo perché ormai per i calciatori viola il campionato è diventato solo un fastidio.
    Una precisazione: Nzola ha fatto 2 partite buone nell’ultimo periodo, ma non bastano minimamente a farmi dimenticare l’anticalcio che ci ha mostrato dalla prima giornata fino all’altroieri. Di conseguenza auspico una sua cessione, a maggior ragione se dovesse andarsene l’unico uomo in tutta Firenze che ancora lo stima (ovvero Italiano). Se invece non riuscissimo a trovare nessuno così cretino da comprarlo, quantomeno che continui a fare la riserva. E non di Belotti, ma di un attaccante da 20 gol sicuri. Se invece quest’Estate in quel ruolo andremo a prendere l’ennesimo giocatore reduce dalla peggiore stagione della sua carriera, a quel punto dovremo farci sentire, anche se dovessimo vincere la Conference League. Anzi, SOPRATTUTTO se dovessimo vincerla, perché a quel punto l’anno prossimo faremmo l’Europa League, e una stagione con 3 competizioni (di cui una non facile quanto la Conference) imporrebbe una decisa campagna di rafforzamento.

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    • Ciao Wwayne! Ero sicuro della tua reazione, del resto sei una persona intelligente e coscienziosa. Io non esulto come fosse una Champions ma non la schifo perché sono abituato a non vincere mai nulla…. Ottimo Duncan, su cui non ho mai dubitato, bene Nzola che per me dovrebbe essere confermato per giocare part time come in queste ultime gare….concludo dicendo che hai perfettamente ragione anche in merito al mercato. Comunque vada, dovrà essere fatto un lavoro di rafforzamento di una rosa che sta dando molto più di ciò che realmente vale.

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      • Nel 2007 il Milan vinse la sua ultima Champions’ League. Era una squadra già alla frutta, perché a parte Kakà tutti i suoi titolari erano ampiamente oltre i 30 anni. Di conseguenza, Berlusconi e Galliani avrebbero dovuto quantomeno cominciare a sostituire qualcuno dei loro giocatori. E invece non lo fecero: un po’ per riconoscenza dopo la Champions’ appena vinta, un po’ perché già allora Berlusconi aveva deciso che non avrebbe più investito nel calcio come un tempo.
        Dato che quel Milan era una squadra stravecchia e con la pancia piena, la stagione successiva fu un disastro. Arrivò addirittura quinta in campionato, a causa di alcuni passi falsi davvero clamorosi (uno su tutti il pareggio in casa con il Livorno, una squadretta che il Milan avrebbe dovuto seppellire di gol già nel primo tempo).
        Ecco, il mio timore è che se vincessimo la Conference alla Fiorentina succederebbe la stessa cosa, nel senso che la società penserebbe “Abbiamo vinto, quindi siamo a posto così”. E invece siamo tutt’altro a posto. Potremmo esserlo se colmassimo i buchi che si sono aperti dopo gli addii di Torreira e Vlahovic, e che non sono mai stati davvero colmati. Ovviamente andrebbe coperto anche il buco nel ruolo di ala sinistra, perché la sola idea di andare avanti un altro anno con Sottil titolare mi fa tremar le vene e i polsi. Ecco, a me basterebbe che in questi 3 ruoli venissero comprati a titolo definitivo 3 calciatori giovani, reduci da una buona stagione e che siano di sicuro rendimento. Più ovviamente qualche acquisto di contorno a centrocampo per compensare le partenze dei vari Arthur, Maxime Lopez, Duncan e Castrovilli. Non mi sembra di chiedere la luna, considerato che tifo Fiorentina e non Salernitana e che il mio patron ha 7 miliardi di patrimonio personale.
        Tornando al Milan, un mio amico milanista dice che la più grande impresa della sua squadra è stata vincere una finale di Champions’ con Roque Junior in campo: ecco, per noi vincere una Conference con Nzola in campo sarebbe un’impresa di uguale livello! 🙂

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