La Fiorentina, grazie al pareggio conquistato ieri sera contro il Celjie, centra l’obiettivo minimo (il passaggio del turno) e raggiunge la semifinale contro il Betis Siviglia. Certo i ragazzi di Palladino non hanno brillato, hanno giocato la solita partita di attesa ed hanno contato solo ed esclusivamente sulla luce dei due fuoriclasse che dall’inizio della stagione illuminano la nostra città: il portiere David De Gea e l’attaccante Moise Kean. A volte pensate seriamente a dove sarebbe oggi la Fiorentina senza questa meravigliosa coppia? Una squadra come quella vista anche ieri sera, senza un’idea di gioco, priva di uno schema riconoscibile né a palla in movimento né da palla inattiva, sarebbe nelle prime 10 in campionato? Io ho i miei dubbi ed ho invece la certezza che sarebbe già fuori dalla Conference League! E’ davvero accettabile per la nostra società ed i nostri tifosi farsi dominare dal punto di vista del gioco e del palleggio da una squadra mediocre come il Celjie? Riera sarà anche una persona antipatica, ma è vero o no che gli sloveni tra andata e ritorno hanno giocato meglio della Fiorentina? Ed è vero o no che per i valori in campo i viola avrebbero dovuto fare immensamente di più?
Quando Palladino nella conferenza stampa post match parla di rispetto, dovrebbe anzitutto ricordarsi di quello che lui e la sua squadra avrebbero l’obbligo di esibire nei confronti di quei tifosi che anche ieri sera hanno speso soldi e tempo ed hanno preso secchiate d’acqua per assistere ad uno spettacolo a tratti indecoroso! La verità è che la Fiorentina sembra quasi non volere mai gestire il pallone perché non sa di cosa farsene se non provare a lanciare in verticale quella meravigliosa bestia di centravanti che anche ieri sera ha rischiato di fare una tripletta; quando poi in mezzo al campo Cataldi si limita al compitino, Fagioli si dimostra fuori dalla gara e mancano i pendolini Dodò e Gosens, i viola diventano la squadra più scontata d’Europa, se non del mondo. Mentre le altre squadre, in Italia o fuori, migliorano alcuni aspetti del proprio gioco, cercano nuove strade per dare imprevedibilità alla manovra, sperimentano qualcosa di nuovo almeno sulle palle inattive, noi rimaniamo sempre uguali a noi stessi: vedere le partite della Fiorentina (sostituzioni comprese) è come leggere sempre la solita pagina del libro…. può essere anche la più bella mai letta (e per la Fiorentina così non è), ma dopo un po’ annoia.
Quel che è certo è che per superare il Betis Siviglia servirà di più, molto di più! La compagine allenata da Manuel Pellegrini, dopo un inizio stentato, da febbraio in poi sembra aver cambiato decisamente passo sia in Liga, dove è in lotta per la prossima Champions League (a proposito le cinque squadre spetteranno alla Spagna), che in Europa. La rosa è certamente ben assortita con buonissime individualità ed anche qualche calciatore visto nel nostro torneo, come Rodriguez (ex Toro e non solo) e Natan (difensore meteora a Napoli). Sarà scintillante la sfida sulla nostra fascia sinistra dove Gosens dovrà vedersela con Bellerin, ex Arsenal e Barcellona tra le altre, ma tutto da vedere sarà anche il confronto in mezzo al campo. Il Betis può infatti contare su un reparto che abbina la quantità di Cardoso alla qualità dei vari Lo Celso (più volte cercato in passato dalla Fiorentina), Fornals ed Isco; davanti poi, Pellegrini dispone di attaccanti fisici come l’attempato Bakambu accompagnato sulle ali dai velocissimi Antony, rinato dopo l’esperienza fallimentare al Manchester United, Ezzalzouli e Jesùs Rodriguez. Insomma una compagine di tutto rispetto che andrà affrontata con ben altro piglio, migliore organizzazione e maggiore attenzione ai particolari rispetto a quanto fatto contro il Celjie.
La terza finale di Conference League in tre anni è possibile, ma la Fiorentina sarà in grado di fare il salto di qualità?

Anch’io sono rimasto estasiato dalla prestazione di Kean, della quale mi sono rimasti impressi 3 episodi in particolare.
Il primo è ovviamente il gol segnato: in quell’occasione il portiere copriva bene il palo, quindi Kean doveva tirare proprio nello strettissimo spazio tra il portiere e il palo, e doveva centrarlo da grande distanza. 9 centravanti su 10 o l’avrebbero sparata sul portiere o l’avrebbero buttata fuori, lui invece ha fatto gol.
Il secondo è il gol annullato per fuorigioco. Chi ha giocato a calcio sa che fare un gol in pallonetto è difficilissimo, perché il pallone all’inizio deve prendere una parabola alta per superare il portiere, poi deve abbassarsi subito dopo per finire in rete anziché sopra la traversa: quanti giocatori sono capaci di fare uno scavetto così preciso? Anche qua 9 su 10 non ce la fanno, Kean invece sì.
Il terzo è una giocata splendida che ha fatto a mezz’ora dalla fine, quando ha cominciato a manovrare la palla con la suola. E’ la famosa ruleta di Zidane, e questa giocata non riesce a un calciatore su 10, bensì a uno su 1.000. Che io ricordi oltre a Zidane solo Cassano è riuscito a farla in un derby di Genova. Tra l’altro nel 2 – 2 con la Juve Kean aveva rispolverato la mitica giocata della foca di Marco Nappi, quindi non può essere un caso: è evidente che Kean se le è proprio studiate le giocate impossibili dei campioni del passato, ed è diventato così bravo che gli riescono tutte.
Riguardo a Fagioli, io lo colpevolizzo non per aver giocato male ieri sera, ma per essere andato direttamente negli spogliatoi dopo il cambio, con il chiaro intento di polemizzare nei confronti di Palladino. Quest’ultimo ha cercato di coprirlo dicendo che Fagioli doveva andare in bagno, ma è una scusa a cui non crederebbe neanche un bambino. A mio giudizio Fagioli anziché fare i capricci dovrebbe essere solo contento di giocare da titolare in una squadra di serie A, dato che in altri tempi l’avrebbero radiato. Mi stupisce che tu lo difenda, dato che in passato ti sei categoricamente opposto all’acquisto di un giocatore che aveva fatto cose molto meno gravi (Bonucci).
Tu hai nominato Pellegrini: ebbene, quest’allenatore è convinto di averci già battuti, perché ha detto che in finale vorrebbe incontrare il Chelsea. Ora ho capito perché è riuscito a vincere zero tituli al Real Madrid e un solo trofeo in 3 anni di Manchester City: uno che compie dei simili errori di comunicazione può allenare al massimo il Betis Siviglia. Detto questo, anche se ha sbagliato a dirlo pubblicamente, non posso biasimarlo per la sua convinzione di avere la qualificazione già in tasca: anch’io, se avessi visto il non gioco di Palladino, penserei di poterlo battere a mani basse.
Tornando alla partita di ieri, mi ha stupito in positivo Richardson. Nei pochi minuti che ha giocato ha fatto 2 imbucate per Kean, e non erano dei palloni buttati in avanti a caso: in entrambe le occasioni Richardson ha visto un buco nella difesa avversaria e ha lanciato la palla lì, confidando che anche Kean avrebbe visto quello spazio libero e ci si sarebbe infilato. Del resto è proprio questo uno dei compiti più importanti di un attaccante: quando gli arriva una palla in area deve intuire dove andrà a finire, e deve anche arrivare in quella zona nei tempi giusti. Quest’intuito e questo tempismo fanno la differenza tra un gol e un’occasione mancata. Per farti un esempio, Gilardino in questo era insuperabile: i suoi gol sembravano tutti facili, ma in realtà erano difficili, perché la difficoltà stava nel capire dove gli sarebbe arrivata la palla e nell’arrivare in quel punto prima del difensore.
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Mamma mia Gila…che ricordi! Ero a Liverpool….e qui mi fermo sennò piango!
Partiamo da Fagioli: io credo che non fosse una scusa perché non credo sia bello dire in conferenza stampa che il tuo calciatore deve scappare per non farsela addosso… Quanto al paragone con Bonucci, abbi pazienza ma non c’entra niente! Fagioli ha sbagliato, ha pagato, si è messo a disposizione dei giovani andando nelle scuola a raccontare cosa sia e quanto sia pericolosa la ludopatia. Bonucci credo non abbiamo mai chiesto scusa in vita sua, ha vissuto una carriera sulle spalle di Buffon e Chiellini ed ha passato quasi tutta la sua vita calcistica tra sfottò, scorrettezze e brutti falli.
Posto che, nonostante gli errori, ho paura che Pellegrini sia notevolmente meglio di Palladino, il Betis per me è favorito. Chiudo con Richardson: nelle ultime due o tre partite, anche se è stato impiegato per degli spezzoni, mi sembra abbia cambiato marcia di testa. Entra deciso, cattivo, convinto. Speriamo duri!!
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