Il talento dei mancini Vlahovic e Lamela – parte diciassettesima

Dopo alcune settimane torno a scrivere sulle colonne di questa rubrica per l’amore che ho nei confronti di questo fantastico sport e dei gesti tecnici che rendono il calcio poesia.

Nel fine settimana abbiamo infatti potuto ammirare due gol bellissimi, fantastici che hanno molte cose in comune ma che nascono da presupposti completamente diversi. Sto parlando del gol di Erik Lamela, che ha trafitto con una meravigliosa rabona il portiere dell’Arsenal nel sentitissimo derby del nord di Londra (per chi se lo fosse perso lo potete ammirare qui https://video.gazzetta.it/video-gol-arsenal-tottenham-2-1-rabona-lamela-highlights/88b2f348-84f3-11eb-8f04-a7c0b262f9aa ), e della terza rete siglata da Dusan Vlahovic nella vittoria della Fiorentina a Benevento (eccolo qui  https://www.youtube.com/watch?v=N-QLm9df5vo).

Lamela e Vlahovic sono certamente due interpreti del talento al massimo livello: il giocatore argentino, molto conosciuto anche in Italia grazie al suo passato alla Roma, ha colpi sopraffini che però sono alternati a tantissime pause, il centravanti serbo sta piano piano arrivando ad una maturazione che per molti lo potrà portare su livelli di eccellenza europea. Mi preme però parlare dei punti di contatto e delle differenze che intercorrono tra i due gol. Innanzitutto dobbiamo sottolineare come entrambe le prodezze siano arrivate dal piede sinistro: quante volte abbiamo sentito dire che i mancini, ad esempio nel tennis, hanno qualcosa in più? Chi di noi non ha mai ascoltato parole quali “è mancino, dunque un’artista un pò folle che vive sulle nuvole”? Se dovessimo giudicare dalle immagini delle prodezze del fine settimana, certamente Lamela e Vlahovic entrerebbero di diritto nella categoria degli artisti del gol! L’ingresso però in questa categoria avviene da porte diverse, poiché i due calciatori arrivano al medesimo risultato, ma preparano la prodezza in modi opposti.

Il centrocampista del Tottenham infatti, inventa la giocata sul momento, non pensa, non riflette, calcia di prima con la cosiddetta rabona (qui il significato della parola direttamente dal dizionario https://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=rabona ). E’ dunque una giocata d’istinto che lascia di stucco non solamente la difesa avversaria ma anche i compagni che infatti lo guardano quasi scioccati dalla bellezza del gesto. E’ insomma un talento innato, una capacità superiore che il calciatore riesce ad utilizzare in un momento specifico della gara senza aver bisogno di un allenamento particolare: è una pennellata in un quadro, uno schizzo su tela.

Ben altra cosa è il gol di Vlahovic: l’attaccante viola si costruisce la rete da cima a fondo con una serie di gesti di tattica e di tecnica individuale. Per prima cosa frappone il corpo tra il difensore avversario, Glik, e la palla scagliata dal proprio portiere: giocata di tattica individuale fondamentale che gli permette di ricevere palla e di averla fin da subito sul piede migliore, il sinistro, grazie al perfetto posizionamento del corpo. La giocata da sballo è però il controllo della palla! Con un rinvio che proviene da circa 50 metri, con il difensore che lo spinge alle spalle per metterlo in difficoltà, Vlahovic riesce ad eseguire un controllo orientato, cioè riesce a stoppare la palla facendola già scivolare verso il piede più forte permettendogli di continuare con la corsa verso la porta. Tale gesto tecnico gli offre un vantaggio enorme nei confronti del difensore! La giocata fenomenale è proprio questa perché permette a Vlahovic, con un tocco solo, di essere già in corsa con la faccia verso la porta avversaria avendo seminato il proprio marcatore. Da lì in poi è tutta farina del suo sacco con un altro tocco per aggiustarsi la palla e poi uno splendido tiro che si insacca imparabilmente sotto l’incrocio dei pali.

La differenza tra il gol di Vlahovic e la rete di Lamela è dunque tutta nella costruzione del tiro: da una parte l’istinto, l’idea innata, la giocata folle di prima, dall’altro il controllo perfetto e poi la lucidità nel cercare l’angolo più lontano. Mentre quello dell’argentino è dunque puro talento, quello del serbo è maggiormente cercato grazie anche al lavoro di anni ed anni di esercitazioni di tecnica e tattica individuale. Due gol magnifici, che fanno balzare dalla sedia ma che provengono da istinti, presupposti e conoscenze tecniche molto diverse tra loro. 

A voi quale piace di più? E perché?

Filastrocca politica

Ormai un mese è passato,

da quando per il Governo Draghi il Parlamento ha votato,

e la sbornia sui giornali è ancora grande

anche se qualcuno è ormai rimasto in mutande.

I ministri del Premier Draghi

sono stati presentati come maghi

anche se per ora sembran più Cristiano Biraghi.

Quando AstraZeneca è arrivato,

con tanta gioia abbiamo festeggiato,

ma adesso che è stato ritirato il vaccino,

dal Premier vorremmo almeno un messaggino.

Magari non una conferenza stampa in stile Casalino,

ma due parole per tranquillizzare noi povero popolino.

Il governo Conte 2 i soldi per i ristori aveva trovato,

ma lo statista di Rignano con la crisi tutto ha bloccato,

intanto tra un po’ ripartono i licenziamenti

che certamente non toccheranno i loro parenti.

Il prossimo decreto si chiamerà sostegno,

ma fate in fretta che la povertà lascia un grande segno!

Si parla di riforma degli ammortizzatori sociali,

parole che spesso han fatto felici gli industriali.

Draghi ed i suoi sono stati presentati come i migliori,

ma noi chiediamo solamente che la gente lavori.

Col Generale Figliuolo che farà miracoli col piano vaccinale,

speriamo che i figli a scuola ed a fare sport possano tornare,

migliori o peggiori a noi poco importa,

ma se va avanti così avremo un’Italia morta.

Il buono, il brutto, il cattivo

BENEVENTO – FIORENTINA = 1 – 4

Una vittoria fondamentale, tre punti imprescindibili per la Fiorentina! Finalmente dopo tante delusioni i viola vincono e convincono senza troppi patemi d’animo anche se il secondo tempo poteva essere gestito meglio. Prandelli azzecca la formazione iniziale anche se probabilmente tarda i cambi, ma porta a casa una vittoria che permette ai viola di guardare finalmente alle altre partite con un pizzico di tranquillità. Le prossime tappe del campionato saranno difficili, ma con questa qualità la squadra può far male a chiunque. Resta certamente da registrare la gestione della partita quando la squadra va in vantaggio, ma il cambio di modulo nel secondo tempo potrebbe aprire nuove strade da percorrere anche grazie a risorse finora sottoutilizzate come Callejon. Contava vincere e la squadra ci è riuscita, adesso abbiamo davanti una settimana per preparare al meglio la gara contro il Milan inseguitore dei cugini capolista.

IL BUONO

  • Vlahovic: una tripletta in metà partita. Già a quota 12 e Iachini lo teneva praticamente sempre in panchina. Gioca 45 minuti poetici segnando il terzo gol da fenomeno assoluto: oltre al tiro al giro che muore perfettamente all’incrocio dei pali, la differenza viene fatta dal controllo orientato che gli permette di tenere la palla sul sinistro. Chapeau!
  • Approccio alla partita: la Fiorentina ha finalmente azzannato la gara, ha cercato fin da subito il gol ed ha dato impressione di volerla vincere in ogni modo. Ha segnato dopo 8 minuti, si è mangiata il raddoppio con Quarta al 13° e poi ha raddoppiato dopo appena 26 minuti. Fa sinceramente arrabbiare pensare a quanto dobbiamo soffrire con una squadra del genere che ha fallito tutte le partite decisive fino ad oggi. Speriamo non sia un’occasione isolata.
  • Palle inattive in fase offensiva: per la seconda settimana consecutiva possiamo festeggiare un gol su palla inattiva o quasi. Il secondo gol di Vlahovic viene finalmente da uno schema a tre che si conclude dapprima con il colpo di testa di Caceres e poi con il tap-in di Vlahovic. Meglio tardi che mai!
  • Bonaventura – Ribery: non c’è niente da fare, la squadra con questi due calciatori sopraffini è tutta un’altra cosa. Nella metà campo avversaria la Fiorentina è imprevedibile, frizzante, persino bella. Qualità in verticale, passaggi sulla corsa per gli esterni che vanno al cross, assist per gli attaccanti. Quando la qualità si impossessa della squadra, il gioco della Fiorentina è un’altra cosa. Il francese permette poi ai viola anche di chiudere la gara con l’assist per Eysseric. Imprescindibili.
  • Eysseric: non sarà un fenomeno e nemmeno un numero 10 che ruba l’occhio, ma anche in questa gara esegue i compiti assegnatigli come un soldatino. Nel primo tempo gioca da interno di centrocampo, nel secondo interpreta il ruolo di esterno a 4. Impreziosisce poi la prova con il cucchiaio che finalmente chiude la partita. Professionista esemplare.

IL BRUTTO

  • Approccio al secondo tempo: il Benevento doveva provarci, giocavano in casa, avevano un approccio ultra offensivo. Tutto vero, ma la Fiorentina ha perso troppi metri di campo ed ha rischiato di riaprire una partita già finita. Il percorso di crescita verso la nascita di una grande squadra esige una migliore gestione della gara. Cerchiamo di crescere per non soffrire almeno sul 3-0!!
  • Sostituzioni: praticamente assenti nel momento del bisogno, tardive a dir poco. La Fiorentina nel secondo tempo avrebbe avuto bisogno prima di forze fresche oppure di cambiare assetto. Prandelli ha scelto di percorrere questa strada passando al 4-4-2 prima di fare qualche sostituzione ed è andata bene ma sinceramente abbiamo sofferto troppo pur essendo in vantaggio di 3 reti. Resta però da sottolineare che il nostro Cesare ha scommesso fin da subito su Vlahovic e riscoperto Eysseric! E poi i tre punti sanano ogni ferita!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico…magari torna Portobello!!!

Che si gioca??

Nuovo ribaltone in testa alla classifica dove Joe il Pistoiese non riesce a ripetersi per colpa della Liga spagnola e dell’Elche che batte sorprendentemente il Siviglia in casa. Approfittano dello scivolone il Meneghino di Paderno Dugnano, nuovo capolista, e Niccolò che lo raggiunge al secondo posto. In quattro azzeccano la vittoria dell’Inter nella cosiddetta sorpresa, mentre l’estero tradisce non solamente Joe. Guardando agli altri, la classifica si accorcia grazie alle ottime performance di Salva il Molisano e del sottoscritto che azzeccano entrambi i pronostici e guadagnano dunque un bel +4. Grazie al meticoloso lavoro del capoclassifica, diamo un’occhiata alla graduatoria aggiornata:

Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 31
Niccolò e Joe il Pistoiese 29
Francesco il Meneghino Junior 28
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 23
Bomber Siiimo e Lungo 22
Salva il Molisano 19
Luchino il diavolo rossonero 15
Juri detto Alan Bencio 3

Avrei giocato volentieri il segno 1 della Lazio, ma in polemica con la programmazione di una gara di Serie A il venerdì alle 15, non lo farò. Ecco dunque i pronostici:

La gara più scontata: BARCELLONA – HUESCA = 1

Nel turno appena passato i campionati esteri hanno giocato dei brutti scherzetti a molti di noi ma io ci provo lo stesso. Messi e compagni sono usciti dalla Champions a causa di una gara di andata disgraziata, mentre al ritorno hanno disputato una grande partita ed avrebbero anche meritato la vittoria. La nuova presidenza di Laporte vorrebbe essere bagnata da un successo roboante e l’avversaria potrebbe essere quella giusta. In classifica poi, Koeman ed i suoi giocatori non possono più sbagliare visto che l’Atletico Madrid dell’ex Suarez ha già 6 punti di vantaggio. L’Huesca è il fanalino di coda ed ha disperato bisogno di punti, ma probabilmente dovrà aspettare un’altra occasione. 1 fisso.

La partita da NON giocare: GENOA – UDINESE

La squadra di Ballardini, dopo due mesi scintillanti tra gennaio e febbraio, sembra avere la spia del carburante accesa mentre l’Udinese di Gotti è in striscia positiva aperta. Se dunque dovessimo pensare a questo, sarebbero i bianconeri i favoriti, ma non possiamo dimenticare che il Genoa tra le mura amiche è un avversario ostico per tutti. Le motivazioni inoltre potrebbero essere decisive ed i rossoblù saranno certamente più affamati avendo bisogno di fare risultato per distanziare nuovamente un Cagliari che ha iniziato a correre come una gazzella. Entrambe le compagini arrivano poi allo scontro diretto pressoché al completo e le rose sono veramente equilibrate. Una classica partita da tripla, quindi non la gioco!

La sorpresa della giornata: BENEVENTO – FIORENTINA = 2 (Risultato 1 – 2)

Anche se questo gioco vede la maggioranza in possesso di un cuore viola che batte, dobbiamo prendere il coraggio a due mani e giocare la gara della Fiorentina. In queste settimane ho sempre cercato di evitarla, ma stavolta penso che sia protagonista di uno dei match più equilibrati del weekend. I viola, reduci dal rocambolesco pareggio interno contro il Parma, hanno una delle ultime possibilità di non farsi risucchiare nella lotta per la salvezza fino a fine stagione. Il Benevento ultimamente è in netto calo con un attacco che continua a fare fatica ma una difesa che è non più impermeabile come ad inizio stagione. I ragazzi di Inzaghi non devono fallire gli appuntamenti in casa ed anche il pareggio potrebbe essere un buon risultato considerando la vittoria esterna nella gara di andata. La Fiorentina invece deve guadagnare i 3 punti che credo arriveranno grazie alla cifra tecnica di alcuni calciatori che sanno come si affrontano le partite decisive, cioè Ribery, Bonaventura, Caceres. Seppur al termine di una gara dura, spigolosa, sofferta, credo proprio uscirà il segno 2.

A voi per i pronostici!

I nonni

Negli ultimi giorni ha fatto scalpore una notizia in merito all’utilizzo del bonus baby sitter. Il Governo Conte 2 per fronteggiare la pandemia ha fatto spesso ricorso all’introduzione di bonus alcuni dei quali certamente discutibili (come il bonus monopattino o il bonus bici), altri invece assolutamente condivisibili come il bonus vacanze oppure proprio il bonus baby sitter.  Nato nella fase del lockdown dovuto alla prima ondata per affrontare le spese che le famiglie dovevano sostenere a fronte della chiusura delle scuole, poteva raggiungere l’importo massimo di 1.200 euro per pagare quelle persone che accudivano i bambini durante le ore in cui i genitori lavoravano.

Il bonus è stato largamente utilizzato visto che più di 700.000 famiglie lo hanno richiesto, ma quello che ha sorpreso molti è la destinazione d’uso di tale bonus. A quasi un anno di distanza, i dati raccontano che quasi i due terzi dei percettori sono risultati i nonni! Il 61% delle persone pagate con il bonus infatti, hanno più di 60 anni e sono dunque i nonni dei bambini che si sono ritrovati da un giorno all’altro a casa a confrontarsi con la didattica a distanza, la chiusura delle attività sportive, la mancanza dei rapporti sociali.

Ancora una volta trovo che il clamore della notizia sia dettata dalla distanza che i commentatori hanno dalla vita reale. Se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, i nonni sono spessissimo il vero welfare state, lo stato sociale della società contemporanea. Con contratti di lavoro sempre più precari, orari sempre più flessibili, aperture domenicali ormai pressoché scontate, i genitori di oggi devono per forza rivolgersi ai propri cari per farsi aiutare nella cura dei bambini. E la collaborazione intergenerazionale, certamente rafforzata dalla pandemia, era già presente e lo sarà di nuovo anche nei periodi in cui la scuola è aperta e tutte le altre attività collaterali funzionano. Per non parlare poi delle situazioni in cui i nonni aiutano anche economicamente i propri figli e nipoti fiaccati da lavori intermittenti, rate di mutuo divenute troppo alte dalla crisi economica, asili nido privati i cui costi non sono sostenibili.

La sempre maggior importanza dei nonni nella cura dei bambini, apre poi anche problemi e contraddizioni relazionali che sono gestibili solo in un leale rapporto di collaborazione. E’ ingiusto, oltre che sbagliato, chiedere ai nonni di educare i propri figli! Tale idea è profondamente ingiusta perché da una parte suona come una mancata presa di coscienza nei confronti del ruolo dei genitori, e dall’altra priva i nonni di uno dei piaceri della vita, il diritto a viziare i propri nipotini. Il ruolo di educatori, i nonni lo hanno già interpretato, nel giusto e nello sbagliato, nei nostri confronti… non spetta dunque più a loro educare alla vita! Adesso per loro si apre quella meravigliosa fase in cui si può accompagnare per mano i sogni dei propri nipoti cercando di tramandare, grazie alla propria esperienza di vita, dei piccoli insegnamenti che i bambini non vogliono sentirsi impartire dai genitori. Quegli splendidi momenti in cui una parola, un’esperienza, un gelato insieme, segna per sempre la vita dei propri nipoti grazie a ricordi che rimarranno indelebili nei loro cuori.

E voi vorreste annacquare tutto questo con precetti, regole e punizioni? Non scherziamo per favore… per quello ci sono il babbo e la mamma!!

Il diario di un cassintegrato – parte diciassettesima

E’ una settimana decisamente diversa quella che sto vivendo. Finalmente tutti gli sforzi di guardare positivo, la voglia e la disponibilità di reinventarsi, l’aver smesso di piangersi addosso, sembra iniziare a pagare. Sono infatti impegnato quattro giorni al lavoro ed anche se forse sarà solo per questa settimana, è giusto guardare il bicchiere mezzo pieno e prendere il meglio da ciò che accade.

Ecco allora che, insieme a gran parte dei miei colleghi, stiamo investendo il nostro tempo e le nostre energie per organizzare delle spedizioni per le nostre affiliate sperando che sia un segno concreto di ripartenza. Nel frattempo, anche se l’Italia si avvicina a grandi passi verso la zona rossa, una piccolissima parte delle manifestazioni del nostre settore si avviano a ricominciare tra mille difficoltà e dubbi, ma intanto si inizia a rimettere in moto la macchina. Ci vorranno mesi, forse anni, per tornare alla normalità ma ormai non vale più la pena guardare a quando accadrà, ma solamente cercare di creare le condizioni affinché accada.

In mezzo a germogli di speranza, questi ultimi giorni hanno però portato un velo di tristezza sulla mia famiglia. La cara Maia, la cagnolina extraterrestre con uno straordinario attaccamento alla vita ed una forza proveniente da un altro pianeta, ci ha purtroppo lasciati.

Nel frattempo poi, i nostri bambini sono nuovamente chiusi in casa in quarantena e con la variante inglese tra l’altro i protocolli sono cambiati e si sono irrigiditi ulteriormente; saremo dunque in allegra compagnia almeno fino a dopo la metà di marzo… sempre che nel frattempo non decidano, come pare, di chiudere nuovamente tutte le scuole di ogni ordine e grado. Il danno che i bambini, i giovani ed i ragazzi in genere stanno subendo da questa situazione è inimmaginabile per coloro i quali non siano a contatto con loro quotidianamente. Stanno perdendo socialità, cultura, divertimenti, sport, conoscenza: credo che questo sia il salatissimo prezzo da pagare per le future generazioni.

In questo turbinio di emozioni e riassestamenti, la mia ricerca di aggiornamento e formazione non si ferma ed allora per questa settimana ho deciso di consigliare un corso veramente interessante che ho scoperto grazie al mio amico cassintegrato di lungo corso Leo. Lui proprio come me sta cercando di far fruttare questo periodo di forzato allontanamento dal lavoro per cercare di allargare i propri orizzonti e le proprie conoscenze in modo da restare attivo e sempre alla ricerca di possibili alternative e, proprio per questo, sta seguendo il corso che mi ha consigliato. Il futuro volge sempre più verso la digitalizzazione del lavoro sia per le persone che lavorano nel privato che per quelli che lavorano nel pubblico. Stessa cosa dicasi per titolari di negozi o venditori che grazie al web, ai siti, ai social network, all’e-commerce possono reinventare il proprio modo di lavorare anche e soprattutto in periodi come questo in cui è necessario riorganizzarsi. Poiché come vi ho raccontato non ero mai riuscito a trovare posto nei vari corsi gratuiti a cui mi ero iscritto, devo ringraziare Google perché mette a disposizione di tutti un corso di formazione ed aggiornamento sul web gratuito e che rilascia un’attestazione che può essere anche inserita nel curriculum vitae. Dopo aver iniziato a frequentare a spron battuto, le varie vicissitudini mi hanno un po’ frenato ma sono arrivato a circa un quinto del percorso formativo e dunque credo di poterne parlare a ragion veduta. Il corso è articolato su più lezioni, basta avere un account Gmail e per iscriversi si deve utilizzare questo link https://learndigital.withgoogle.com/digitaltraining/courses

Ogni argomento viene trattato in più lezioni con video di massimo 5 minuti al termine dei quali si affronta un piccolo questionario che deve essere superato per poter proseguire. I temi affrontati variano dalla costruzione di un sito all’utilizzo dei social, dalla presentazione della propria attività all’uso del linguaggio, ma a fare la differenza è il modo in cui tali tematiche vengono proposte. Si utilizzano termini alla portata di tutti spiegando il significato dei tecnicismi o delle parole inglesi. Il fatto poi di avere di fronte video brevi permette di ascoltarli nuovamente in caso di dubbi, ma anche di interrompere in ogni momento. Insomma un ottimo modo per ampliare le conoscenze, rimanere con il cervello allenato ed aggiornare il proprio modo di lavorare e di presentarsi al mondo esterno. In più è gratuito e si può fare da ogni dispositivo con il proprio account Gmail. Che chiedere di più?  

Alla prossima puntata del mio diario!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – PARMA = 3 – 3

Una partita incredibile, infinita, tanto brutta quanto emozionante che resterà impressa nella mente dei tifosi viola per tanto, troppo tempo. L’attaccamento di questa città, della gente fiorentina non meriterebbe una tale sofferenza ma questo passa il convento e dunque questo dobbiamo commentare. Certo è che anche stavolta è sotto gli occhi di tutti il lavoro della società e di Pradè in particolare che a gennaio ha depauperato una rosa già non ricchissima con le cessioni di Cutrone, Lirola e Duncan. La Fiorentina riesce comunque a conquistare un punto in una domenica in cui il Torino cade a Crotone, Spezia e Benevento decidono di non farsi male ed il Genoa cade in casa della Roma. In una settimana in cui i viola avrebbero dovuto fare almeno 4 punti in 3 partite considerando i due impegni casalinghi, la classifica continua a piangere anche se la lentezza delle altre permette ancora di respirare. Certo è che se ci si attendeva una prova scaccia-crisi, ancora una volta rimaniamo delusi dalla prestazione dei singoli e dal gioco della squadra che è stato nettamente insufficiente. Ci attendono altri sei giorni di passione in attesa dell’altro scontro diretto contro il Benevento (sabato alle 18) quando Prandelli recupererà certamente Ribery e chissà forse Castrovilli. Basterà per provare a soffrire un pò meno?

IL BUONO

  • Il risultato finale: sembra incredibile ma alla fine il pareggio deve essere visto come una mezza vittoria, come un segnale positivo nell’ennesima stagione disgraziata. L’autorete di Iacoponi salva i viola da una sconfitta che avrebbe aperto una crisi senza fine, con una società già incapace di gestire questi momenti, figuriamoci una sconfitta! I viola mantengono il Parma a 10 punti ma il gioco resta una pura utopia ed i rinforzi di gennaio sono peggiori di quelli che già erano a Firenze. Ancora una volta speriamo sia l’ultima stagione che dobbiamo vivere così.
  • Palle inattive: dopo averne ricordato più volte l’importanza nei miei video con Portobello, finalmente gli uomini di Prandelli segnano due gol sullo sviluppo di palle da fermo con due difensori. Certo non si può vivere solo di queste, ma è un importante inizio. Adesso impariamo anche a difendere meglio!
  • Martinez Quarta: oggi in fase difensiva ha qualche incertezza di troppo rispetto al solito, ma è un portento di personalità. Si prende la squadra sulle spalle in ogni momento, ribalta spesso l’azione dalla fase difensiva a quella offensiva e segna anche un gran bel gol. Mi vengono i brividi al solo pensiero di una difesa viola senza di lui!
  • Borja Valero ed Eysseric: non rubano l’occhio, non disegnano certo calcio ma sono tra i pochi che cercano di inventare qualcosa e di accompagnare un Vlahovic solo come un turista a Firenze di questi tempi. La loro presenza è importante soprattutto per ovviare al periodaccio che vive Amrabat. Comunque utili.

IL BRUTTO

  • Dragowski: il portiere viola è ormai un problema importante. Anche oggi non è mai decisivo, non esce mai, non dà mai sicurezza alla difesa. Nonostante si giochi contro una squadra che spesso crossa da tre quarti campo, non aiuta mai la propria difesa pulendo l’area e, a parte la parata su Gervinho, è spettatore non pagante degli avanti emiliani. E se domenica giocasse Terracciano?
  • Amrabat: parlare del centrocampista ex Verona è come sparare sulla croce rossa. Quanto a correre corre ma la cosa fondamentale di questo sport è quell’attrezzo sferico di cuoio. Ecco, nell’uso di quello non eccelle certamente! Perde tantissimi palloni, è sempre impreciso, viene spesso saltato da Kucka e Kurtic. Chiude la gara infortunato, buon motivo in più per farlo riposare!
  • Malcuit: GRAZIE PRADE‘!!! Senza Malcuit non avrei saputo come fare!! Lirola era peggio di questo terzino venuto dal Napoli? Il mercato di gennaio è roba da ridere, se non ci fosse da piangere….E’ fortemente colpevole sul secondo e terzo gol del Parma in cui non effettua la diagonale difensiva ed insieme a Dragowski apre la porta viola agli attaccanti avversari. Anche Prandelli, viste le difficoltà, avrebbe potuto avvicendarlo ma probabilmente ha qualità che noi non riusciamo a vedere. Un bel turno di riposo a Benevento gli farà bene, tanto è in prestito secco!!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento sulle palle inattive!!!