Che si gioca??

Si chiude senza grossi scossoni in classifica la settimana contraddistinta dal turno infrasettimanale perché Joe continua ad essere infallibile nella gare sorpresa di giornata e dietro gli inseguitori invece zoppicano. Tra di essi, si registra il sorpasso del Lungo sul Meneghino Junior grazie al doppio pronostico esatto anche se il +6 resta ancora una chimera. In coda invece, iniziano a cristallizzarsi le posizioni ma è già tempo di riprovarci con la nuova giornata di campionato. Ecco qui, grazie al consueto lavoro del mitico Carlo, la nuova classifica aggiornata:

Joe il Pistoiese 60
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 51
Niccolò 49
Lungo 47
Francesco il Meneghino Junior 46
Bomber Siiimo 39
Salva il Molisano e Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 34
Luchino il diavolo rossonero 27

Vediamo adesso la partite che ho scelto per questo weekend ed i relativi pronostici di giornata:

La gara più scontata: CROTONE – INTER = 2

Una squadra ormai retrocessa, anche se non regala mai niente, contro una compagine affamata degli ultimi punti che mancano per la conquista dello scudetto. La peggiore difesa del torneo contro una coppia di attaccanti che da troppi turni non è più decisiva come lo è stata nelle prime 25 gare di campionato. L’Inter grazie al successo stiracchiato contro il Verona ha aumentato il vantaggio sulla seconda in classifica e potrebbe anche già laurearsi campione d’Italia in questo turno; situazione al contrario per il Crotone che con la sconfitta potrebbe già essere matematicamente in Serie B. Insomma, se non fosse ancora chiaro, 2 fisso.

La partita da NON giocare: VERONA – SPEZIA

La compagine di Juric ha ormai mollato e le numerose sconfitte degli ultimi turni non fanno altro che testimoniare e sottolineare lo straordinario lavoro del tecnico che è riuscito a compiere un altro miracolo pur avendo a disposizione materiale umano da lotta per non retrocedere. Infatti, appena calata cattiveria ed intensità, tutti i limiti sono venuti a galla. Di fronte lo Spezia, squadra che ha un disperato bisogno di punti ma che potrebbe risentire proprio dell’ansia da risultato. La compagine di Italiano è in fase calante e la risalita del Cagliari l’ha rigettata nella bagarre. Lo Spezia tende poi a scoprirsi e lasciare il contropiede agli avversari e questo, contro il Verona e Lasagna, potrebbe essere un errore sanguinoso. Troppe variabili non solo calcistiche ma anche psicologiche!

La sorpresa della giornata: NAPOLI – CAGLIARI = 1 (Risultato 3 – 1)

Alzi la mano chi avrebbe scommesso 1 euro sulla risalita del Cagliari e chi invece sulla cavalcata che il Napoli sta facendo negli ultimi mesi. Se il calcio non smette di stupire, è anche grazie ad imprese come quelle delle truppe di Gattuso e Semplici. I sardi hanno certamente beneficiato anche di un calendario non impossibile ma probabilmente la sensazione di avere l’acqua alla gola ha dato quella scossa che precedentemente non era arrivata. Il Napoli invece, ha soprattutto potuto contare finalmente della rosa al completo e di una maggiore tenuta difensiva che ha permesso di non regalare più quelle reti incredibili che abbiamo visto nella prima parte di stagione. Chi continuerà la striscia? Il Napoli di Insigne o il Cagliari di Nainggolan? Voglio premiare la creatura di Gattuso soprattutto per la qualità del gioco espresso nelle ultime settimane. Dico 1 e Napoli in lotta per la Champions fino in fondo!

A voi per i pronostici!

Habemus PNRR

Ebbene sì! Habemus PNRR!


Per chi ancora non lo sapesse l’acronimo significa Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed è finalmente stato approvato al fotofinish dai due rami del Parlamento prima che venga spedito alla Commissione Europea. Più di 300 pagine di progetti (per chi volesse leggerne un breve riassunto può trovarlo cliccando qui) con scadenze e riforme per spendere quel fiume di soldi che l’Unione Europea, grazie al lavoro di Conte e Gualtieri, hanno messo a disposizione della nostra Italia così fortemente colpita dal Covid 19.
Dopo riunioni saltate, scontri tra i partiti che sostengono la maggioranza, consigli dei ministri rinviati più volte, Super Mario Draghi ce l’ha fatta ed ha trovato la quadra che accontenta tutti i contendenti: i propri ministri economici (e parliamo di propri ministri perché il Piano è stato elaborato quasi esclusivamente dai tecnici scelti direttamente dall’ex Governatore della BCE), i partiti che avevano da piantare le rispettive bandierine, le lobbies che hanno spinto i loro rispettivi interessi più in alto possibile.
Da un primo sguardo d’insieme, possiamo dire che il Piano è in discreta continuità con quello tratteggiato dal precedente governo Conte II, ma se invece cerchiamo di approfondirne alcuni aspetti, devo dire che alcune scelte lasciano piuttosto dubbiosi. Innanzitutto la diminuzione dello stanziamento di risorse alle voci sanità e ricerca. Non proprio quello che ci saremmo attesi al termine di una pandemia! Da più di un anno diciamo quasi quotidianamente che sono necessari importanti investimenti nella sanità territoriale smantellata da troppi anni di tagli e dunque mi sarei aspettato una dotazione maggiore soprattutto considerando che era stato uno dei cavalli di battaglia politica utilizzato per disarcionare Conte. Ricordate la giustissima polemica sui pochi fondi messi a disposizione nella prima stesura del Recovery Plan? E quella molto meno utile sull’assoluta necessità dell’utilizzo del MES per la sanità e la campagna vaccinale? Il PNRR mette nella sanità meno soldi del Recovery precedente ma chiaramente partiti e giornali tutti zitti!

Altro dato forse ancora più grave è quello relativo alla ricerca; com’era la storiella dei giovani ricercatori italiani che se ne vanno perché da noi non si investe nel settore? E quella che con i soldi dell’Europa possiamo tornare a ricoprire un ruolo importante tra i leaders mondiali? Questa pandemia ha svelato tantissime debolezze politiche a livello statale, regionale e non solo. Ma ha anche mostrato che l’Italia ormai non ha una catena produttiva in grado di riconvertirsi in tempi rapidi a seconda delle esigenze del mercato. Dipendiamo dagli altri in tantissime filiere e questi soldi potrebbero essere il volano per ripartire con una filiera in settori strategici come quello farmaceutico, dei vaccini o dei reagenti giusto per fare un esempio. Con l’età media della popolazione che sta sempre più aumentando, dobbiamo cambiare necessariamente non solo il mercato, ma anche la nostra società investendo sulla medicina territoriale, sulle strutture per anziani e sui settori che ci girano attorno.


Altro tema che mi sta a cuore ma che probabilmente per questo governo è del tutto superfluo è lo sport. Nel PNRR l’attività motoria e sportiva è una delle grandi escluse: si parla di uno stanziamento di 1 miliardo di Euro (lo 0,5% del Piano) una cui parte servirà però per l’impiantistica sportiva. Se volete approfondire quanto costa l’ammodernamento di una palestra scolastica oppure la costruzione di una nuova potete leggere questo interessante articolo che dimostra come ancora una volta si sia di fronte ad una mancia che serve solo per mettersi in pace con la coscienza. Non è certo in questo modo che, citando le parole del Premier, “lo sport acquisisce piena dignità”! Dove sono ad esempio le assunzioni degli insegnanti di attività motoria per la scuola primaria? Dove sono gli investimenti per sostenere lo sport di base e dilettantistico così ferocemente fiaccato dalle prolungate chiusure degli ultimi 14 mesi? Non sarebbe meglio dire la verità, cioè che dello sport ce ne freghiamo perché non produce reddito ma solamente salute, socializzazione e serenità?

Inserisco poi una postilla relativa allo Stadio Artemio Franchi di Firenze: in un momento in cui i centri storici stanno morendo, non ci sono soldi per musei, teatri, cinema, operatori dello spettacolo, era proprio necessario utilizzare 95 milioni di euro pubblici destinati ai beni culturali per ristrutturare uno stadio di calcio? Chi mi segue sa quanto ami lo sport ed il calcio in particolare, quanto sia importante per me lo stadio e tutto ciò che gravita attorno e dentro ad esso, ma davvero lo Stadio Franchi ha tutta questa importanza architettonica e culturale? Chissà come mai in tutti questi anni i nostri amministratori non se ne sono accorti ed hanno continuato a farci andare in uno stadio in cui non potevo portare mio figlio in bagno?!?!?! Quanto è strano il mondo….

Chiudo poi con la più grande perplessità che ho e cioè le scadenze temporali che Draghi in persona ha accettato per fare le riforme strutturali del Paese: quella della pubblica amministrazione, quella della giustizia, quella della concorrenza e quella fiscale. Su questo il governo italiano si gioca tutto perché, come più volte ricordato dalla Commissione, il PNRR ha un cronoprogramma con delle scadenze temporali che, se non rispettate, provocano il blocco dei finanziamenti. Riuscirà il Premier, con una maggioranza tanto variegata e litigiosa, a portare a casa queste riforme? Se centrerà l’obiettivo regalerà a noi ed ai nostri figli un’Italia più moderna, in caso contrario dimostrerà ancora una volta l’assoluta ingovernabilità di questo paese.

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – JUVENTUS = 1 – 1

Una Fiorentina operaia, sporca, che lotta per tutta la gara e riesce a dominare il primo tempo ma paga l’unica disattenzione difensiva della gara. Davanti a sé si ritrova una Juventus certamente diversa rispetto a quella che ha vinto scudetti a raffica, ma il merito deve essere ascritto anche alla squadra viola ed al proprio allenatore che ha preparato la partita al meglio. Resto dubbioso sul cambio effettuato al termine del primo tempo e ne parlerò diffusamente nel prosieguo della rubrica, ma l’intensità della prima frazione, con un gol segnato ed un palo colpito da Pulgar, resta una medaglia da attaccare alla giacca della squadra viola. Indipendentemente dai risultati delle avversarie, una Fiorentina come quella del primo tempo contro la Juventus riuscirà a salvarsi senza troppi patemi d’animo. Avere poi un centravanti con la freddezza di Vlahovic mette la strada leggermente più in discesa!

IL BUONO

  • Amrabat: una volta tanto ho il piacere di inserire il marocchino tra i migliori. Seppur debilitato dal Ramadan, l’ex Verona è finalmente decisivo nel centrocampo viola. Liberato dai compiti di regista affidati al più adatto Pulgar, corre, sgomita, lotta, recupera palloni su palloni e qualche volta riesce anche a far ripartire l’azione. Spesso nel secondo tempo incrocia la strada di Cristiano Ronaldo e non piega mai la testa né depone le armi. Finalmente il condottiero che aspettavamo.
  • Vlahovic: rigore calciato con lo scavetto contro la Juventus. Ripeto, rigore calciato con lo scavetto contro la Juventus. E’ un attaccante nato nel 2000. Basta ed avanza.
  • Igor: schierato largo a sinistra al posto di Biraghi per contenere le scorribande di Cuadrado, non sbaglia praticamente nulla. Un altro che non ha paura di niente e dispone anche di un piede educato quando viene chiamato a crossare. Interpreta in maniera egregia sia la fase difensiva che quella offensiva. Una risorsa fondamentale nella lotta salvezza.
  • Ribery: nelle gare contro le grandi si esalta e torna ad essere il faro della squadra. Seppur non lucidissimo nell’ultimo passaggio, probabilmente anche a causa della terza partita in una settimana in concomitanza con il Ramadan, delizia la platea televisiva con giocate di alta scuola e dribbling in salsa bavarese. Consuma ogni energia per tenere la palla più lontana possibile dall’area viola. La cassaforte di Beppe.
  • Iachini: prepara magistralmente la gara e la squadra risponde con un primo tempo veramente pregevole. La Fiorentina si chiude benissimo e riparte anche con geometrie che regalano occasioni oltre al gol su rigore di Vlahovic. Beppe ancora una volta dimostra che quando c’è da bloccare le squadre avversarie è un maestro; restano grossi dubbi sul cambio effettuato alla fine del primo tempo. Posto che Quarta per Venuti ci può stare, mi chiedo perché andare a toccare l’equilibrio costruito dai tre marcatori: normalmente se la difesa funziona non si tocca mai!! Sarebbe bastato mettere Quarta a fare l’esterno e lasciare Caceres in posizione centrale…ma magari il gol sarebbe venuto lo stesso. Resta il risultato di platino che tutti avremmo firmato prima della gara!

IL BRUTTO

  • Martinez Quarta: va bene la garra, va bene essere argentino, ma qui i passaggi a vuoto iniziano ad essere un pò troppi. La capacità di adattamento al calcio italiano è stata piuttosto rapida, ma adesso deve aumentare la soglia di attenzione all’interno della stessa partita. Il difensore argentino continua ad avere delle pause mostruose che a volte lo portano anche a lasciare sguarnita la retroguardia per la voglia di accompagnare la fase offensiva della squadra. Per quest’anno qui ci dobbiamo salvare e la difesa deve badare a non subire reti!
  • Dragowski: che il taglio della barba gli abbia fatto perdere la forza? A parte gli scherzi, anche oggi ampiamente sotto la sufficienza sia nelle uscite che con i piedi. Continua a non trasmettere sicurezza ai compagni, a sbagliare ogni singola giocata con i piedi quando la squadra decide di ripartire dal basso, a stare bloccato sulla linea di porta sui cross delle squadre avversarie. Sicuri basti la reattività tra i pali?
  • Kouamè: ormai sembra una crociata, ma sarei il primo ad essere felice se un attaccante della Fiorentina cresciuto in una società dilettantistica della provincia fosse importante per i nostri colori. La verità è che anche oggi nei 20 minuti di impiego non compiccia nulla di utile regalando metri e palloni agli avversari senza nemmeno la scusa del Ramadan. Spalluto della Primavera è peggio?

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento!!

Diario di un cassintegrato – parte ventunesima

E come cantava Vasco, seppur con un significato diverso: “Io sono ancora qua….eh già!!”

Io sono ancora in cassa integrazione, uno dei pochissimi settori dove ci sono a giro gli untori visto che ormai quasi tutto è riaperto. Sento da più parti la fervente attesa del 26 Aprile, come se quest’anno la festa della Liberazione fosse stata posticipata di un giorno. Quasi tutta Italia in zona gialla, quasi tutti gli esercizi nuovamente aperti, finalmente i ristoranti che hanno spazi all’aperto in funzione anche a cena…vediamo se almeno così si potrà parlare anche di quei settori che non hanno potuto aprire nemmeno quando, durante la scorsa estate, loro lavoravano a pieno regime. Se poi si può evitare di occupare anche le autostrade, sarebbe cosa gradita!

La ripartenza dunque, il riavvicinamento alla normalità, la socialità che torna a far parte delle nostre vite. Ma esiste qualcuno in questo paese che pensa che le cose non ripartiranno come per magia? Possiamo ad esempio dire che ricominciare dopo tutti questi mesi non sarà facile come accendere un interruttore? Nel frattempo però si tolgono ristori, sussidi, aiuti, ma nessuno dice niente. E’ un insulto dire che prima di tornare alla normalità vera non si possono togliere gli aiuti a quei settori che sono stati chiusi per mesi? I teatri ad esempio non saranno in grado fin da subito di mettere in programma spettacoli perché una rappresentazione non la si inventa dalla sera alla mattina. Una stagione teatrale normalmente la si progetta con almeno 12 mesi di anticipo, non con 12 ore! Nel settore sportivo poi, le iscrizioni per prendere parte ai campionati ci sono tra luglio ed agosto, ma poi l’attività dura da settembre a giugno! Vabbè lasciamo stare, mica serviamo la carbonara noi!

Il decreto sulle riaperture in questione tra l’altro, ha innescato un corto circuito istituzionale che non vedevamo da tempo. Le Regioni contro il Governo, i ministri che non votano il decreto che hanno appena licenziato, i Governatori che accusano il Premier di voler aprire le scuole troppo presto (effettivamente i nostri ragazzi hanno perso pochissimi giorni…..) denunciando la mancanza di un piano di trasporti pubblici quando sono loro stessi ad esserne i gestori! Senza contare poi che, non più tardi di un anno fa, stavamo già parlando del nodo del trasporto pubblico ed anche io su questo blog avevo accusato l’ex Ministro Micheli per le sue mancanze. Avete capito? Sono passati 12 mesi e la questione è sempre sul tavolo! Una crisi istituzionale che sembra di difficile ricomposizione anche per la disomogeneità della compagine governativa in cui la Lega occupa i ministeri ma nel contempo fa anche opposizione.

In mezzo a questo marasma poi, sta per scadere anche il termine per la presentazione del PNRR che disegnerà l’Italia dei prossimi decenni grazie ai miliardi del Recovery Fund. Mentre alcuni paesi europei, come il Portogallo, hanno già presentato a Bruxelles il piano ed altri stanno invece discutendolo in Parlamento, da noi si conoscono solamente le veline passate ai giornali da Draghi and company. La forza politica (si elettori di Italia Viva sto parlando a voi!!) che aveva buttato giù Conte perché il piano non veniva discusso nelle sedi parlamentari è nel frattempo diventata completamente afona: saranno queste temperature invernali in primavera! A meno di una settimana dal termine per la presentazione, il Parlamento non è ancora stato chiamare a discutere il piano, non ha ancora a disposizione il testo e dunque non avrà certamente il tempo necessario e sufficiente per discutere, emendare ed approvare il progetto. Se a ciò si somma che stanno lavorando al piano quasi solamente i ministri tecnici scelti direttamente da Draghi, siamo o no di fronte all’usurpazione della funzione politica e parlamentare dei nostri rappresentanti? Com’era la storiella della necessità che tutti contribuissero alla scrittura del piano perché altrimenti era uno sfregio alla democrazia? Poi magari vi racconterò anche la leggenda dei commissari che verranno messi a capo di ogni singolo progetto…. Scommettiamo che saranno quasi tutti tecnici provenienti da multinazionali che hanno interessi nel settore?

In questi giorni di arrabbiature e scocciature però, ho avuto anche modo di vedere un film che vi consiglio: “Pelé”. La pellicola è troppo breve per raccontare l’avventura di questo fenomeno, è per quasi metà incentrata sui Mondiali di Svezia, ma ne tratteggia molto bene l’adolescenza e sottolinea giustamente l’occasione di riscatto che questo sport meraviglioso offre ed ha offerto a tanti ragazzi che sono partiti dalla strada. Non mi è però piaciuto il racconto della finale di quel campionato del mondo: alcuni fermo immagine dei protagonisti fanno ricordare più Holly e Benji che altro, mentre credo che sarebbe stato di forte impatto emotivo inserire video originali per mostrare ai ragazzi di oggi ciò che Pelé riusciva davvero a fare su di un campo da calcio. Resta comunque un film da vedere e far vedere anche ai bambini per permettere loro di riflettere su quanto lavoro e quanti sacrifici si debbano fare per ottenere risultati importanti e quanta strada sia stata fatta anche solo dal punto di vista tecnologico in 60 anni grazie allo studio ed alla ricerca.

Alla prossima pagina del mio diario!

Che si gioca??

Turno infrasettimanale interlocutorio per i nostri pronostici senza sconvolgimenti di classifica. Certo qualcuno scivola sulla gara scontata, ma sostanzialmente tutti tengono la posizione e le relative distanze. La bagarre per i primi 4 posti è ancora importante, vediamo se la terza giocata in una settimana si rivelerà decisiva per accorciare o allungare. Ecco pronta, grazie al meticoloso lavoro del mitico Carlo, la nuova classifica aggiornata:

Joe il Pistoiese 56
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 50
Niccolò 48
Francesco il Meneghino Junior 47
Lungo 43
Bomber Siiimo 38
Salva il Molisano e Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 33
Luchino il diavolo rossonero 26

Dopo che le ultime giocate sono state dedicate alla lotta per la Champions o per lo scudetto, torniamo a nuotare nella melma della bassa classifica. Ecco i miei pronostici di giornata:

La gara più scontata: INTER – HELLAS VERONA = 1

La truppa di Conte ha sprecato un’ottima occasione di chiudere anzitempo i giochi facendosi bloccare in quel di Spezia, ma credo che l’evento non si ripeterà. Contro un Verona ormai sazio ed in caduta libera, Lautaro e Lukaku potranno banchettare a piacimento ed i nerazzurri avvicinarsi senza troppi patemi d’animo al tricolore. Dietro infatti non corrono più e dunque l’inizio dei festeggiamenti è solamente questione di tempo. La squadra di Juric invece ha compiuto un altro miracolo sportivo ed adesso sta rifiatando con il rischio di macchiare una marcia che fino ad un mese fa era stata trionfale. Avrà comunque il tempo di rifarsi nelle prossime gare. A San Siro è 1 fisso.

La partita da NON giocare: LAZIO – MILAN

Anche se sicuramente molti di voi avranno pensato fosse questa la gara da azzeccare, questa settimana ho preferito lasciarla stare. La Lazio, senza la guida di Inzaghi, sembra in un sonno profondo. Nonostante qualche fischio non proprio favorevole, a Napoli è stata dominata in lungo ed in largo e la zona Champions è sempre più lontana anche se ancora deve essere recuperata la partita con il Torino. Lo scontro diretto con i rossoneri dell’ex Pioli diventa così determinante. Anche il Milan non sta certo vivendo un gran periodo ed il suo secondo posto è stato mantenuto più per gli inciampi delle rivali che per meriti propri. Tra le due grandi in crisi, meglio non ficcarci il naso!

La sorpresa della giornata: BENEVENTO – UDINESE = 2 (Risultato 1 – 2)

Ed eccoci ad una partita che, se non avessi inventato questa rubrica, non avrei mai voluto pronosticare! Una sfida in cui i nervi saldi, l’esperienza e gli episodi faranno probabilmente pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Il Benevento continua a rimanere aggrappato alla Serie A con le unghie ed i denti, ma sta spendendo tantissime energie emotive e forse non ha una rosa così completa per potersi permettere tre gare in 7 giorni. L’Udinese invece, un pò per le squalifiche (rientra De Paul dopo il riposo forzato di mercoledì), un pò per la profondità dell’organico (vedi le rotazioni davanti tra Okaka, Nestorovski e Llorente), dovrebbe arrivare all’appuntamento più fresca. Inoltre può contare su calciatori più abituati a certi appuntamenti anche se le 4 sconfitte nelle ultime 5 gare hanno fatto suonare il campanello d’allarme ed hanno ricacciato l’Udinese in una brutta posizione di classifica. Se non dovesse vincere a Benevento infatti, la truppa di Gotti sarà chiamata a lottare fino alla fine del campionato. Devo ammettere che stravedo per De Paul e dunque penso che la deciderà lui, con qualche giocata o con una rete. Comunque sia, vittoria esterna ed Udinese salva!

A voi per i pronostici!

Il buono, il brutto, il cattivo

HELLAS VERONA – FIORENTINA = 1 – 2

Una Fiorentina brutta, sporca e cattiva! Insomma la squadra che tutti i tifosi avevano chiesto dopo la vergognosa sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo e che serviva per guadagnare finalmente 3 punti che fanno tirare un sospiro di sollievo. Intendiamoci bene, se qualcuno voleva vedere una bella partita di calcio spero non fosse sintonizzato sulle frequenze televisive di Sky Calcio perché avrebbe visto una squadra che non ha più niente da chiedere al campionato che ha giocato con una logica contro una compagine impaurita, direi quasi terrorizzata che sperava solamente in un episodio a proprio favore. Iachini ed i suoi hanno interpretato una gara prettamente difensiva in cui si doveva aspettare per ripartire sperando di non subire rete e così è stato. Non finiremo mai di ringraziare abbastanza Cesare Prandelli che ci ha donato un centravanti di livello internazionale che sgomita, lotta, calcia in porta, colpisce di testa, segna rigori decisivi. Altri poi meritano una menzione e li citeremo finalmente con piacere nella nostra rubrica!

IL BUONO

  • Vlahovic: non mi nascondo, io ero tra quelli che ad inizio anno pensavo fosse meglio per lui andare a giocare dal momento che Iachini lo vedeva poco. Fortunatamente Pradè ha azzeccato almeno questa e Prandelli ha allenato la Viola per 6 mesi durante i quali ha fatto sbocciare un attaccante eccezionale. Continua a migliorare senza soluzione di continuità: anche se ancora a volte scopre la palla, è diventato cattivo non solamente nei confronti della porta avversaria ma anche nei contrasti con i difensori, ha iniziato a colpire pericolosamente di testa e si batte come un leone su ogni pallone. Oltre a tutto ciò tira senza difficoltà un calcio di rigore che pesa un quintale ed a fine gara, in contropiede, si dimostra anche altruista. Resta con noi vero?
  • Venuti: in questa rubrica sono stato spesso duro con il Lollo viola, ma stasera mi ripaga di tutte le delusioni che ho patito in questa stagione. Salva sulla linea il possibile gol dello svantaggio e poi avvia l’azione del rigore di Bonaventura con una giocata da esterno puro. Oltre a ciò non appena Iachini, con colpevole ritardo gli posiziona Amrabat accanto, blocca le sortite offensive di Di Marco che fino ad allora lo aveva messo in croce. Anche nel secondo tempo resta sempre concentrato e gioca una partita di spessore. Ma quanto è bello omaggiare un vero cuore viola!
  • Bonaventura: chissà perché, ma quando abbiamo bisogno di giocate di qualità, di giocate intelligenti, dobbiamo sempre affidarci a Jack. Dopo il gol contro il Sassuolo, Bonaventura si guadagna il rigore che spacca la partita con un taglio da scienziato alle spalle dei marcatori del Verona. Ancora una volta dimostra un’intelligenza calcistica ed una capacità di leggere le situazioni enormemente superiore rispetto ai suoi compagni. Oltre a ciò fa tantissime cose utili che magari si notano meno, ma che fanno la differenza; peccato solamente per il giallo che lo costringerà a saltare la gara di domenica contro la Juventus. Nella Fiorentina attuale è una fuoriserie.
  • Caceres: con lui la difesa a tre acquisisce una maggiore sicurezza e quando le partite contano davvero difficilmente sbaglia. Al secondo gol stagionale, dopo il primo contro la Juventus, dimostra ancora una volta di essere uno di quei calciatori su cui si può sempre contare quando la palla scotta. Io ripartirei anche da lui.

IL BRUTTO

  • Biraghi: sta diventando quasi una gag dover parlare sempre dell’ex terzino dell’Inter, ma anche stasera è uno dei pochi che riesce a stare sotto la sufficienza. Faraoni lo asfalta ogni volta che vuole ed è colpevole anche sul gol di Salcedo quando proprio l’esterno del Verona gli vola in testa per confezionare l’assist. Non riparte mai e difende spesso male. Considerando che tanto deve fare il difensore, con la Juve perché non Igor?
  • La gestione del vantaggio: capisco la paura, capisco la posizione di classifica. Ma considerando che hai la fortuna sfacciata di andare in vantaggio al riposo grazie ad un rigore realizzato proprio all’ultimo secondo di una frazione giocata in un modo non certo indimenticabile, non potevi ripartire un pò meglio? La Fiorentina esce dallo spogliatoio timorosa, senza furore agonistico, tutta rintanata negli ultimi 35 metri di campo. Sicuri sia l’atteggiamento giusto? Non è bastato il Sassuolo?
  • Kouamè: come mi ha detto l’amico di questo blog Bomber Siiimo “Kouamé che inciampa controllando una palla datagli da un metro di distanza rasoterra è puro futurismo”. L’ennesimo cartellino giallo guadagnato senza nemmeno toccare palla invece è impressionismo. 18 milioni di scapaccioni!

Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento!!

Che si gioca??

Saranno state le gufate multiple, saranno state le partite più difficili del solito, ma stavolta Joe è costretto a frenare in testa e con lui anche il Meneghino Junior. La Dea ha dato ragione solamente a tre di noi e dunque la classifica si accorcia sensibilmente. Ci sono poi i poeti maledetti di Parigi che, mentre in passato cantavano l’amore e sorseggiavano vino nelle brasserie, adesso scivolano sui tortellini inseguiti da un Amrabat qualunque. Da questa giocata poi, Alan Bencio, essendo ormai scomparso da alcune settimane ed avendo raggiunto la quota zero viene temporaneamente estromesso dalla classifica, prontissimi a riaccoglierlo come se fossimo una SuperLega qualunque. Andiamo allora a vedere la graduatoria aggiornata, grazie al meticoloso lavoro del mitico Carlo:

Joe il Pistoiese 52
Francesco il Meneghino Junior 47
Niccolò e Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 46
Lungo 42
Bomber Siiimo 34
Salva il Molisano 32
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 31
Luchino il diavolo rossonero 27

Vediamo dunque se la magia pistoiese è del tutto svanita oppure è stata solo una battuta d’arresto. Ecco i miei pronostici di giornata:

La gara più scontata: JUVENTUS – PARMA = 1

La qualificazione dei ragazzi di Pirlo alla SuperLega non fermerà certo la corazzata bianconera. La Juve, reduce dalla sconfitta di Bergamo, ritrova al centro dell’attacco Cristiano Ronaldo che dovrebbe essere affiancato da Dybala. I tre punti diventano fondamentali per mantenere a distanza le inseguitrici che tra l’altro vivranno confronti diretti (Napoli-Lazio e Roma-Atalanta) e dunque il risultato vale doppio. Il Parma intanto, buttati nel cestino troppi punti nelle ultime giornate, è ormai virtualmente in Serie B nonostante la squadra di D’Aversa abbia dato del filo da torcere a tutti. La sconfitta di Cagliari però, ha definitivamente condannato gli emiliani ad una retrocessione che in pochissimi avevano pronosticato ad inizio anno. 1 fisso.

La partita da NON giocare: GENOA – BENEVENTO

Una gara a dir poco importante nella zona calda della classifica. Entrambe vengono da strisce di risultati poco soddisfacenti ma nell’ultimo turno hanno dimostrato di essere ancora vive e battagliere. Con una vittoria i ragazzi di Ballardini si avvicinerebbero ad ampie falcate alla salvezza, mentre una sconfitta li farebbe ripiombare nella zona caldissima. Il Benevento invece, ha lottato fino all’ultimo secondo a Roma con la Lazio ma la difesa ha regalato troppo per sperare di venire via con un risultato positivo. Il calendario dei sanniti è tosto, non riuscire a fare punti a Genova contro una diretta concorrente potrebbe essere molto grave. Troppi dubbi e troppo poco disinteressato per pronosticarla!

La sorpresa della giornata: NAPOLI – LAZIO = X (Risultato 1 – 1)

Nel posticipo di giovedì, una gara vietata ai deboli di cuore. Non tanto e non solo per il buon calcio che normalmente le due squadre offrono, ma soprattutto per l’altissima posta in palio. Gattuso ed Inzaghi, dopo una lunghissima rincorsa, sono ormai in scia della Juve e dell’Atalanta per un posto nell’Europa più prestigiosa. Se contiamo che la Lazio ha ancora da giocare anche il recupero con il Torino, il mucchio diventa ancora più interessante. Il Napoli viene dal pareggio casalingo contro la capolista Inter, fermata dopo 11 vittorie consecutive. La Lazio invece ha faticato più del previsto a regolare un Benevento mai domo e soprattutto ha imbarcato troppa acqua in difesa. Sono due squadre a cui piace giocare, creare, divertirsi grazie ad un centrocampo stellare da una parte ed una batteria di trequartisti meravigliosi dall’altra. Il fatto di giocare per ultimi però, potrebbe portare a fare troppi calcoli in base anche ai risultati della altre. Come si dice in questi casi, magari meglio due feriti che un morto!

A voi per i pronostici!