EMPOLI – FIORENTINA = 0 – 0
Avrei voluto sinceramente bagnare con una vittoria e soprattutto con un’altra prestazione la nuova copertina gentilmente donata dal mio socio Flavio Bardaro, ma questo passa il convento. Dopo due gare e due vittorie in cui la squadra di Vincenzo Italiano aveva giocato ottime porzioni di partita, ieri ad Empoli il passo indietro è stato evidente. E lo è stato non solamente perché i viola non sono riusciti a vincere contro gli azzurri ridotti prima in 10 e poi in 9, ma soprattutto per la prestazione. Una squadra compassata, sotto ritmo, in cui tanti calciatori non hanno vinto i confronti individuali, letta male dall’allenatore che probabilmente ha sbagliato qualche scelta. Anche stavolta però, a rischio di essere tacciati come i soliti anti-viola, deve essere rimarcata l’assoluta mancanza di qualità della rosa. Tolto il faro di Bonaventura in mezzo al campo, il centrocampo della Fiorentina è composta da tanti calciatori di corsa, di lotta e non da palleggiatori ed inventori che possano creare la giocata geniale in verticale. E questo, quando gli esterni sono più fumosi che altro, diventa un vizio inaccettabile se si vuole competere a determinati livelli. Analizziamo dunque dettagliatamente la gara di ieri!
IL BUONO
- Imbattibilità della porta di Gollini: in una gara in cui sembra esserci ben poco da salvare, credo che lo zero nella casella dei gol subiti sia un dato comunque da sottolineare. Seppur contro una squadra che non ha fatto moltissimo per offendere, la retroguardia viola è sembrata attenta. Solamente in occasione del colpo di testa di Destro i difensori si sono fatti sorprendere, ma l’errore principale è stato il pallone perso in uscita. Considerando la contemporanea presenza di Dodò che non giocava una gara da titolare da 8 mesi, Terzic che è uno dei calciatori meno utilizzati della rosa e Quarta che veniva da prove tragiche, devo dire che il reparto ha retto. E stavolta anche Martinez Quarta è parso attento e reattivo. In attesa del rientro di Igor, una bella notizia!
- Jovic: so già che scatenerò qualche polemica, ma il centravanti serbo secondo me ha giocato una partita sufficiente. Ha “pulito” tantissimi palloni che sono arrivati sporchi dai centrocampisti viola, ha fatto salire la squadra in più occasioni, ha provato più volte a lanciare gli esterni sia giocando la palla negli spazi sia aprendo il campo con i propri movimenti, ha provocato il cartellino rosso di Luperto. E tutto questo senza ricevere un pallone giocabile in area di rigore!
- Parisi: se c’è una cosa che credo non manchi sulle pagine del Corner del Lungo è l’onestà intellettuale. Ed allora, stavolta il migliore in campo è stato un calciatore dell’Empoli che dovrebbe essere portato a Firenze IMMEDIATAMENTE (come tra l’altro detto anche al Corner Viola)!!! Solo per il cross in corsa effettuato in occasione del colpo di testa di Destro, Parisi si colloca tra i migliori piedi sinistri della Serie A. Oltre a ciò, difende, sgomita, recupera e lotta per 90 minuti. Qualità, quantità, capacità difensive e doti balistiche….forse per noi è troppo?
IL BRUTTO
- Saponara: anche in questo caso, come in quello di Jovic, vado controcorrente. Ho letto tantissime critiche nei confronti di Ikonè che anche ieri ha certamente giocato una gara insufficiente, ma almeno ci ha provato più volte, differentemente dalle ultime gare. Probabilmente Saponara non lo ha citato nessuno perché nessuno lo ha visto. Un vero e proprio fantasma che pesticcia la linea laterale senza mai avere la capacità e l’intensità per saltare il diretto avversario. Siamo proprio sicuri non serva un altro esterno?
- Mandragora: avrei potuto citare Dodò, certamente insufficiente, al quale però voglio dare un pò di tempo ed allora scelgo colui il quale dovrebbe fare il regista. Tralasciando l’ormai noioso discorso su Torreira, qui dobbiamo capirci su cosa si chieda ad un calciatore che faccia il vertice basso di un centrocampo a tre. Mandragora ha un solo piede, il sinistro, non ha grande velocità di esecuzione e predilige spesso il lancio lungo al fraseggio breve. Se poi a tutto ciò aggiungiamo che ieri aveva anche uno schermo addosso come Bajrami a contrastarlo, allora il buio regna sovrano. Con il Twente e la Cremonese la differenza non è stato l’impiego di Amrabat (almeno in fase di costruzione), ma la capacità di arrivare velocemente agli esterni che hanno saltato praticamente sempre i diretti avversari. Credo sia necessario trovare alternative nella costruzione del nostro gioco.
- Italiano: partiamo dai dati oggettivi senza i quali è difficile fare un’analisi dettagliata. Innanzitutto il mister e la squadra hanno avuto un solo allenamento per preparare la gara e purtroppo ce ne siamo accorti! La Fiorentina ha giocato una partita piatta, sempre uguale a sé stessa, in cui non era stata studiata alcuna mossa rispetto alle possibili variabili tattiche dell’Empoli. Poi dobbiamo considerare l’importanza della trasferta di Giovedì, come confermato dalle parole di Pradé “contro il Twente ci giochiamo la vita o la morte”. Al netto di ciò ed al netto di una rosa qualitativamente scarsa, la prestazione è stata mediocre, senza ritmo nè variazioni sullo spartito. E’ sembrato che la Fiorentina sapesse giocare solamente un tipo di calcio e che, una volta che non funzionano gli esterni, non ci fossero alternative. In un calcio così preparato tatticamente come quello italiano, diventare leggibili è uno dei peggiori difetti ed allora lì ci dovrebbe essere qualche mossa del mister a sparigliare le carte. Ecco, questo è il neo più importante della trasferta di Empoli: non aver capito che non bastava cambiare terzino con terzino, mezzala con mezzala, esterno con esterno. E poi il cambio di Cabral con Jovic è un errore da circoletto rosso: contro una squadra già ridotta in 10 (poi addirittura in 9) che schierava il solo Satriano davanti, a cosa servivano due marcatori puri come Milenkovic e Quarta con Dodò che ormai camminava per la stanchezza? Sostituzione scellerata anche perché l’attaccante serbo ha fatto vedere anche ieri che probabilmente gli servirebbe una spalla con cui dialogare! Nessun processo, per carità, ma occorre crescere e farlo velocemente!!
Alla prossima!