Il buono, il brutto, il cattivo

UDINESE – FIORENTINA = 0 – 2

Non so se è una vittoria da grande squadra, se invece è da squadra cinica o solamente fortunata, ciò che so è che con questa gara la Fiorentina recupera i due punti sperperati in casa contro il Lecce e rimette le cose a posto in classifica. Non è certo stata una bella prestazione quella dei ragazzi di Vincenzo Italiano, ma stavolta gli episodi sono stati favorevoli, Terracciano e Bonaventura sono stati superlativi ed i tre punti, seppur immeritati dal punto di vista del gioco, sono stati conquistati con determinazione e voglia. Non per forza occorre sempre giocare al massimo per vincere se si vogliono raggiungere determinati obiettivi e dunque speriamo sia solamente la prima volta anziché l’unica.

Vincenzo Italiano aveva deciso di dare la prima maglia da titolare a Maxime Lopez, un turno di riposo a Milenkovic ed una nuova chance a Nzola confermando il solito modulo 4231 sperando di non subire troppo la fisicità avversaria in mezzo al campo. L’approccio alla gara però è stato bruttissimo con l’Udinese che ha dominato in lungo ed in largo fin dall’inizio guadagnandosi due occasioni clamorose già nei primi 180 secondi di gioco: menomale che Terracciano è tornato in versione San Pietro, quello della trasferta contro il Twente almeno per un pomeriggio, altrimenti si sarebbe messa subito in salita. Le cose sono un po’ migliorate col passare dei minuti ma più per la mancanza di qualità degli interpreti avversari che per una vera e propria reazione viola anche se la giocata del miglior giocatore in campo per distacco era in agguato. Ancora una volta Bonaventura ha deciso che la Fiorentina doveva vincere la partita ed allora prima ha lanciato Quarta in una proiezione offensiva tanto inaspettata quanto perfetta e poi ha messo la parola fine alla gara con il timbro personale. Non è stata certamente una grande prestazione, ma i viola tornano da Udine dimostrando ancora una volta lo spirito di un gruppo che rema tutto dalla stessa parte.

I tre punti sono arrivati ma giovedì a Frosinone non conviene scommettere nuovamente sull’assenza di mira degli avversari. Serve una Fiorentina diversa e più vicina a quella che abbiamo ammirato tanto volte da quando Italiano siede sulla panchina viola.

IL BUONO

  • Terracciano: una partita da incorniciare dal primo all’ultimo secondo. Compie almeno tre interventi salva risultato, regala tranquillità e certezze anche nei momenti più bui, chiude la saracinesca quando più serve. Subire una rete al primo affondo sarebbe stato esiziale ma stavolta Pietro decide di dimostrare a tutti che la porta anche per quest’anno dev’essere la sua. Speriamo non sia solamente un episodio!
  • Bonaventura: il rettore del centrocampo viola torna a giganteggiare dopo alcune prove in chiaroscuro. Recuperate le energie, Jack è di nuovo il faro della squadra: dapprima serve un assist meraviglioso a Quarta, poi si occupa di chiudere la storia con un colpo di biliardo. Sottovalutatissimo da sempre!
  • Martinez Quarta: dietro continua ad essere un calciatore di alti e bassi, con troppe pause e qualche svolazzo ma la rete che spacca la partita è il mattone su cui la Fiorentina costruisce la vittoria. Dopo aver segnato di testa contro l’Atalanta, stavolta si diletta in contropiede con un controllo ed un tiro ad incrociare degno di un attaccante di razza. Continua a volare Lucas!
  • Kayode: entrato a freddo dopo il brutto infortunio di Dodò, dimostra di non aver paura di nulla. Lotta, rincorre, chiude e riparte senza soluzione di continuità, gestisce bene la fase difensiva e, quando può, cerca la sortita offensiva. Se l’infortunio del terzino brasiliano dovesse rivelarsi grave, possiamo dormire sonni tranquilli!
  • Vincenzo Italiano: anche stavolta, forse in ritardo, inizia a modellare la squadra in base alle caratteristiche dei calciatori. Come più volte invocato anche al Corner Viola, il tecnico siciliano prova finalmente le due punte con Arthur in mezzo per provare a gestire meglio la gara e per alleggerire il peso dell’arrembaggio friulano. Non solo, ma per bloccarne la fisicità, ricorre anche alla difesa a 3 con Milenkovic perno centrale! Grande mister, avanti così! Iniziamo a gestire le gare anche in base ai momenti ed agli avversari!

IL BRUTTO

  • Biraghi: in una partita in cui Maxime Lopez non ha brillato, Mandragora, Brekalo e Nzola hanno continuato a girovagare nella loro mediocrità, il capitano è stato il peggiore in campo. Ad Udine è sembrato tornare quello dell’inizio della scorsa stagione con tantissimi errori tecnici e tattici. Traversoni sbagliati, diagonali dimenticate e proteste plateali che non fanno altro che innervosire arbitro e tifosi avversari. Solo una parentesi?

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. A me Terracciano è sempre piaciuto, e infatti mi è capitato più volte di difenderlo dalle tue critiche. Dopo la partita di ieri ho avuto l’ennesima conferma che la mia stima è ben riposta, e a questo punto spero che sia finita definitivamente e a suo favore l’alternanza con Christensen: se confrontiamo la sua ultima partita con l’ultima partita del danese è troppo evidente chi dei 2 dev’essere il portiere titolare della Fiorentina.
    Mi ha confermato che faccio bene a stimarlo anche Duncan: è entrato soltanto per pochi minuti, ma gli sono bastati per avviare l’azione del secondo gol.
    Riguardo a Italiano, la volta scorsa l’ho criticato per la sua incapacità di porre rimedio quando un giocatore avversario ci fa ammattire: questo suo difetto si è palesato anche ieri, dato che Ebosele ci ha fatto soffrire dal primo all’ultimo minuto. Tuttavia, gli riconosco anche un merito, che è quello di aver finalmente superato la sua storica ritrosìa a schierare 2 punte in contemporanea. Il guaio è che di 2 non se ne fa una, dato che Beltran e Nzola hanno giocato male. Assolvo il primo perché aveva solo pochi minuti per incidere, ma il secondo è indifendibile. Nzola non solo non fa gol, ma non ci va neanche vicino, perché per riuscirci dovrebbe prima arpionare di testa o di piede i palloni che capitano nella sua zona, controllarli e poi tirare: lui si ferma già al primo step, nel senso che spesso non aggancia il pallone, e anche quando lo aggancia ha i piedi talmente quadrati che lo perde subito. Proprio non capisco come abbia fatto un giocatore così ad arrivare per ben 2 volte in doppia cifra in serie A.
    Riguardo alla partita nel suo complesso, è stata una sofferenza infinita. L’Udinese ha creato molto più di noi, ma per nostra fortuna ha degli attaccanti ancora più scarsi dei nostri, e quindi tra questo e la prestazione top di Terracciano hanno finito per perdere una partita che strameritavano di vincere.
    Tra l’altro la mia sofferenza è stata ancora più intensa del normale, perché la partita l’ho vista dal vivo. Ero mischiato ai tifosi friulani, che sono stati davvero molto civili: non hanno fatto una piega né quando io e altri fiorentini ci siamo seduti in mezzo a loro vestiti di viola da capo a piedi, né quando abbiamo esultato sfrenatamente al primo e secondo gol. Per non parlare del momento più toccante, quando poco prima della partita è stata proiettata la foto di Davide Astori (morto proprio a Udine) e anche loro hanno applaudito il nostro ex capitano. Gli auguro di salvarsi, anche se quest’anno sarà durissima. E non per la classifica, ma perché Pozzo ha fatto una mossa indegna della sua esperienza e intelligenza, ovvero vendere l’unico che faceva gol (Beto) senza sostituirlo degnamente. Ieri le conseguenze di questa scelleratezza si sono viste benissimo. Per fortuna ad approfittarne è stata la nostra Fiorentina! 🙂

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    • Ciao Wwayne! Io ho sempre criticato Terracciano, e continuo a farlo, perché la società per migliorare la squadra e cercare di scalare posizioni in classifica avrebbe dovuto acquistare un portiere migliore. Il buon Pietro è il miglior numero 12 della serie A, ma è comunque un portiere da 9-10 posto che a fine stagione non fa la differenza. Quanto a Duncan, resto anche io convinto che non sia affatto peggio di Mandragora, mentre su Nzola voglio ancora aspettare qualche gara: non credo si possa andare in doppia cifra per due stagioni di seguito per caso.
      Sono felice della tua bella esperienza di ieri e spero anche io che l’Udinese riesca nuovamente a salvarsi. Le qualità per farlo in mezzo al campo ce le ha tutte, certo se poi non segni mai…..

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      • Una cosa che non c’entra nulla: ho appena saputo che, nonostante Dodò abbia già finito la stagione, la Fiorentina non ingaggerà nessuno svincolato. Andremo avanti con 2 Primavera, Kayode e Pierozzi. Ora, come sai sono stato spesso critico con Commisso, ma qui lo approvo in pieno: se uno resta svincolato anche dopo la chiusura del mercato vuol dire che è un giocatore qualunque, e allora piuttosto che affidarci a uno così è mille volte meglio lanciare 2 giovani. Soprattutto se consideriamo che i 2 giovani in questione non sono dei ragazzini dal rendimento totalmente incerto: Kayode ha alle spalle un Europeo da urlo e si sta confermando anche alla Fiorentina, Pierozzi l’anno scorso ha giocato con continuità in una squadra dell’alta serie B. Strameritano di avere una chance nella Fiorentina, e spero che esplodano entrambi.

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        • Assolutamente d’accordo con te e con la società. Avanti con i nostri ragazzi, considerando anche che puoi adattare Biraghi a destra, come già fatto, oppure uno tra Quarta e Milenkovic.

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          • Mi fa piacere che tu abbia nominato Martinez Quarta, perché ammetto che dopo la partita di ieri mi sono parzialmente ricreduto su di lui. E non solo per il gol, perché già prima di segnarlo aveva fatto un lancio precisissimo in attacco che mi aveva fatto strabuzzare gli occhi.
            Intendiamoci: per me i centrali titolari sono Milenkovic e Ranieri, e anche come terzino destro voglio che si punti con decisione su Kayode. Ma se finora avevo sempre reputato Martinez Quarta indegno di stare nella Fiorentina anche solo come riserva, dopo la partita di ieri ti dico che almeno in panchina ci può stare. Farà compagnia agli altri argentini Beltran e Infantino (quest’ultimo in particolare sulla panchina ci farà il solco, dato che ieri è stato l’unico che Italiano non ha mandato a scaldarsi).
            Un’altra considerazione: premesso che la Fiorentina ha fatto benissimo a comprare Maxime Lopez anziché Vranckx (perché il procuratore di quest’ultimo aveva delle pretese folli), è evidente che l’ex Sassuolo non può fare il sostituto di Arthur. Se fai il regista il gioco deve passare dai tuoi piedi, e quindi devi prendere palla in continuazione: Maxime Lopez invece ieri in 75 minuti di palloni ne avrà toccati 3.
            Per lui comunque vale il discorso che hai fatto per Nzola: così come l’angolano non può essere il giocatore di ieri perché altrimenti non avrebbe fatto tutti quei gol in serie A, allo stesso modo Maxime Lopez non può essere il giocatore di ieri perché altrimenti non avrebbe fatto più di 100 partite con il Sassuolo. Alla luce di questo aspettiamo a bocciarli, e speriamo che ingranino entrambi (soprattutto Nzola, perché gioca in un ruolo molto più cruciale, e soprattutto perché lui è un titolare e Maxime Lopez è una riserva).

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            • Certamente dobbiamo aspettare a dare i giudizi definitivi ma quello che al momento preoccupa di più è Nzola perché sinceramente il gol fallito in Belgio è difficilmente accettabile soprattutto perché fallito di testa, il fondamentale che dovrebbe essere il migliore. Quarta continua ad essere un buon giocatore che non potrà mai fare il titolare fisso in una squadra che lotta per l’Europa considerando le amnesie difensive che patisce. Lopez dobbiamo assolutamente aspettarlo perché è arrivato l’ultimo giorno di mercato in una squadra già in mano ad Arthur…. assolutamente non facile!

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