OLYMPIACOS – FIORENTINA = 1 – 0
E’ stato un frullatore di emozioni che non dimenticherò mai.
Una tre giorni con gli amici di una vita, la prima finale europea di Niccolò, mio figlio, una zingarata come non facevo da chissà quanti anni, una delusione tra le più grandi della mia vita. Per rimettere insieme i pensieri e riorganizzare tutto ciò che è successo, mi sono serviti giorni, notti insonni, lacrime versate, prese di coscienza forti e questo è il risultato.
Al termine di una stagione pazzesca, in cui la Fiorentina era partita per migliorare i risultati dello scorso anno (cosa non riuscita), con la squadra che a Natale era addirittura in lizza per la Champions League, siamo partiti per Atene con la netta sensazione che potesse essere la volta buona: organizzazione perfetta, con volo ed appartamento fissato con largo anticipo, parcheggio all’aeroporto vicinissimo all’ingresso, niente insomma lasciato al caso. Viaggiavano con me i fratelli di una vita Bomber Simo, Alan Bencio, Empereur Giova, mio figlio Niccolò (al quale ho trasmesso questa dannazione), Luca il pazzo di Reggio Emilia e poi l’appuntamento col mio collega Nicco, con il mio testimone di nozze Gionnino, con il compagno di banco al Liceo Nizzy, con l’amico di avventura Parmenko ed i loro figli Nicco K. e Jack, altri due dannati nel girone infernale viola. Ma come poteva mancare la mitica banda villana del Parterre? Con Steven che viene con noi ogni domenica partendo addirittura da Sunderland, Joe fiero rappresentante del Bottegone e poi i due fratelli diversi Edo Heineken e Michele insieme al mitico Beppe. Insomma truppa quasi al completo!! Sono stati giorni di mangiate, bevute, risate, confidenze, ricordi, parole non dette, parole urlate. Una parentesi indimenticabile in una vita caotica che troppo spesso non ci permette di gustarci quelle finestre di tempo che noi tutti ci meritiamo.
Certo è che se la nostra organizzazione fosse stata emulata non solo dalla Fiorentina (di cui parlerò dopo) ma anche dall’Uefa, tutto sarebbe stato più semplice. Se la sicurezza è stata tutto sommato mantenuta, il vero buco nero è stato rappresentato dalla Fan Zone e dall’organizzazione dei trasferimenti. Il punto di ritrovo dei tifosi viola è stato posto in un piazzale senza un albero, una copertura, un gazebo, con cibo scadente a prezzi esagerati ed un intrattenimento da sagra del ranocchio (con tutto il rispetto….). Ma se la Fan Zone è stata mediocre, i trasferimenti hanno rappresentato la vera tragedia della giornata. Con la metro chiusa ai tifosi della Fiorentina fin dalle 16,00, l’unico modo di raggiungere il punto di ritrovo per il trasferimento allo stadio è stato quello dei taxi e chiaramente l’assalto ai mezzi gialli ha sortito l’effetto di un’impennata incredibili dei prezzi (ma il peggio doveva ancora arrivare)….. Se dalla Fan Zone allo stadio il servizio navetta è stato puntuale e gratuito, come poi lo è stato per il tristissimo viaggio di ritorno, il vero scandalo è avvenuto quando, intorno alle 1,15 di notte, ci siamo ritrovati nuovamente al punto di partenza come in un perenne gioco dell’oca.
Da lì il delirio!!!
Nessun trasporto organizzato, impossibile trovare i taxi, metro accessibile solamente ai tifosi greci. Insomma una vergogna (per la quale ho scritto anche all’Uefa così giusto per la mia indomabile vena polemica)!! A quel punto abbiamo iniziato a camminare verso il nostro appartamento (distante 5 chilometri) e dopo quasi 1.000 metri siamo saliti su un taxi dicendo che eravamo in 4 anziché 6…. Insomma ormai valeva tutto! Siamo rincasati alle 3 ed alle 6,30 avevamo la sveglia per il transfer in aeroporto: come avrete capito, una passeggiata!!!
Ma veniamo a ciò che alcuni di voi mi hanno chiesto, cioè le mie considerazioni sulla partita. E’ veramente difficile analizzare una situazione che ti ha creato così tanto dolore ma se altre volte abbiamo invocato la sfortuna o qualche torto arbitrale, stavolta possiamo solamente battere il petto ai responsabili: i calciatori in primis, poi Italiano e la società. Se vai a giocare una finale europea contro una squadra alla tua portata ed i migliori in campo sono il portiere Terracciano ed il difensore centrale Milenkovic vuol dire che c’è più di qualcosa che non và. Quando i migliori calciatori della Fiorentina, quelli con più qualità ed esperienza internazionale, cioè Nico Gonzalez (il martire del Qatar), Jack Bonaventura ed il fenomeno Arthur non riescono mai e dico mai ad alzare la qualità della manovra viola, fare un gol diventa un’impresa impossibile. Le finali sono quelle partite in cui si vince per la qualità degli interpreti, ed i nostri hanno steccato tutti, per un episodio, e noi non siamo stati bravi a procurarceli, o per una palla inattiva. La verità è che la Fiorentina ha giocato la partita come se l’allenatore non fosse Vincenzo Italiano: fase difensiva attentissima, ricerca dell’attaccante con palla alta, assoluta insufficienza nel riempire la metà campo avversaria, fase di pressing quasi mai attuata, incapacità di andare ad attaccare le seconde palle. Senza considerare poi l’atteggiamento delle presunte stelle come il fenomeno Nico che ha avuto anche il coraggio di fare polemica perché nel secondo tempo è stato spostato a sinistra….effettivamente a destra aveva fatto fuoco e fiamme!
Se i calciatori sono i principali responsabili, nessuno verrà assolto dalla storia. Se arriviamo ad Atene senza un esterno capace di saltare l’uomo e puntare la porta come richiesto dal mister negli ultimi due anni, qualcuno si dovrebbe prendere le proprie responsabilità. Se il primo anno giocavi con Vlahovic e Torreira ed adesso giochi con Belotti o Nzola ed Arthur, qualcuno ne dovrebbe rispondere. Mentre anche la Fiesole si è finalmente svegliata dal torpore, su questo blog ho sempre detto che il progetto sportivo, se così lo vogliamo chiamare, non era assolutamente all’altezza. Chi però era sempre riuscito a salvare capra e cavoli ha un nome ed un cognome e quella persona è Vincenzo Italiano. Purtroppo però, caro mister stavolta non salvo nemmeno te! In merito alla formazione iniziale non ho niente da dire perché i calciatori in allenamento li vedi te e ho la totale fiducia nella tua capacità di scegliere chi sta meglio. Stavolta però la lettura della gara e la gestione dei cambi hanno lasciato quantomeno perplessi. Ad esempio la sostituzione tra Duncan ed Arthur ha quasi costretto la squadra, non avendo più un geometra in mezzo al campo, a giocare con lanci lunghi sull’attaccante: perché snaturare una squadra che aveva giocato per tutta la stagione con almeno un regista? Perché non arretrare Bonaventura accanto a Mandragora provando tra l’altro a liberarlo dalle marcature asfissianti? Fatta quella mossa poi, ho trovato incredibile l’avvicendamento di Kouamé con Ikonè: imponi alla squadra il lancio lungo sull’attaccante e levi l’unico giocatore bravo ad andare ad attaccare le seconde palle? E poi la gestione di Beltran ha del clamoroso: in una squadra in cui non riesci a saltare l’avversario perché manca qualità inserisci Barak anziché Beltran? Insomma lo avrete capito… non salvo nessuno tranne Terracciano e Milenkovic che sono gli unici calciatori che avrebbero meritato di più.
Resta tanta amarezza, tanto dolore ingrandito da una società che, dopo la morte di Barone, è rimasta completamente sguarnita in ruoli chiave ed assolutamente afona nei confronti del mondo esterno. Sono basito e sconcertato dal silenzio societario che dura ormai da quasi 48 ore. Nessuna parola, nessun ringraziamento nei confronti dei 10 mila di Atene, dei 30 mila del Franchi, dei tifosi al Viola Park.
Ma per questa proprietà tutto è dovuto, tutto è scontato perché in fondo siamo solo clienti e
probabilmente si crede che il calcio sia solo uno spettacolo come il circo.
Finalmente anche la Fiesole si muove, sarà una lunga estate!

La finale ha dimostrato plasticamente che rispetto alle stagioni precedenti, parlo solo quelle di Italiano in panchina, non siamo migliorati di una virgola anzi siamo peggiorati. Basta guardare i risultati: un 7°, un 8° e di nuovo un 8° posto in campionato; l’anno scorso due finali perse entrambi, quest’anno una finale europea contro una squadra che si veloce e prestante fisicamente ma tecnicamente vale un Cagliari o un Lecce ripersa di nuovo e in modo peggiore. Quindi il mantra societario di: miglioreremo i risultati della stagione precedente, è fallito miseramente. I principali responsabili hanno nome e cognome di cui però nessuno parla. Ci si concentra sulle dubbie scelte di Italiano giustamente, sul rendimento di alcuni giocatori che dovevano fare la differenza e non l’hanno fatta altrettanto giustamente, ma non dei responsabili delle campagne acquisti da quando Rocco è venuto in Italia. Dalla cessione di Vlahovic in poi sono arrivati Cabral, Jovic, Kokorin, Ikonè, Nzola, Belotti, giocatori che hanno lasciato e lasceranno Firenze senza lasciare traccia. Mi concentro sull’attacco a sommo scopo, voglio dire che se avessimo avuto un Lookman e/o uno Scamacca qualsiasi probabilmente avremmo rifilato ai greci due pappine già nel primo tempo e ora avremmo parlato di altro. Invece abbiamo Kouamè che mastica la palla anziché colpirla di collo pieno su un’azione che sembrava un rigore in movimento per non parlare di quella occasione avuta nel primo tempo dove liscia in modo clamoroso una palla da spingere dentro. Belotti e Nzola che non fermano una palla che sia una, anticipati costantemente, non riescono nemmeno a girarsi per tirare o puntare la porta. Questi sono i fattori che alla fine della fiera fanno la differenza. Italiano ne se va come giusto che sia, la maggior parte dei presunti titolari lo stesso, ma poi? In altre parole la domanda che mi pongo è la seguente: la società prenderà atto di tutto questo focalizzando l’attenzione sull’aspetto dirigenziale oppure no?. Lascio a voi una risposta, che credo sia anche la mia ma non lo dico.
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Ciao Roberto! Come tu ben sai io ne ho parlato spesso delle scelte dirigenziali errate. Da Barone a Prade’ e Burdisso nessuno può essere assolto ma purtroppo, con la morte di Joe, non si può più nemmeno dire nulla. La situazione del nostro attacco è intollerabile e la fotografia di tutto ciò è stata ancora una volta la finale di Atene … A centravanti invertiti probabilmente avremmo vinto anche perché loro erano veramente di poca qualità! Ma se abbiamo perso, quanta e quale qualità abbiamo noi?
Purtroppo però penso che la situazione resterà questa, con questi dirigenti e con l’aggiunta di Goretti (che a me tra l’altro piace anche abbastanza). La speranza è che Rocco venda il più velocemente possibile!
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Eccoci qua a dover commentare questa enorme delusione. È un duro colpo e sarà difficile rialzare la testa. La consideravo la chiusura di un cerchio, per tanti motivi, invece torniamo nuovamente a casa a mani vuote e con troppi rimpianti. Non voglio entrare troppo in ambiti tattici, di scelte di formazione o di cambi sbagliati, ho il mio pensiero come lo hanno tutti i tifosi. Però la sensazione che ho avuto, è stata che in campo non hanno dato tutto. Potevano e dovevano fare di più, lottare su ogni pallone con maggiore grinta. Questo pensiero non me lo levo dalla testa. Quanto a noi popolo fiorentino abbiamo dato l’ennesima dimostrazione di attaccamento a questi colori e fatto vedere la passione vera. Bravissimi tutti dalle giovani leve ai vecchi ultras. Per quanto riguarda noi, che dire… orgoglioso e fiero di aver vissuto questa esperienza con voi tutti insieme.
P.S. tanto alla fine noi ci saremo sempre 💜💜💜
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Niente da aggiungere…..solo che sono orgoglioso di noi 💜❤️
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Ho storto il naso già all’annuncio della formazione ufficiale. La Fiorentina ha giocato quasi tutto l’anno con Arthur e Bonaventura a centrocampo, Beltràn trequartista e uno tra Nzola e Belotti in attacco: di conseguenza, stravolgere questo schema collaudato avanzando Bonaventura e mettendo Mandragora al fianco di Arthur è stata una scelta sbagliata. Sia perché la squadra non era abituata a giocare così, sia perché era un cambio difensivo, e quindi Italiano ha trasmesso paura ai giocatori. E infatti questa paura si è percepita benissimo durante la partita.
Anch’io come te ho trovato molto tardivo l’ingresso di Beltràn. Come hai detto tu, avrebbe dovuto subentrare lui al posto di Bonaventura, non Baràk.
Insomma, Italiano ha sbagliato tutto: non ha saputo né infondere coraggio alla squadra, né scegliere l’11 migliore, né azzeccare i cambi. Del resto, se ha perso 3 finali su 3 e Mourinho ne ha persa una in tutta la sua carriera un motivo ci sarà: perché Mourinho è un vincente e Italiano è un perdente, punto. Lo dico pur essendo consapevole che senza questo perdente noi avremmo fatto 3 stagioni di fila a lottare per la salvezza come ai tempi del buon Iachini.
So che non basterà a consolarti, ma a mio giudizio sul lungo periodo questa sconfitta potrebbe fare più bene che male alla Fiorentina. Una vittoria avrebbe nascosto sotto al tappeto tutti i giganteschi errori della gestione Commisso (uno su tutti il nostro avvilente mercato di Gennaio), e anzi gli avrebbe perfino permesso di farsi bello atteggiandosi a re della città; la sconfitta invece ha finalmente provocato una reazione furibonda nei suoi confronti (come dimostra il comunicato della Fiesole, di cui condivido anche le virgole), e quindi lo costringerà a rafforzare la squadra o (meglio ancora) a cedere la società. Insomma, in entrambi i casi il futuro della Fiorentina è roseo.
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Ciao Wwayne! Sono d’ accordo sulla sensazione di paura che Italiano ha trasmesso alla squadra, sensazione che tutti noi abbiamo percepito fin dalla metà del primo tempo. Quanto poi alla situazione societaria, concordo anche io col comunicato della Fiesole anche se arrivato molto molto molto molto in ritardo. Non so se andiamo verso la cessione, lo spero con tutto il cuore!
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