FIORENTINA – CAGLIARI = 1 – 0
La Fiorentina sta facendo la storia di questa società.
Per fotografare perfettamente il momento viola è giusto far parlare i numeri della compagine di Palladino: ottava vittoria consecutiva in campionato (eguagliato il record storico dei viola che risale al 1960), tagliato il traguardo dei dieci risultati utili consecutivi in Serie A, miglior difesa del campionato insieme a Napoli e Juventus con De Gea che ha tenuto la porta inviolata in 7 partite, di cui 5 in trasferta. E soprattutto 31 punti conquistati in 14 giornate che permettono ai viola di mettere le radici nella zona di classifica più importante, quella che vale l’Europa che conta. I numeri non sono però sufficienti a spiegare quello che Firenze sta vivendo in queste settimane e soprattutto perché i viola, contro ogni pronostico, sono riusciti a diventare la vera sorpresa di questa serie A. Palladino è riuscito a creare in pochissimo tempo un gruppo solido, in cui tutti si aiutano, non ci sono polemiche, tutti si mettono a disposizione della collettività. Il clima che si respira nella Fiorentina è tutto nella chat che riporta i messaggi che Cataldi e Bove si sono scambiati ieri mattina prima della gara (foto qui sotto).

È grazie al gruppo, all’abnegazione, alla serenità che si respira finalmente in città dopo anni di polemiche spesso inutili, che i viola riescono a vincere anche partite come quelle di ieri. Una vittoria brutta, sporca, cattiva, di quelle che valgono doppio proprio perché colte quando i migliori sono appannati ed il gioco sembra non essere più convincente come ad inizio stagione. Senza Bove, con Adli a mezzo servizio e Gosens non più scintillante come qualche settimana fa, la Fiorentina è apparsa spesso lenta e prevedibile ma è riuscita comunque a portare a casa tre punti di platino. E dire che il mister stavolta aveva sorpreso tutti lasciando fuori due dei calciatori più impiegati fino ad oggi, Kean e Colpani, per fare spazio ad Ikone’ e Kouame: scelta certamente coraggiosa ma che non ha pagato grandi dividendi visto che i due nomi a sorpresa non hanno fatto quasi nulla degno di essere ricordato. Certo è che anche i due titolari quando sono entrati in campo hanno disputato una gara sulla falsariga degli altri dimostrando dunque che probabilmente avevano davvero bisogno di riposo. I viola però, quest’ anno, hanno una qualità media nella rosa maggiore rispetto alla scorsa stagione e questo permette a Ranieri e compagni di trovare spesso la giocata risolutiva anche nelle giornate peggiori. Stavolta il jolly lo ha pescato Danilo Cataldi, uno dei leaders di Palladino che dal limite dell’area ha disegnato una traiettoria imparabile per Sherri.
Ma cosa dire del quinto assist stagionale di Beltran? Sulle pagine di questo blog molte volte si è dibattuto in merito alle prestazioni dell’argentino accompagnate a mio modesto avviso da troppo scetticismo. Quanto volte insieme all’amico Wwayne abbiamo scommesso sulle qualità di Lucas al quale bastava solamente essere messo nella sua posizione naturale e ricevere quella fiducia che è spesso necessaria per i calciatori che cambiano vita, campionato e continente nel giro di 24 ore? Anche contro il Cagliari Beltran ha ripulito decine di palloni, ha pressato ogni avversario, si è sacrificato interpretando più ruoli ed ha messo Cataldi nella condizione di battere a rete. Semplicemente immenso!
Resta la sensazione di una squadra stanca forse più di testa che di gambe (la questione Bove non può non avere ripercussioni), una squadra che non riesce più a trovare quella fluidità di manovra di qualche settimana fa, ma che è un monolite, una macchina che viene spinta da ogni singolo calciatore dentro e fuori dal campo: esempio ne è stato l’ingresso di un Parisi concentrato, attento, scaltro in fase difensiva come non si è praticamente mai visto in maglia viola. Tutti si sentono coinvolti, tutti si sentono importanti…forse è proprio questo il segreto della stagione viola!
IL BUONO
- Cataldi: oltre a segnare il gol decisivo, dimostra con i fatti di aver preso in mano le redini della squadra con i palloni recuperati e la gestione dei tempi della partita. Insieme ad Adli domina il primo tempo: l’italiano con la tempra e l’intelligenza tattica, il francese con le geometrie e le serpentine in mezzo al campo. Con Danilo ci sentiamo tutti un pò meno soli.
- Comuzzo – Ranieri: se la Fiorentina è la miglior difesa del campionato, tanto merito lo dobbiamo dare alla coppia italiana di difensori centrali. L’arrivo di Pongracic sembrava dover fare retrocedere in panchina almeno uno dei due ed invece i due prodotti del settore giovanile viola, insieme al marziano De Gea, compongono la spina dorsale di una retroguardia che ormai si intende ad occhi chiusi. Bravi a chiudere e rilanciare, ottimi nella marcatura con la difesa schierata, sono i perni della squadra insieme alla coppia Cataldi Adli. Vi meritate tutto!
- Beltran: vedi sopra. Un altro argentino di cui potersi innamorare.
IL BRUTTO
- Ikonè: la prima da titolare in campionato non verrà certamente ricordata. Pasticcia come al solito anche se aiuta in fase difensiva. Non incide, non salta l’uomo, non tira in porta. Trasparente.
- Kouamè: l’ennesima dimostrazione di come la Fiorentina non abbia un vice Kean presentabile. Nonostante il colpo di testa sia il suo forte, con Mina non gli tocca mai e si sfiora il ridicolo quando, al tramonto del primo tempo, sul cross di Gosens rinvia verso la metà campo anziché colpire in direzione della porta avversaria. Meglio un primavera.
- Kean: per come è entrato aveva ragione il mister. Sembra svuotato, appannato, assente. L’atteggiamento però non mi è proprio piaciuto….
A voi per i commenti!!

Mi trovo sostanzialmente d’accordo con quanto avete detto, ho una perplessità sul terzo di centrocampo vale a dire di Gosens. E’ un giocatore di cui io stravedo, è quello che ci è sempre mancato dai tempi di Italiano, duttile, intelligente, ben strutturato fisicamente e buon colpitore di testa. Lo puoi mettere in qualsiasi posizione di campo ma non è Bove. Concordo con lo schema ad albero di Natale come ho sempre pensato, ma insieme ad Adli e Cataldi ci vuole uno di gamba veloce e grintoso che spazia senza una posizione precisa a centrocampo e in attacco, un tottofare insomma. Con Cataldi avresti due giocatori trentenni a centrocampo, non so quanta autonomia nel corso della partita o nel proseguo del campionato avresti. Potrebbe andare come soluzione tampone ma non definitiva a mio parere. Gosens potrebbe giocare o nella posizione attuale o alto a sinistra. Nella posizione attuale è vero tarpa le ali a Parisi che comunque c’è la Conference per sfruttarlo a pieno. I due trequartisti alle spalle di Kean, o del suo sostituto, al momento ci vedo solo Beltran e Gud, con Sottil (lo vedo migliorato ultimamente) e Kouamè/Colpani (solo perché non ci vedo alternative) come sostituti. Secondo me per Gennaio ci vuole un centrocampista simil Bove, un vice Kean che non sia una scommessa, e uno sulla fascia destra che abbia qualche gol nello score. Voi pensate che la nostra proprietà si adeguerà a queste necessità? Figuriamoci.
Ciao a tutti, scusate del ritardo come al solito.
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Ciao Roberto! Ma quale ritardo è sempre un piacere ospitare la tua opinione…. Chiaro che le opzioni di cui ho parlato sia nell’articolo che nei commenti sono soluzioni tampone. Mi aspetto che a gennaio, come dichiara da Commisso, la società intervenga per alimentare il sogno Champions che poi porterebbe tanto soldini in cassa. La speranza è che la lezione del primo anno di Italiano sia servita… Credo anche io che non ci sia alternativa a Bove in questa rosa e, proprio perché abbiamo due trentenni in mezzo, forse Mandragora a rompere il gioco potrebbe essere il terzo in caso di albero di Natale. Gosens invece lo vedo meglio se decidiamo di mantenere il 4231 elastico con l’esterno sempre pronto a venire dentro ad aiutare i centrocampisti…. La cosa di cui sono certo è che con questo allenatore si proverà ogni modo per trovare la soluzione migliore senza accontentarsi di giocare sempre nello stesso modo!
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Tu definisci coraggiosa la scelta di puntare su Ikoné e Kouamé al posto di Colpani e Kean, io invece la definisco strategica. In quei 2 ruoli abbiamo 2 riserve impresentabili, quindi metterle entrambe titolari a un passo dal mercato di Gennaio era un chiaro messaggio alla società, era un modo per dire a Pradé “Se mancano Colpani e Kean, guarda che le alternative sono queste qui”. Peraltro, nel caso di Colpani e Ikoné fatico a individuare il meno peggio. E’ come chiedermi se preferisco il vaiolo o la peste bubbonica.
Anche a centrocampo le riserve sono puramente teoriche, perché è vero che a livello numerico Mandragora e Richardson possono sostituire Adli e Cataldi, ma è come dire che io potrei sostituire un pilota di Formula 1: in teoria posso perché ho la patente, in pratica se mi mettono a guidare una macchina da corsa combinerò un disastro dietro l’altro.
Proprio perché Adli e Cataldi si sono rivelati presto dei giocatori irrinunciabili, Bove veniva spesso impiegato come ala sinistra. Lì nonostante il suo probabile addio a mio giudizio possiamo anche rimanere come siamo, perché Gudmundsson è una delle migliori ali sinistre del campionato, e la sua riserva Sottil sta attraversando un buon periodo di forma.
P.S.: Quello di Kean non è soltanto un problema di atteggiamento: Kean è questo qui, lo è sempre stato e sempre lo sarà. Io me la prendo non con lui, ma con chi l’ha pagato una cifra sproporzionata rispetto al suo valore e con i tifosi che si erano creati delle aspettative esagerate dopo un inizio tanto promettente quanto illusorio. Anzi, con i tifosi non me la prendo, perché per loro il calcio è passione, quindi non sono tenuti ad attribuire il giusto valore ai giocatori. Pradé invece questa capacità dovrebbe avercela, e spero che il mese prossimo ce lo dimostri.
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Ciao Wwayne, effettivamente potrebbe essere stato un messaggio alla società anche se spero che non sia necessario spiegarlo che manca un vice Kean…. Io per sostituire bove invece cambierei modulo passando 4-3-2-1 con Gudmundsson e Beltran dietro Kean (e comunque a centrocampo simo corti) oppure alzerei Gosens che ha l’intelligenza tattica per interpretare anche la fase difensiva quando c’è bisogno di stringere verso il centro.
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Il tuo modulo permetterebbe di non schierare né Colpani né Ikoné, quindi mi trova perfettamente d’accordo. Anche la proposta di alzare Gosens (come mezzala insieme ad Adli e Cataldi o come ala sinistra nel tridente d’attacco) sarebbe una buona soluzione, perché così sulla linea dei difensori potrebbero ritrovare minutaggio Biraghi e Parisi, 2 giocatori che sono stati letteralmente azzerati dal folgorante inizio di stagione di Gosens (e nel suo caso non è un fuoco di paglia, perché era un fenomeno già quando giocava nell’Atalanta). Grazie per la risposta! 🙂
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Infatti taglieremmo diversi rami secchi! E poi, come ho scritto anche nella mia analisi, Parisi ieri mi è sembrato avere uno spirito ed una convinzione diversa, un’attenzione che a Firenze quasi mai avevo visto. Potremmo dunque riuscire a recuperarlo!
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Le nostre speranze di recuperare Parisi sono state frantumate dalle parole di fuoco del suo procuratore, che oggi ha accusato Palladino di essere un uomo senza palle. Nessuno stupore comunque, perché il procuratore in questione fa spesso delle dannosissime sparate di questo tipo (De Laurentiis ad esempio è uno dei suoi bersagli preferiti). Qua puoi leggere le sue dichiarazioni parola per parola: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/l-agente-di-biraghi-e-parisi-a-gennaio-andranno-via-tutti-e-due-dalla-fiorentina-2044932
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Un ingrato che tra l’altro non è nemmeno buono a fare gli interessi dei propri assistiti. Portare Parisi a Firenze dove già un altro tuo assistito è il titolare inamovibile del ruolo significa pensare solamente a sé stessi anziché ai propri calciatori. Un segno dei nostri brutti tempi….
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A quest’altro link puoi leggere che cosa ha fatto scattare in questo modo il procuratore di Parisi e Biraghi: https://www.tuttomercatoweb.com/serie-a/fiorentina-ecco-cos-e-successo-fra-palladino-e-biraghi-tutto-parte-da-una-casacca-2044965. Comunque, conoscendo il soggetto, se non avesse sbroccato oggi avrebbe comunque sbroccato domani per un’altra inezia.
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Adesso comunque mi aspetto che la società prenda posizione a difesa del mister e non faccia più interessi con questo meschino.
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Tra l’altro l’accusa a Palladino è totalmente insensata, perché il nostro allenatore ha dimostrato di avere le palle proprio mettendo in panchina un senatore come Biraghi. Detto questo, capisco che a quest’ultimo sia crollato il mondo addosso quando ha saputo che l’allenatore lo reputava indegno di giocare titolare perfino contro il LASK; tuttavia, non è accettabile che un professionista esperto come lui reagisca piantando una bizza e dicendo “Allora non mi convocare nemmeno”. Ovviamente non è accettabile neanche la reazione del suo procuratore, ma da quest’ultimo come ho detto prima c’era da aspettarsi questo ed altro.
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Assolutamente d’accordo! Se Palladino non avesse voluto andare incontro a problemi avrebbe semplicemente continuato a fare giocare Biraghi ogni tanto in modo da tenere tranquillo lui ed il suo procuratore. Invece finalmente abbiamo un mister che cerca di mettere in campo la formazione migliore senza guardare in faccia nessuno!
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