Il buono, il brutto, il cattivo

SIVASSPOR – FIORENTINA = 1 – 4

Mentre tutta Firenze festeggia ed aspetta il sorteggio per conoscere l’avversaria dei quarti di finale, la gara di ieri sera in Turchia merita comunque alcune riflessioni. Con un match di andata in cui i viola non erano riusciti a chiudere la pratica a causa degli errori sotto porta di Bonaventura (anche ieri sera in ombra nonostante la fascia di capitano) e di Jovic (ieri non utilizzato anche perché arrivato in Turchia solamente poche ore prima del fischio iniziale), la Fiorentina è partita con un discreto approccio mentale e tattico. Gestione della palla, nessun rischio con una difesa posizionata più bassa rispetto al solito, la coppia Mandragora Amrabat a schermare le possibili verticalizzazioni avversarie. Nonostante ciò, il Sivasspor ha avuto il merito di trovare un gol meraviglioso che avrebbe potuto minare le certezze e la tranquillità dei ragazzi di Vincenzo Italiano. Ed invece, ancora una volta, la Fiorentina ha dimostrato di essere cresciuta nella testa, nelle gambe, in panchina: niente panico, nessuna paura, solamente alzare i giri del motore. Se fino a quel punto i viola avevano amministrato, da lì in poi invece, hanno fatto capire qual era la squadra più forte, con più talento, con più soluzioni offensive. Ed allora ecco un nuovo gol di Cabrallone, le discese di Dodò, il dominio di Mandragora in mezzo al campo, le soluzioni dalla panchina, quali Castrovilli. Non c’è niente da fare, la squadra viola è finalmente sbocciata e non ha più paura di imporre il proprio gioco, le proprie qualità, i propri interpreti anche quando questi non sono i titolari che ti aspetti (vero Luca Ranieri?). Resta adesso da conoscere quale sarà la compagine da affrontare ai quarti di finale: certo è che ormai il traguardo minimo è stato raggiunto, tante polemiche si sono sopite, tanti calciatori, seppur con ritardo, sono stati messi nelle condizioni di rendere al meglio. La stagione della Fiorentina è cambiata grazie alle coppe ed adesso è il momento di spingere il pedale sull’acceleratore indipendentemente da quale sarà la squadra che affronteremo: siamo rimasti in 8 ed è un sogno bellissimo!!

Resta poi da scalare anche la classifica in campionato, ma della gara di domenica contro il Lecce ne parleremo da stasera con il nuovo video tattico, comprensivo di frame, del Corner Viola in compagnia del Pappagallone Reale Flavio Bardaro!

IL BUONO

  • Ranieri: per moltissimi una sorpresa, non per me! Chi mi conosce sa che ho sempre creduto tantissimo in questo difensore mancino, un ragazzo serio che può interpretare più ruoli sia nella difesa a quattro che in quella a cinque. Non è certo un fenomeno, ma è un soldatino su cui puoi sempre contare, anche nella gare più difficili ed infuocate. Se pensate che in questa stagione è stato chiamato in causa quasi sempre contro gli attaccanti migliori del campionato da difensore centrale e ieri è stato tra i migliori da terzino sinistro, ho già detto tutto. Prodotto del settore giovanile, Luca uno di noi!
  • Martinez Quarta: sembrerà incredibile che in una partita vinta 4-1 fuori casa i primi due nominati siano difensori, ma il marcatore argentino sta giocando una parte di stagione clamorosa. Attento, rapido, furbo, sempre pronto a far ripartire l’azione, finalmente concentrato per 90 minuti. Dei tre centrali viola appare quello più continuo ultimamente, peccato solamente per il cartellino giallo che lo terrà lontano dalla gara di andata del quarto di finale. Gladiatore.
  • Cabral: quanto abbiamo aspettato un centravanti che segnasse anche gol brutti? Finalmente lo abbiamo trovato! Con Flavio spesso ci siamo interrogati su Cabral, che per noi restava un autentico mistero: grande fisico, tecnica discreta, allungo clamoroso, fiuto del gol dimostrato in Svizzera. Adesso finalmente, premiato anche da una continuità finora sconosciuta, sembra essere sbocciato il vero Cabral. Non sarà Vlahovic ma già così basta ed avanza!! Vai Arturone!
  • Castrovilli: ma quanto ci è mancato il numero 10? Dopo lo scorpione sulla traversa all’andata, ieri sera ha fatto una rete meravigliosa calciando praticamente da fermo un pallone sotto l’incrocio dei pali! Gaetano, ancora non pronto per i 90 minuti, può essere l’arma a gara in corso di una squadra che ha due mediani che danno equilibrio e due esterni che sgassano ma non trovano la porta. E se fosse l’uomo in più dell’ultima parte di stagione?

IL BRUTTO

  • Il campo: spesso nei dilettanti ci si lamenta delle condizioni dei campi da gioco, dopo aver visto quello di Sivasspor prometto di non farlo più! Ho visto più tonalità di verde ieri sera che nell’astuccio di mio figlio, più zolle alzate che ai giardini di Bellariva….quando dicono che la Conference League è una manifestazione anni ’80 hanno ragione da vendere! Menomale non ci sono stati infortuni.
  • Il pugno a Bianco: ciò che è successo al giovane viola, colpito al volto da un delinquente che si fa chiamare tifoso entrato in campo, è di una gravità assoluta. L’organizzazione indecente ed il gesto vigliacco meritano una sanzione severissima. Spero giochino in trasferta per i prossimi 15 anni!!!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – SIVASSPOR = 1 – 0

Avete presente quei film in cui ad un certo punto i protagonisti sono costretti a vivere nuovamente situazioni già vissute? Ecco, ieri sera al Franchi, contro i turchi del Sivasspor, ci siamo sentiti come se le lancette del tempo fossero tornate indietro di tre o quattro settimane, quando la Fiorentina creava gioco, sprecava occasioni, rischiava di non riuscire a vincere partite contro compagini assolutamente abbordabili. Menomale che l’incantesimo non è durato per tutti i 90 minuti ed i viola sono riusciti, nonostante le occasioni clamorosamente fallite in avvio da Jovic e Bonaventura, a conquistare la quinta vittoria consecutiva anche se con un solo gol di scarto, troppo poco per vivere serenamente la gara di ritorno. La partita è stata proprio come l’avevo presentata nell’articolo di martedì, con i turchi chiusi nella propria metà campo con tutti gli 11 giocatori sotto la linea della palla e la Fiorentina alla ricerca spasmodica di spazi in cui riuscire ad entrare per avvicinarsi alla porta. Questo ha fatto ancora una volta emergere i problemi strutturali di una compagine che, senza regista, dipende unicamente dalle qualità individuali degli interpreti: menomale che, a fronte di un Ikonè evanescente ed un Nico molto confusionario, Castrovilli ha dato segnali ottimi e Dodò si è confermato in un momento di crescita esponenziale. Resta il rammarico per un passaggio del turno che poteva e doveva essere messo al sicuro nella gara interna e che invece dovrà essere conquistato in uno stadio in cui si gioca in condizioni climatiche difficili, a 1200 metri di altezza, con un campo spesso al limite della praticabilità: i viola dovranno trasformarsi in leoni e soprattutto dovranno essere più cinici sotto porta per sfruttare le occasioni concesse dalla squadra avversaria.

Prima di rituffarsi in campionato con la trasferta di Cremona, resta da sottolineare lo striscione con cui i tifosi del Sivasspor hanno voluto ringraziare il popolo italiano per l’aiuto, la collaborazione, la vicinanza dimostrata in occasione dell’ultimo terremoto che ha colpito il loro paese devastando città intere. La faccia migliore del nostro paese, quello che sa aiutare, che sa accogliere indipendentemente dalla nazionalità, dal colore della pelle, dal mezzo di trasporto su cui ci si muove. Che i tifosi turchi abbiano usato una partita di calcio per farlo, dimostra ancora una volta come lo sport sia uno dei mezzi di socializzazione più importante che esistano.  

IL BUONO

  • Barak: non avrà cambio di passo, non avrà entrambi i piedi, non sarà rapido nel dribbling, ma quando c’è da scaraventare la palla in porta con cattiveria è indubbiamente il numero 1 in questa squadra. Anche ieri sera risolve la pratica con un gol da opportunista e dimostra che almeno il suo acquisto è stato azzeccato. Professionista esemplare, giocatore sottovalutato.
  • Martinez Quarta: Vincenzo Italiano, dopo la grande prova collettiva di sabato, decide di dare fiducia e continuità ai quattro difensori che si erano comportati egregiamente contro il Milan ed ha ragione. Non tutti si ripetono (vedi Igor che ha qualche sbavatura), ma qualcuno riesce a fare addirittura meglio; Lucas Martinez Quarta gioca una partita perfetta difensivamente, intelligente nel far ripartire il gioco ed interessante in fase offensiva dove arriva anche al tiro in porta. Leader!
  • Castrovilli: ma se il colpo di tacco al volo fosse entrato anziché sbattere sulla traversa, almeno stavolta, la Fiorentina avrebbe avuto un pò di risalto sulle testate nazionali? A parte le polemiche, il numero 10 viola sembra ormai recuperato nelle movenze e nella corsa anche se la condizione non può non latitare dopo così tanti mesi di assenza. Torna finalmente a danzare sul pallone, salta avversari come birilli, si getta in profondità con una falcata imperiosa. Bentornato numero 10!
  • Dodò: se Martinez Quarta è indubbiamente il migliore della linea difensiva viola, voglio però spendere due parole anche sul terzino brasiliano che, dopo essere stato massacrato dalla critica per mesi interi, adesso sta tornando su livelli molto alti con grande continuità. Dopo aver asfaltato Doig a Verona ed aver combattuto alla pari con Theo Hernandez, Dodò gioca la terza partita consecutiva fatta di sovrapposizioni, chiusure difensive intelligenti, cross pericolosi. Se continua così, Odriozola lo dimentichiamo presto!

IL BRUTTO

  • Jovic: sbaglia un gol clamoroso dopo pochissimi minuti a causa di quella sufficienza che mi fa sempre imbestialire. E’ successo anche a Bonaventura di fallire una rete, ma il centrocampista ex Atalanta poi si danna l’anima per tutti i minuti che gioca senza risparmiarsi. L’attaccante serbo invece, continua a passeggiare sul rettangolo verde come se fosse un bambino in gita scolastica. Semplicemente irritante.
  • Biraghi: se qualcuno pensa che la mia valutazione risenta dello stupido (ed in parte immeritato) cartellino giallo rimediato negli ultimi minuti, si sbaglia di grosso. Contro i turchi il capitano ha giocato una gara difensivamente discreta, ma come ha superato la metà campo ha combinato disastri in serie. Cross sbagliati, lanci imprecisi, dribbling mai riusciti. Quanto manca Terzic!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – EMPOLI = 1 – 1

Di nuovo delusi, di nuovo amareggiati. Come dopo il pareggio di Roma contro la Lazio, anche la vittoria di Braga non ha dato quella svolta che tutti auspicavamo. Non si è accesa la scintilla, non abbiamo messo benzina emotiva nel motore tanto che abbiamo visto per l’ennesima volta la stessa Fiorentina, quella che approccia bene la gara, che cerca di imporre il proprio gioco ma poi regala un gol alla prima occasione ed è costretta a rincorrere in spazi sempre più angusti, in partite sempre più complicate. Non c’è niente da fare, la squadra viola in campionato è un’altra cosa. Sarà perché in Europa la scuola allenatori non è all’altezza di quella di Coverciano con tecnici che non studiano le avversarie preparando la partita nei minimi dettagli come siamo abituati a fare da noi in Italia, sarà perché nessuno gioca mai pensando solamente a bloccare l’avversario in ogni zona del campo, ma il modo di fare calcio della Fiorentina e del proprio tecnico Vincenzo Italiano viene ormai letto con una discreta facilità da ogni avversario. Anche contro l’Empoli, un po’ per gli errori individuali viola, un po’ per l’interpretazione della gara da parte degli ospiti, Jovic e compagni sono riusciti ad esprimere raramente quel calcio che abbiamo visto invece a Braga. Una squadra lenta, subito pressata in ogni zona del campo, mai capace di spezzare il raddoppio (Castrovilli dove sei????), la Fiorentina ha fatto tantissima fatica a trovare la porta e, solamente grazie al gol di Cabral, ha acciuffato un pareggio molto prezioso per la salvezza. 

Al netto delle polemiche, delle sceneggiate del simpaticissimo Joe Barone fuori dallo stadio, restano i numeri e quelli fanno veramente paura! Due punti conquistati nelle ultime sei gare di campionato, 14° posizione in classifica con 25 punti in 23 partite e 25 reti realizzate: anche ieri mister Italiano si è trincerato dietro le statistiche che recitano di 27 tiri verso la (non IN) porta, ma la verità è che la squadra prende rete al primo tiro subìto e non riesce a segnare in quelle occasioni che invece potrebbero cambiare il verso di una partita. Anche ieri contro l’Empoli, tante palle inattive a favore dei viola mai concretizzate, non uno straccio di schema che liberi qualcuno al tiro….anche questo è colpa del mercato così misero? Credo che ogni tanto, un minimo di autocritica da parte della società come dell’allenatore aiuterebbe a crescere! Lunedì, dopo il ritorno contro il Braga, la Fiorentina è chiamata a giocare una sfida contro il Verona che potrebbe significare tranquillità o terrore: tocca alla squadra decidere come vuol vivere l’ultima parte di stagione in campionato.

IL BUONO

  • Cabral: se dal punto di vista caratteriale è sempre stato preferibile rispetto a Jovic, adesso sembra iniziare ad essere anche più cattivo sotto porta. Fisicamente più asciutto, sempre pronto a buttarsi su tutti i palloni, scaltro a credere anche a palloni che sembrano impossibili, quali il cross di Dodò di ieri. Non l’ho mai considerato un fenomeno, mai nemmeno un bidone ma credo anche che un pochina di continuità potrebbe aiutare Arturone a trovare fiducia e ritmo. In una partita piena di scintille come quella che si prospetta a Verona, un carro armato così non lo lascerei fuori!
  • Il risultato: mi vergogno quasi a scriverlo ma, per come si era messa la partita e per l’incapacità cronica della Fiorentina di recuperare lo svantaggio, alla fine il pareggio può andare bene. Mi sembra ormai chiaro che la nostra stagione passerà tutta dalle coppe ed allora, riuscire almeno a lasciare la zona pericolosa a 8 punti, è quantomeno confortante. Del resto per l’ennesima stagione la gestione di questa proprietà ci relega alla mediocrità e bisogna anche stare zitti…..

IL BRUTTO

  • Amrabat: un errore inaccettabile che segna indelebilmente la sua prestazione. Purtroppo non è la prima volta che si macchia di queste leggerezze in fase di impostazione anche se continua ad essere impiegato in questo ruolo. Dimostra ancora una volta di non essere un regista: siamo proprio sicuri che Amatucci sia peggio?
  • Terracciano: un’altra grandissima delusione. Alla lunga escono sempre i reali valori dei calciatori e Pietro si dimostra ancora una volta ciò che è: un ottimo numero 12 di Serie A pronto all’occorrenza. Subisce una rete evitabile e viene salvato solamente dal fuorigioco in occasione del raddoppio empolese. Nonostante non avesse la sua migliore giornata, con Vicario in viola ieri probabilmente la Fiorentina avrebbe portato a casa 3 punti. Ma tanto noi abbiamo vinto lo scudetto del bilancio!
  • Ikonè: un tipo da psicanalisi. E’ incredibile come non riesca mai non dico a segnare, ma nemmeno a centrare la porta. Ennesima prestazione indecorosa. Di Stefano è peggio di questo?
  • Il mancato impiego di Castrovilli: in questo weekend ho avuto il piacere di essere ospite su Lady Radio dal Benzivendolo e su Radio Firenze Viola dal PucciViola invocando l’ingresso in campo, almeno part time, dei nostro numero 10. Non perché pensi che un solo calciatore possa risolvere i problemi della Fiorentina, quanto perché in gare bloccate come quella contro l’Empoli serve un giocatore che abbia cambio di passo, velocità e soprattutto qualità per vincere l’uno contro uno e creare la superiorità numerica. Possibile che dopo aver giocato a Torino contro la Juve non trovi posto Castrovilli? Mah….

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

JUVENTUS – FIORENTINA = 1 – 0

È sempre la solita storia, sono sempre le solite interviste post gara, sono sempre le solite sconfitte. Nella settimana in cui il patron Rocco Commisso è riuscito a distogliere l’attenzione della città dalla partita più importante dell’anno con dichiarazioni lunari, nel giorno in cui il direttore generale Joe Barone, subito prima del match, si mette a parlare di un articolo de La Gazzetta dello Sport, la Fiorentina affonda davanti ad una Juventus talmente brutta da sembrare davvero una compagine che si deve salvare. Se penso alla prestazione di una squadra che in campo ha talenti del calibro di Vlahovic, Chiesa, Di Maria, Kostic, Locatelli e successivamente Paredes, mi vengono i conati di vomito. Stavolta però abbiamo poco da fare gli schizzinosi visto che i viola confermano il trend delle ultime settimane: con la sconfitta di Torino, adesso le statistiche dicono che la compagine di Italiano ha raccolto 1 punto nelle ultime 5 gare ed adesso deve iniziare seriamente a guardarsi alle spalle, altro che mirare al settimo posto!! È stata l’ennesima gara condotta per larghi tratti dalla Fiorentina con un possesso palla sterile, un attacco mai in grado di impensierire gli avversari, esterni e mezz’ali che quasi mai creano la superiorità numerica e soprattutto sono capaci di sfornare cross ed assist invitanti. Sarà un caso ma, appena entrato, Terzic ha servito a Jovic l’unica palla decente di uno scorcio di partita anche stavolta giocato con le infradito dall’insopportabile ex Real Madrid. Se a questo uniamo il solito gol subito in modo demenziale (Nico dov’eri?), la partita è presto raccontata: Terracciano ancora una volta non riesce ad uscire dal campo imbattuto e la statistica più incredibile della gestione di Vincenzo Italiano continua a gonfiarsi. Da quando il tecnico siciliano è arrivato sulla panchina viola, la sua squadra si è trovata in svantaggio 31 volte, compresa la gara in questione: sapete quante volte i viola hanno ribaltato il risultato? In una sola occasione!! Ed allora di che parliamo? Di una squadra che, per bocca di Commisso, ha in rosa due attaccanti fortissimi, talmente forti che a Torino, per giocare contro la Juve, si decide di fare giocare in quel ruolo Kouame’. E dire che stavolta le scelte del tecnico si sono rivelate anche abbastanza azzeccate, con Ranieri che, dopo Immobile, ha concesso poco o nulla anche a Vlahovic e Duncan che ha giocato la sua solita onesta partita da gregario (anche se quando è entrato Castrovilli la squadra ha cambiato marcia).

La cosa che fa più male però, è che non si è mai parlato di quella che è e resterà la partita dell’anno per Firenze e per i tifosi della Fiorentina. Non nella settimana della gara, grazie alle incredibili dichiarazioni di Commisso, non subito prima della partita, grazie alla polemica inutile del Direttore Generale Barone contro la Gazzetta dello Sport, non dopo la sconfitta perché tutti si sono affrettati a dire che adesso dobbiamo pensare a Braga. Questo significa che, dopo 4 anni di proprietà, NON AVETE ANCORA CAPITO COSA SIA FIRENZE. Ma tornando al campo, sempre che ancora vi interessi, lo ripeto per l’ultima volta: Rocco, Joe, Vincenzo, Daniele, uscite dal metaverso e tornate alla realtà che la situazione non è quella che raccontate voi!! Qui, sulla terra, abbiamo giocato 22 partite e ne abbiamo vinte 6, abbiamo 24 punti e tra poco saremo in zona retrocessione. Fatevi un esame della coscienza, sempre che ne abbiate ancora una!!!

IL BUONO

  • Approccio e piglio: tra le pochissime cose da salvare, stavolta c’è l’approccio alla gara. Se contro il Bologna la Fiorentina aveva perso gara e faccia nei primi minuti di entrambi i tempi di gioco, a Torino l’ingresso nella gara è stato positivo. I viola hanno dimostrato ancora una volta che, quando mister Italiano ha una settimana di tempo per preparare la partita, difficilmente ne sbagliano l’interpretazione. Anche la “cattiveria” è stata quella giusta, peccato che a questo giochino poi vinca chi la butta dentro…..Anche se alla partita di Braga mancano solo tre giorni, speriamo ci si ripeta!
  • Ranieri: una delle più grandi sorprese della formazione iniziale è anche il migliore in campo per distacco. Sono anni che dico (con testimoni presenti) che Ranieri, seppur penalizzato dalle proprie doti fisiche, è un difensore che può tranquillamente stare nella rosa viola (altro che strapagare Nastasic!!!). Nonostante sia nuovamente messo sotto pressione, dopo aver giocato a Roma contro Immobile, dimostra ancora una volta di essere presente con la testa e col cuore non mancando mai di rispondere per le rime ai due simpaticissimi ex con la maglia a strisce. Forse l’unico ad aver capito cosa significa questa partita per Firenze!
  • Castrovilli: una luce in mezzo al buio. Il suo ingresso in campo regala fin da subito una scossa importante a tutta la squadra: viaggia al doppio della velocità rispetto ai compagni, mangia l’erba, ha una voglia matta di tornare ad essere importante per la propria squadra. La rete che gli viene giustamente annullata, lascia la speranza di poter rivedere presto un calciatore degno di questo nome indossare il numero 10 viola. Adesso non fermarti più!

IL BRUTTO

  • Kouamè: è semplicemente inadatto ad un sport che preveda l’utilizzo di un attrezzo di forma sferica.
  • La scelta di far giocare Duncan: considerando la solita partita condita dal nulla (cioé una gara in cui si veleggia tra il 5,5 ed il 6- in cui ci si esalta per una corsa palla al piede di 30 metri), non si poteva proprio far giocare Bianco che abbiamo visto due volte in tre giorni e poi è sparito come se fosse vittima dell’anonima sequestri? Ah già, ma l’idea del Viola Park serve solo per la patrimonializzazione della società, mica per lanciare i giovani!
  • Ikonè: quando si dice la competenza dei propri dirigenti da difendere contro tutto e contro tutti….. questo è costato 5 milioni più di Kvara del Napoli. Eh ma il Napoli è fuori dalla Coppa Italia (cit.)
  • Dodò: quando si dice la competenza dei propri dirigenti da difendere contro tutto e contro tutti….. questo è costato più del doppio di Di Lorenzo del Napoli. Eh ma il Napoli è fuori dalla Coppa Italia (cit). Game, set and match.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – EMPOLI = 1 – 0

La Fiorentina conquista tre punti tanto importanti quanto sofferti contro un Empoli che non ha assolutamente demeritato. Se solo fosse stato convalidato il gol di Di Francesco nel primo tempo probabilmente adesso staremmo parlando di un’altra gara, ma il VAR ha sottolineato il fallo di Pinamonti e dunque i viola sono riusciti a tenere il ritmo della Lazio e della Roma. Abbiamo assistito ad una gara dai due volti con un primo tempo molto equilibrato ed una ripresa che è inevitabilmente svoltata con il rosso a Luperto. Già trovarsi un uomo in più era importante, riuscire addirittura a trovare il vantaggio sulla punizione conseguente è stata la chiave di volta del match. Purtroppo però, i viola non sono riusciti a chiudere i giochi con il raddoppio ed ancora una volta al Franchi è andata in scena la paura soprattutto nei minuti finali quando Terzic è stato più volte messo in difficoltà dai calciatori dell’Empoli: menomale che, a differenza dell’andata, la dea bendata ha dato una mano alla Fiorentina che dunque riesce a rimanere attaccata al gruppone con vista Conference League.

IL BUONO

  • Castrovilli: la crescita del numero 10 viola dall’inizio della stagione è sinceramente impressionante. Pur non avendo così tanto campo davanti da cavalcare, si sta trasformando in un calciatore completo: strappa spesso in avanti, danza sul pallone, effettua cambi di campo meravigliosi. Gli manca ancora la sfacciataggine di tirare in porta anche da fuori, ma la maturazione è assolutamente da rimarcare. Da diverse partite sempre tra i migliori in campo, decisivo sia in fase offensiva che difensiva. Ben venga il rinnovo di contratto!
  • Nico Gonzalez: aveva giocato un primo tempo confusionario e senza costrutto, pesticciando qua e là senza mai risultare decisivo. Poi però in un minuto decide il match: dapprima costringe Luperto al secondo giallo con l’ennesima serpentina e poi segna il gol vittoria su assist di Biraghi. Imprescindibile lo è sempre stato, se poi inizia anche a fare rete allora…. Indispensabile.
  • La coppia Igor-Milenkovic: dopo alcune prove di assestamento, adesso sono la colonna portante della squadra. Uno mancino l’altro destro, uno più rapido l’altro marcatore puro, uno ottimo di testa, l’altro più bravo tecnicamente. Ad inizio anno nessuno avrebbe scommesso né sulla crescita esponenziale del brasiliano, né sulle motivazioni ferree del difensore serbo così amico di quello che adesso indossa la maglia da carcerato. A Napoli per la prova del 9!

IL BRUTTO

  • Terracciano: forse ci siamo dimenticati che è un portiere che, passata la trentina, non ha mai fatto il titolare in serie A. Forse ci ha abituato un pò male con prove che nessuno di noi si aspettava o semplicemente ci siamo innamorati della favola di un ragazzo serissimo arrivato quasi per caso alla titolarità. Fatto sta che, con le topiche di oggi, gli errori iniziano ad essere veramente troppi per poter pensare di confermarlo tra i pali nella prossima stagione. Nel primo tempo rischia di farsi rubare la palla dai piedi in fase di rilancio, smanaccia malamente un paio di cross, non dà mai sicurezza al reparto. Grazie di tutto, ma l’anno prossimo per favore restituiamogli il ruolo che ha sempre avuto: il miglior dodicesimo del campionato.
  • Terzic: quando qualcuno continua a chiedersi ed a chiedere perché Biraghi gioca sempre senza tirare mai il fiato, per favore riguardi in loop gli ultimi minuti di oggi contro l’Empoli in casa ed in superiorità numerica con il suo sostituto in campo. E poi taccia.
  • Corsi: uno dei dirigenti più illuminati del calcio italiano si distingue sempre per simpatia e gioiosità quando incontra la Fiorentina. Ha da ridire su tutto, protesta ad ogni decisione arbitrale, in tribuna regala uno spettacolo teatrale del quale nessuno sentiva la necessità. Ci vediamo alla prossima simpaticone!

A domani con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

INTER – FIORENTINA = 1 – 1

Una bella partita, una Fiorentina bellissima. La trasferta di San Siro è stata una di quelle gare in cui non sai se essere più contento ed orgoglioso per la prestazione della squadra, oppure deluso per il rimpianto di ciò che poteva essere la classifica con una vittoria che i ragazzi di Italiano hanno sfiorato in chiusura di gara. Il pareggio finale è certamente il risultato più giusto, ma entrambe le squadre hanno avuto le occasioni per portare a casa il bottino pieno. Oltre alle prestazioni individuali di cui parlerò più approfonditamente in seguito, sono contento per aver visto una squadra per niente intimorita, che ha cercato di fare la partita ogni volta che è stato possibile, che è sembrata in crescita anche dal punto di vista atletico. Di fronte ai campioni d’Italia che hanno vinto anche ad Anfield, Torreira ed i suoi compagni hanno lottato su ogni pallone senza aver mai paura di cercare la giocata anche se ancora una volta non sono stati abbastanza precisi sotto porta. Dietro la coppia formata da Igor e Milenkovic ha fatto benissimo, il centrocampo ha rotto il gioco avversario ed ha fatto ripartire l’azione, gli esterni sono stati pericolosi anche se non hanno trovato la via della rete. Non so se sia un punto guadagnato o due persi, ma certamente vi posso assicurare che giocando così saremo in lotta fino alla fine per l’Europa: speriamo adesso che dalle nazionali i nostri calciatori tornino tutti integri e pronti per lo sprint finale!

IL BUONO

  • Torreira : se Vincenzo Italiano può far giocare un “calcio totale” alla propria squadra è anche e soprattutto grazie a questo fenomeno in mezzo al campo. Fenomeno perché pur non essendo tra i top né fisicamente, né tecnicamente, né tatticamente, indirizza ogni singola partita che gioca. Intercetta migliaia di palloni, ne rigioca ancor di più e nelle ultime settimane ha iniziato anche a segnare con una regolarità spaventosa con inserimenti intelligenti e puntuali. Di solito il leader in campo sputa sangue, lui sputa anche i denti!
  • Igor: uno dei giocatori che sono migliorati di più in questa stagione. Lotta, sgomita, recupera palloni e riesce anche ad impostare con un piede sinistro sempre più educato. Si divide bene la zona difensiva con Milenkovic ma, a differenza del compagno di reparto, non rimedia cartellini gialli stupidi ed assolutamente evitabili. Colonna portante.
  • Castrovilli: avrei potuto citare Nico oppure Terracciano ma stavolta voglio premiare un calciatore che negli ultimi mesi abbiamo bastonato spesso. La maturazione del numero 10 viola sembra essere vicina al compimento: pur giocando un calcio completamente diverso da quello contrassegnato da spazi ampi davanti in cui correre, Castrovilli si è completamente reinventato sia in fase difensiva che offensiva. Aiuta nella catena di destra Venuti, raddoppia spesso nella zona di Torreira coprendogli anche le spalle, recupera sulle verticalizzazioni avversarie. In fase offensiva, non si incaponisce più nel voler saltare ogni singolo avversario, ma ha imparato a giocare con e per la squadra. Complimenti, senza il lavoro non si migliora così!

IL BRUTTO

  • Le occasioni sprecate: sgombriamo subito il campo dai dubbi! Non parlo di Piatek che, purtroppo, non l’ha strusciata mai…. ma i nostri esterni continuano ad essere troppo dolci ed inconcludenti in fase realizzativa. Saponara, Gonzalez, Ikoné hanno tutti avuto almeno un’occasione per far male ad Handanovic e compagni ma nessuno dei tre è riuscito a fare rete. Per andare in Europa abbiamo bisogno dei loro gol!
  • I difensori esterni: io credo che anche stasera la Fiorentina abbia fatto vedere ampiamente quali sono i ruoli in cui si dovrà intervenire in sede di mercato se l’obiettivo è l’Europa. Certamente serviranno gol sugli esterni, sicuramente sarà necessario un attaccante diverso da Piatek, ma soprattutto sarà necessario trovare sul mercato due terzini che sappiano fare meglio di Biraghi e Venuti! Non credo sia così difficile setacciare il mercato in questi due ruoli…ad esempio già con Bellanova a destra e Udogie a sinistra si farebbe un salto in avanti notevole! Cerchiamo di tappare le falla con il gioco di squadra, al futuro ci penseremo poi.
  • Il gol subìto: un peccato, un vero peccato! Certo l’Inter avrebbe potuto (e magari dovuto) segnare in altra occasione perché la rete che abbiamo preso è stata veramente atroce. Detto che l’analizzeremo in modo approfondito grazie ai frame nella puntata del Corner Viola, devo però dire che non è ammissibile prendere un gol così. Tra Biraghi che stringe troppo ma stavolta chiama Duncan a supporto, ed il centrocampista viola (certamente il più colpevole) che si dimentica completamente di fare la diagonale su Dumfries, il gol arriva da un errore difensivo e questo è ciò che brucia di più. Con maggiore attenzione, migliore comunicazione ed una buona collaborazione, la Fiorentina avrebbe potuto evitare il gol del pareggio. Poi magari lo avrebbe subìto successivamente, ma prenderlo in quel modo è assolutamente inaccettabile. Sveglia che i punti adesso pesano il doppio!

A domani con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

SASSUOLO – FIORENTINA = 2 – 1

E’ stata una partita bellissima, divertente, con tantissime occasioni e cambi di fronte, con giocate tecniche degne di nota. Peccato che il risultato non abbia arriso alla Fiorentina che si sarebbe ampiamente meritata almeno il pareggio. Nel primo tempo i viola hanno giocato almeno alla pari, ma nella seconda frazione i ragazzi di Italiano hanno dominato giocando praticamente ad una porta ed avendo diverse occasioni da rete. Peccato aver abbassato il ritmo e diminuito la concentrazione dopo la rete di Cabral: tale mancanza è costata una sconfitta sanguinosa che blocca la corsa della Fiorentina verso l’Europa. La svolta della gara è stata determinata prima dall’espulsione di Bonaventura avvenuta dopo un’ammonizione assolutamente esagerata, poi dalla dormita colossale di Martinez Quarta sulla rete che ha deciso la partita. Resta comunque da salvare la prestazione di una squadra che ha giocato meglio del Sassuolo, ha avuto un numero maggiore di occasioni, ha dimostrato di avere la gara sotto controllo per almeno due terzi di gara sia in parità numerica che in inferiorità. Sarà fondamentale non abbattersi per la sconfitta perché la prestazione è stata assolutamente all’altezza e mercoledì, a differenza di quel che dice il simpaticone serbo, non sarà una partita come tutte le altre!

IL BUONO

  • Castrovilli : tra le tante amarezze della serata, finalmente un raggio di sole. Gaetano certamente non è ancora quel talento del quale ci siamo innamorati, ma inizia ad assomigliargli. E’ chiaro che il calcio di Italiano non lo aiuta perché lui è un calciatore che ha bisogno di campo aperto davanti, di correre in contropiede, di spazi non occupati davanti, ma il tirocinio inizia a sortire i propri effetti. Il 2022 sembra essersi aperto in modo diverso ed il numero 10 viola anche stasera sfodera una prestazione più che discreta. Arriva al tiro, viene coinvolto, salta spesso l’avversario. Che possa essere l’arma segreta per l’Europa?
  • Dragowski: dopo un periodo in cui è rimasto a guardare torna protagonista per due gare consecutive e non sbaglia nulla. Incolpevole sui gol subiti, soprattutto nel primo tempo salva la porta viola sia tra i pali che in uscita. Sembra finalmente calato nell’interpretazione del ruolo richiesta da mister Italiano. Con i piedi deve ancora migliorare, ma la strada imboccata sembra quella giusta!
  • Ikonè : certo fare rete non è il suo mestiere, ma di mancini così educati ne ho visti pochi a Firenze. Rifinitore delizioso, dotato di fantasia e tecnica sopraffina, quando entra dentro il campo disegna calcio. Certo se riuscisse anche a segnare non farebbe schifo, ma probabilmente non giocherebbe a Firenze. Maritozzo alla panna.

IL BRUTTO

  • Odriozola : questa è una di quelle partite che mi fanno pensare che se dobbiamo spendere più di 10 milioni per il riscatto dello splendido terzino basco, allora meglio lasciarlo andare. Proprio perché è un terzino, in quel ruolo bisognerebbe anche saper difendere! Nel primo tempo viene scherzato troppe volte da Traoré che gli fa addirittura il tunnel prima del gol del vantaggio. Dimostra ancora una volta che, finché la Fiorentina attacca, non teme rivali, ma quando si deve difendere….. Mamma mia!!!
  • Martinez Quarta : commette l’errore fatale al 93′ in marcatura su Defrel. Un difensore argentino, che è conosciuto per la garra, per la dedizione, per l’attenzione, non può commettere l’errore che costa la partita alla Fiorentina. Dimostra ancora una volta che in un calcio organizzato fa veramente fatica, si perde, non è probabilmente all’altezza. Nel momento in cui la squadra ha bisogno di una lettura difensiva, Quarta sbaglia. Coppia Igor Milenkovic mercoledì, grazie.
  • Maleh : semplicemente imbarazzante. Gioca la prima partita decisamente insufficiente della stagione. Succede ma si farà!
  • Prontera – Bonaventura: l’arbitro di stasera ne azzecca veramente poche e, fin da subito, si mostra piuttosto casalingo. Nell’occasione incriminata il giallo è assolutamente esagerato ma la reazione di Bonaventura è assurda. Sotto di un gol in una partita in cui la Fiorentina comanda il gioco, entrato da un quarto d’ora, combini una sciocchezza del genere? Cartellino rosso per entrambi!
  • Gestione della gara: trovo inspiegabile il modo in cui la Fiorentina si sia seduta dopo il gol del pareggio di Cabral. E’ vero che aveva speso tanto per raggiungere la rete, ma abbassare il ritmo, l’intensità e calare l’attenzione non è possibile contro squadre di serie A. La speranza è che Biraghi e compagni imparino in fretta la lezione. Mercoledì sarà inammissibile!

Ci vediamo al Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

ATALANTA – FIORENTINA = 2 – 3

Una gioia immensa ed indescrivibile che solamente i tifosi viola possono capire. La vita dell’appassionato della Fiorentina è dura, fatta di delusioni, di orgoglio per la propria città, di tradizioni, di occasioni sprecate. Stasera però, una volta tanto, la Fiorentina è riuscita a ribaltare il pronostico, a vincere a Bergamo contro una compagine abituata ad andare in Champions League, a superare uno degli allenatori più preparati ed antipatici del calcio italiano. Come da tradizione però la squadra ha dovuto soffrire, si è dovuta ribellare all’inferiorità numerica ed all’ 1-2 siglato da Boga. Alla compagine di Italiano manca indubbiamente ancora la continuità all’interno dei 90 minuti, ma il coraggio visto sia nella prima mezz’ora che quando la viola è rimasta in dieci, è un segnale fondamentale per il futuro della stagione. Andiamo allora a vedere i protagonisti dell’impresa di Bergamo!

IL BUONO

  • Milenkovic : uno degli esclusi eccellenti della serata entra solamente dopo il rosso rimediato da Martinez Quarta. Concentrato, cattivo, ma soprattutto decisivo ai fini della qualificazione. In questa stagione, contrariamente alle ultime giocate in maglia viola, sembrava non avere confidenza con la rete avversaria ma stavolta decide match e qualificazione. Speriamo trovi finalmente continuità!
  • Nico Gonzalez : iniziamo dal brutto della serata… La reazione alla sinceramente incomprensibile sostituzione è da censurare senza se e senza ma. È inaccettabile che un calciatore della sua importanza abbia un atteggiamento del genere nei confronti di allenatore e compagni. A parte questo la sua prestazione, nel primo tempo, è semplicemente sontuosa. Torna finalmente il Nico di Bologna, imprendibile e decisivo: guadagna un rigore, provoca cartellini in quantità, mantiene la propria squadra sempre nella metà campo offensiva. Se riuscisse anche ad essere cattivo sotto porta…. Forse non sarebbe toccato a noi. Sangue caliente al servizio della collettività.
  • Approccio alla gara: i primi 25 minuti viola sono all’altezza delle migliori prove stagionali. Difesa alta, pressing offensivo portato in maniera intelligente, catene degli esterni bilanciate e ficcanti: la Fiorentina è sembrata tornare quella ammirata per gran parte del girone di andata. Non poteva durare per tutta la gara considerando anche la caratura degli avversari ma i segnali sono stati incoraggianti. Avanti così!
  • Piatek: ebbene sì! Uno dei maggiori critici della cessione di Vlahovic a gennaio mette il centravanti polacco nell’olimpo dei migliori. Si chiama onestà intellettuale ed un calciatore che in due gare di coppa Italia segna tre reti, non ha paura di andare sul dischetto e lotta come un pazzo deve essere premiato. Se ho sbagliato valutazione, godo ancora di più!

IL BRUTTO

  • Castrovilli : mi dispiace veramente tanto ma anche stavolta il buon Gaetano finisce dietro la lavagna. Non salta mai l’uomo, è spesso preso nel mezzo dagli avversari, è colpevole sul primo gol nerazzurro. Oltre a ciò, ritarda spesso la giocata sulle cavalcate di Odriozola e non ha mai il coraggio di puntare la porta. Riuscirà a ritrovare la strada maestra?
  • Martinez Quarta : probabilmente il secondo giallo è esagerato ma il primo è talmente stupido da non essere accettabile in serie A. Continua a rimediare cartellini come fosse un serial killer anche quando gioca una partita onesta. Stasera è andata bene ma non si può rischiare sempre così!
  • Altro: potrei citare il cambio di Gonzalez, potrei parlare della prova di Maleh, mi piacerebbe parlare dei cross di Biraghi come della posizione di Ikone’ ma dopo tante amarezze stavolta è il tempo di festeggiare e basta….

SIAMO IN SEMIFINALE!!!

Il buono, il brutto, il cattivo

HELLAS VERONA – FIORENTINA = 1 – 1

Se dovessimo guardare alla sola partita di stasera non potremmo non essere delusi. Dopo un girone di andata in cui la Fiorentina ha spesso deliziato il palato dei tifosi con prove entusiasmanti, la gara di Verona non può non non essere giudicata come insufficiente. Prove incolori di diversi interpreti, più di sessanta minuti incolori. Se però la consideriamo come l’ultima tappa di un girone di andata splendido, allora tutto cambia. La squadra viola gira a 32 punti in piena lotta per l’Europa…. cosa chiedere di più?

IL BUONO

  • Girone di andata : prestazioni, risultati, gol. La Fiorentina, che partiva dalla gestione Iachini e prima da quella Della Valle, dimostra di poter stare nella zona sinistra della classifica. Grazie ad un mercato azzeccato ed un allenatore pronto, veleggia nelle zone importanti della classifica dispensando anche bel calcio. Che abbia finito nel tempo la benzina? Se anche fosse, promossi a pieni voti!
  • Castrovilli : a parte il gol del pareggio, dimostra fin da subito di avere quella voglia che sembrava smarrita nelle ultime settimane. Finalmente ritrova il gol, un cenno di vita da un calciatore su cui tutta Firenze punta. Bentornato!
  • Il risultato: nonostante la squadra non abbia giocato una partita all’altezza, ha portato via un pareggio d’oro. Speriamo conti alla fine della stagione!

IL BRUTTO

  • Igor : semplicemente imbarazzante. Sbaglia sul gol di Lasagna e non solo. Spesso fuori posizione in fase difensiva, aiuta poco anche in fase di impostazione del gioco. Completamente fuori gara.
  • Terracciano: in occasione del palo di Faraoni non copre bene il primo palo (vedasi il gol di Cuadrado a Torino contro la Juventus), poi ripete l’errore anche nel gol di Lasagna. Con i piedi non si discute, ma per il resto...
  • Formazione iniziale : Igor centrale, Terzic a sinistra, i due esterni iper offensivi…mah! La Fiorentina soffre per un tempo e mezzo e trova il pareggio solo grazie ad una delle poche occasioni create. Due punti persi?

Ci vediamo presto al Corner Viola!