Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – SIVASSPOR = 1 – 0

Avete presente quei film in cui ad un certo punto i protagonisti sono costretti a vivere nuovamente situazioni già vissute? Ecco, ieri sera al Franchi, contro i turchi del Sivasspor, ci siamo sentiti come se le lancette del tempo fossero tornate indietro di tre o quattro settimane, quando la Fiorentina creava gioco, sprecava occasioni, rischiava di non riuscire a vincere partite contro compagini assolutamente abbordabili. Menomale che l’incantesimo non è durato per tutti i 90 minuti ed i viola sono riusciti, nonostante le occasioni clamorosamente fallite in avvio da Jovic e Bonaventura, a conquistare la quinta vittoria consecutiva anche se con un solo gol di scarto, troppo poco per vivere serenamente la gara di ritorno. La partita è stata proprio come l’avevo presentata nell’articolo di martedì, con i turchi chiusi nella propria metà campo con tutti gli 11 giocatori sotto la linea della palla e la Fiorentina alla ricerca spasmodica di spazi in cui riuscire ad entrare per avvicinarsi alla porta. Questo ha fatto ancora una volta emergere i problemi strutturali di una compagine che, senza regista, dipende unicamente dalle qualità individuali degli interpreti: menomale che, a fronte di un Ikonè evanescente ed un Nico molto confusionario, Castrovilli ha dato segnali ottimi e Dodò si è confermato in un momento di crescita esponenziale. Resta il rammarico per un passaggio del turno che poteva e doveva essere messo al sicuro nella gara interna e che invece dovrà essere conquistato in uno stadio in cui si gioca in condizioni climatiche difficili, a 1200 metri di altezza, con un campo spesso al limite della praticabilità: i viola dovranno trasformarsi in leoni e soprattutto dovranno essere più cinici sotto porta per sfruttare le occasioni concesse dalla squadra avversaria.

Prima di rituffarsi in campionato con la trasferta di Cremona, resta da sottolineare lo striscione con cui i tifosi del Sivasspor hanno voluto ringraziare il popolo italiano per l’aiuto, la collaborazione, la vicinanza dimostrata in occasione dell’ultimo terremoto che ha colpito il loro paese devastando città intere. La faccia migliore del nostro paese, quello che sa aiutare, che sa accogliere indipendentemente dalla nazionalità, dal colore della pelle, dal mezzo di trasporto su cui ci si muove. Che i tifosi turchi abbiano usato una partita di calcio per farlo, dimostra ancora una volta come lo sport sia uno dei mezzi di socializzazione più importante che esistano.  

IL BUONO

  • Barak: non avrà cambio di passo, non avrà entrambi i piedi, non sarà rapido nel dribbling, ma quando c’è da scaraventare la palla in porta con cattiveria è indubbiamente il numero 1 in questa squadra. Anche ieri sera risolve la pratica con un gol da opportunista e dimostra che almeno il suo acquisto è stato azzeccato. Professionista esemplare, giocatore sottovalutato.
  • Martinez Quarta: Vincenzo Italiano, dopo la grande prova collettiva di sabato, decide di dare fiducia e continuità ai quattro difensori che si erano comportati egregiamente contro il Milan ed ha ragione. Non tutti si ripetono (vedi Igor che ha qualche sbavatura), ma qualcuno riesce a fare addirittura meglio; Lucas Martinez Quarta gioca una partita perfetta difensivamente, intelligente nel far ripartire il gioco ed interessante in fase offensiva dove arriva anche al tiro in porta. Leader!
  • Castrovilli: ma se il colpo di tacco al volo fosse entrato anziché sbattere sulla traversa, almeno stavolta, la Fiorentina avrebbe avuto un pò di risalto sulle testate nazionali? A parte le polemiche, il numero 10 viola sembra ormai recuperato nelle movenze e nella corsa anche se la condizione non può non latitare dopo così tanti mesi di assenza. Torna finalmente a danzare sul pallone, salta avversari come birilli, si getta in profondità con una falcata imperiosa. Bentornato numero 10!
  • Dodò: se Martinez Quarta è indubbiamente il migliore della linea difensiva viola, voglio però spendere due parole anche sul terzino brasiliano che, dopo essere stato massacrato dalla critica per mesi interi, adesso sta tornando su livelli molto alti con grande continuità. Dopo aver asfaltato Doig a Verona ed aver combattuto alla pari con Theo Hernandez, Dodò gioca la terza partita consecutiva fatta di sovrapposizioni, chiusure difensive intelligenti, cross pericolosi. Se continua così, Odriozola lo dimentichiamo presto!

IL BRUTTO

  • Jovic: sbaglia un gol clamoroso dopo pochissimi minuti a causa di quella sufficienza che mi fa sempre imbestialire. E’ successo anche a Bonaventura di fallire una rete, ma il centrocampista ex Atalanta poi si danna l’anima per tutti i minuti che gioca senza risparmiarsi. L’attaccante serbo invece, continua a passeggiare sul rettangolo verde come se fosse un bambino in gita scolastica. Semplicemente irritante.
  • Biraghi: se qualcuno pensa che la mia valutazione risenta dello stupido (ed in parte immeritato) cartellino giallo rimediato negli ultimi minuti, si sbaglia di grosso. Contro i turchi il capitano ha giocato una gara difensivamente discreta, ma come ha superato la metà campo ha combinato disastri in serie. Cross sbagliati, lanci imprecisi, dribbling mai riusciti. Quanto manca Terzic!

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Era logico che si ripresentasse il problema della nostra sterilità offensiva, dato che si è palesato fin dalla prima giornata e a Gennaio non è stato fatto nulla per colmare la lacuna. Spero che Commisso sia rimasto con le mani in mano nel mercato di riparazione perché ormai il nostro campionato non aveva più nulla da dire, e non perché ha cominciato a fregarsene della Fiorentina a prescindere dalla situazione di classifica: infatti se fosse vera quest’ultima ipotesi a quel punto Rocco non ci comprerebbe un attaccante neanche l’Estate prossima, e quindi andremmo avanti un altro anno con Jovic e Cabral.
    Sai cosa mi fa più rabbia? Che anche se Rocco si decidesse a sostituire uno tra Jovic e Cabral, comunque non comprerebbe uno molto migliore di loro. Per dire, pochi minuti fa ho letto che Firmino ha annunciato l’addio al Liverpool a fine stagione, e il mio primo pensiero è stato “Magari si pigliasse noi”. Poi ci ho riflettuto meglio, e ho capito che un presidente per cui è troppo caro perfino Sanabria figuriamoci se si mette a trattare l’ingaggio di Firmino. Eppure potrebbe benissimo permetterselo, anzi potrebbe permettersi di acquistare l’intera squadra del Liverpool, avendo un patrimonio personale di miliardi di dollari.
    Del tuo post mi ha colpito in particolare il commento su Barak, perché hai detto una grande verità: la Fiorentina ha bisogno di meno calciatori che fanno i giochini con la palla ma poi non concludono nulla (tipo Ikoné), e più calciatori come Barak che invece sono concreti e vogliosi, e quindi sono esattamente ciò che serve a questa squadra. Anzi, a qualsiasi squadra.

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    • Ciao Wwayne! Io non so cosa succederà nel mercato della prossima estate (anche se posso immaginarlo), certo è che tra uno Jovic svogliato ed indisponente ed un Cabral non certo fenomenale ma almeno con la voglia di lottare addosso, scelgo sempre il secondo! Quanto a Firmino, è sempre stato uno degli attaccanti preferiti del mio fraterno amico Bomber Siiimo e dunque lo seguo praticamente da sempre: sarebbe semplicemente un sogno, che però resterà tale visto che noi non faremo la Champions!
      Sono felice poi di aver interpretato anche il tuo pensiero nel mio giudizio su Barak: servono meno fronzoli e più cattiveria che da qui a fine stagione abbiamo partite che si decidono sulle mezze palle, sui rimpalli, sulla voglia di arrivare prima degli altri!!

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      • Secondo me non solo a fine stagione, ma in tutte le partite a determinare il risultato è il fatto di arrivare per primi sul pallone. Perché questo accada un giocatore deve avere una buona condizione fisica, e soprattutto deve avere fame: se non si avventa sul pallone con l’occhio della tigre, è logico che l’avversario ci arriva prima di lui.
        Riguardo a Barak, se ti ricordi quest’Estate la Fiorentina è stata a lungo indecisa tra lui e Bajrami (poi finito al Sassuolo). Ebbene, a Marzo Barak ha fatto 7 gol e 1 assist in 1.735 minuti, Bajrami 2 gol e 2 assist in 1.302 minuti: stanno facendo entrambi una buona stagione, per carità, ma direi che tra la Fiorentina e il Sassuolo l’affare l’abbiamo fatto noi! 🙂

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        • Certo che vale in tutta la stagione! Ma noi nella prima parte del campionato andavamo con il freno a mano tirato purtroppo….
          Quanto al confronto tra Barak e Bajrami credo anche io che una volta tanto la società abbia preso la giusta decisione. Speriamo continui così!

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