Negli ultimi mesi i casi di violenza nella fascia di età adolescenziale sono in netta ascesa. La pandemia che speriamo di poter considerare alle nostre spalle, la crisi economica ed adesso la guerra non hanno certamente aiutato i nostri ragazzi a vivere serenamente il nostro tempo ma la risposta non può essere quella delle baby gang. Come provare a capire il disagio di una generazione e riuscire ad affrontarlo? Ne parliamo con l’amico Simone Pesucci!
Una Fiorentina più fortunata che bella conquista tre punti che tengono viva la speranza per la rincorsa all’Europa. Una volta tanto anche la Dea bendata ha arriso a Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi: i due pali colpiti dal Bologna nella prima frazione avrebbero potuto minare tutte le certezze viola, ma stavolta è andata decisamente bene. L’espulsione di Bonifazi poi, ha cambiato del tutto le gerarchie della gara ed ha permesso alla Fiorentina di giocare un secondo tempo arrembante e convincente. Ancora una volta è stato il capitano morale di questa squadra, il condottiero di Firenze Lucas Torreira ad essere decisivo non solamente con una prestazione sontuosa ma stavolta anche con la rete che ha deciso il match. L’uruguagio, insieme alla coppia difensiva composta da Igor e Milenkovic, ha permesso alla Fiorentina di tornare alla vittoria e di continuare a sognare quel traguardo che ad inizio anno sembrava impossibile. Certo il prossimo appuntamento a Milano, contro l’Inter di Simone Inzaghi, non è tra i più agevoli, ma i ragazzi di Italiano hanno dimostrato più volte di essere in grado di giocarsela con tutti a viso aperto. Vediamo adesso i migliori ed i peggiori della gara contro il Bologna.
IL BUONO
Torreira : che vita sarebbe senza il centrocampista uruguagio? Certo in questi anni Pradè ne avrà sbagliate tante di scelte, ma questa è una di quelle che cambia la faccia della squadra. Lotta, sgomita, recupera palloni, imposta il gioco, gestisce i ritmi della contesa. Ultimamente poi, per farlo uscire dalle grinfie delle marcature avversarie, Italiano gli ha chiesto di inserirsi di più in area e di andare ad attaccare l’area avversaria con continuità. Dopo che con il Verona aveva sprecato una chance clamorosa su assist di Callejon, stavolta segna il gol da 3 punti dopo aver colpito anche un palo. Leader indiscusso.
Nico Gonzalez: uno dei giocatori più antipatici contro cui giocare in serie A. Cerca sempre il contatto, simula spesso, picchia almeno quanto viene picchiato….ma quando gioca nella tua squadra lo ami perché non si risparmia mai ed è sempre in grado di fare la differenza. Anche contro il Bologna guadagna decine di falli, riempie gli avversari di cartellini, recupera tantissimi palloni. Fastidioso come una birra calda a Ferragosto.
La coppia Igor Milenkovic: contro una squadra che ha un attacco in cui si mischiano potenza e velocità sbagliano pochissimo. Finalmente si conoscono e si coprono le spalle, le rispettive caratteristiche si sposano perfettamente ed anche le pause sono limitate al minimo. Solo in un’occasione Igor si fa saltare secco da Orsolini che fortunatamente prende il palo, poi più nulla. Coppia titolare.
La Dea bendata:spesso nelle ultime settimane ci siamo rammaricati perché tutti gli episodi sembravano averci voltato le spalle. Contro il simpaticissimo Mihajlovic ci siamo rifatti con gli interessi! Se solo penso a come poteva essere la partita sotto di un gol dopo dieci secondi mi vengono i brividi….Speriamo non ci abbandoni più!
IL BRUTTO
La coppia Piatek – Cabral: la gara contro il Bologna ha dimostrato che purtroppo, al momento, non abbiamo un attaccante completo per l’assalto all’Europa. Piatek, mortifero nei sedici metri, ha nuovamente messo in luce tutti i suoi limiti nella fase di copertura della palla e di costruzione del gioco insieme alla squadra. Pur non avendo di fronte dei mastini insormontabili, il polacco ha perso quasi tutti i duelli personali e non si è mai reso pericoloso. Il brasiliano che lo ha sostituito poi, si è certamente dato da fare, ma è apparso indietro sia nella condizione atletica che nella comprensione del calcio italiano. Spesso anticipato, non è mai riuscito a concludere verso la porta avversaria. Strada in salita!
Terracciano: anche lui sembra essersi fermato al gol subìto contro la Juventus nel recupero. Non è più così sicuro né in presa né soprattutto con i piedi rischiando almeno un paio di volte di regalare occasioni clamorose agli attaccanti felsinei. Se la differenza tra lui e Dragowski risiede soprattutto nel gioco tra i piedi, urge tornare a trovare sicurezza ed intraprendenza. Forza Pietro!
E’ stata la settimana del Diavolo rossonero e di Bomber Simo! La testa della classifica resta del solito duo, ma dietro non mollano e si avvicinano a grandi falcate.
La gara scontata non ha tradito nessuno con la penalità, ma i due di cui abbiamo parlato all’inizio della rubrica fanno un balzo in avanti fondamentale grazie alla vittoria del Milan al Maradona Stadium. Il duo di testa si accontenta della gara scontata, ma il Diavolo ed il Bomber adesso sono vicini al podio e mettono nel mirino Joe. Ecco la classifica aggiornata grazie all’ottimo lavoro del Meneghino di Paderno Dugnano:
Lungo56
Joe il Pistoiese 49
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino e Luchino il diavolo rossonero 48
Bomber Siiimo 40
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 39
Niccolò 29
Francesco il Meneghino Junior26
Sandrino il Bressesino 18
Salva il Molisano 4
Alan 0
Difficile trovare un big match questa settimana ma ci proviamo:
La gara più scontata: LAZIO – VENEZIA = 1
Una delle squadre più in forma del campionato contro una in crisi nera. La compagine di casa piena di calciatori che possono fare rete contro una delle difese più perforate del campionato. Da una parte un tecnico che ha vinto in Italia ed in Europa, dall’altra un esordiente di talento ma pur sempre un esordiente. Può finire in modo diverso? 1 fisso e striscia vincente aperta.
La partita da NON giocare: UDINESE – ROMA
La Roma sembra aver trovato la quadra quantomeno dal punto di vista dei risultati. Il gioco è sempre piuttosto mediocre ma nelle ultime gare ha raccolto quanto ci si aspetterebbe da una compagine guidata da Mourinho e che ha fatto investimenti molto ingenti. Però l’Udinese è in forma, da quando sono rientrati Deloufeu e Pereyra gioca molto meglio, e sta trovando la rete con più interpreti anche se Beto è a secco da diverse settimane. A tutto questo si deve poi aggiungere che la Roma è stata impegnata giovedì col Vitesse in quella manifestazione che il prossimo anno piacerebbe tanto giocare a me….insomma proviamo anche a gufare, magari i giallorossi si fermano! Gara aperta, non faccio pronostici….
La sorpresa della giornata: TORINO – INTER = 2 (Risultato 0 – 2)
Certo non è un big match vero e proprio ma le squadre di Juric sono sempre difficili da affrontare. Nel girone di ritorno non sembra più il Toro dell’andata ma le grandissime prove di Bremer in difesa, gli spunti di Brekalo sulla trequarti ed il recupero di Belotti potrebbe fare la sorpresa. L’Inter vista a Liverpool però, mi ha sinceramente colpito positivamente. Ha fatto la gara che doveva e poteva cerca l’impresa eroica se solo Sanchez non avesse avuto la grande idea di farsi buttare fuori. I nerazzurri inoltre ritrovano Barella, potranno contare su uno Dzeko che si è riposato in settimana e su di un Lautaro che ha finalmente ricominciato a segnare con continuità. Se a ciò aggiungiamo la differenza di motivazioni tra il Torino già tranquillo e l’Inter a sgomitare per lo scudetto, penso che la bilancia propenda dalla parte di Simone Inzaghi ed i suoi ragazzi. Vittoria esterna e Inter in corsa per lo scudetto!
Un pareggio sostanzialmente giusto premia in egual misura le due contendenti che hanno giocato una partita piacevole in cui entrambe avrebbero potuto realizzare più reti. La squadra di Italiano, dopo la doppia atroce delusione contro Sassuolo e Juventus, ha dovuto far fronte a diverse assenze: rinunciare contemporaneamente a Nico Gonzalez, Bonaventura ed Odriozola diventa pesante soprattutto per lo sviluppo della manovra. Forse anche per questo Terracciano, dopo aver provato inizialmente a far partire l’azione dal basso, ha iniziato a lanciare lungo nella speranza di scavalcare la prima linea del pressing scaligero. E’ chiaro che il pareggio di oggi rallenta ulteriormente la corsa europea della Fiorentina, ma credo sia assolutamente da evitare un atteggiamento di delusione. Vorrei ricordare a tutti da dove arriviamo (tre stagioni consecutive in lotta per la salvezza), e cosa sia stata questa estate con la staffetta tra un Gattuso rincorso e poi lasciato ed un Italiano tirato fuori dal cappello del prestigiatore. Senza poi contare la scelta di far partire il capocannoniere del campionato nel mercato di gennaio… mettendo tutto sulla bilancia siamo sicuri che sia un campionato deludente? Certo è che se i viola vorranno rimanere in corsa per un posto in Europa, nel lunch match di domenica contro il Bologna si deve per forza vincere!
IL BUONO
Terracciano: nel primo tempo risulta decisivo in più occasioni e non solo come portiere. E’ infatti eccezionale nel neutralizzare il tiro di Lasagna trovatosi da solo contro l’estremo difensore viola ma non si limita a questo. L’azione di Ikonè che porta al gol di Piatek infatti, nasce da un rilancio preciso del portiere viola sui piedi del francese che si invola in contropiede. Una domenica da protagonista.
Piatek: è vero non regge un pallone davanti, non riesce a far salire la squadra, non viene quasi mai incontro ai centrocampisti. Però ha una dote eccezionale: ogni volta che una palla vacante arriva in area di rigore lui è lì! Segna un gol bellissimo, ne sfiora altri due con tre sole conclusioni verso la porta. Probabilmente ha ragione Italiano quando dice che la squadra ancora non lo conosce così bene da servirlo nel modo migliore, ma già così basta ed avanza. Pum pum pum!
Torreira : sbaglia una rete incredibile, ma nel secondo tempo arriva alla conclusione tre volte di piede e di testa. E’ l’anima, il cuore, il cervello ed i polmoni della squadra tanto che nel momento in cui alza bandiera bianca ed al suo posto entra Amrabat si spenge completamente la luce e viene a mancare anche l’ardore. Imprescindibile.
IL BRUTTO
La coppia Venuti – Biraghi: i due esterni bassi viola hanno disputato una gara imbarazzante. Lollo peggio del capitano, ma comunque entrambi sono stati l’anello debole dell’undici viola. Nella prima frazione di gioco, Venuti è stato scherzato in ogni situazione da Lazovic che ha messo diversi palloni invitanti in area di rigore, mentre Biraghi non solo non è mai riuscito a ribaltare l’azione, ma ha anche sofferto oltremodo la coppia Tameze Faraoni. L’assenza di Odriozola a destra non ha probabilmente permesso a Torreira e compagni di avere quegli sbocchi a destra che solitamente aiutano l’azione viola, mentre quella di Bonaventura a sinistra non ha offerto al capitano della Fiorentina quell’equilibrio necessario per giocare il calcio che piace a Italiano. Due oneste riserve se vogliamo alzare l’asticella.
Milenkovic: se vuole essere il perno difensivo viola non può fare questi errori! L’ingenuità che costa il rigore del pareggio è un remake già visto e rivisto. Peccato, veniva dalla prova sontuosa contro la Juventus ed anche oggi, prima e dopo l’episodio in questione, si era disimpegnato molto bene. La corsa per l’Europa però si gioca anche sui particolari e non è più consentito sbagliare. Bisogna crescere mentalmente!
Vincenzo Italiano :stravedo per il tecnico siciliano che ha finalmente rimesso la Fiorentina sulla carta geografica del calcio che conta ma stavolta non l’ho proprio capito. La scelta di Maleh contro una squadra così forte fisicamente è solamente un bruscolino rispetto all’errore che compie nel secondo tempo quando, una volta deciso di sostituire Piatek (chissà perché), inserisce Nico Gonzalez come punta centrale. La squadra già da alcuni minuti stava perdendo lucidità ed aveva iniziato a lanciare palloni lunghi per la punta…ed allora perché non un attaccante come Cabral? L’inserimento dell’argentino poteva avere un senso se la squadra avesse cambiato modo di giocare cercando di andare dentro con scambi palla a terra in velocità ma, una volta uscito poi Torreira, il fosforo in campo non c’era più. Allora perché?
Maleh: il giovane centrocampista sembra in un periodo di involuzione e, contro un Verona fisico, non riesce a ribaltare l’azione né a recuperare troppi palloni. Probabilmente non è una gara adatta a lui, ma qualcosa in più si poteva e si doveva fare. Rimandato.
Un balzo indietro epocale! E’ assurdo che nel 2022 si torni a far parlare le armi affogando la volontà di dialogo e di libertà nel sangue. All’improvviso, senza nessun tipo di preparazione, l’Europa torna a vivere i sentimenti di paura, terrore, morte e tristezza. Ne parliamo con Simone Pesucci e Francesco Mazzocchi che ci porta la sua esperienza di vita dalla Germania.
E’ stato un weekend strano con tanti risultati a sorpresa che non cambiano la testa della classifica. Pur azzeccando la vittoria del Napoli, il Lungo non riesce ad andare in fuga ma guadagna comunque un punto su Joe.
Il pareggio interno dello United costa infatti al Lungo la penalizzazione, mentre Joe e L’Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino azzeccano la scontata e restano dunque in scia. Tra gli altri, anche il Genoa che blocca l’Inter ed il Marsiglia in Ligue 1 creano problemi e penalizzazioni e non permettono alla maggioranza di muovere la propria classifica. Vediamo dunque la nuova situazione di classifica aggiornata grazie all’ottimo lavoro del Meneghino di Paderno Dugnano:
Lungo55
Joe il Pistoiese 48
Argentino Fiorentino ormai quasi Parigino 47
Luchino il diavolo rossonero 44
Carlo il Meneghino di Paderno Dugnano 38
Bomber Siiimo 36
Niccolò 28
Francesco il Meneghino Junior 25
Sandrino il Bressesino 19
Salva il Molisano 5
Alan 0
La prossima settimana torna la Champions League e dunque già stasera scende in campo l’Inter, ecco le partite da giocare questo weekend:
La gara più scontata: JUVENTUS – SPEZIA = 1
Non credo sia necessario dire nulla. Il vento in campionato è cambiato per tutta una serie di motivi e non sarà certo lo Spezia di Thiago Motta a fermarlo. E poi questa settimana non ho proprio voglia di parlare degli strisciati. 1 fisso e Champions nel mirino.
La partita da NON giocare: UDINESE – SAMP
Se si dovesse guardare alle ultime giornate di campionato, direi che l’Udinese può essere considerata favorita. La squadra del mio amico Gabriele Cioffi (Liceo Gramsci docet!) sembra tornata in forma ed il recupero dei due giocatori di maggior talento, Deulofeu e Pereyra, aiuta tantissimo lo sviluppo della manovra. La Sampdoria invece, nonostante il ritorno di mister Giampaolo, non ha ancora trovato né gioco né continuità ed inizia a rischiare grosso se non porta a casa almeno un punto. Dovessi metterci 1 euro giocherei X ma non mi convince….
La sorpresa della giornata: NAPOLI – MILAN = 1 (Risultato 2 – 1)
Innanzitutto credo sarà una partita bellissima! Il Napoli di Spalletti ha vinto a Roma contro la Lazio una partita fondamentale nella corsa scudetto, ma la vera svolta potrebbe arrivare domenica sera. I padroni di casa hanno l’innegabile vantaggio di aver avuto tutta la settimana per preparare la partita e di avere grandissimo entusiasmo derivante dalla striscia consecutiva di risultati utili che hanno permesso l’aggancio alla vetta. Dall’altra parte il Milan viene da un’ottima prestazione nel derby di Coppa Italia dove forse avrebbero meritato di vincere, ma hanno il problema di trovare il gol. Il probabile successo dell’Inter poi, potrebbe mettere pressione alle due squadre che vorranno certamente guadagnare la vetta della classifica. La bilancia potrebbe pendere a favore dei padroni di casa un pò per la spinta del pubblico, ed un pò per l’assenza di Romagnoli che, sommata a quella di Kjaer, potrebbe aprire falle importanti nella retroguardia rossonera. Vado dunque con la squadra che ha avuto più tempo per preparare il big match! Napoli vittorioso e solitario in vetta!
Ho preferito aspettare qualche ora prima di scrivere quella che è la rubrica più difficile dall’inizio del blog. Qualcuno ha scritto che la partita di ieri sera è la fotografia esatta della storia quasi centenaria della compagine viola. Bella, a tratti bellissima, divertente ed amata visceralmente dalla propria città, molte volte all’altezza (anche la splendida Curva Fiesole) della culla del Rinascimento, ma purtroppo spesso beffata a pochi centimetri dal traguardo. E’ successo così anche nella partita dell’anno, quella del ritorno del numero 7 strisciato a Firenze che era però soprattutto una semifinale di Coppa Italia, forse la via maestra per tornare in Europa oltre che per alzare un trofeo che manca da troppo tempo a Firenze. E’ difficile rimproverare qualcosa ai ragazzi di Vincenzo Italiano che hanno tirato fuori una delle migliori prestazioni non solo dal punto di vista del gioco, ma anche e soprattutto dell’attenzione e della maturità. La Fiorentina è stata l’unica compagine a creare gioco, a costruire azioni, a giocare a calcio! Anche quando le forze sono iniziate a mancare per 70 minuti molto dispendiosi dal punto di vista atletico e psicologico, Torreira ed i propri compagni hanno avuto la capacità di gestire il ritmo della gara senza continuare ad attaccare a tambur battente come invece facevano fino a qualche mese fa. Tutto ciò però non è bastato e la beffa finale dell’autogol del cuore viola Lorenzo Venuti è stato l’epilogo di un film che lascia tanta amarezza, ma anche consapevolezza di avere finalmente un gruppo di calciatori, un allenatore, una società ed una città che rema tutta nella stessa direzione. Avanti così, la ruota prima o poi girerà!
IL BUONO
Ikoné: ma che diavolo di funambolo è questo francesino? Un giocatore meraviglioso, il suo sinistro magico assomiglia alla racchetta di John McEnroe dalla quale le palline sognavano di essere accarezzate, inventa giocate a getto continuo, salta sempre l’uomo. Poi quel vizio, che già conoscevamo quando è arrivato, della scarsa precisione sotto porta ma…se avesse anche quella sarebbe adesso a Firenze? L’amerei anche se segnasse (questa magari i gobbi non la capiscono…pazienza)!
Igor – Milenkovic: lo sbruffoncello col 7 stanotte mi sa che li ha sognati. Noi che lo conosciamo sapevamo che quando trova i difensori che non gli danno tregua (come Bremer o Casale) difficilmente riesce a trovare le sue giocate e la coppia centrale viola ha interpretato alla perfezione la marcatura. Hanno spesso giocato d’anticipo, hanno quasi sempre trovato il corpo a corpo che li ha visti uscire vincenti. Quarta in panca a lungo please!
La coreografia ed il comportamento della Curva Fiesole: probabilmente gobbovic si sarà chiesta chi era quel vecchino col naso adunco raffigurato sulla coreografia ma del resto con la cultura non si mangia. Dispiace che i soliti giornaloni oggi parlino principalmente di quei pochi, anzi pochissimi, che hanno offeso quello col 7 con gli stessi epiteti che avevamo condannato in occasione della partita di Bergamo. La verità è che ieri sera la maturità di uno stadio intero ha fotografato perfettamente la bellezza della nostra città. Quando la squadra e la tifoseria vanno di pari passo siamo una forza assoluta!!
IL BRUTTO
Piatek: mi dispiace dirlo, ma l’unico calciatore che mi è apparso fuori ruolo e fuori spartito è stato il polacco. Ho sempre più paura che non sia il giocatore giusto per questa squadra sia tecnicamente (alcuni stop nel primo tempo sono stati imbarazzanti), che tatticamente. L’idea di calcio di Vincenzo Italiano prevede un attaccante che viene più incontro, che aiuta maggiormente la squadra liberando gli spazi per gli inserimenti degli esterni offensivi e delle mezzali. Certo tutte cose che si possono imparare ma che richiedono tempo e la Fiorentina di tempo ne ha poco sia in Coppa che in campionato. Spero di sbagliarmi!
Il risultato :guardando la partita, i numeri, le statistiche, lo spettacolo offerto, è mancato davvero solamente quello. Già il pareggio sarebbe stato stretto, la sconfitta poi…. Questa squadra però può giocarsela con tutti e lo può fare su tutti i campi. Crediamoci!