SAMPDORIA – FIORENTINA = 0 – 2
Finalmente la continuità! Dopo un inizio di stagione condito da troppi bassi ed alcuni alti, la Fiorentina sembra aver trovato la propria squadra. Grazie ad alcuni aggiustamenti tattici, la crescita di condizione generale della rosa ed una maggiore attenzione in fase difensiva, i viola hanno inanellato la quarta vittoria consecutiva, tra Europa e campionato. La strada per la risalita in graduatoria è ancora lunghissima, ma finalmente si intravede una luce in fondo ad un tunnel che ha fatto perdere troppi punti ad inizio stagione.
La gara di Genova si è rivelata meno ostica del previsto innanzitutto per la caratura tecnica dell’avversario, ma soprattutto perché i ragazzi di Vincenzo Italiano hanno trovato la rete alla prima occasione con il redivivo Jack Bonaventura. L’azione è stata magnifica, ha coinvolto diversi giocatori, ed ha aiutato i viola a mettere subito la macchina sulla strada giusta. Nonostante la consueta incapacità di chiudere le gare il prima possibile, la Fiorentina ha finalmente gestito la contesa senza rischiare di buttarla nonostante alcune decisioni arbitrali a dir poco controverse. La crescita di una squadra passa anche dalla gestione dei vantaggi, dall’attenzione con cui si alza o abbassa il ritmo del gioco, dalla capacità di trovare i calciatori in grado di mantenere il possesso palla (Ikoné su tutti) nel momento in cui si devono spengere gli ardori avversari. Mercoledì al Franchi arriva una Salernitana capace di tutto, di vincere fuori casa contro la Lazio e farsi raggiungere dalla Cremonese in casa: tocca alla Fiorentina dimostrare che il percorso di crescita non accenna a fermarsi.
IL BUONO
- Bonaventura: bentornato Jack!! Il rettore del centrocampo ha finalmente giocato una partita sui propri livelli. Quantità, qualità, capacità tecniche, leadership. Con questo Bonaventura la Fiorentina è tutta un’altra squadra: acquisisce imprevedibilità, capacità di inserimento, cattiveria sottoporta. Quanto ci sei mancato!
- Milenkovic: se Bonaventura è stato il grande assente del centrocampo, Nikola lo è stato della retroguardia. Il centrale serbo fino ad oggi non era riuscito a trovare grande continuità a causa di acciacchi, infortuni, squalifiche. Adesso che è tornato in pianta stabile in mezzo alla difesa, come per magia i viola subiscono meno reti e sembrano anche meno frenetici nella protezione degli spazi. Sicuramente qualche aggiustamento c’è stato, ma la presenza di Milenkovic è il primo ingrediente: nonostante il mondiale poi, Nikola non tira indietro la gamba e non si risparmia mai. Ha ricominciato anche a segnare: il nostro vero capitano!
- Ikonè: finalmente dentro al gioco viola, finalmente protagonista. Riesce a dare continuità alle ultime prestazioni e, nonostante l’ennesima incertezza davanti al portiere avversario, è interprete di una prova convincente non solo nel saltare l’uomo, ma anche nella gestione della palla. Nel secondo tempo, quando la Fiorentina ha bisogno di nascondere il pallone agli avversari, si appoggia spesso all’esterno francese che sbaglia poco o nulla. Jonathan stavolta mi hai proprio convinto!
- Difesa imbattuta: in una domenica finalmente serena, ho notato un paio di cose che mi sono veramente piaciute. Innanzitutto l’azione del primo gol che coinvolge tantissimi calciatori viola che riescono a fare la cosa giusta: da Ikoné a Dodò che arriva sul fondo fino a Bonaventura che si inserisce e calcia di prima, la Fiorentina ha segnato proprio un bel gol, probabilmente il più bello di questa stagione finora. E poi la difesa imbattuta: con un Terracciano che regala tranquillità, ed una coppia di centrali concentrata e sportivamente cattiva, i viola hanno ritrovato delle certezze che ad inizio anno sembravano svanite. Avanti così ragazzi!
IL BRUTTO
- Jovic: continua a giocare come se ci facesse un piacere. Italiano nel post match cerca di giustificarlo dicendo che ha giocato con un dolorino, Flavio, il mio socio al Corner Viola, dice che viene servito male. Io so solamente che Cabral, nella seconda frazione di gioco, viene servito nello stesso modo ma gioca molti più palloni, si rende pericoloso e soprattutto esce con la maglia sudata. Tra i due serbi poi, se riuscite, trovate la differenza!
- Rigore tolto al VAR: una volta tanto che un Direttore di Gara si era preso la responsabilità di fischiare un rigore senza prima andare alla TV, la chiamata viene cancellata proprio dalla tecnologia. Detto che il rigore era evidente, trovo la giustificazione al cambio di decisione ancora più grave della topica: il VAR ha tolto il rigore perché Marinelli aveva visto il fallo di Audero, mentre invece la spinta era di Villar. Quindi, siccome il fischio aveva punito un calciatore che in realtà non aveva commesso l’infrazione, il fallo successivo di Villar non poteva essere punito perché Marinelli lo aveva visto ma non lo aveva sanzionato. Siamo oltre la soglia del ridicolo.
A voi per i commenti!!
La Salernitana è capace di fare grandi imprese e scivoloni assurdi perché fino a 6 mesi fa era la squadra di Paperino, ed è diventata improvvisamente una squadra da piazzamento medio – alto. Di conseguenza non ha ancora trovato continuità nei risultati e nelle prestazioni, un po’ perché non è abituata a dominare l’avversario, un po’ perché i giocatori sono quasi tutti nuovi e non hanno ancora trovato l’amalgama. Questa fase di rodaggio capitò anche a noi quando passammo da Zoff a Prandelli, o al Sassuolo quando passò da una salvezza soffertissima al diventare la regina delle piccole che è tuttora.
Riguardo alla partita di ieri, ho capito che avremmo vinto quando ho visto che Stankovic aveva cambiato Montevago con Gabbiadini. Se la Sampdoria è così raccattata che deve mettere come punta titolare un Primavera e come punta di riserva uno che non segnava neanche nel Napoli di Sarri, allora è chiaro che non la salverebbe neanche un mago come Ballardini o Davide Nicola. Figuriamoci un novellino come Stankovic (devo ancora capire perché ha deciso di bruciarsi la carriera sul nascere accettando una causa persa come quella dei blucerchiati).
Comunque che Jovic abbia giocato con un dolorino non ci credo neanche se lo vedo: già in passato ha dimostrato che al primo dolorino esce dal campo a gambe levate, perché ha una paura folle di saltare il Mondiale. Magari nella sua testa sarà lui il capocannoniere di Qatar 2022. Io invece sono così sicuro del suo flop che faccio una scommessa: se Jovic segna anche solo un gol ai Mondiali, vado a lavorare con la sua maglietta addosso! 🙂
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Allora amico mio aspetterò con ansia il servizio fotografico!!!
A parte gli scherzi, la Sampdoria è veramente messa malissimo, al momento la peggiore del campionato tra quelle che abbiamo affrontato.
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Anche la Cremonese è messa male, ma se non altro ha una piazza entusiasta di fare la serie A dopo quasi trent’anni. I tifosi della Samp invece sono tutt’altro che contenti di fare l’ultima ruota del carro (in più i liguri mugugnano per natura, io lo so bene perché ho vissuto tra loro per un anno), quindi anziché entusiasmo trasmettono alla squadra ancora più nervosismo.
Comunque se la Sampdoria retrocede io stappo lo spumante: un po’ perché i miei amici liguri sono tutti genoani, un po’ perché non mi è andato giù il trucchetto di far cedere la società a Ferrero il giorno stesso in cui è stato arrestato (e soprattutto non mi è piaciuto che il palazzo abbia accettato questa furbata come se niente fosse). Magari avessero permesso di fare questi giochi di prestigio a noi ai tempi di Cecchi Gori… grazie per la risposta! 🙂
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In realtà devo dire che i tifosi doriani si stanno comportando con grandissima dignità ed hanno una media di quasi 20000 spettatori a partita. Sono invece assolutamente d’accordo sulla questione Ferrero. Un’altra porcata concessa ad una società che sarebbe fallita sotto i colpi di un clown!
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Buondì caro Lungo. Giudizi ultracondivisibili.
Sorprendente quello strappò imperioso di Kouame a Genova: una sorpresa del suo repertorio che nessuno sospettava.
Quando ho visto per la prima volta Odriozola ho pensato “questo terzino è un lusso per questa società”. Idem della coppia Amrabat – Torreira per un unico ruolo. E infatti…
Ora ti dico che per come ragionano i nostri dirigenti, avere Kouame e Nico contemporaneamente in rosa secondo me è un lusso. I rumors sul futuro dell’argentino li leggo così 😄
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Ciao Ugo, bentornato! Effettivamente Kouame’ migliora ogni partita e questo grazie soprattutto alla sua professionalità ed etica del lavoro. Esattamente il contrario di Nico….Scaloni ha candidamente ammesso che alcuni argentini non stanno giocando nei club per precauzione: indovina a chi ho pensato? 😅
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