Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BOLOGNA = 1 – 2

Un passo indietro clamoroso, una caduta fragorosa che provoca dolore come un cazzotto in bocca che non ti aspetti. La sconfitta contro il Bologna rappresenta questo e molto di più per le dichiarazioni ascoltate dopo la gara da chi dovrebbe rappresentare la squadra davanti ai microfoni e dovrebbe spiegare cosa succede nel rettangolo di gioco. La Fiorentina, dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Torino, e la prova convincente di Roma contro la Lazio, viene presa a pallonate dal Bologna di Thiago Motta che prepara la partita alla perfezione e vince con merito a Firenze dopo tempo immemore. E stavolta non regge nemmeno la scusa della scarsa qualità della rosa visto che quella rossoblù non è certamente migliore di quella viola: Thiago Motta ha a disposizione una difesa composta da calciatori semi-sconosciuti che farebbero fatica non solamente a Firenze, e davanti ha un attaccante che viene ancora cercato a Parma dal momento che non l’hanno mai visto. Per non parlare di un portiere che anche ieri sembrava la controfigura di Calamity James….Terracciano sul gol di Posch poteva certamente fare di più, ma nel primo tempo ha eseguito un paio di interventi notevoli. Spero solamente che il dubbio che ieri serpeggiava in curva, cioè che inconsciamente la squadra abbia mollato in campionato per puntare tutto sulla Coppa abbia un fondo di verità, perché altrimenti la preoccupazione sarebbe ancora maggiore: una Fiorentina come quella di ieri sera avrà grandi difficoltà anche a superare la Cremonese in una doppia sfida, figuriamoci il Braga secondo in classifica in Portogallo!

Come sa chi mi segue su questo blog, amo ricordare che i numeri non mentono mai e la squadra viola ha guadagnato 1 punto nelle ultime 4 gare, ha vinto 6 partite sulle 21 disputate ed è nella parte destra della classifica: nel contempo però, Commisso e soci hanno chiuso il bilancio con 46 milioni di utili e, probabilmente, per loro è l’unica cosa che conta.

IL BUONO

  • Saponara: dopo aver cambiato faccia alla partita di Roma, ieri sera si è ripetuto confermandosi il migliore in campo tra le fila viola. Certo qualche pallone lo ha perso, ma è stato l’unico ad accendere la luce: un gol, una traversa a dir poco meravigliosa e qualche serpentina che hanno creato quella superiorità numerica che gli altri non riuscivano a trovare. Unico fiore nel deserto viola.
  • Thiago Motta ed il suo Bologna: il mio socio, Flavio Bardaro, non è d’accordo ma ieri i felsinei ci hanno preso a pallonate in lungo ed in largo, hanno dominato il centrocampo, hanno trovato delle verticalizzazioni a noi sconosciute. Hanno giocato un calcio riconoscibile per i propri calciatori che sapevano esattamente cosa fare, a differenza dei nostri che, una volta bloccati Barak e Bonaventura, sono andati completamente in crisi. Il Bologna gioca un calcio in cui si capisce chi deve fare cosa, riesce a valorizzare un mezzo calciatore come Zirkzee ed a far sembrare un bomber anche Orsolini. Grande merito di ciò, deve essere riconosciuto a Thiago Motta che, dopo aver raccolto la difficile successione di Italiano a Spezia, adesso sta cercando di far dimenticare, calcisticamente parlando, Mihajlovic a Bologna. Non ci avrei scommesso un euro, ma sta dimostrando a tutti di essere un allenatore di Serie A: chapeau!  

IL BRUTTO

  • L’approccio alla gara: la Fiorentina è stata letteralmente dominata sia in avvio del primo tempo, che in avvio della ripresa. Ha subito rete su palla inattiva in entrambi i frangenti di gara, ha regalato palloni, spazi di campo e tempi di gioco al Bologna senza mai riuscire a controbattere. L’atteggiamento è stato remissivo, le trame inconcludenti, la reazione nulla. Tra capitano, allenatore e società, c’è qualcuno nel pianeta viola che riesca a far capire l’importanza delle partite?
  • Barak: effettivamente il rinnovo di contratto lo ha tranquillizzato. Ieri, a dire il vero, sembrava addormentato più che tranquillo. Ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare, ha perso palloni su palloni, ha causato il rigore, non ha mai trovato lo spazio di inserimento nell’area di rigore avversaria. Se la reazione ad un bel contratto fino al 2027 è questa, allora stiamo freschi!
  • Amrabat: contro un Bologna tatticamente perfetto, che ha bloccato i due unici centrocampisti di qualità che abbiamo, è uscito il vero Amrabat, un calciatore tecnicamente non eccelso, che tocca la palla troppe volte prima di rigiocarla, che etra in confusione non appena viene pressato con i tempi giusti. Il nuovo Xavi (o Iniesta se preferite), si dimostra ancora una volta un ottimo gregario incapace di prendere in mano una squadra che voglia giocare a calcio e non fare un combattimento di wrestling. Testa sul manubrio e pedalare!
  • Vincenzo Italiano: al termine dell’ennesima prova indecente della sua squadra, ci offre le solite parole, la stessa conferenza stampa di sempre senza un’assunzione di responsabilità, una spiegazione allo scempio che anche stavolta quasi 31.000 spettatori devono sorbirsi. Stavolta però, ecco la chicca finale: il povero cucciolotto nostro si è offeso perché dalla curva abbiamo cantato un cattivissimo coro che diceva “fate ridere”! Povero topolino, stamattina magari invece che alle 10,00 vi sveglierete alle 9 perché vi abbiamo turbato il sonno. O magari ieri sera invece che lo champagne avete dovuto bere una Vernaccia perché le bolle vi davano acidità….ma non vi vergognate nemmeno un pò? Se solo lavoraste ogni mattina, doveste pagare un biglietto e magari sobbarcarvi un viaggio per vedere queste prove scandalose, scommetto che gridereste anche di peggio. Tacete e chiedete scusa, è l’unico atteggiamento saggio.

A voi per i commenti!!