Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ATALANTA = 3 – 2

Che sport meraviglioso è il calcio! In qualunque altra disciplina, dal basket alla pallavolo, dal baseball al rugby, una squadra letteralmente dominata come la Fiorentina dei primi 25 minuti di ieri, mai e poi mai si sarebbe trovata al riposo in vantaggio! Ed invece il meraviglioso football è assolutamente imprevedibile proprio per questo, perché a volte basta una scintilla e tutto si capovolge! La squadra che sembrava in balìa dell’altra inizia a dominare, sembra correre di più, sembra migliore dal punto di vista fisico, tecnico e tattico.

Certo se da una parte Vincenzo Italiano ha azzeccato ogni singola mossa, compreso l’inserimento di Biraghi a destra, dall’altra Gasperini si è impegnato per mettere in difficoltà la propria compagine. Se gli ingressi di Beltran, Kouamè ed Arthur hanno permesso di guadagnare 30 metri di campo e di segnare il gol della vittoria, le sostituzioni di Koopmeiners e Lookman sono state tecnicamente assassine. L’Atalanta con quelle mosse ha perso il controllo del gioco, non ha più avuto quella profondità che nella prima frazione aveva dato tanto fastidio ai centrocampisti viola e si è progressivamente spenta senza più riuscire a trovare la via dell’area di rigore avversaria. Dall’altra parte invece, la Fiorentina è salita di livello, ha conquistato campo mettendo in mostra (finalmente) un indomabile Parisi a sinistra, un Brekalo in netta crescita, un Beltran con colpi importanti. Giusto però che il gol del successo porti la firma di Kouamè, uno degli scudieri di Italiano che ha sempre speso parole al miele per questo grandissimo professionista che dimostra ancora una volta quanto conti la voglia di migliorarsi con il lavoro, la voglia di emergere!

Adesso inizia la maratona della Conference League dove la Fiorentina vuole ripetere il percorso della scorsa stagione sperando non solamente in un esito finale diverso, ma anche in un girone più tranquillo grazie ad un approccio lontano da quello della scorsa stagione.

IL BUONO

  • Kouamè: segna il gol di rapina che vale 3 punti. Spesso quando entra a gara in corso è in grado di far succedere qualcosa anche solo con l’energia che sprizza da tutti i pori. Avrà tanti difetti, ma non quello di mollare. La classe operaia va in Paradiso!
  • Parisi: finalmente titolare, finalmente padrone della fascia sinistra. E’ una furia, si sovrappone spesso, regala sempre il movimento in appoggio ai propri compagni. E’ per questo che al termine della gara risulta il calciatore con il maggior numero di palloni giocati e di palloni recuperati. Avanti così!
  • Martinez Quarta: nella marcatura di Lookman ci capisce poco, ma il gol di testa che segna sotto la Fiesole è semplicemente meraviglioso. Oltre ad esso, si sgancia con regolarità per andare a costruire sulla linea dei centrocampisti e non molla di un centimetro fino alla fine. Seppur con tante, troppe pause, gioca finalmente una partita convincente. Primo segno di rinascita?
  • Vincenzo Italiano: stupisce tutti con una formazione iniziale in cui il centrocampo è fatto di soli muscoli e, probabilmente più per l’approccio dell’Atalanta che per le scelte operate, viene fatto a fette per 25 minuti. La sua Fiorentina però ha il grandissimo merito di trovare la scintilla in grado di accendersi per non spengersi più. Nella ripresa poi, opera lo scacco matto a Gasperini azzeccando ogni scelta. Seppur con i suoi limiti, resta il fulcro del progetto Fiorentina.

IL BRUTTO

  • Terracciano: se sul primo gol possiamo provare a giustificarlo per la deviazione, sulla rete di Lookman è indifendibile. Viene nuovamente bucato sul suo palo lasciando sguarnito quello che è il punto di riferimento fondamentale per ogni portiere. E’ lentissimo a reagire al tiro e sembra aver perso anche sicurezza con i piedi. Sicuri che l’alternanza faccia bene?
  • Dodò: è il lontanissimo parente del calciatore che abbiamo ammirato nella scorsa stagione. Con l’avanzamento di Quarta sulla linea dei centrocampisti, è obbligato a stringere verso il centro interpretando quasi il ruolo di terzo difensore centrale. Inventa un’occasione clamorosa per Nico Gonzales ma non basta. Diligente, ma il vero Dodò è un’altra cosa.
  • Gasperini: se avesse l’umiltà di fare autocritica, capirebbe che questa guerra strisciante che ha deciso di combattere ogni volta che si presenta al Franchi è dannosa innanzitutto per lui. Grazie ai suoi atteggiamenti ed alle sue dichiarazioni, l’Atalanta è divenuta ormai una nemica giurata della Fiorentina e l’ambiente è sempre caldissimo. Non solo, ma anche la lucidità nell’interpretare la gara sembra risentirne: le sostituzioni effettuate ieri sono state dannose per la manovra e per il risultato finale. Pensi più al campo, meno alle dichiarazioni….è molto più bravo come tecnico che come comunicatore!

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Noto con estremo stupore che N’Zola non figura tra le note dolenti.
    C’è un motivo per il quale non lo hai citato ?
    Credi sia ancora troppo presto per buttargli la croce addosso ?
    Dici che se si sblocca a Udine poi inizia a segnare con regolarità ?

    Grazie per la risposta

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    • Ciao bomber!
      Non ho citato Nzola per due motivi: prima di tutto credo che la sua prova di ieri sia stata certamente insufficiente ma non peggiore di quella di Dodò e di Terracciano e poi perché nella ripresa mi è sembrato più dentro al gioco, più coinvolto, più sciolto. Non so se è solamente una mia impressione ma anche Niccolò, mio collega, ha avuto l’ha vista in questo modo. Chissà….forse sono solamente gli occhi del tifoso….

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  2. L’anno scorso, quando Dodò fu espulso dopo 20 minuti contro la Roma, io mi arrabbiai moltissimo con Italiano. Non per la scelta di schierare Dodò (l’alternativa era Venuti e peggio mi sento), ma perché era chiaro fin dai primi minuti che Dodò non riusciva a contenere Zalewski, e quindi Italiano avrebbe dovuto studiare un modo per aiutare il suo difensore prima che quest’ultimo si facesse espellere.
    Ieri con l’Atalanta è successa una cosa simile: era chiaro fin dai primi minuti che nessuno riusciva a contenere Koopmeiners, e quindi Italiano avrebbe dovuto prendere subito le contromisure. Invece ancora una volta l’allenatore non ha fatto nulla, e il logico risultato è che Koopmeiners ci ha fatto gol. Alla luce di questo sono contento di aver vinto contro l’Atalanta, ma mi dispiace constatare ancora una volta che Italiano non sa leggere la partita e agire di conseguenza, almeno per quanto riguarda la fase difensiva.
    Un altro motivo di contentezza per me è il fatto che Duncan abbia fatto l’assist per il gol di Martinez Quarta. Come sai stravedo per lui, e ogni volta che lo vedo giocare mi piace sempre di più.
    Una cosa che non c’entra con la Fiorentina. Come ricorderai, a inizio campionato abbiamo elencato quelle che secondo noi erano le maggiori indiziate per la retrocessione. Nessuno di noi 2 aveva indicato il Cagliari, ma dopo averlo visto contro l’Udinese comincio a credere che non possa salvarlo neanche uno abituato ai miracoli come Ranieri. Nella partita di ieri i sardi hanno provato a giocare con lo schema più semplice del mondo: i centrocampisti centrali passavano il pallone agli esterni, i quali poi andavano sul fondo e facevano il cross per le punte. Il guaio è che questo schema si bloccava sul nascere, perché i centrocampisti centrali facevano dei passaggi più sbilenchi che mai, quindi la palla anziché arrivare agli esterni finiva quasi sempre in fallo laterale. Di conseguenza gli attaccanti non hanno avuto un solo pallone giocabile in tutta la partita. Evidentemente questo problema non si è presentato solo ieri, dato che i sardi hanno segnato la miseria di un gol in 4 partite. Magari quando Petagna e Lapadula rientreranno dagli infortuni la situazione migliorerà, ma per il momento sono di una debolezza incredibile. Nelle prossime 3 partite incontreremo loro, l’Udinese e il Frosinone: pretendo 9 punti, farne anche solo 7 sarebbe un fallimento.

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    • Spero che la Fiorentina riesca a fare 9 punti, ma con la Conference in mezzo, non è poi così facile. Quanto a Koopmeiners effettivamente ci ha fatto a fette nel primo tempo insieme a Lookman ma dopo 20 minuti Italiano ha alzato Quarta bloccando Dodo’ sulla fascia e le cose sono sensibilmente migliorate. Nella ripresa poi, ha letto perfettamente la gara inserendo Arthur prima e Beltran poi rubando in questo modo il centrocampo ai bergamaschi. Spesso sono stato d’accordo con te ma nella partita di ieri si può dire che inizialmente è stato sorpreso, ma la lettura della ripresa è stata eccellente!

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      • Ammetto che la ripresa non l’ho guardata con la stessa attenzione del primo tempo, perché avevo cominciato a preparare la cena: di conseguenza, se Italiano nella ripresa ha trovato un modo di arginare Koopmeiners allora mi scuso per avergli rivolto un’accusa ingiustificata. Poi come hai detto tu Gasperini gli ha facilitato ulteriormente il lavoro con la scellerata decisione di sostituirlo. Grazie per la risposta, e buona settimana! 🙂

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