FIORENTINA – ROMA = 2 – 2
Una grandissima delusione al termine di un’ottima prestazione.
Quando le cose devono girare male purtroppo la dea bendata non guarda mai nella tua direzione e la gara di ieri sera ne è stata l’ennesima dimostrazione. Contro la squadra più in forma del campionato, se si eccettua l’Inter degli extraterrestri, la Fiorentina ha disputato una delle prove più convincenti dell’anno. Squadra sempre dentro la partita, molto attenta ai particolari (a parte i soliti di cui parleremo in seguito), con alcune mosse studiate che hanno fatto male alla Roma. I ragazzi di Vincenzo Italiano stavolta hanno interpretato la gara diversamente dal solito sia dal punto di vista tattico che da quello del gioco: la disposizione con cui la Fiorentina ha imbavagliato le fonti del gioco romaniste è stato un 4-3-3 con una fase difensiva che non ha previsto uscite altissime da parte dei centrali Ranieri e Milenkovic, ma un’attesa più bassa. In mezzo al campo poi, Lopez a uomo su Cristante, Mandragora a pressare chiunque e Bonaventura libero di trovare lo spazio tra le linee, hanno messo in grave difficoltà la compagine di De Rossi grazie anche ad alcune giocate finalmente in verticale che hanno trovato un Belotti in grado di fare reparto da solo ed un Sottil sempre pronto a saltare l’uomo ed a convergere per tirare in porta.
L’interpretazione pressoché perfetta dello spartito ha permesso alla Fiorentina di giocare uno dei migliori primi tempi della stagione, una frazione in cui alla Roma non è rimasto che difendersi con le unghie, i denti, le strattonate ed i calci. Se solo Massa, incerto arbitro di una bella partita, avesse distribuito i cartellini gialli come doveva, probabilmente racconteremmo un’altra storia, una storia in cui la Fiorentina avrebbe giocato due terzi di gara in superiorità numerica. Nonostante ciò, i viola erano riusciti a costruire una prestazione eccelsa considerando il valore dell’avversario, ma le consuete distrazioni dei singoli hanno ancora una volta condannato i ragazzi di Italiano a perdere punti a tempo scaduto. La maledizione dei calci di rigore, con il quinto errore consecutivo dal dischetto commesso da quattro calciatori diversi, segna una stagione in cui molto, se non tutto, gira storto… se solo pensiamo a quanti episodi favorevoli avevamo avuto fino a natale, pare che il destino ce le voglia far pagare tutte! Dobbiamo però essere onesti e dire che non è solamente colpa dei calci di rigore se non portiamo a casa partite come quella di ieri sera: la disattenzione sui due gol subiti, in entrambe le occasioni da parte di Biraghi, è una colpa troppo grande per essere taciuta. Le grandi squadre sono quelle che piegano gli episodi a proprio favore grazie alla scaltrezza, l’intelligenza, l’applicazione feroce, doti che purtroppo scarseggiano nella Fiorentina di oggi. Tutto si potrà imputare ad Italiano, che anche ieri sera ha incartato il tanto strombazzato De Rossi, ma non l’incapacità di questa squadra di gestire i momenti topici delle gare. In quei frangenti servono i campioni, i grandi calciatori o i leaders: noi, nella fase difensiva, non abbiamo nessuno che rientri in questa categoria. A qualcuno fischieranno le orecchie?
Cosa resta dunque di una serata così? Certamente una prestazione simile a quella vista contro la Lazio, ma anche la dimostrazione che la squadra crede ancora alla rimonta in campionato. Da ultimo anche la sensazione che il momento peggiore, almeno dal punto di vista atletico, potrebbe essere alle spalle. La conferma si spera possa arrivare giovedì contro il Maccabi Haifa e poi domenica nella difficile trasferta di Bergamo in cui i viola dovranno fare a meno di Bonaventura squalificato.
IL BUONO
- Ranieri: dopo due prestazioni disastrose, torna il piccolo gladiatore viola! Finalmente sui livelli ai quali ci aveva abituato, trova anche tranquillità in un Milenkovic che ancora una volta dimostra che contro i calciatori forti fisicamente è quasi una certezza. Meno polemiche con i compagni e più concentrazione….così si fa!
- Belotti: quanto conta avere un attaccante in grado di duellare con tutti!! Gioca spalle alla porta, rimedia punizioni, sfiora il gol, serve i compagni. Oltre a tutto questo, è autore di un assist e del rigore procurato che Biraghi fallisce. Viene sostituito solamente perché morso più volte dai crampi. Esempio.
- Sottil: sembra incredibile ma per me è il migliore in campo nel primo tempo. Finalmente trova il coraggio di puntare l’avversario saltandolo ogni volta, arriva al tiro in porta pericolosamente, non molla mai di un centimetro. Avanti così!!!
- Il tredicesimo minuto: dopo tanto, troppo tempo, la Curva Fiesole dedica applausi e cori al suo capitano eterno regalando brividi che si amplificano con la risposta dei tifosi giallorossi che, subito dopo, intonano lo stesso coro. Un momento indimenticabile.
IL BRUTTO
- Biraghi: il rigore fallito è solamente la punta dell’iceberg. Il gol di Ranieri viene al primo calcio d’angolo non battuto dal capitano, mentre in entrambe le reti giallorosse c’è lo zampino del terzino viola che non segue mai l’avversario. Sparacchia palloni a caso senza senso e dà sempre l’impressione di incolpare gli altri per i propri errori. Certo che Parisi deve averla combinata veramente grossa…..
- Nico Gonzalez: la condizione atletica non era al top ma manca anche nelle piccole cose. Incredibilmente avulso dal gioco, prova a salvare la prestazione con la spizzicata di testa in occasione del gol di Ranieri. Quanto manca il vero Nico alla Fiorentina!!
- Massa: direzione arbitrale assolutamente insufficiente. Manca il secondo giallo a Mancini dopo poco più di 20 minuti (chissà come mai viene sostituito ancor prima dell’intervallo), e manca anche la stessa sanzione a Paredes in occasione del calcio di rigore per la Fiorentina; penalty che tra l’altro sembra oggettivamente generoso. Perché non avere il coraggio di espellere un calciatore?
A voi per i commenti!!

Mi sono preso un po’ di tempo prima di commentare, perché la delusione per il pareggio con la Roma è stata davvero tantissima e avevo bisogno di qualche giorno per lasciarmela alle spalle.
Del tuo post mi ha colpito in particolare il riferimento alla sfortuna, alibi al quale si è attaccato anche Italiano. Ora, a mio giudizio si può parlare di sfortuna se succede una volta, ma a noi è già capitato in più occasioni di prendere gol negli ultimi minuti.
E’ successo più volte anche che sbagliassimo dei rigori, anche cambiando tiratore.
E’ successo più volte anche che una squadra abituata a prendere sberle da tutti con noi vincesse.
Se queste circostanze sfavorevoli si ripetono sistematicamente, allora non si può più parlare di sfortuna: è indice chiaramente di una grande debolezza della squadra. Debolezza sotto l’aspetto della personalità (da lì derivano i rigori sbagliati), della concentrazione (da lì derivano i gol presi negli ultimi minuti, quando l’attenzione cala), e ovviamente anche della qualità tecnica. Quest’ultimo è l’aspetto che mi balza più all’occhio ogni volta che guardo una formazione ufficiale della Fiorentina. Perché a me viene naturale arrabbiarmi nel vedere Sottil titolare, poi però ci rifletto sopra e mi dico: qual era l’alternativa? Spostare Nico Gonzalez a sinistra e mettere Ikoné? Riprovare a mettere Nzola ala sinistra? Davanti a queste 2 prospettive, devo convenire con Italiano che mettere Sottil titolare è il male minore. Ma non si doveva arrivare a tanto. Bisognava cedere Brekalo avendo già in mano il sostituto, non darlo via e ridursi poi alle ultime ore di mercato a trattare (o più probabilmente fingere di trattare) Gudmundsson.
Un commento anche su dei fatti extra – Fiorentina.
Il primo sono le dimissioni di Sarri. Quest’allenatore si attacca continuamente alle scuse più assurde per giustificare le proprie sconfitte, e soprattutto per far passare il messaggio che non è MAI colpa sua: di conseguenza possiamo affermare con certezza che Sarri tiene moltissimo alla propria immagine di vincente. E’ questo il motivo per cui si è dimesso: perché ha capito che la Lazio avrebbe finito la stagione fuori dalle coppe, e quindi ha preferito abbandonare la nave per evitare una macchia sul suo curriculum. E’ la stessa ragione per cui Conte rescisse il contratto con il Tottenham. La ritengo una mossa stupida, perché se te ne vai a stagione quasi finita la responsabilità del fallimento sportivo rimane comunque tua, non è che lasciando con leggero anticipo ti lavi da ogni colpa.
Il secondo è l’eliminazione collettiva delle italiane in Champions’. Su Instagram ho letto vari post in cui quest’evento veniva descritto come una caduta degli dèi, perché dopo le 3 finali europee dello scorso anno il calcio italiano sembrava tornato ai fasti di un tempo, e quindi nessuno si aspettava che cadessimo così rapidamente dalle stelle alle stalle. A me viene da dire: nessuno tranne me, perché io avevo capito già l’anno scorso che non c’era da esaltarsi per quelle 3 finali europee (tra l’altro tutte perse). La finale dell’Inter era dovuta unicamente a degli irripetibili colpi di culo al sorteggio; quelle della Roma e della Fiorentina erano dovute al fatto che disputavano delle competizioni di mezza tacca, e quindi non era stata certo un’impresa leggendaria per loro arrivare in finale. Anzi, per quanto mi riguarda hanno fatto soltanto il loro dovere: ci mancherebbe altro che la Fiorentina fosse andata a casa contro il Sivasspor o il Lech Poznan.
Detto questo, anche se ho sempre pensato (anche nell’anno delle 3 finali) che il calcio italiano non fosse tornato ai fasti di un tempo, allo stesso modo non penso neanche che sia un campionato amatoriale. Lo si deduce da un dato oggettivo: gli attaccanti che segnano in serie A poi segnano ovunque, perché è un campionato in cui è difficilissimo fare gol. Se invece fossimo un campionato amatoriale, anche il più scarpone degli attaccanti andrebbe a quota 20 gol senza alcuna difficoltà. Insomma, non c’è da esaltarsi, ma nemmeno da deprimersi. A meno ovviamente che tu non abbia Sottil titolare nella tua squadra: allora sì che è legittimo deprimersi! 🙂
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Sottil è depressione perenne!!
Quanto alla partita con la Roma ho parlato di sfortuna perché oggettivamente stiamo pagando tutto ciò che ci è andato bene nella prima frazione di stagione. Llorente calcia la palla col corpo all’indietro ma quella batte sotto la traversa e va’ in rete: quante altre volte succederà nella sua carriera? Quanto a Sarri credo che abbia imboccato la strada in discesa ma penso che sia ancora nelle condizioni di fare bene soprattutto in una squadra in cui può insegnare calcio….quale migliore della nostra? Io resto un grande sponsor della conferma di Italiano ma credo che siamo veramente alla fine del ciclo, considerando soprattutto il mercato di gennaio di questa società…. Quanto alle coppe europee lo scorso anno certamente le italiane sono state fortunate e lo stanno pagando adesso. Ieri l’Inter si meritava ampiamente il passaggio del turno ma quando non segni nemmeno uno contro uno col portiere dove vuoi andare?
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Come tutte le città d’arte Firenze è amante del bello, quindi per noi ci vuole un allenatore amante del bel gioco. Italiano è perfetto, e lo sarebbe anche Sarri. Tra l’altro è di Figline, quindi non si porrebbe neanche il problema dell’ambientamento, anzi per lui sarebbe un ritorno a casa. Di conseguenza anch’io in caso di addio di Italiano gradirei un arrivo di Sarri. Lo dico pur non provando molta stima per lui dal punto di vista umano (ma se è per quello come persona non stimo neanche Italiano: il motivo non sto neanche a ripeterlo, l’ho già scritto mille volte).
La mia unica perplessità riguarda l’eventuale rapporto con Commisso. Sarri vuole un mercato faraonico tutti gli anni, e infatti il suo rapporto con Lotito ha cominciato a degenerare dopo che lui si è lamentato pubblicamente dello scorso mercato estivo della Lazio: uno così difficilmente potrebbe andare d’accordo con un presidente che lesina anche sui centesimi come Rocco.
Una nota a margine sulla partita di stasera: noto che è rientrato Dodò. Ora io mi chiedo: c’era bisogno di comprare Faraoni, se alla quinta partita da lui disputata è già tornato a giocare il calciatore che sostituiva? Non è che il nostro presidente ha comprato Faraoni soltanto per dare l’impressione di aver fatto qualcosa? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…
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Io sono stato un folle amante di Sarri fino alla parentesi del Napoli. Dopo aver fatto il Masaniello anti potere, essersi accordato con la Juve, per me è stato imperdonabile. Le dimissioni alla Lazio, con la rinuncia a 5 milioni di euro netti, me lo hanno rimesso in pista anche se credo sia comunque un tecnico in fase calante. Resterebbe comunque un lusso per Firenze soprattutto per una società che non spenderebbe nemmeno un euro se fosse possibile…
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Come ti dicevo prima, ogni singola scelta di Sarri è funzionale a rafforzare la sua immagine di vincente. E in quegli anni l’unica maniera per vincere era andare alla Juve.
Riguardo alla sua scelta di rinunciare a 5 milioni di euro, se si fosse dimesso per il bene della Lazio o altre motivazioni nobili ti darei ragione. Ma dato che l’ha fatto solo perché nel suo curriculum non comparisse la voce “nono posto con la Lazio”, allora non riesco a valutare positivamente questa sua decisione.
Riguardo al fatto che sia in fase calante, l’unica stagione che ha sbagliato di brutto è stata quella attuale, e anche qui la colpa non è tanto di Sarri, quanto piuttosto di un mercato estivo disastroso. Poi lui avrebbe potuto evitare di sottolinearlo cento volte (perché attaccandosi sistematicamente a quest’alibi indisponeva sia Lotito che i suoi giocatori), ma su questo aveva perfettamente ragione.
Dimenticavo: un’altra mia perplessità è il rapporto con la rosa. Oggi i calciatori sono dei bambini viziati che si sentono tutti Dio in terra, quindi per andare d’accordo con loro devi essere o un gestore come Allegri o un secondo padre come Pioli: un sergente di ferro come Sarri è totalmente fuori dal tempo, e infatti nelle sue ultime esperienze si è messo contro tutto lo spogliatoio. Buffon ha rivelato in un’intervista che Sarri e i giocatori della Juve non si sopportavano fin dal ritiro estivo, e infatti i calciatori bianconeri non festeggiarono lo scudetto per non doversi neanche mettere a tavola con lui; alla Lazio dopo le sue dimissioni l’unico a scrivere un post di addio è stato Patric, tutti gli altri o sono stati zitti o addirittura hanno messo il Mi piace al post in cui veniva annunciato il suo addio. E qua ritorniamo al discorso che ho fatto all’inizio: se una circostanza sfavorevole succede una volta sola puoi dire di essere stato sfortunato, se invece si ripete sistematicamente allora vuol dire che il problema sei tu.
Insomma, io sarei anche favorevole all’arrivo di Sarri, ma sono anche consapevole che se la cosa andasse in porto non durerebbe granché, perché nel giro di poco verrebbe sulle palle a Commisso, alla squadra o a tutti e 2. Chiaramente sarei felicissimo di venire smentito.
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Anche io ho grandissimi dubbi però penso anche che il sergente di ferro non vada più bene per i grandi calciatori o quelli che si sentono tali ed a Firenze non ne vedo molti….la Lazio intanto ha preso Tudor, un tecnico che secondo me potrebbe fare bene ma che ha caratterialmente gli stessi metodi di Sarri
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Sono contento che la Lazio abbia preso Tudor. Non tanto per lui, quanto piuttosto per la musata che ha preso Martusciello: considerato che non ha certo problemi ad arrivare a fine mese, non dimettersi insieme a colui che l’ha portato alla Lazio è stato un gesto decisamente poco carino nei confronti di Sarri. Non so se l’ha fatto per non rinunciare ai du’ spicci che gli passa Lotito o perché sperava di guadagnare un quarto d’ora di popolarità tornando a fare il primo allenatore per queste ultime 10 partite, ma quale che fosse la sua motivazione non ci si comporta così, punto e basta. Evidentemente Sarri ha un carattere così impossibile che alla Lazio non lo seguiva più neanche il suo staff! 🙂
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Verissimo! Hai fatto bene a sottolineare il bruttissimo comportamento di Martusciello. Roba indecente!
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Non sono d’accordo nel mettere tra i brutti Gonzalez, ieri ha fatto una discreta partita sta crescendo, quando arriverà al top al netto dei problemi fisici che purtroppo lo stanno tormentando si vedrà una Fiorentina ancora migliore. Tante che uscito lui non siamo più riusciti ad imbastire una ripartenza degna di nota. Per il resto concordo, Biraghi una sciagura come difensore ma onestamente gli va riconosciuto il merito di effettuare il cross al bacio per il Gallo che mette su un piatto d’argento Mandragora per il gol. Direi che finalmente abbiamo un centroavanti vero e ne abbiamo avuto la riprova con la Roma, quello che ci è mancato per tutto il girone di andata. Se si dovesse far male risiamo al punto di prima non avendo nessuna alternativa. Ho sensazioni positive per le rimanenti partite (infortuni permettendo), stiamo ritornando lentamente in condizione sia fisica che in autostima: Mandragora già ora, Kouamè e Barak daranno un contributo fondamentale alle nostre aspirazioni.
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Ciao Roberto! Purtroppo io sono molto esigente con Nico perché lo reputo l’unico vero fuoriclasse della rosa di rango internazionale. Quanto poi alla condizione atletica sono sembrati in netta crescita anche a me. Spero con tutto il cuore che Kouame’ ritrovi presto la forma perché in una squadra come la nostra è fondamentale!
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