Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – GENOA = 1 – 1

Come siamo arrivati a questo punto?

Sono contento di aver scritto ormai alcune settimane fa che il campionato viola non aveva più alcun senso solamente per aver azzeccato la previsione, non certo per lo scempio che continuiamo a sorbirci allo stadio Franchi. Pareggio poteva essere e pareggio è stato, un po’ come succede ormai spesso quando Fiorentina e Genoa si trovano di fronte nel girone di ritorno (do you remember Cesare?), ma lo spettacolo offerto dai viola è stato desolante. Se certamente era sovradimensionato il quarto posto occupato dai viola nel mese di dicembre, un  girone di ritorno come quello al quale stiamo assistendo è veramente indecente e le cause di ciò sono molte.

Innanzitutto un mercato di gennaio che ha dimostrato a tutti la mancata volontà da parte della proprietà più ricca della serie A di investire nel calcio e nel comparto tecnico della società. Una scelta che ha avuto ovviamente ripercussioni importanti sia sulla rosa “rinforzata” solamente con due prestiti ultratrentenni, sia sulle motivazioni di un tecnico ed una squadra che probabilmente si aspettavano di essere maggiormente aiutati dopo una prima fase di campionato esaltante. Da ciò deriva l’atavica mancanza di qualità all’interno di un gruppo di calciatori in cui spicca l’assenza di singoli in grado di inventare la giocata, saltare l’uomo per creare superiorità numerica, decidere la partita con caratteristiche difficilmente fermabili. In questo, la società ha sbagliato tutto ciò che poteva: attaccanti che non segnano mai (e che continuano a non segnare quando vengono ceduti), esterni che vanno e vengono senza incidere, trequartisti presi come calciatori in grado di far svoltare la squadra che restano intristiti in panchina o vengono restituiti al mittente. A tutto ciò si aggiunge una condizione atletica che, a differenza della scorsa stagione, non è praticamente mai stata ottimale. Da novembre in poi, la Fiorentina non ha mai dato la sensazione di correre più degli altri, di essere più brillante e lucida, di venire fuori alla distanza. Se già gli scorsi anni le squadre di Italiano avevano mostrato cali di condizione tra febbraio e marzo, in questa stagione sembra che i calciatori siano sempre imballati o stanchi, senza spunti o cambi di passo. Se poi a ciò si aggiunge un tecnico che, già nel mese di marzo, ha fatto chiaramente capire che non resterà sulla panchina viola, la frittata è completa! Italiano non è più lo stesso ma soprattutto sembra non avere più il pieno controllo della situazione, né risposte ai problemi che la Fiorentina gli pone davanti. Un tecnico che nelle precedenti stagioni era sempre riuscito a fronteggiare ogni situazione, adesso sembra prosciugato, stanco, senza idee né alternative.

Allarma e stupisce questa testardaggine senza fine di un tecnico che, nelle stagioni precedenti, aveva cambiato modulo, formazioni, interpretazione delle gare, calciatori. La confusione sembra regnare sovrana anche nelle scelte: da un Comuzzo mai provato nonostante un Quarta disastroso, alla sostituzione tra Milenkovic e Bonaventura quando avremmo dovuto in teoria provare a vincere, ad una compagine che continua a giocare sempre lo stesso tipo di calcio senza mai provare un minimo cambio di spartito. Chiudo ricordando poi che, quando una squadra è composta per due terzi da calciatori che probabilmente nella prossima stagione non avranno più la maglia viola addosso, tutto si fa ancora più complicato. Gente in prestito, altra con il contratto in scadenza, altra ancora scontenta della gestione del mister e stanca di stare a Firenze. Ma tutto questo chi lo dovrebbe gestire e vedere? Lasciamo stare…..

Pensiamo adesso alla prima delle gare fondamentali di questa stagione. Contro il Viktoria Plzen servirà di più….molto di più! Altrimenti rischiamo di uscire contro una squadra molto più debole di noi!

IL BUONO

  • Bonaventura: resta l’unica luce in questa valle di lacrime. Anche ieri, il suo assist per Ikonè, è un cioccolatino troppo invitante per non essere scartato. Oltre a ciò, recupera tanti palloni e li rigioca senza mai essere banale e scolastico. La sua sostituzione resta un mistero irrisolvibile. Leader indiscusso.
  • Terracciano: spesso criticato anche dal sottoscritto, salva il risultato su colpo di testa di Ekuban ed appare sempre sicuro sia con le mani che con i piedi. Se torna San Pietro magari in questo finale di stagione proviamo a divertirci.
  • Ranieri: uno dei pochi che ci prova sempre, sia nelle giornate migliori che in quelle peggiori. Lotta, sgomita, combatte senza sosta cercando di ravvivare anche i compagni di squadra. Nonostante il proprio compagno di reparto, che sia Quarta o Milenkovic, non gli regali mai tranquillità, resta un baluardo. Insostituibile.

IL BRUTTO

  • Martinez Quarta: posso capire la giornata storta, ma lui esagera decisamente. Non ne azzecca una, regala diversi palloni agli attaccanti del Genoa, è sempre impreciso sia in fase difensiva che di impostazione. Giovedì lo farei riposare.
  • Arthur: non lo sopporto più. Calciatore lento che adesso nemmeno fa girare la palla velocemente. Gioca sempre almeno a tre tocchi, non verticalizza mai, non accende mai la luce. Abbiamo provato a fare l’ennesimo favore ai gobbi, ma stavolta la ciambella non è riuscita. A confronto Mandragora è un calciatore!
  • Nico Gonzalez: indolente, spento, imbronciato. Anche basta grazie.

A voi per i commenti!!

6 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Lo schema di gioco più facile del mondo consiste nel passare la palla agli esterni, i quali poi vanno sul fondo, fanno un cross per la punta e se tutto va bene la punta fa gol. Ma come hai detto tu, gli esterni che avevamo in campo ieri (Sottil e Ikoné) non sono mai decisivi, quindi con 2 impiastri come loro perfino uno schema di gioco così semplice non ha nessuna possibilità di riuscita.
    Un’alternativa a questo schema di gioco è che i centrocampisti centrali facciano un lancio per la punta (la cosiddetta verticalizzazione), ma come hai detto tu Arthur non verticalizza mai. E allora come si fa a fare gol? Semplice, non lo facciamo. E non lo facciamo anche per un altro motivo, anche questo già messo in luce nel tuo post: perché i nostri centravanti fanno pena. E fanno pena di loro, non per colpa di Italiano o della Fiorentina in generale, perché come hai detto tu continuano a fare pena anche dopo essere stati cacciati da Firenze.
    Su tuttomercatoweb ho letto 2 dati che volevo sottoporti, uno stimolante e l’altro agghiacciante.
    Quello stimolante è che la Fiorentina ha 2 punti in più rispetto alla 32ma giornata dello scorso campionato. Peraltro potenzialmente i punti sono 5, perché dobbiamo recuperare la partita di Bergamo. Eppure la percezione è totalmente diversa: un anno fa di questi tempi a Firenze c’era grande entusiasmo per la cavalcata nelle coppe, oggi invece c’è un clima più depresso che mai. A mio giudizio la percezione è cambiata perché è stato diverso il cammino in campionato: l’anno scorso abbiamo iniziato da schifo per poi finire in crescendo, e quindi alla gente veniva da dire “Stiamo volando”; quest’anno invece siamo stati quarti fino a Gennaio e poi abbiamo sbracato, e quindi alla gente viene da dire “Mamma mia quanto facciamo schifo”. La verità è che negli ultimi 2 campionati abbiamo SEMPRE fatto schifo, e a mio giudizio non basta aver fatto 2 finali di coppa per compensare questo scempio (anche perché le abbiamo perse tutte e 2).
    La colpa di questo scempio la attribuisco unicamente alla società, non ai giocatori o a Italiano: i giocatori questi sono e di più non possono fare, e Italiano con la materia prima che gli hanno dato ha fatto anche troppo.
    Il dato agghiacciante è la notizia per cui stiamo comprando Boulaye Dia. La ritengo molto credibile, perché è del tutto coerente con la strategia di mercato che ha sempre attuato Rocco Commisso, ovvero quella di comprare i giocatori SEMPRE E COMUNQUE nel momento peggiore della loro carriera (perché così li paghi meno). Con l’acquisto di Dia però toccheremmo il fondo, perché Dia si è rivelato un giocatore non solo in crisi, ma anche ingrato e non professionale. Acquistare un giocatore come questo significa mettersi una serpe in seno, e voglio sperare che Commisso non sia così stupido.

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    • Cro Wwayne gli esterni che abbiamo avuto in campo ieri non sono tanto peggio, almeno in questa stagione, rispetto al Nico svogliato ed involuto di quest’ anno. È vero che in questa stagione abbiamo due punti in più ma è anche vero che a gennaio eravamo quarti e le mosse societarie hanno completamente spento la fiamma della passione. Ecco che adesso sembra sia tutto uno schifo perché hai la percezione che con questa proprietà questa sarà la dimensione da qui a quando non se ne andranno. E la colpa di questo girone di ritorno non può essere attribuita solamente ai Commisso yes man: la squadra ha buttato via punti fondamentali come quelli di Lecce ma ha giocato buone partite sempre contro le cosiddette grandi…. Ed anche Italiano ha le sue colpe: mai una variazione sul tema, mai un’idea come invece aveva avuto nelle scorse stagioni. Ricordi Torreira trequartista dopo la cessione di Vlahovic? E il passaggio dal 433 al 4231 con Bonaventura dietro l’unica punta della scorsa stagione? Quest’ anno solo piattume….. Quanto a Dia non so cosa pensare….ormai la punta che arriva a Firenze non segna mai. A me basterebbe invertire questa tendenza!

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      • Ripensandoci hai ragione: i giocatori hanno gettato al vento per superficialità alcuni punti pesanti, e l’allenatore non si è impegnato nel variare lo spartito come ha fatto nelle stagioni precedenti. Ma le ritengo delle colpe infinitesimali rispetto a quelle della società, e anzi le ritengo figlie delle colpe della società, nel senso che se quest’ultima non avesse dato un segnale di disinteresse con un mercato di Gennaio orribile allora sia la squadra che Italiano non si sarebbero lasciati andare in questo modo.
        Condivido in pieno il tuo auspicio sul centravanti: so che uno come Vlahovic a Firenze capita una volta ogni 10 anni (e se capita dopo un anno buono va subito in una grande squadra), ma visti i centravanti degli ultimi anni io mi accontenterei anche di uno come Lulù Oliveira! 🙂

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        • Lulù…grande Lulù!!!
          Che le colpe maggiori siano della società non c’è alcun dubbio anche perché in questo modo ha dato tantissimi alibi a tutti. Un errore da non commettere mai!

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          • Ho appena letto un’altra notizia su tuttomercatoweb che mi ha fatto spanciare dalle risate: Iachini è stato esonerato perché 10 giocatori del Bari sono andati a casa del direttore sportivo a supplicarlo di farlo cacciare. Sono molto più perspicaci di Commisso, perché gli sono bastate 10 partite per capire con chi avevano a che fare! 🙂

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