Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – EMPOLI = 1 – 0

La Fiorentina conquista tre punti tanto importanti quanto sofferti contro un Empoli che non ha assolutamente demeritato. Se solo fosse stato convalidato il gol di Di Francesco nel primo tempo probabilmente adesso staremmo parlando di un’altra gara, ma il VAR ha sottolineato il fallo di Pinamonti e dunque i viola sono riusciti a tenere il ritmo della Lazio e della Roma. Abbiamo assistito ad una gara dai due volti con un primo tempo molto equilibrato ed una ripresa che è inevitabilmente svoltata con il rosso a Luperto. Già trovarsi un uomo in più era importante, riuscire addirittura a trovare il vantaggio sulla punizione conseguente è stata la chiave di volta del match. Purtroppo però, i viola non sono riusciti a chiudere i giochi con il raddoppio ed ancora una volta al Franchi è andata in scena la paura soprattutto nei minuti finali quando Terzic è stato più volte messo in difficoltà dai calciatori dell’Empoli: menomale che, a differenza dell’andata, la dea bendata ha dato una mano alla Fiorentina che dunque riesce a rimanere attaccata al gruppone con vista Conference League.

IL BUONO

  • Castrovilli: la crescita del numero 10 viola dall’inizio della stagione è sinceramente impressionante. Pur non avendo così tanto campo davanti da cavalcare, si sta trasformando in un calciatore completo: strappa spesso in avanti, danza sul pallone, effettua cambi di campo meravigliosi. Gli manca ancora la sfacciataggine di tirare in porta anche da fuori, ma la maturazione è assolutamente da rimarcare. Da diverse partite sempre tra i migliori in campo, decisivo sia in fase offensiva che difensiva. Ben venga il rinnovo di contratto!
  • Nico Gonzalez: aveva giocato un primo tempo confusionario e senza costrutto, pesticciando qua e là senza mai risultare decisivo. Poi però in un minuto decide il match: dapprima costringe Luperto al secondo giallo con l’ennesima serpentina e poi segna il gol vittoria su assist di Biraghi. Imprescindibile lo è sempre stato, se poi inizia anche a fare rete allora…. Indispensabile.
  • La coppia Igor-Milenkovic: dopo alcune prove di assestamento, adesso sono la colonna portante della squadra. Uno mancino l’altro destro, uno più rapido l’altro marcatore puro, uno ottimo di testa, l’altro più bravo tecnicamente. Ad inizio anno nessuno avrebbe scommesso né sulla crescita esponenziale del brasiliano, né sulle motivazioni ferree del difensore serbo così amico di quello che adesso indossa la maglia da carcerato. A Napoli per la prova del 9!

IL BRUTTO

  • Terracciano: forse ci siamo dimenticati che è un portiere che, passata la trentina, non ha mai fatto il titolare in serie A. Forse ci ha abituato un pò male con prove che nessuno di noi si aspettava o semplicemente ci siamo innamorati della favola di un ragazzo serissimo arrivato quasi per caso alla titolarità. Fatto sta che, con le topiche di oggi, gli errori iniziano ad essere veramente troppi per poter pensare di confermarlo tra i pali nella prossima stagione. Nel primo tempo rischia di farsi rubare la palla dai piedi in fase di rilancio, smanaccia malamente un paio di cross, non dà mai sicurezza al reparto. Grazie di tutto, ma l’anno prossimo per favore restituiamogli il ruolo che ha sempre avuto: il miglior dodicesimo del campionato.
  • Terzic: quando qualcuno continua a chiedersi ed a chiedere perché Biraghi gioca sempre senza tirare mai il fiato, per favore riguardi in loop gli ultimi minuti di oggi contro l’Empoli in casa ed in superiorità numerica con il suo sostituto in campo. E poi taccia.
  • Corsi: uno dei dirigenti più illuminati del calcio italiano si distingue sempre per simpatia e gioiosità quando incontra la Fiorentina. Ha da ridire su tutto, protesta ad ogni decisione arbitrale, in tribuna regala uno spettacolo teatrale del quale nessuno sentiva la necessità. Ci vediamo alla prossima simpaticone!

A domani con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BOLOGNA = 1 – 0

Una Fiorentina più fortunata che bella conquista tre punti che tengono viva la speranza per la rincorsa all’Europa. Una volta tanto anche la Dea bendata ha arriso a Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi: i due pali colpiti dal Bologna nella prima frazione avrebbero potuto minare tutte le certezze viola, ma stavolta è andata decisamente bene. L’espulsione di Bonifazi poi, ha cambiato del tutto le gerarchie della gara ed ha permesso alla Fiorentina di giocare un secondo tempo arrembante e convincente. Ancora una volta è stato il capitano morale di questa squadra, il condottiero di Firenze Lucas Torreira ad essere decisivo non solamente con una prestazione sontuosa ma stavolta anche con la rete che ha deciso il match. L’uruguagio, insieme alla coppia difensiva composta da Igor e Milenkovic, ha permesso alla Fiorentina di tornare alla vittoria e di continuare a sognare quel traguardo che ad inizio anno sembrava impossibile. Certo il prossimo appuntamento a Milano, contro l’Inter di Simone Inzaghi, non è tra i più agevoli, ma i ragazzi di Italiano hanno dimostrato più volte di essere in grado di giocarsela con tutti a viso aperto. Vediamo adesso i migliori ed i peggiori della gara contro il Bologna.

IL BUONO

  • Torreira : che vita sarebbe senza il centrocampista uruguagio? Certo in questi anni Pradè ne avrà sbagliate tante di scelte, ma questa è una di quelle che cambia la faccia della squadra. Lotta, sgomita, recupera palloni, imposta il gioco, gestisce i ritmi della contesa. Ultimamente poi, per farlo uscire dalle grinfie delle marcature avversarie, Italiano gli ha chiesto di inserirsi di più in area e di andare ad attaccare l’area avversaria con continuità. Dopo che con il Verona aveva sprecato una chance clamorosa su assist di Callejon, stavolta segna il gol da 3 punti dopo aver colpito anche un palo. Leader indiscusso.
  • Nico Gonzalez: uno dei giocatori più antipatici contro cui giocare in serie A. Cerca sempre il contatto, simula spesso, picchia almeno quanto viene picchiato….ma quando gioca nella tua squadra lo ami perché non si risparmia mai ed è sempre in grado di fare la differenza. Anche contro il Bologna guadagna decine di falli, riempie gli avversari di cartellini, recupera tantissimi palloni. Fastidioso come una birra calda a Ferragosto.
  • La coppia Igor Milenkovic: contro una squadra che ha un attacco in cui si mischiano potenza e velocità sbagliano pochissimo. Finalmente si conoscono e si coprono le spalle, le rispettive caratteristiche si sposano perfettamente ed anche le pause sono limitate al minimo. Solo in un’occasione Igor si fa saltare secco da Orsolini che fortunatamente prende il palo, poi più nulla. Coppia titolare.
  • La Dea bendata: spesso nelle ultime settimane ci siamo rammaricati perché tutti gli episodi sembravano averci voltato le spalle. Contro il simpaticissimo Mihajlovic ci siamo rifatti con gli interessi! Se solo penso a come poteva essere la partita sotto di un gol dopo dieci secondi mi vengono i brividi….Speriamo non ci abbandoni più!

IL BRUTTO

  • La coppia Piatek – Cabral: la gara contro il Bologna ha dimostrato che purtroppo, al momento, non abbiamo un attaccante completo per l’assalto all’Europa. Piatek, mortifero nei sedici metri, ha nuovamente messo in luce tutti i suoi limiti nella fase di copertura della palla e di costruzione del gioco insieme alla squadra. Pur non avendo di fronte dei mastini insormontabili, il polacco ha perso quasi tutti i duelli personali e non si è mai reso pericoloso. Il brasiliano che lo ha sostituito poi, si è certamente dato da fare, ma è apparso indietro sia nella condizione atletica che nella comprensione del calcio italiano. Spesso anticipato, non è mai riuscito a concludere verso la porta avversaria. Strada in salita!
  • Terracciano: anche lui sembra essersi fermato al gol subìto contro la Juventus nel recupero. Non è più così sicuro né in presa né soprattutto con i piedi rischiando almeno un paio di volte di regalare occasioni clamorose agli attaccanti felsinei. Se la differenza tra lui e Dragowski risiede soprattutto nel gioco tra i piedi, urge tornare a trovare sicurezza ed intraprendenza. Forza Pietro!

A più tardi con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ATALANTA = 1 – 0

Una vittoria da grande squadra contro una compagine che ormai da anni è abituata a stare ai vertici ed a qualificarsi per la Champions League. Al termine di quasi 100 minuti di battaglia, la Fiorentina di Vincenzo Italiano riesce ad agguantare i tre punti pur non regalando scintille come spesso aveva fatto fino ad oggi. Con Dragowski tra i pali per l’assenza forzata di Terracciano, la squadra viola è riuscita a mantenere la porta inviolata come non accadeva da troppo tempo ed ha capitalizzato una delle poche occasioni capitate come fanno le grandi squadre. Se poi a questo aggiungiamo la forzata sostituzione di Torreira già nel primo tempo, non possiamo non applaudire una compagine che continua a crescere giornata dopo giornata dietro al suo condottiero Vincenzo Italiano. Lo stesso Piatek poi, che non ruba certo l’occhio per come partecipa alla manovra, si conferma mortifero nel concretizzare tutto ciò che gli viene offerto dai compagni ed in particolare dai due esterni Nico e Sottil che anche oggi sono risultati tra i migliori. Il tempo è sempre galantuomo e, se il percorso di crescita non subirà bruschi stop, quest’anno potrebbe essere quello giusto per tornare a divertirsi fino in fondo!

IL BUONO

  • Nico Gonzalez : non segnerà molto, sarà inconcludente sotto porta, spesso farà tanta confusione, ma è indubbiamente uno dei leader tecnici e spirituali della squadra viola. Non molla di un centimetro, lotta su ogni pallone come se fosse quello decisivo, guadagna falli e cartellini a ripetizione. Io non so se i soldi che la Fiorentina ha speso per il suo cartellino siano stati troppi, quel che so è che senza Nico questa squadra perde un pezzo della propria anima. Condottiero.
  • Igor : in una partita in cui la coppia centrale è stata quasi perfetta, stavolta voglio premiare il mancino brasiliano anziché Milenkovic. La scelta è tesa a premiare la crescita di un calciatore che ad inizio anno sembrava il più indietro nelle gerarchie di Italiano. Con il duro lavoro, la concentrazione, l’applicazione, adesso sembra essere diventato un titolare dello scacchiere viola. Rapido, roccioso, cattivo sull’uomo, prontissimo a scappare all’indietro quando serve, con un piede discretamente educato partita dopo partita ha preso le misure agli avversari ed ai movimenti necessari per interpretare il calcio di Italiano. A Sassuolo, senza Milenkovic, è atteso alla prova del nove!
  • Piatek : marcato da Demiral non regge un pallone, non riesce a far salire la squadra, gioca poco con e per i compagni. Alla fine del primo tempo in molti invocano la sostituzione ma il cecchino polacco zittisce tutti alla prima palla giocabile in area di rigore. L’esterno di Nico è delizioso, ma Piatek è rapidissimo nel controllo e tiro! Quinta rete in maglia viola in poco più di un mese…che sia tornato il primo Piatek?
  • Sottil : se per la prima volta in questa stagione Italiano non ha cambiato alcun esterno un motivo ci sarà. Di Nico abbiamo già parlato, ma anche Sottil ha giocato una partita veramente convincente considerando avversari e scarsa esperienza a questi livelli. Una volta tanto non ha avuto timore ad attaccare ed ha spesso fatto la scelta giusta arrivato a fondo campo. Si è dato da fare anche in fase difensiva ed ha dimostrato intelligenza tattica più di una volta bloccando con le buone o con le cattive le ripartenze dei nerazzurri. L’ennesima gemma del settore giovanile viola?

IL BRUTTO

  • L’infortunio di Torreira : nel momento in cui scrivo sembra non sia niente di grave, resta comunque lo spavento. Seppur Amrabat abbia anche stavolta dimostrato di essere sulla strada giusta, seppure le ultime gare del centrocampista uruguagio non siano state all’altezza delle prime, vederlo accasciarsi in mezzo al campo mi ha ghiacciato il sangue. In un momento così i importante della stagione, con la trasferta di Sassuolo e l’andata di coppa Italia alle porte, non è il momento di scherzare. Abbiamo assoluto bisogno di tutti!!

Ci vediamo al Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

SPEZIA – FIORENTINA = 1 – 2

E’ una vittoria che certifica la crescita della Fiorentina. Dopo il pareggio di Agudelo (ennesimo ex che castiga la squadra viola), si sono rivisti gli spettri di Empoli quando la compagine di Italiano aveva buttato al vento punti preziosi al termine di una gara dominata. Stavolta invece, Biraghi e compagni non si sono scomposti ed hanno portato a termine una partita dominata per tutti i 90 minuti. Ancora una volta si è confermata la legge non scritta dei tifosi della Fiorentina secondo la quale non possono gioire senza aver prima sofferto le pene dell’inferno. Una volta tanto però, lo stesso calciatore che aveva regalato la rete del pareggio avversario, ha tolto le castagne dal fuoco regalando quei tre punti meritati per i quali tutta la truppa di Italiano ha lottato e lavorato fin dal primo minuto. Inutile negare che la paura di replicare altre brutte sconfitte sia stata tanta, ma adesso godiamoci i tre punti ampiamente meritati e guardiamo alla prossima gara in casa contro quel simpatico di Gasperini che ha avuto da piangere anche al termine della gara interna contro la Juventus. Con una Roma davanti in netta difficoltà, l’Europa è un sogno che possiamo rincorrere senza dover sperare in un miracolo.

IL BUONO

  • Nico Gonzalez : è indubbiamente il calciatore con più talento nella squadra viola. Se ad esso uniamo anche la voglia, la grinta, la caparbietà che l’argentino mette sempre in campo, ecco che abbiamo la prova di stasera. Nella gara di Spezia, interpreta il ruolo in modo diverso giocando più vicino all’attaccante e occupando una zona più centrale del campo. E’ indemoniato, salta sempre l’avversario, è l’uomo in più in ogni fase di gioco. Se inizia a trovare la porta, diventa il totem viola.
  • Amrabat : gioca una partita diligente, quasi sempre a due tocchi, si applica nel compito assegnatogli da Mister Italiano. Gioca finalmente una gara all’altezza di quelle disputate a Verona e fa ricordare le prestazioni sotto la guida di Juric. Segna anche la rete della vittoria….serata quasi perfetta.
  • Odriozola: è ormai anima e cuore viola. Difende, spinge, rifinisce, recupera palloni. L’animo basco del terzino della Fiorentina è tutto nel gol del vantaggio di Piatek quando recupera palla a metà campo, apre il gioco ed è il protagonista del velo sull’assist di Maleh. Giocatore totale!
  • Reazione al gol subito : la rete di Agudelo avrebbe potuto sgonfiare la squadra viola come già successo ad Empoli ed invece no!! Ecco la mano di Italiano, ecco il cuore della squadra viola! Stavolta Biraghi e compagni hanno avuto il coraggio e la voglia di andare a prendersi i tre punti e ci sono riusciti dimostrando che Vlahovic o non Vlahovic, Commisso o non Commisso, qui si rema tutti dalla stessa parte. Chapeau!

IL BRUTTO

  • Piatek ed Amrabat: due calciatori che hanno segnato, due calciatori che hanno rischiato di buttare tutto nel cestino. Il polacco con il rigore sbagliato, il marocchino con il gol regalato, hanno avuto la colpa di rimettere in carreggiata lo Spezia, ma hanno avuto entrambi la voglia ed il coraggio di rifarsi. Se la Fiorentina vuole andare in Europa deve sbagliare meno, ma nello stesso tempo sa di poter contare su un gruppo fatto di uomini veri!

A stasera con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

ATALANTA – FIORENTINA = 2 – 3

Una gioia immensa ed indescrivibile che solamente i tifosi viola possono capire. La vita dell’appassionato della Fiorentina è dura, fatta di delusioni, di orgoglio per la propria città, di tradizioni, di occasioni sprecate. Stasera però, una volta tanto, la Fiorentina è riuscita a ribaltare il pronostico, a vincere a Bergamo contro una compagine abituata ad andare in Champions League, a superare uno degli allenatori più preparati ed antipatici del calcio italiano. Come da tradizione però la squadra ha dovuto soffrire, si è dovuta ribellare all’inferiorità numerica ed all’ 1-2 siglato da Boga. Alla compagine di Italiano manca indubbiamente ancora la continuità all’interno dei 90 minuti, ma il coraggio visto sia nella prima mezz’ora che quando la viola è rimasta in dieci, è un segnale fondamentale per il futuro della stagione. Andiamo allora a vedere i protagonisti dell’impresa di Bergamo!

IL BUONO

  • Milenkovic : uno degli esclusi eccellenti della serata entra solamente dopo il rosso rimediato da Martinez Quarta. Concentrato, cattivo, ma soprattutto decisivo ai fini della qualificazione. In questa stagione, contrariamente alle ultime giocate in maglia viola, sembrava non avere confidenza con la rete avversaria ma stavolta decide match e qualificazione. Speriamo trovi finalmente continuità!
  • Nico Gonzalez : iniziamo dal brutto della serata… La reazione alla sinceramente incomprensibile sostituzione è da censurare senza se e senza ma. È inaccettabile che un calciatore della sua importanza abbia un atteggiamento del genere nei confronti di allenatore e compagni. A parte questo la sua prestazione, nel primo tempo, è semplicemente sontuosa. Torna finalmente il Nico di Bologna, imprendibile e decisivo: guadagna un rigore, provoca cartellini in quantità, mantiene la propria squadra sempre nella metà campo offensiva. Se riuscisse anche ad essere cattivo sotto porta…. Forse non sarebbe toccato a noi. Sangue caliente al servizio della collettività.
  • Approccio alla gara: i primi 25 minuti viola sono all’altezza delle migliori prove stagionali. Difesa alta, pressing offensivo portato in maniera intelligente, catene degli esterni bilanciate e ficcanti: la Fiorentina è sembrata tornare quella ammirata per gran parte del girone di andata. Non poteva durare per tutta la gara considerando anche la caratura degli avversari ma i segnali sono stati incoraggianti. Avanti così!
  • Piatek: ebbene sì! Uno dei maggiori critici della cessione di Vlahovic a gennaio mette il centravanti polacco nell’olimpo dei migliori. Si chiama onestà intellettuale ed un calciatore che in due gare di coppa Italia segna tre reti, non ha paura di andare sul dischetto e lotta come un pazzo deve essere premiato. Se ho sbagliato valutazione, godo ancora di più!

IL BRUTTO

  • Castrovilli : mi dispiace veramente tanto ma anche stavolta il buon Gaetano finisce dietro la lavagna. Non salta mai l’uomo, è spesso preso nel mezzo dagli avversari, è colpevole sul primo gol nerazzurro. Oltre a ciò, ritarda spesso la giocata sulle cavalcate di Odriozola e non ha mai il coraggio di puntare la porta. Riuscirà a ritrovare la strada maestra?
  • Martinez Quarta : probabilmente il secondo giallo è esagerato ma il primo è talmente stupido da non essere accettabile in serie A. Continua a rimediare cartellini come fosse un serial killer anche quando gioca una partita onesta. Stasera è andata bene ma non si può rischiare sempre così!
  • Altro: potrei citare il cambio di Gonzalez, potrei parlare della prova di Maleh, mi piacerebbe parlare dei cross di Biraghi come della posizione di Ikone’ ma dopo tante amarezze stavolta è il tempo di festeggiare e basta….

SIAMO IN SEMIFINALE!!!

Il buono, il brutto, il cattivo

CAGLIARI – FIORENTINA = 1- 1

Una gara difficilissima da commentare, che ne contiene dentro almeno altre tre e che avrebbe potuto avere esiti diversissimi. Ad esempio se Biraghi, lo stesso che tutti hanno incensato nelle ultime settimane, avesse portato in vantaggio i viola in occasione del calcio di rigore, forse sarebbe stata una passeggiata simile a quella vista contro il Genoa. Ma se Joao Pedro non si fosse fatto ipnotizzare da Terracciano, probabilmente i viola sarebbero tornati dalla Sardegna con un pugno di mosche in mano. E come non pensare anche all’occasione finale di Bonaventura oppure al salvataggio sulla linea di Igor su Dalbert? Una partita pazza che non premia né i ragazzi di Mazzarri né quelli di Italiano ma che forse finisce con il risultato più giusto. Considerando le tante assenze tra le fila del Cagliari è probabilmente un’occasione sprecata, ma anche la Fiorentina senza il Vlahovic di questa stagione ed in inferiorità numerica per gran parte del secondo tempo ha dovuto affrontare una salita veramente ripida. Certo è che se i viola vogliono provare a giocarsi le proprie carte per l’ingresso in Europa, contro Lazio ed Atalanta dopo la sosta, sarà necessario tornare a giocare il calcio migliore in fase offensiva e senza regalare occasioni semplici ad attaccanti del calibro di Immobile, Muriel o Zapata.

IL BUONO

  • Sottil : chi segue la rubrica lo sa, l’ultimo prodotto della cantera viola non è certamente uno dei miei calciatori preferiti ma la sua rete regala un pareggio preziosissimo alla squadra. Chiaro che l’esultanza irrispettosa non depone a suo favore ma oggi spacca la gara e risponde presente a mister Italiano. Uno dei pochi esterni della rosa che punta la porta: speriamo che la maturazione definitiva stia arrivando!
  • Nico Gonzalez: sarà testardo, sarà fumoso, sarà a volte irritante, ma Nico è uno di quei calciatori che voglio sempre dalla mia parte. Lotta, si sacrifica, corre, si spezza la schiena, interpreta tutti i ruoli che gli vengono assegnati sempre con la stessa voglia e cattiveria. Se fosse anche decisivo sotto porta probabilmente non giocherebbe a Firenze, ma la continuità che finalmente sta trovando, lo sta facendo sbocciare. Insostituibile!
  • Il risultato: il Cagliari aveva tante assenze, è in piena lotta per la salvezza, non vince contro una squadra della parte alta della classifica da tempo immemore. Ma quanti di noi avrebbero pensato di riuscire a pareggiare dopo un rigore sbagliato, giocando in dieci, con questo arbitraggio, senza Vlahovic e Saponara? Se ci voltiamo indietro solo di qualche settimana, mi sembra di poter dire che la squadra stia crescendo in personalità e maturità confrontando questa partita con quella di Empoli o di Venezia. Avremmo voluto i tre punti, ma tutto considerato, è un punto da tenersi stretto. I viola probabilmente non sono pronti per la zona Europa, ma alcune lezioni sembrano servite!

IL BRUTTO

  • Aureliano : per chi non lo sapesse è l’arbitro della gara. Veramente poche volte ho visto una partita diretta così male dall’inizio alla fine. Gestione dei cartellini ridicola, punizioni fischiate quasi a caso, rigori ed espulsioni che solamente lui ha visto. Secondo molti tifosi viola, la direzione arbitrale è la risposta del palazzo alla guerra di Commisso contro le grandi; io sinceramente a tratti ho dubitato anche in merito alla conoscenza del regolamento da parte del direttore di gara. Da fermare il prima possibile!
  • Igor: una prestazione disastrosa parzialmente riscattata dal salvataggio sul tiro a botta sicura di Dalbert. Viene scherzato più volte da Joao Pedro, non fa mai ripartire l’azione viola, talvolta viene sovrastato anche fisicamente. Come detto più volte anche al Corner Viola, il centrale difensivo è uno dei ruoli in cui si dovrà cercare di migliorare in estate!
  • Biraghi: come lo abbiamo acclamato nelle ultime settimane, oggi non possiamo non metterlo dietro la lavagna. Comincia la sua partita regalando un assist velenoso a Joao Pedro dopo pochi secondi e continua sbagliando il rigore dopo nemmeno dieci minuti. L’errore risulterà decisivo nell’economia di una gara che viene poi condita da un’ammonizione e da diversi errori tecnici e non solo. Un passaggio a vuoto fragoroso che il capitano vorrà riscattare prontamente alla ripresa del campionato.

Ci vediamo domani al Corner Viola e su Calcio & Mercato!