Il buono, il brutto, il cattivo

CAGLIARI – FIORENTINA = 1- 1

Una gara difficilissima da commentare, che ne contiene dentro almeno altre tre e che avrebbe potuto avere esiti diversissimi. Ad esempio se Biraghi, lo stesso che tutti hanno incensato nelle ultime settimane, avesse portato in vantaggio i viola in occasione del calcio di rigore, forse sarebbe stata una passeggiata simile a quella vista contro il Genoa. Ma se Joao Pedro non si fosse fatto ipnotizzare da Terracciano, probabilmente i viola sarebbero tornati dalla Sardegna con un pugno di mosche in mano. E come non pensare anche all’occasione finale di Bonaventura oppure al salvataggio sulla linea di Igor su Dalbert? Una partita pazza che non premia né i ragazzi di Mazzarri né quelli di Italiano ma che forse finisce con il risultato più giusto. Considerando le tante assenze tra le fila del Cagliari è probabilmente un’occasione sprecata, ma anche la Fiorentina senza il Vlahovic di questa stagione ed in inferiorità numerica per gran parte del secondo tempo ha dovuto affrontare una salita veramente ripida. Certo è che se i viola vogliono provare a giocarsi le proprie carte per l’ingresso in Europa, contro Lazio ed Atalanta dopo la sosta, sarà necessario tornare a giocare il calcio migliore in fase offensiva e senza regalare occasioni semplici ad attaccanti del calibro di Immobile, Muriel o Zapata.

IL BUONO

  • Sottil : chi segue la rubrica lo sa, l’ultimo prodotto della cantera viola non è certamente uno dei miei calciatori preferiti ma la sua rete regala un pareggio preziosissimo alla squadra. Chiaro che l’esultanza irrispettosa non depone a suo favore ma oggi spacca la gara e risponde presente a mister Italiano. Uno dei pochi esterni della rosa che punta la porta: speriamo che la maturazione definitiva stia arrivando!
  • Nico Gonzalez: sarà testardo, sarà fumoso, sarà a volte irritante, ma Nico è uno di quei calciatori che voglio sempre dalla mia parte. Lotta, si sacrifica, corre, si spezza la schiena, interpreta tutti i ruoli che gli vengono assegnati sempre con la stessa voglia e cattiveria. Se fosse anche decisivo sotto porta probabilmente non giocherebbe a Firenze, ma la continuità che finalmente sta trovando, lo sta facendo sbocciare. Insostituibile!
  • Il risultato: il Cagliari aveva tante assenze, è in piena lotta per la salvezza, non vince contro una squadra della parte alta della classifica da tempo immemore. Ma quanti di noi avrebbero pensato di riuscire a pareggiare dopo un rigore sbagliato, giocando in dieci, con questo arbitraggio, senza Vlahovic e Saponara? Se ci voltiamo indietro solo di qualche settimana, mi sembra di poter dire che la squadra stia crescendo in personalità e maturità confrontando questa partita con quella di Empoli o di Venezia. Avremmo voluto i tre punti, ma tutto considerato, è un punto da tenersi stretto. I viola probabilmente non sono pronti per la zona Europa, ma alcune lezioni sembrano servite!

IL BRUTTO

  • Aureliano : per chi non lo sapesse è l’arbitro della gara. Veramente poche volte ho visto una partita diretta così male dall’inizio alla fine. Gestione dei cartellini ridicola, punizioni fischiate quasi a caso, rigori ed espulsioni che solamente lui ha visto. Secondo molti tifosi viola, la direzione arbitrale è la risposta del palazzo alla guerra di Commisso contro le grandi; io sinceramente a tratti ho dubitato anche in merito alla conoscenza del regolamento da parte del direttore di gara. Da fermare il prima possibile!
  • Igor: una prestazione disastrosa parzialmente riscattata dal salvataggio sul tiro a botta sicura di Dalbert. Viene scherzato più volte da Joao Pedro, non fa mai ripartire l’azione viola, talvolta viene sovrastato anche fisicamente. Come detto più volte anche al Corner Viola, il centrale difensivo è uno dei ruoli in cui si dovrà cercare di migliorare in estate!
  • Biraghi: come lo abbiamo acclamato nelle ultime settimane, oggi non possiamo non metterlo dietro la lavagna. Comincia la sua partita regalando un assist velenoso a Joao Pedro dopo pochi secondi e continua sbagliando il rigore dopo nemmeno dieci minuti. L’errore risulterà decisivo nell’economia di una gara che viene poi condita da un’ammonizione e da diversi errori tecnici e non solo. Un passaggio a vuoto fragoroso che il capitano vorrà riscattare prontamente alla ripresa del campionato.

Ci vediamo domani al Corner Viola e su Calcio & Mercato!

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