CELJIE – FIORENTINA = 1 – 2
Il risultato che tutti volevamo.
La Fiorentina torna dalla Slovenia con una vittoria che non chiude definitivamente i giochi per il passaggio del turno, ma certamente pone i viola in posizione di vantaggio contro una compagine apparsa piuttosto povera di talento. I ragazzi di Mister Riera infatti, hanno dimostrato grande applicazione, furore agonistico e ritmo indiavolato, ma quando si è trattato di mettere in mostra le qualità individuali, le forze in campo sono apparse piuttosto sbilanciate. E pensare che Palladino aveva schierato in campo una Fiorentina segnata da un ampio turnover, con Comuzzo tornato titolare, Adli al posto di Fagioli e la coppia di attaccanti formata da Zaniolo e Beltran. Oltre a ciò, il tuttofare Folorunsho era impiegato largo a sinistra mentre Moreno interpretava come poteva il ruolo di quinto di destra per far rifiatare Dodò. Lo schema era dunque quello più adatto alle idee di gioco del mister ma gli interpreti non riuscivano, come era ovvio accadesse, ad interpretare il solito calcio. Zaniolo purtroppo sembra ormai una scommessa persa soprattutto quando deve giocare prima punta con accanto un calciatore come Beltran che svaria, recupera palloni ma gioca quasi da centrocampista. La spinta sugli esterni poi, era quasi nulla visto che da una parte Moreno è un difensore centrale dal piede piuttosto ruvido e dall’altra Folorunsho si applica con francescana umiltà ma non possiede le doti tecniche per saltare l’avversario nell’uno contro uno. In mezzo al campo, al netto di un Mandragora sempre positivo, Cataldi non sembra vivere il suo miglior momento dal punto di vista fisico ed Adli è lontanissimo parente dal calciatore ammirato ad inizio stagione. La difesa invece, è apparsa il reparto più oliato seppur Comuzzo sembri soffrire un po’ la mancanza di continuità e non abbia tutte le qualità necessarie per poter giocare centrale in una difesa a 3.
In porta infine, abbiamo semplicemente un mostro, un alieno, un portiere di una qualità che a Firenze abbiamo raramente ammirato. Con due parate eccezionali negli ultimi 10 minuti di gara, De Gea ha permesso ai propri compagni di portare a casa una vittoria fondamentale in vista del ritorno quando, eccezion fatta per gli squalificati, probabilmente Palladino inserirà qualche titolare in più per poter accedere ad una semifinale che già adesso si prospetta difficilissima: il Betis infatti, dispone di organizzazione, qualità nei singoli, storia europea. Forse sto correndo troppo perché ancora c’è da giocare la gara di ritorno, ma quelli che iniziano già oggi a pensare alla finale col Chelsea, potrebbero subìre un brusco risveglio nel turno precedente.
Adesso testa e gambe di nuovo sul campionato: domenica al Franchi arriva un Parma rivitalizzato dalla cura Chivu e dalla rimonta contro l’Inter. Il turnover di ieri sera sembra far pensare che Palladino ed i suoi ragazzi non abbiano alcuna intenzione di sottovalutare una squadra che, nonostante la brutta classifica, ha sempre giocato un buon calcio durante tutto il campionato. Servirà una Fiorentina attenta a non prendere ripartenze, che abbia gamba per tutti i 90 minuti e soprattutto abbia i migliori calciatori al top della condizione fisica e psicologica: l’approccio alla gara di uno come Fagioli ieri sera, sarebbe esiziale contro un Parma condannato a cercare un risultato per continuare a marciare verso la salvezza.
IL BUONO
- De Gea: è semplicemente un fenomeno. Al termine di una gara in cui era stato praticamente disoccupato, sfoggia due interventi clamorosi per mantenere la vittoria. Uno dei più grandi colpi di mercato della storia della Fiorentina.
- Ranieri: dopo errori sotto porta incredibili ed il gol meraviglioso annullato giustamente a San Siro, stavolta il capitano viola si può gustare tutta la meritata soddisfazione. Con la difesa a tre può finalmente tornare a spingere come faceva in primavera!
- Mandragora: festeggia il record di presenze europee in maglia viola con un rigore prima procurato e poi trasformato. E’ la fotografia perfetta della professionalità, dell’abnegazione, della serietà. Giocare accanto a calciatori migliori di te aiuta, ma se non lavori ogni giorno non arrivi da nessuna parte…..
IL BRUTTO
- La coppia Zaniolo – Beltran: posto che sembrano essere due calciatori che possono difficilmente giocare insieme, ieri sera non sono riusciti nemmeno a mettersi in mostra singolarmente. Se però Beltran ha mostrato il suo solito impegno, l’ex Roma continua a sembrare svogliato e senza mordente. Gud e Moise fanno un altro sport.
- Adli: di gran lunga il peggiore in campo. Lento, approssimativo, spento….anche Richardson è sembrato avere un altro passo rispetto a lui! Sembra aver completamente smarrito le proprie certezze.
- Fagioli: calciatore per cui stravedo, è entrato in campo con la testa tra le nuvole regalando il pallone dal quale è arrivato il rigore. Nonostante ciò, resta indiscutibile!
A voi per i commenti!!

Adli non è più lui perché Palladino l’ha fatto deprimere mettendolo più di una volta a un minuto dalla fine. E non mi si dica che lo fa per motivi fisici, perché Palladino ha mandato in campo Gudmundsson 12 giorni dopo una frattura al coccige, quindi il nostro allenatore non è il tipo che schiera i giocatori solo se sono al 100%. La sua è chiaramente una scelta tecnica: ha scelto Fagioli come nuovo playmaker, e per lui Adli ha semplicemente cessato di esistere.
Tu dici che Zaniolo ieri sera ha giocato male perché Beltràn arretrava spesso a centrocampo, e quindi lui rimaneva isolato in attacco. Io ti rispondo che Zaniolo giocherebbe male anche se a supportarlo ci fosse il tridente delle meraviglie Rodrygo – Bellingham – Mbappé, perché il suo è un problema mentale. Da un bel pezzo a questa parte il calcio non è più la sua priorità (forse non lo è mai stato), perché la sua storia dice che pensa soprattutto a scommettere e a correre dietro alle gonnelle (tra l’altro è notizia di un’ora fa che per lui l’incubo calcioscommesse si è riaperto). Per lui vale lo stesso discorso di Balotelli al Genoa: la colpa del flop non è del giocatore, ma di chi l’ha preso sapendo benissimo chi si metteva in casa. Ma giustamente era meglio spendere 3,20 milioni per Zaniolo in prestito oneroso anziché 10 milioni per Sanabria a titolo definitivo. Peraltro, buona parte di quei 10 milioni sarebbero stati pagati con il cartellino di Kouamé, che adesso è diventato invendibile perché si è rotto il crociato per l’ennesima volta: bravo Pradé, complimenti.
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Ciao Wwayne! Tra Adli e Fagioli ci sono due categorie per corsa, voglia di sacrificarsi e passo e dunque ben ha fatto Palladino a scegliere l’italiano. Ciò però non giustifica l’atteggiamento mostrato ieri sera dal calciatore francese che sembrava a passeggio per Firenze anziché in un quarto di finale di Conference. Oltre a ciò, non dimentichiamoci che mentre Fagioli lo hai acquistato (visto che hai l’obbligo di riscatto), il francese dovrebbe impegnarsi ancora di più visto che ha solamente il diritto (anche se credo e spero che facciano lo scambio con Sottil). Zaniolo non lo avrei mai preso, ma non dimentichiamoci che centravanti non lo è mai stato e dunque se come dice Palladino l’obiettivo è sempre quello di mettere i calciatori a proprio agio per esprimersi, mi sa che stavolta non ci è riuscito. Quanto a Kouamè, anche se non si fosse rotto il crociato, non sarebbe mai stato riscattato dall’Empoli visto che percepisce un ingaggio di 1,8 milioni netti.
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Certamente, e infatti se ti ricordi quando Pradé venne lodato per aver fatto un ottimo mercato sia in entrata che in uscita io invece lo criticai sotto entrambi gli aspetti. Per quanto riguarda il mercato in entrata ha preso dei giocatori dove eravamo coperti (ad esempio acquistare Fagioli quando c’era già Adli) e non li ha presi dove avevamo davvero bisogno (ad esempio manca un vice – Kean); per quanto riguarda il mercato in uscita i bidoni non li ha dati via per sempre, li ha solo prestati, e quindi a Giugno ce li ritroveremo ancora tra i piedi. Ricordo ancora l’espressione che usai: Pradé non ha levato il sudicio, l’ha solo nascosto nell’armadio.
Riguardo ad Adli, anch’io spero che si faccia lo scambio di cartellini con Sottil. Non solo perché stimo Adli, ma anche perché Sottil ha fatto bene in maglia viola solo negli ultimi 6 mesi, e non è affatto detto che una volta tornato a Firenze proseguirebbe sulla stessa falsariga. Ci sta benissimo che una volta tornato ricominci a fare quei passaggi all’indietro in stile Colpani che gli ho sempre visto fare da quando ha esordito in serie A.
P.S.: Se l’Empoli retrocede, Pradé non avrà più neanche lo sgabuzzino in cui nascondere il sudicio! 🙂
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Come tu ben sai, sono d’accordo solamente in merito all’assenza del vice Kean. Fagioli è un giocatore splendido che ha molta più continuità di rendimento di Adli. Inoltre è più giovane, è italiano ed ha voglia di riscatto. Gli altri l’importante è che siano andati via, per il resto si vedrà anche e soprattutto in relazione a come finirà la stagione: una cosa è certa, questa è la rosa più forte dell’era Commisso!
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Dalle notizie emerse oggi sul calcioscommesse è emerso che Fagioli non solo scommetteva, ma per compiacere l’uomo a cui doveva dei soldi (Tommaso De Giacomo) gli procurava dei clienti tra i suoi colleghi, facendo il diavolo tentatore e inducendo a scommettere vari compagni della Juve e della Nazionale (più precisamente Pinsoglio, Gatti e McKennie alla Juve, Bellanova in Nazionale). Tutti questi dettagli schifosi li ho appresi da questa fonte super affidabile: https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/scommesse-calcio-tonali-fagioli-sjckwcem.
Alla luce di questo io ti dico: Fagioli è un giocatore splendido? Sì, ma è splendido nel modo in cui lo erano Icardi e Nainggolan. Sono quei giocatori che sul campo da gioco magari ti fanno vincere una partita, due, tre, ma alla lunga ti creano più problemi che benefici.
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Quando entri in certi giri ed inizi a perdere barche di soldi sei portato a fare roba del genere. Non lo giustifico ovviamente ma nemmeno lo giudico. Anche perché, venendo ai tuoi paragoni, Fagioli ha pagato tutti gli errori he ha commesso con una squalifica ed un’ammenda. Tutti hanno diritto ad una seconda possibilità ed io sono disponibile a concedergliela anche perché non ha scommesso sulle sue partite né sui campionati in cui giocava. Non solo, ma considerando che Masiello, uno che si è venduto il derby Bari Lecce è stato poi capitano dell’Atalanta tanto omaggiata di Gasperini ed ancora gioca al calcio, di Quale sport stiamo parlando? Fagioli ha sbagliato, lo hanno beccato, ha pagato.
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