Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – LECCE = 1 – 0

Dopo le fatiche di Coppa ed il ritorno dalla Turchia, non si poteva chiedere alla Fiorentina di correre a tutta velocità, di giocare ad un ritmo forsennato, di essere insomma la squadra che abbiamo ammirato nelle ultime settimane. Prima della sosta dedicata alle nazionali, al termine di un ciclo terribile, contava solamente vincere per restare in scia alla Juventus (in attesa della sentenza di appello) e tenere aperto anche il viatico europeo passando dal campionato. Il Lecce non è nel suo momento migliore ma resta comunque una squadra che attacca la palla molto alta, soprattutto con gli esterni Di Francesco e Strefezza, si difende bene, in modo compatto, con un’attenzione che rende difficile la fase offensiva avversaria. La Fiorentina ha fatto la partita che doveva, girando palla più lentamente del solito ma cercando sempre lo spiraglio necessario a rendersi pericolosa e si è affidata alle giocate individuali dei propri calciatori tecnicamente migliori, come Nico e Saponara, protagonisti infatti dell’azione che ha deciso la contesa. Del resto quando la fatica si fa sentire, le idee si annebbiano e le gambe sono pesanti, poter disporre di calciatori che abbiano qualità superiori può fare la differenza e così è stato anche ieri. Italiano ha ruotato un po’ i calciatori cercando di dosare le forze dei vari Cabral, Bonaventura, Ikone’, Martinez Quarta, dovendo tra l’altro impiegare l’inutile Kouame’ come prima punta visto l’attacco febbrile che ha colpito Jovic poche ore prima del fischio d’inizio.

La Fiorentina ha comunque ottenuto ciò che voleva, tre punti fondamentali, grazie ad un autogol al termine di una partita in cui ha rischiato praticamente nulla (a parte il primo ottimo intervento di Terracciano) anche se ha creato troppo poco per riuscire a chiuderla anzitempo. Restano i tre punti, la porta inviolata, la prova convincente di alcuni calciatori come Dodo’ ed Amrabat che sembrano adesso veramente imprescindibili per la squadra di Vincenzo Italiano. Arriva ora la meritata sosta con una classifica più confacente alle qualità della rosa viola ed una serenità che speriamo possa essere utilizzata per migliorare ancora alcuni particolari che si potrebbero rivelare decisivi in vista di appuntamenti storici per la società. Intanto godiamoci il ribaltamento di una stagione che sembrava fallimentare appena due mesi fa: il calcio è uno sport meraviglioso anche per la capacità di sorprendere tifosi ed addetti ai lavori….e stavolta la favola potrebbe essere la nostra. Perché non provarci?

IL BUONO

  • La porta imbattuta: se tantissimi ad inizio anno hanno fatto notare l’atavica difficoltà ad andare a segno, in pochi invece (tra questi il Corner Viola) hanno sottolineato l’incapacità della squadra viola di tenere la porta imbattuta. Adesso invece, è tutto diverso: con una coppia di centrali quasi sempre precisi, con un Dodò tornato in formato internazionale e due centrocampisti abili nell’interdizione come pochi in Italia, la musica è cambiata ed allora può bastare anche un’autorete ed una gara gestita nei ritmi e nel gioco per portare a casa tre punti. Salto di qualità.
  • Dodò: semplicemente spaventoso. Contro esterni tra i pochi che lo possono sfidare in velocità, non sbaglia praticamente nulla in fase difensiva (ve lo ricordate ad inizio anno?) e sfreccia senza pietà finché ha un briciolo di fiato. Io non mi appassiono al dibattito in merito a chi sia più forte tra lui ed Odriozola, mi appassiono ad un calciatore che si è messo a lavorare, che è migliorato, che esulta col popolo viola ogni volta che può. Insostituibile.
  • Milenkovic: sinceramente sono tra quelli che non avrei mai tolto Martinez Quarta considerando anche la squalifica dell’argentino nella gara di andata dei quarti di finale, ma ieri Nikola mi è proprio piaciuto. A differenza di Igor, è sempre preciso, sicuro, sportivamente cattivo, pronto ad aiutare i compagni. Speriamo trovi la continuità perduta.
  • Amrabat: ecco l’altra chiave della difesa imbattuta della Fiorentina e della risalita della squadra in generale! Il centrocampista marocchino, dopo un comprensibile periodo di affaticamento post mondiale, è tornato ad essere dominante difensivamente come nella scorsa stagione. Adesso che sta meglio di gambe, anche la testa gli ricorda spesso di non essere un regista e di non avventurarsi in strade per lui impervie. Da quando il campo viene diviso sempre tra lui e Mandragora, siamo tutti più tranquilli e la squadra ne ha beneficiato tantissimo. Bentornato guerriero!

IL BRUTTO

  • Kouamè: è semplicemente inadatto al ruolo di prima punta, inadatto a giocare in una squadra che lotta per l’Europa, inadatto a giocare in una compagine che non arriva praticamente mai in fondo al campo per crossare per le punte. Arriviamo a fine stagione, poi salutiamolo e ringraziamolo per l’attaccamento.
  • Barak: in una partita sporca e sotto ritmo che poteva decidersi solamente grazie ad un episodio, mi sarei aspettato di più dal centrocampista viola che ha maggiore confidenza con la rete. Appare invece lento, quasi svogliato, mai nel cuore della manovra. Magari la sosta farà bene anche a lui che nelle ultime settimane è stato impiegato molto spesso. Mi raccomando che abbiamo bisogno dei tuoi gol!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BOLOGNA = 1 – 2

Un passo indietro clamoroso, una caduta fragorosa che provoca dolore come un cazzotto in bocca che non ti aspetti. La sconfitta contro il Bologna rappresenta questo e molto di più per le dichiarazioni ascoltate dopo la gara da chi dovrebbe rappresentare la squadra davanti ai microfoni e dovrebbe spiegare cosa succede nel rettangolo di gioco. La Fiorentina, dopo la vittoria in Coppa Italia contro il Torino, e la prova convincente di Roma contro la Lazio, viene presa a pallonate dal Bologna di Thiago Motta che prepara la partita alla perfezione e vince con merito a Firenze dopo tempo immemore. E stavolta non regge nemmeno la scusa della scarsa qualità della rosa visto che quella rossoblù non è certamente migliore di quella viola: Thiago Motta ha a disposizione una difesa composta da calciatori semi-sconosciuti che farebbero fatica non solamente a Firenze, e davanti ha un attaccante che viene ancora cercato a Parma dal momento che non l’hanno mai visto. Per non parlare di un portiere che anche ieri sembrava la controfigura di Calamity James….Terracciano sul gol di Posch poteva certamente fare di più, ma nel primo tempo ha eseguito un paio di interventi notevoli. Spero solamente che il dubbio che ieri serpeggiava in curva, cioè che inconsciamente la squadra abbia mollato in campionato per puntare tutto sulla Coppa abbia un fondo di verità, perché altrimenti la preoccupazione sarebbe ancora maggiore: una Fiorentina come quella di ieri sera avrà grandi difficoltà anche a superare la Cremonese in una doppia sfida, figuriamoci il Braga secondo in classifica in Portogallo!

Come sa chi mi segue su questo blog, amo ricordare che i numeri non mentono mai e la squadra viola ha guadagnato 1 punto nelle ultime 4 gare, ha vinto 6 partite sulle 21 disputate ed è nella parte destra della classifica: nel contempo però, Commisso e soci hanno chiuso il bilancio con 46 milioni di utili e, probabilmente, per loro è l’unica cosa che conta.

IL BUONO

  • Saponara: dopo aver cambiato faccia alla partita di Roma, ieri sera si è ripetuto confermandosi il migliore in campo tra le fila viola. Certo qualche pallone lo ha perso, ma è stato l’unico ad accendere la luce: un gol, una traversa a dir poco meravigliosa e qualche serpentina che hanno creato quella superiorità numerica che gli altri non riuscivano a trovare. Unico fiore nel deserto viola.
  • Thiago Motta ed il suo Bologna: il mio socio, Flavio Bardaro, non è d’accordo ma ieri i felsinei ci hanno preso a pallonate in lungo ed in largo, hanno dominato il centrocampo, hanno trovato delle verticalizzazioni a noi sconosciute. Hanno giocato un calcio riconoscibile per i propri calciatori che sapevano esattamente cosa fare, a differenza dei nostri che, una volta bloccati Barak e Bonaventura, sono andati completamente in crisi. Il Bologna gioca un calcio in cui si capisce chi deve fare cosa, riesce a valorizzare un mezzo calciatore come Zirkzee ed a far sembrare un bomber anche Orsolini. Grande merito di ciò, deve essere riconosciuto a Thiago Motta che, dopo aver raccolto la difficile successione di Italiano a Spezia, adesso sta cercando di far dimenticare, calcisticamente parlando, Mihajlovic a Bologna. Non ci avrei scommesso un euro, ma sta dimostrando a tutti di essere un allenatore di Serie A: chapeau!  

IL BRUTTO

  • L’approccio alla gara: la Fiorentina è stata letteralmente dominata sia in avvio del primo tempo, che in avvio della ripresa. Ha subito rete su palla inattiva in entrambi i frangenti di gara, ha regalato palloni, spazi di campo e tempi di gioco al Bologna senza mai riuscire a controbattere. L’atteggiamento è stato remissivo, le trame inconcludenti, la reazione nulla. Tra capitano, allenatore e società, c’è qualcuno nel pianeta viola che riesca a far capire l’importanza delle partite?
  • Barak: effettivamente il rinnovo di contratto lo ha tranquillizzato. Ieri, a dire il vero, sembrava addormentato più che tranquillo. Ha sbagliato tutto ciò che poteva sbagliare, ha perso palloni su palloni, ha causato il rigore, non ha mai trovato lo spazio di inserimento nell’area di rigore avversaria. Se la reazione ad un bel contratto fino al 2027 è questa, allora stiamo freschi!
  • Amrabat: contro un Bologna tatticamente perfetto, che ha bloccato i due unici centrocampisti di qualità che abbiamo, è uscito il vero Amrabat, un calciatore tecnicamente non eccelso, che tocca la palla troppe volte prima di rigiocarla, che etra in confusione non appena viene pressato con i tempi giusti. Il nuovo Xavi (o Iniesta se preferite), si dimostra ancora una volta un ottimo gregario incapace di prendere in mano una squadra che voglia giocare a calcio e non fare un combattimento di wrestling. Testa sul manubrio e pedalare!
  • Vincenzo Italiano: al termine dell’ennesima prova indecente della sua squadra, ci offre le solite parole, la stessa conferenza stampa di sempre senza un’assunzione di responsabilità, una spiegazione allo scempio che anche stavolta quasi 31.000 spettatori devono sorbirsi. Stavolta però, ecco la chicca finale: il povero cucciolotto nostro si è offeso perché dalla curva abbiamo cantato un cattivissimo coro che diceva “fate ridere”! Povero topolino, stamattina magari invece che alle 10,00 vi sveglierete alle 9 perché vi abbiamo turbato il sonno. O magari ieri sera invece che lo champagne avete dovuto bere una Vernaccia perché le bolle vi davano acidità….ma non vi vergognate nemmeno un pò? Se solo lavoraste ogni mattina, doveste pagare un biglietto e magari sobbarcarvi un viaggio per vedere queste prove scandalose, scommetto che gridereste anche di peggio. Tacete e chiedete scusa, è l’unico atteggiamento saggio.

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

MILAN – FIORENTINA = 2 – 1

Dopo la vittoria del Napoli contro l’Udinese, il campionato doveva restare aperto e così è stato. Il rigore clamoroso negato per il fallo di Tomori su Ikonè, il fallo su Duncan in occasione del secondo gol del Milan probabilmente viziato anche da una carica su Terracciano, fanno contenti sia la Lega Serie A che la FIGC. Il sistema calcistico italiano non poteva permettersi un campionato finito ancora prima del mondiale e Sozza ha interpretato in modo magistrale il suo ruolo. Ci ha però dovuto mettere tutto sé stesso per fermare una Fiorentina bellissima che, nonostante il forfait di Bonaventura nel riscaldamento e quello di Dodo’ dopo nemmeno un quarto d’ora, ha giocato alla pari ed a tratti meglio dei campioni d’Italia. Seppur andati in svantaggio dopo appena 90 secondi, i ragazzi di Vincenzo Italiano non hanno perso il filo del discorso ed hanno iniziato a macinare gioco e trame anche apprezzabili. Con un Barak finalmente dentro al gioco ed un Ikone’ a tratti imprendibile, come spesso accade è mancato solamente il gol. Una volta raggiunto il pari, il canovaccio della gara non è cambiato ed i viola avrebbero meritato ampiamente il pareggio se non di più. Poi la manina è arrivata, il fischietto ha indirizzato palesemente la gara e la Fiorentina ha subito la sconfitta.

Dispiace perdere una gara del genere prima della sosta senza avere l’opportunità di scaricare tutta la propria rabbia contro gli avversari, ma la Fiorentina dell’ultimo mese merita fiducia ed applausi. Speriamo che a gennaio, quando questa assurda stagione ripartirà, i viola riescano ad accendere subito l’interruttore perché giocando così la rimonta in classifica è possibile e la cavalcata europea può dare grandi soddisfazioni.

IL BUONO

  • Amrabat: una prova assolutamente dominante di un calciatore che arriva ai mondiali con una fiducia ed una condizione atletica straripante. Gioca una partita completa in cui non si limita a recuperare palloni, ma spesso imposta l’azione offensiva con intelligenza e raziocinio. L’unico modo per fermarlo è stenderlo ed accade almeno in un paio di occasioni: l’unico che non si accorge dei fallI è Sozza….strano! I viola non possono fare a meno di lui!
  • Barak: l’assenza di Bonaventura poteva essere devastante per una Fiorentina che sembrava dipendere dal buon Jack, ma stavolta Barak non lo ha fatto assolutamente rimpiangere. Seppur con la sua andatura caracollante, il calciatore ex Verona gioca una partita totale: è il primo a pressare i centrocampisti rossoneri per evitare le verticalizzazioni avversarie, ma è anche il primo a buttarsi negli spazi offensivi per far ripartire l’azione. Segna il gol del momentaneo pareggio ed è un pericolo costante per Tomori e compagni. Dopo la sosta deve necessariamente ripartire dalla prestazione di San Siro!
  • Ikone’ e Saponara: dopo tanto tempo, Vincenzo Italiano decide di fare a meno di Kouame’ nella formazione titolare e la scelta appare assolutamente azzeccata. I due esterni cuciono il gioco e riescono anche a tenere bassi i due terzini milanisti, spesso fonte inesauribile di gioco e cross per i propri attaccanti. Saponara è protagonista di una gara dal grande sacrificio nobilitata da alcune giocate superbe, Ikone’ si conferma in un grandissimo momento di forma. Salta a ripetizione Theo Hernandez, sfiora diverse volte il gol, ma soprattutto si conquista un rigore solare che solamente il buon Sozza non vede. Peccato per il salvataggio sulla linea a Tatarusanu battuto, ma purtroppo il gol non vuole proprio arrivare. Una gran bella coppia!

IL BRUTTO

  • Cabral: in una Fiorentina che gioca un buon calcio ed ha due esterni che finalmente funzionano, l’attaccante non può essere così invisibile come Re Artù. Non riesce mai ad essere coinvolto, né a vincere i duelli con i difensori milanisti. Se quello del gol resta un problema per i viola, la responsabilità è innanzitutto degli attaccanti.
  • Mandragora: vederlo accanto ad Amrabat fa veramente tenerezza. Non scherma la difesa, non è incisivo nel giro palla, non trova mai la porta quando calcia verso Tatarusanu. Se non fosse stato acquistato a titolo definitivo, avrei chiesto di rispedirlo al mittente il prima possibile!
  • Terracciano: se il gol decisivo è da annullare, ciò è dovuto soprattutto al fallo clamoroso ad inizio azione su Duncan. Anche Rebic va a disturbare il portiere viola in uscita, ma Pietrone è in netto ritardo e sbaglia il tempo dell’intervento. Comunque gol viziato in partenza.
  • Sozza: se l’obiettivo era quello di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo, allora il fischietto è il migliore in campo per distacco. Tutte le chiamate dubbie vanno in una direzione e, nonostante nonostante gli episodi siano abbastanza evidenti, non molla di un centimetro. Complimenti, si merita di diventare un fischietto internazionale!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – HEARTS OF MIDLOTHIAN= 5 – 1

Qualcuno dirà che sarebbe bello giocare sempre contro gli scozzesi, altri penseranno che la Fiorentina si trasformi in Europa, io credo semplicemente che i viola siano una squadra in difficoltà psicologica che non riesce a dominare gli eventi. In Conference League, differentemente che in campionato, la compagine di Vincenzo Italiano ha la fortuna e/o il merito di trovare la porta e sbloccare per prima il risultato e questo mette tutti in discesa. Anche ieri sera contro gli Hearts i viola, dopo aver rischiato di andare sotto al primo pallone giocato, hanno potuto gioire grazie al colpo di testa di Jovic ed hanno raddoppiato velocemente per poi gestire la gara senza patemi. Gli episodi spesso fanno la differenza ed a maggior ragione sono fondamentali per squadre che rischiano di perdersi davanti alla prima difficoltà. Ricordiamoci infatti che la Fiorentina non è ancora mai riuscita a ribaltare una gara dopo essere passata in svantaggio, sembra quasi sentirsi vinta appena subisce una rete, appare timorosa ed impaurita alla prima difficoltà. Sarà importantissimo adesso dare continuità alla vittoria in campo europeo nel posticipo di Lunedì a Lecce dove una sconfitta contro i pugliesi potrebbe far scivolare i viola nel baratro della lotta per non retrocedere.

Andiamo adesso a vedere i migliori ed i peggiori di serata sottolineando che finalmente Vincenzo Italiano sembra aver fatto scelte definitive in alcuni ruoli: non so se siano giuste o sbagliate, ma almeno si inizia a dare continuità a Jovic davanti, a panchinare più spesso Venuti in favore di Terzic, a dare spazio e possibilità di inserimento a Mandragora. Guarda caso, i tre citati, sono apparsi tra i migliori contro gli scozzesi: solo una casualità?

IL BUONO

  • I gol da palla inattiva: ne parlavamo proprio nell’ultima puntata di questa rubrica. Se una squadra è in difficoltà realizzativa, deve provare ogni modo per andare a segno ed uno dei più utilizzati è proprio la specializzazione sulle palle inattive. Ieri sera la Fiorentina ha sbloccato il risultato su calcio d’angolo, ha raddoppiato su punizione, ha chiuso i giochi con un rigore. Non mi sembra che il gol di Jovic sia venuto da un particolare schema, ma già il fatto che si sia scelto di muovere la palla prima del cross (che poi è la cosa più importante) potrebbe essere l’inizio di un percorso di crescita. Avanti così!
  • Nico Gonzalez: non c’è niente da fare, Nico è per distacco il miglior calciatore che abbiamo e quello più decisivo sotto porta (e questo la dice lunga sui nostri problemi a fare gol). Finalmente abbiamo anche fatto rispettare la gerarchia nel calciare i rigori: basta con la storiella del tira chi se la sente! Li deve tirare Nico punto e basta. Imprescindibile.
  • Mandragora: Cresce di settimana in settimana in personalità e protagonismo offensivo. Colpisce un palo da fuori ed è capace più volte di ribaltare l’azione da difensiva ad offensiva. Con la prova di ieri sera dà l’ennesima riprova di ciò che non è, cioè un regista! Anche se sinceramente non ho ancora nemmeno capito che calciatore sia: una mezzala a tutto campo? Un mediano con buone proiezioni offensive? Intanto cresce, per adesso basta questo.
  • Tifosi degli Hearts of Midlothian: Firenze in questi giorni è stata pacificamente invasa da un fiume di tifosi meravigliosi, scherzosi, colorati e festosi. L’esultanza dei supporters scozzesi al gol è la fotografia di un tifo ancora puro, fatto da divertimento ed attaccamento ai propri colori. Nonostante i fiumi di birra e vino, non un incidente, non un contuso, non un vetro rotto. Onore a chi ancora insegna in giro per l’Europa come si fanno le trasferte: Chapeau!

IL BRUTTO

  • Amrabat: dopo averlo incensato per diverse gare, stavolta tocca al centrocampista marocchino salire sul palco degli imputati. Non gioca una partita insufficiente, ma cosa sarebbe successo se gli scozzesi avessero segnato, anziché prendere il palo, dopo 25 secondi grazie al suo incredibile errore? In una squadra come la Fiorentina, dove solitamente fare un gol è pressoché impossibile, è compito di tutti non commettere sciocchezze che possano portare la squadra in svantaggio. Fortunatamente stavolta la Dea bendata ci dà una mano, ma in quella posizione di campo non si può essere così ingenui! Fiducia in Amrabat!

A voi per i commenti!!

Il buono, il brutto, il cattivo

ISTANBUL BASAKSEHIR – FIORENTINA = 3 – 0

Blackout: oscuramento totale.

Dignità: Rispetto che l’uomo, conscio del proprio valore sul piano morale, deve sentire nei confronti di sé stesso.

Ho cercato su diversi dizionari il significato delle prime parole che mi sono venute in mente quando ho provato a rivedere nella mia testa, con calma, la gara di ieri sera ed ho deciso di fotografarla partendo da due domande: cosa ha la Fiorentina e cosa manca ai viola in questo momento? Certamente la squadra di Vincenzo Italiano vive in un momento di blackout, di assenza completa di connessione tra il tecnico siciliano ed i calciatori. In questo momento non riesce niente, il gol non arriva, gli errori dei singoli sono macroscopici, la reazione alle avversità è del tutto inesistente. Tutto ciò che nella scorsa stagione funzionava, adesso sembra impossibile: manca voglia di proporre gioco, tutti gli avversari sembrano avere più velocità, ritmo, maggiore aggressività e voglia di lottare. L’imprevedibilità del gioco corale viola è dimenticata e le mosse del mister appaiono sempre le stesse, leggibili e stantie come un libro iniziato tante volte e mai terminato. Insomma un blackout totale!

Tra le tantissime cose che invece mancano alla Fiorentina a tutti i livelli, dalla società fino all’ultimo dei calciatori, al primo posto c’è la dignità. La partita di ieri sera ha denotato un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti della città, dei tifosi, della piazza, ma anche nei confronti di loro stessi: non è possibile che nessuno abbia messo la faccia sulla figuraccia della squadra! A parte il capitano Biraghi, Barone lo abbiamo visto prima della gara dire che Italiano ed i ragazzi avevano preparato bene la partita, Pradé probabilmente è ancora a piangere dagli arbitri, Commisso sarà ad aspettare la squadra ai campini, il mister ha ammesso di non avere al momento soluzioni. Se il problema, come molti dicono, è ritrovare l’unità di intenti ed un comune modo di lavorare, un bel ritiro non usa più?

IL BUONO

  • Amrabat: uno dei pochi che corre, lotta e ringhia fino all’ultimo su tutti i palloni. Certo non sarà un palleggiatore fine o un costruttore di gioco, ma su di lui si può sempre contare anche quando gioca fuori ruolo. Schierato in mezzo alla difesa, dimostra di poterci giocare senza troppe ansie, anche se la sua assenza in mezzo al campo fà retrocedere il baricentro viola di almeno 20 metri. Al momento imprescindibile.
  • Biraghi: qui non si giudica la prova in sé ma le dichiarazioni rilasciate a fine gara. L’unico a rendersi conto della situazione, l’unico a rappresentare la vergogna provata dai tifosi e dalla città. Sarà per questo che è il capitano?

IL BRUTTO

  • Ikonè: un uomo in preda ad una crisi di nervi. Non gli riesce più niente, commette errori incredibili sia dal punto di vista tecnico che tattico, cerca di strafare invece di giocare semplice. Dopo lo svantaggio si trasforma in Bruce Lee e si becca il meritato cartellino rosso. Bonus psicologo?
  • Mandragora: se lui è il sostituto di Torreira, io mi candido per la maglia di Maleh. Non imposta il gioco, non viene mai a chiedere la palla, non filtra davanti ai centrali di difesa tanto che talvolta si ritrova addirittura dietro ad Amrabat…. Aridatece quello vero!!!
  • Cabral-Jovic: non so se sia più comico il tiro del serbo del secondo tempo o lo stop in mezzo all’area del brasiliano nel primo. Continuano a deludere non solamente perché non trovano la rete, ma anche per l’atteggiamento con cui stanno in campo. Anche ieri il mago nato in Germania propone la staffetta cosicché quando i viola vanno sotto nel risultato, non è possibile vederli giocare insieme, giusto per togliere loro l’ultimo alibi. Sonno profondo.
  • Gollini: quando è arrivato a Firenze questa estate, mio figlio Niccolò mi ha fatto ascoltare le sue canzoni ed ho pensato…. menomale para meglio di come canta!!! Ecco, dopo ieri sera non ne sono più così convinto. Assenza di reattività sul primo gol, indecenza tecnica mista a supponenza sul secondo, zero esplosività sul terzo. Anche per quest’anno, Terracciano titolare!

A voi per i commenti ed a più tardi per i pronostici!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – JUVENTUS = 1 – 1

Una gran bella Fiorentina spreca una grandissima occasione per battere una Juventus brutta e senza idee. La squadra di Vincenzo Italiano dimostra ancora una volta che, quando vengono schierati almeno 7 titolari, è in grado di mettere in difficoltà qualunque compagine del campionato. Dovremmo spiegare al tecnico siciliano che le gare di Udine e di Empoli contano 3 punti come le gare contro Napoli e Juventus: abbiamo bisogno di un ripassino al regolamento? A parte gli scherzi, la Fiorentina gioca la solita partita che disputa sempre contro le grandi….attenta, tignosa, pronta a ripartire, capace di rendersi pericolosa fino alla trequarti. Appunto, fino alla trequarti perché poi servirebbe quella qualità che stavolta a sprazzi viene regalata dagli esterni offensivi Sottil (bravo a puntare spesso il diretto avversario) e Kouamè che oltre alle consuete sgroppate sulla fascia riesce finalmente anche a superare il portiere avversario, nell’occasione Perin. Peccato che il centravanti viola Jovic, schierato dal primo minuto, sia protagonista di una partita assolutamente insufficiente e sbagli un rigore che potrebbe rivelarsi decisivo. Resta il rimpianto di una squadra che, al momento, ha dato il meglio di sé stessa nelle due gare europee e contro le grandi del campionato. Peccato che anche con l’Empoli e l’Udinese la vittoria conti sempre 3 punti!

IL BUONO

  • Dodò: il miglior acquisto del mercato viola per distacco. Anche contro la Juventus gioca una partita pressoché perfetta in fase difensiva contro Kostic e si ripropone ogni volta che può nella metà campo offensiva. Se deve ancora crescere, come molti dicono, ne vedremo delle belle! Pendolino.
  • Kouamè: dopo alcune prove positive, contro la Juventus si conferma e trova anche la via della rete. Una volta tanto, posso dire che al Corner Viola da Moena lo avevamo detto! E’ un giocatore che ha avuto la voglia di rimettersi in gioco, di imparare un nuovo ruolo, di piegare la testa a vantaggio delle esigenze della squadra. Grazie ad un assist magistrale di Sottil, si trova da solo davanti a Perin e segna il gol del pareggio. Avanti così!
  • Amrabat: anche oggi spadroneggia in mezzo al campo e raccoglie tutti i palloni vaganti. Sembra migliorato anche in fase di riproposizione del gioco con tempi e geometrie impensabili fino ad un anno fa. Non togliamolo più!
  • Igor-Milenkovic: se il centrale serbo esce dopo poco più di un tempo per un problema muscolare, ci pensa il brasiliano a stoppare tutte le possibili ripartenze bianconere. Si conferma una delle coppie migliori della Serie A anche grazie al lavoro di Amrabat che scherma tutto ciò che passa centralmente. Coppia da blindare per sempre.

IL BRUTTO

  • Jovic: continuo a pensare che non sia una prima punta, tanto che le sue migliori stagioni lo hanno visto protagonista accanto ad Haller. Gioca una gara assolutamente insufficiente: indolente, mai ad attaccare sul primo palo, difficilmente copre la palla con l’aggravante del rigore sbagliato. Già nel ritiro di Moena era stato capace di farsi parare un penalty, oggi si ripete in un’occasione molto più importante. Lungi da gettargli la croce addosso, è arrivato a Firenze per essere il nuovo bomber ed è fermo ad 1 rete alla prima di campionato. Il rigore sbagliato è grave, contro gli strisciati è molto peggio!
  • Allegri: della mia considerazione in merito al tecnico livornese ho già parlato qui, ma se oggi l’idea era quella di contraddirmi non ci è riuscito assolutamente. La Juventus, in rapporto ai calciatori ed al talento che ha, gioca certamente il peggior calcio in Italia ed è tra le peggiori in Europa. In 11 sotto la linea della palla, con la sola idea di ripartire con lanci lunghi sugli esterni o gli attaccanti, non crea mai un’azione manovrata né una sovrapposizione ragionata. Vive delle reti degli attaccanti (oggi arrivata in modo fortuito), sulle quali cerca di costruire un risultato positivo. Tutto ciò con Paredes e Locatelli in mezzo al campo, Cuadrado e Bremer dietro, Milik e Kostic davanti. E poi ci lamentiamo che il calcio italiano non vince più in Europa…..

A voi per i commenti: a presto!!