Il buono, il brutto, il cattivo

JUVENTUS – FIORENTINA = 2 – 0

E’ stata una delle nottate più difficili degli ultimi anni, passata tra la delusione di una gara che non è mai veramente cominciata, e la speranza di un campionato in cui la Fiorentina ha ancora tutte le carte in regola per coronare il sogno Europa che sembrava una chimera all’inizio della stagione. Stavolta però, prevale nettamente l’arrabbiatura per una gara giocata sottotono nell’atteggiamento, sbagliata completamente nella formazione e nei cambi in corsa, dannosa nei messaggi lanciati alla squadra ed all’ambiente. In un momento stagionale in cui la Juventus aveva timore della compagine viola mentre quest’ultima volava sulle ali dell’entusiasmo, gli errori dei singoli, come Dragowski, e del tecnico di cui parleremo diffusamente qui sotto, non hanno consentito di coronare il sogno di una città. Adesso sarà assolutamente necessario che Torreira e compagni non accusino il colpo psicologico dell’eliminazione per ripartire dalla trasferta di Salerno con quel fuoco dentro che ieri sera sembrava improvvisamente scomparso.

IL BUONO

  • Martinez Quarta: dopo un lungo periodo di panchina, viene chiamato in causa per il forfait improvviso di Milenkovic e risponde presente. Non mostra la ruggine, riesce spesso ad anticipare sia Vlahovic che Morata e nel secondo tempo è il regista aggiunto quando la Fiorentina deve fare a meno di Torreira. Mostra grande personalità, non perde mai la testa. Se è nazionale argentino, ci sarà un motivo!
  • Igor: se qualcuno ancora nutrisse qualche dubbio sul difensore brasiliano, da ieri sera si ricreda. Nonostante giochi con un compagno di reparto diverso, resta praticamente insuperabile per gli attaccanti bianconeri. Lascia a Quarta le marcature preventive ed è impegnato maggiormente a scappare in profondità senza tradire. Pilastro.
  • Cabral: servito poco e male, si sbatte come un toro appena infilzato. Rischia di segnare due reti in una serata in cui non ha praticamente palloni giocabili in area di rigore. L’accelerazione da fermo con cui incenerisce due difensori bianconeri prima di scaricare la palla con potenza sui guantoni di Perin fa intravedere doti importantissime. Non resta che continuare a dare fiducia a Re Artù.

IL BRUTTO

  • Dragowski: nie chcę cię więcej widzieć!!! Per quei moltissimi, tra cui il sottoscritto, che non conoscono il polacco, significa “non ti voglio più vedere!!!”. Commette un’indecisione colossale che segna la partita della Fiorentina. Al netto della cervellotica decisione di Italiano di farlo giocare al posto di Terracciano, questo non lo autorizza a regalare il gol del vantaggio ai bianconeri ed a Bernardeschi, quello dei certificati medici in ritiro. Grazie a questa impresa, Dragowski si è meritato i miei imperituri insulti, come l’ottimo Sportiello che ebbe la grandissima idea di prendere rete su punizione sul suo palo proprio alla prima da ex viola del simpaticissimo nativo di Carrara. Spero Italiano mi regali la soddisfazione di vedere nuovamente il polacco passare sotto la Fiesole.
  • Vincenzo Italiano: inutile girarci attorno, il grande imputato è il tecnico viola. Era difficile riuscire a commettere tutti gli errori di ieri sera in una singola partita, ma ormai abbiamo capito che il nostro Mister non è un tipo da mezze misure. Cominciamo dalla formazione iniziale: l’idea di far giocare Saponara, Nico ed Ikonè insieme poteva anche avere un senso, ma la squadra avrebbe dovuto avere un altro atteggiamento, cioè meno passivo e più dedito al possesso palla. Inoltre avremmo dovuto impiegare Saponara nei tre nel mezzo e non Ikonè! Se abbiamo il miglior calciatore sull’esterno a destra (Nico Gonzalez), come penso di riuscire a fargli arrivare la palla nei tempi giusti se gioco con due mezze ali mancine e portatori di palla? Con Ikonè che controllava la palla sempre con l’esterno sinistro e si accentrava, la catena di destra diventava inesistente…come può non essersene accorto il Mister? La topica peggiore poi è quella relativa al portiere: ho sentito qualcuno dire che Dragowski ha giocato perché è il portiere di coppa ma all’andata ha giocato Terracciano!! Di che parlate? Si passa poi alla scelta di non rischiare Bonaventura ed Odriozola nemmeno per venti minuti in una gara da dentro-fuori pur avendo già altre assenze!! E non voglio infierire parlando di Callejon terzino destro che ci avrebbe fatto prendere una rete dopo 30 secondi dall’ingresso in campo ma è stato salvato dai centimetri del fuorigioco del francese. La verità è che anche per Italiano era la prima semifinale in carriera e sono convinto si sia reso conto degli errori fatti nella fase di preparazione della gara e nella scelta degli interpreti. L’errore però che adesso Firenze ed i fiorentini non devono commettere è quello di iniziare a far mancare quell’apporto e quell’amore che anche sabato scorso nella gara interna con il Venezia è stato riconosciuto come decisivo. Andiamo a prenderci l’Europa tutti insieme con Italiano al comando!

A domani con il Che si gioca!

Il buono, il brutto, il cattivo

SASSUOLO – FIORENTINA = 2 – 1

E’ stata una partita bellissima, divertente, con tantissime occasioni e cambi di fronte, con giocate tecniche degne di nota. Peccato che il risultato non abbia arriso alla Fiorentina che si sarebbe ampiamente meritata almeno il pareggio. Nel primo tempo i viola hanno giocato almeno alla pari, ma nella seconda frazione i ragazzi di Italiano hanno dominato giocando praticamente ad una porta ed avendo diverse occasioni da rete. Peccato aver abbassato il ritmo e diminuito la concentrazione dopo la rete di Cabral: tale mancanza è costata una sconfitta sanguinosa che blocca la corsa della Fiorentina verso l’Europa. La svolta della gara è stata determinata prima dall’espulsione di Bonaventura avvenuta dopo un’ammonizione assolutamente esagerata, poi dalla dormita colossale di Martinez Quarta sulla rete che ha deciso la partita. Resta comunque da salvare la prestazione di una squadra che ha giocato meglio del Sassuolo, ha avuto un numero maggiore di occasioni, ha dimostrato di avere la gara sotto controllo per almeno due terzi di gara sia in parità numerica che in inferiorità. Sarà fondamentale non abbattersi per la sconfitta perché la prestazione è stata assolutamente all’altezza e mercoledì, a differenza di quel che dice il simpaticone serbo, non sarà una partita come tutte le altre!

IL BUONO

  • Castrovilli : tra le tante amarezze della serata, finalmente un raggio di sole. Gaetano certamente non è ancora quel talento del quale ci siamo innamorati, ma inizia ad assomigliargli. E’ chiaro che il calcio di Italiano non lo aiuta perché lui è un calciatore che ha bisogno di campo aperto davanti, di correre in contropiede, di spazi non occupati davanti, ma il tirocinio inizia a sortire i propri effetti. Il 2022 sembra essersi aperto in modo diverso ed il numero 10 viola anche stasera sfodera una prestazione più che discreta. Arriva al tiro, viene coinvolto, salta spesso l’avversario. Che possa essere l’arma segreta per l’Europa?
  • Dragowski: dopo un periodo in cui è rimasto a guardare torna protagonista per due gare consecutive e non sbaglia nulla. Incolpevole sui gol subiti, soprattutto nel primo tempo salva la porta viola sia tra i pali che in uscita. Sembra finalmente calato nell’interpretazione del ruolo richiesta da mister Italiano. Con i piedi deve ancora migliorare, ma la strada imboccata sembra quella giusta!
  • Ikonè : certo fare rete non è il suo mestiere, ma di mancini così educati ne ho visti pochi a Firenze. Rifinitore delizioso, dotato di fantasia e tecnica sopraffina, quando entra dentro il campo disegna calcio. Certo se riuscisse anche a segnare non farebbe schifo, ma probabilmente non giocherebbe a Firenze. Maritozzo alla panna.

IL BRUTTO

  • Odriozola : questa è una di quelle partite che mi fanno pensare che se dobbiamo spendere più di 10 milioni per il riscatto dello splendido terzino basco, allora meglio lasciarlo andare. Proprio perché è un terzino, in quel ruolo bisognerebbe anche saper difendere! Nel primo tempo viene scherzato troppe volte da Traoré che gli fa addirittura il tunnel prima del gol del vantaggio. Dimostra ancora una volta che, finché la Fiorentina attacca, non teme rivali, ma quando si deve difendere….. Mamma mia!!!
  • Martinez Quarta : commette l’errore fatale al 93′ in marcatura su Defrel. Un difensore argentino, che è conosciuto per la garra, per la dedizione, per l’attenzione, non può commettere l’errore che costa la partita alla Fiorentina. Dimostra ancora una volta che in un calcio organizzato fa veramente fatica, si perde, non è probabilmente all’altezza. Nel momento in cui la squadra ha bisogno di una lettura difensiva, Quarta sbaglia. Coppia Igor Milenkovic mercoledì, grazie.
  • Maleh : semplicemente imbarazzante. Gioca la prima partita decisamente insufficiente della stagione. Succede ma si farà!
  • Prontera – Bonaventura: l’arbitro di stasera ne azzecca veramente poche e, fin da subito, si mostra piuttosto casalingo. Nell’occasione incriminata il giallo è assolutamente esagerato ma la reazione di Bonaventura è assurda. Sotto di un gol in una partita in cui la Fiorentina comanda il gioco, entrato da un quarto d’ora, combini una sciocchezza del genere? Cartellino rosso per entrambi!
  • Gestione della gara: trovo inspiegabile il modo in cui la Fiorentina si sia seduta dopo il gol del pareggio di Cabral. E’ vero che aveva speso tanto per raggiungere la rete, ma abbassare il ritmo, l’intensità e calare l’attenzione non è possibile contro squadre di serie A. La speranza è che Biraghi e compagni imparino in fretta la lezione. Mercoledì sarà inammissibile!

Ci vediamo al Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

NAPOLI – FIORENTINA = 2 – 5

Riscatto doveva essere e riscatto è stato. La risposta che tutti i tifosi viola volevano è arrivata in modo fragoroso ed adesso non resta che festeggiare e guardare ai prossimi impegni. La compagnine di Italiano è apparsa trasformata rispetto allo scempio di Torino ed ha gestito prima e dominato poi una gara che avrebbe dovuto avere un esito diverso già alla fine dei 90 minuti. Una serata disastrosa di Dragowski e di Ayroldi non hanno permesso ai viola di sbarazzarsi del Napoli già nei 90 minuti regolamentari. Resta comunque la prestazione, la vittoria, la gestione, il dominio assoluto. Possiamo dunque sperare che la disfatta di Torino conto i granata sia stato solamente un triste episodio e che da lunedì contro il Genoa si possa tornare a mettere nel mirino la zona Europa.

IL BUONO

  • La prestazione della squadra : dopo il poker subìto a Torino quanti hanno iniziato a dubitare della Fiorentina? Quanti hanno ricominciato a polemizzare? Il trionfo di Napoli non deve far montare la testa a nessuno, ma solo permettere di far lavorare con serenità tecnico, squadra e società perché se lo meritano! Ora sotto con il Genoa senza più sbagliare!
  • Maleh-Bonaventura: sarà perché il Napoli è stanco o perché dopo poco la Fiorentina si ritrova in superiorità numerica, ma quando entrano loro il centrocampo viola prende il sopravvento. Confronti diretti vinti, assists agli attaccanti, reti segnate o anche solo sfiorate. Una marcia in più!
  • Nastasic: si, é vero… Lo so! Il gol del pareggio azzurro lo ha sulla coscienza, ma come non ricordare tutto il resto? Seppur non sia fisicamente il difensore più adatto al calcio di Italiano, le letture che ha sulla gestione di palla coperta e scoperta sono introvabili negli altri centrali viola. Fermo da troppo tempo, dimostra come la sua esperienza e la sua capacità tattica sia fondamentale soprattutto quando la Fiorentina affronta squadre tecnicamente più forti. Da impiegare più spesso!
  • Piatek-Ikone’: uno inventa, l’altro segna. Il francese mostra già che tecnicamente nell’uno contro uno sarà difficilmente marcabile, il polacco invece che vive per il gol. Partecipa poco, aiuta meno, ma quando serve si fa trovare pronto a chiudere match e qualificazione. Commisso e Barone parlassero meno agissero di più sarebbero perfetti!

IL BRUTTO

  • Dragowski : dispiace crocifiggere un calciatore della squadra per la quale si tifa, ma la prova del portiere polacco è a dir poco imbarazzante. Sbaglia tutto con i piedi e non contento si fa anche espellere dopo non aver chiamato la palla a Venuti. Rischia di compromettere il passaggio del turno lasciando la squadra in 10. Anche Terracciano non è irreprensibile ma al momento si dimostra il potenziale titolare fisso. Se vogliamo cambiare obiettivi, il portiere per la prossima stagione diventa una necessità.
  • Ayroldi : chi mi segue su questo blog sa che cerco sempre di evitare il commento delle decisioni arbitrali. Stavolta però non posso tacere: l’interruzione del gioco con Ikone’ solo davanti al portiere al novantesimo è un errore tanto macroscopico quanto grave. È vero che il direttore di gara espelle Ruiz, ma non permette alla Fiorentina di chiudere la gara e sul ribaltamento di fronte arriva addirittura il pareggio del Napoli. Menomale i viola poi riescono a passare il turno ma mezz’ora in meno di gioco sarebbe stata ben accetta!

Ci vediamo al Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – NAPOLI = 1 – 2

Molti dicono che servono tre indizi per fare una prova ma devo dire che dopo aver visto le gare interne contro Inter e Napoli, possiamo quantomeno abbozzare un’idea: i viola non sono ancora in grado di vincere determinate partite. Un po’ perché hanno bisogno di giocare ad un ritmo sovrumano per controllare la partita, ritmo che non può essere tenuto per 90 minuti né dal punto di vista fisico né dal punto di vista della concentrazione ed un po’ per le voragini presenti nella rosa a disposizione di mister Italiano. Anche contro la capolista Napoli, i viola hanno giocato un primo tempo ottimo, anche se non hanno toccato le vette raggiunte contro i nerazzurri, ma una volta raggiunti e scavalcati non sono più riusciti a dare l’impressione di essere capaci di riprendere la gara. Ancora una volta poi, le soluzioni trovate dalla panchina non hanno dato quel cambio di marcia necessario a ribaltare le sorti dell’incontro.

Poco male, 12 punti in 7 gare con una media da Europa nonostante siano state già affrontate Roma, Napoli, Inter ed Atalanta. Chi l’avrebbe mai detto? Avanti a lavorare e pedalare forte senza staccare le mani dal manubrio!!

IL BUONO

  • Martinez Quarta : in una difesa che balbetta oltremodo, l’argentino contro l’attuale attaccante più forte del campionato non sfigura assolutamente. Continua ad essere croce e delizia della squadra viola segnando un gol da attaccante consumato ma commettendo poi il fallo da rigore proprio su Oshimen. Oggi però è più concentrato del solito e riesce a non fare segnare il bomber partenopeo. Promosso!
  • Dragowski: para il rigore di Insigne ed arriva poi per primo a respingere anche il secondo pericolo. Viene battuto solamente da Lozano perché i propri compagni si addormentano anziché correre a difendere la propria porta. Anche con i piedi nel primo tempo lancia un paio di volte Nico Gonzalez a campo aperto. Peccato per l’infortunio muscolare che non sembra di poco conto!
  • Sottil: sarà perché subentra ad una mummia o forse per la presenza del babbo in tribuna, ma sprinta un paio di volte in avvio di ripresa senza paura arrivando anche al tiro. Sembra finalmente dentro la gara e soprattutto appare deciso nelle giocate. Con il passare dei minuti, anche a causa del cambio modulo del Napoli che si copre meglio nella sua zona di campo, si spegne un po’ come tutta la Fiorentina. Visto il Callejon attuale non sarà il caso di insistere?

IL BRUTTO

  • Callejon: come accennato poco sopra, è sempre più il lontano parente del calciatore ammirato proprio a Napoli. È intelligente tatticamente, chiude benissimo le diagonali, è sempre al posto giusto ma…. Siamo esagerati se chiediamo di saltare un uomo prima della fine del girone di andata? E non chiediamo poi di calciare nella porta avversaria ci mancherebbe! Nel calcio a colori di Italiano, l’esterno spagnolo sembra rimasto al bianco e nero. E pensare che il mister aveva chiesto solamente il quinto esterno che facesse la differenza….
  • Mercato societario: il quinto esterno lo aveva chiesto il mister ma di un centravanti di riserva che possa anche giocare con Vlahovic ne vogliamo parlare? Di un’alternativa a Biraghi che dopo 55 minuti aveva la lingua a terra? Di un centrocampista con qualche gol nei piedi poi? Ricordiamoci sempre che anche nella gara contro la capolista i viola erano formati per nove undicesimi della squadra che lo scorso anno volevamo rincorrere col forcone…..Rischiamo di buttare via un’occasione gigantesca!!
  • Vlahovic: dico subito che non mi riferisco alle dialettiche di mercato che francamente non mi interessano. Voglio invece analizzare la prova di un attaccante che alla settima di campionato ha segna 4 reti con l’ausilio di tre calci di rigore. Oltre all’unica segnatura su azione, vogliamo prendere in considerazione quante volte ha calciato in porta? Ed il numero di occasioni capitategli sui piedi? Qui il problema non sta solamente nella sua testa, ma anche e soprattutto nello sviluppo di trame di gioco che quando arrivano sugli esterni non sfociano quasi mai in un cross per l’attaccante (ricordate il gol con il Torino?) o in una verticalizzazione per la punta. Inoltre il fatto di non aver mai un’occasione per rifiatare né una spalla su cui potersi appoggiare non può certamente aiutarlo ad avere un rendimento ottimale nel lungo periodo. E’ pur sempre un 2000, nel bene e nel male!
  • Gli idioti razzisti che hanno offeso Oshimen e Koulibaly: che nel 2021 debba stare ancora qui a perdere tempo con degli idioti che sfogano la loro rabbia su persone che hanno come unica colpa quella della pigmentazione della pelle è semplicemente inaccettabile. Per questi ignorantoni la pigmentazione della pelle è ciò che ne determina il colore…. così magari avete imparato qualcosa. Che si faccia pulizia di questa gente, non se ne può più!

Ci vediamo in settimana con il Corner Viola!!

Il buono, il brutto, il cattivo

UDINESE – FIORENTINA = 0 – 1

Prima di parlare di calcio giocato un saluto al capitano eterno della Fiorentina, Davide Astori. Ovunque tu sia, ancora una volta grazie per tutto ciò che hai rappresentato per Firenze e la Fiorentina! Udine non sarà mai una tappa come le altre….

Una Fiorentina brutta, sporca (e non cattiva) trova tre punti fondamentali grazie al rigore di Vlahovic conquistato dal Rettore Viola Giacomo Bonaventura. Certo non è stata la miglior prestazione viola finora ma dopo aver meritato punti senza raccoglierne contro Roma ed Inter, la vittoria di Udine restituisce ai tifosi viola il sorriso sul volto. Nota statistica da sottolineare, grazie all’impiego di Terzic al posto di Biraghi adesso manca solamente Rosati (terzo portiere) e poi Italiano avrà ruotato tutta la rosa a disposizione. A parte questo, la Fiorentina conquista la terza vittoria consecutiva in trasferta….. chi l’avrebbe mai detto??

IL BUONO

  • Dragowski : per la prima volta in questa stagione inserisco in questa rubrica l’estremo difensore polacco. Salva la Fiorentina in più occasioni ed anche con i piedi sbaglia pochissimo. Se migliora anche in uscita, siamo apposto per anni!
  • Difesa imbattuta: dopo aver sottolineato la statistica negativa relativa alla difesa viola dopo la gara interna contro l’Inter, sono felice di sottolineare che Dragowski e compagni tornano negli spogliatoi imbattuti. Non si può sempre credere e sperare di segnare un gol in più degli altri; talvolta deve essere sufficiente anche il risultato di 1 – 0 come oggi. Avanti così!
  • Duncan e Torreira : se nella prima frazione la Fiorentina amministra il tempo ed il gioco della gara è grazie a questa coppia di centrocampisti che, dopo aver dominato il centrocampo dell’Inter, si ripete nel primo tempo di Udine. La qualità dei due centrocampisti non è sufficiente per impacchettare la gara fino al novantesimo ma sono una sorpresa piacevolissima. Avanti così!
  • Il cambio modulo: dopo la sofferenza di inizio secondo tempo, Vincenzo Italiano decide finalmente di mettere un incontrista in più (Amrabat) ed un difensore in più Igor, per smettere di soffrire e la mossa funziona. Seppur in ritardo, il mister dimostra di essere abbastanza flessibile e porta a casa tre punti meritati più per lo spirito che per il gioco. Finalmente si mostra un adattamento alle gare!!

IL BRUTTO

  • Saponara e Callejon: tatticamente diligenti, sempre pronti al sacrificio per la squadra, non riescono però mai a creare la superiorità numerica saltando il proprio marcatore. Giocano una partita intelligente ma insufficiente se guardiamo all’importanza offensiva degli esterni nel calcio di Italiano. Mah……
  • Milenkovic: forse ci aveva abituato male, forse un attaccante come Deulofeu è la sua bestia nera. Fatto sta che il Nikola perno centrale viola oggi proprio non mi ha convinto. Insicuro, in difficoltà sia in marcatura che in fase di riproposizione del gioco, costringe Quarta a giocare spesso più duro del solito. Lo aspettiamo di nuovo quale condottiero della difesa viola!

Ci vediamo in settimana con il Corner Viola!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – NAPOLI = 0 – 2

Una discreta Fiorentina lotta finché può contro un Napoli superiore dal punto di vista tecnico, tattico e fisico. La squadra di Iachini ha cercato di vendere cara la pelle per cercare di riscattare il cappotto della gara di andata ma dopo il gol del vantaggio di Insigne, non ha più avuto la forza ed il cuore di rendersi pericolosa. Resta da sottolineare quanto sia diversa questa Fiorentina, ormai salva, da quella timorosa ed impaurita che non riusciva a fare tre passaggi di fila. Nonostante la sconfitta, stavolta Ribery e compagni se la sono giocata per un tempo contro la compagine più in forma del torneo ed hanno dimostrato che avrebbero potuto e dovuto disputare una stagione diversa, che magari non avrebbe portato Firenze in Europa, ma nemmeno a soffrire fino a 180 minuti dal termine del campionato.

Ricordo che se avete domande, dubbi o curiosità, scrivete nei commenti che vi rispondiamo domani nel “Corner Viola”!

IL BUONO

  • Terracciano: il numero 12 perfetto. Dopo aver fatto qualche prestazione non proprio indimenticabile, stavolta risponde presente. Già nel primo tempo è chiamato alla doppia parata dopo poco più di dieci minuti, poi si ripete ad inizio ripresa. Riesce anche a respingere il rigore di Insigne, che è però il più lesto a ribattere in rete. È protagonista anche di un paio di uscite sicure e non sfigura nemmeno con i piedi. Non so se Dragowki sia in partenza, ma comunque a Crotone possiamo stare tranquilli con Pietrone tra i pali!
  • Ribery: non c’è niente da fare, quando sente profumo di grandi sfide si esalta ed offre il meglio di sé stesso. Delizia la platea televisiva con giocate di altissima qualità saltando avversari come birilli e mettendo la palla in cassaforte. Cerca anche di concludere verso la porta avversaria ma come sempre il meglio lo dà nell’opera di raccordo tra centrocampo ed attacco. Cosa darei per togliergli cinque anni….
  • Pulgar: se la Fiorentina delle ultime settimane e quella del primo tempo inizia ad assomigliare ad una squadra in cui i reparti sono maggiormente legati assieme è sopratutto grazie al centrocampista cileno. Anche oggi, anche se quasi esclusivamente nel primo tempo, riesce a intasare le diagonali di passaggio avversarie ed a far ripartire l’azione viola con alcuni cambi di campo notevoli. Finalmente assomiglia a quello di Bologna.
  • L’atteggiamento della squadra: in un calcio in cui i biscotti sono sempre all’ordine del giorno, la grinta con cui la Fiorentina ha lottato per 90 minuti rappresenta la fotografia di ciò che dovrebbe sempre succedere anche nelle ultime giornate di campionato. Bravi ragazzi.

IL BRUTTO

  • Milenkovic: il fallo da rigore che commette è tanto plateale quanto stupido. Dimostra ancora una volta di avere pause preoccupanti per un calciatore che sembra ambire ad altri palcoscenici. Anche se è il più evidente, non è certo l’unico strafalcione di giornata. Ennesima prova horror di una stagione da buttare.
  • Dragowski: se non voleva giocare l’ultima a Crotone bastava lo dicesse a Beppe senza dover cercare giustizia sommaria dal momento del rigore in poi. Immagino che bruciassero ancora i 6 gol presi all’andata, ma allora avrebbe dovuto menare anche il compagno Callejon che ebbe la brillante idea di fare anche qualche foto sorridente nello spogliatoio avversario alla fine della partita. Se il giudice sportivo non sarà clemente, rischia di saltare almeno la prima gara del prossimo campionato!
  • La Fiorentina dopo il gol subito: la squadra si è ritratta tutta dentro la propria tre quarti campo e non è più uscita. I soliti difetti strutturali e di gioco di cui abbiamo ripetutamente parlato. Speriamo che il nuovo corso sia diverso, pieno di gioco, divertimento e magari se possibile anche di risultati positivi.

Ci vediamo domani con la 5′ puntata del Corner Viola! Parleremo della conferenza stampa di Commisso e risponderemo alle vostre domande!!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA -LAZIO = 2 – 0

Diciamo le cose come stanno: se la Fiorentina avesse giocato almeno metà delle partite con la voglia, la grinta, l’attenzione e l’organizzazione difensiva dimostrata contro la Lazio, staremmo commentando ed ammirando un campionato completamente diverso. I giocatori di calcio sono dei personaggi strani, spesso vivono una realtà parallela e non sono capaci di gestire emozioni, situazioni, difficoltà. Questo gruppo, che tecnicamente può stare nelle prime 12 del campionato, ha probabilmente problemi interni e di leadership che non permettono di ottenere risultati e piazzamenti dignitosi. Nonostante tutto questo, finalmente i ragazzi di Iachini hanno giocato la partita che tutti i tifosi viola sognavano: squadra più alta, sempre pronta a ripartire, attentissima nella fase difensiva, cattiva nel tirare in porta. E poi c’è lui: Dusan Vlahovic. Attaccante del 2000 che con la doppietta contro la Lazio ha raggiunto quota 21 reti, uno dei soli quattro attaccanti stranieri a riuscire a superare la soglia dei venti gol stagionali in maglia viola. Ma oltre alla fase difensiva ed a Vlahovic, stasera contro il centrocampo migliore d’Italia, il trio Pulgar Bonaventura e Castrovilli ha sbagliato niente in fase difensiva risultando attentissimo a non subire verticalizzazioni e ripartenze. Insomma una difesa granitica, un centrocampo pronto a difendere ed a ripartire, un attacco basato sull’esplosivo talento di Vlahovic e sulla grandissima esperienza calcistica di Ribery.

IL BUONO

  • Vlahovic: non ho più parole per descrivere questo attaccante meraviglioso. Ormai ha una sicurezza incredibile, fa reparto da solo, copre la palla e vede sempre la porta. E’ diventato il playmaker della squadra: tutti i compagni si appoggiano su di lui che è capace di giocate intelligenti oltre che bellissime. I tempi di gioco vengono gestiti sempre in base alle sue giocate e lui ripaga di questa fiducia senza sbagliare praticamente mai nei 16 metri. Se a qualcuno è sfuggito, consiglio di vedere come Vlahovic controlla un rinvio di Dragowski al 38′ del primo tempo: giocata di una bellezza abbacinante. Da blindare!!!
  • Dragowski: la parata che compie su Correa dopo appena 11 minuti vale mezza vittoria. Andare sotto di un gol così presto avrebbe costretto la Fiorentina a rincorrere ed a scoprirsi contro una Lazio che in contropiede è tra le squadre più forti d’Europa. Anche successivamente si dimostra sempre sicuro ed è finalmente anche più reattivo sulle palle alte riuscendo anche ad accorciare il campo agli attaccanti avversari. Deve ancora crescere ma la strada sembra finalmente giusta.
  • Ribery: dopo un primo tempo appena sufficiente, nella seconda metà della gara prende in mano le redini del gioco e diventa il factotum viola. Torna dietro a prendere palla, inventa traiettorie interessanti per gli altri, guadagna metri e punizioni in sequenza. Ancora una volta dimostra che, pur non essendo più il funambolo dei tempi del Bayern, è assolutamente imprescindibile per una squadra come la Fiorentina in cui mancano dei veri leaders e manca una trama di gioco ben riconoscibile. Ci mette tutto sé stesso e rischia spesso anche le gambe. Bentornato sui suoi livelli!
  • Pulgar: i tre centrocampisti hanno giocato una partita encomiabile. Tra un Bonaventura che si è dedicato maggiormente alla fase di copertura ed un Castrovilli che ha cocciutamente voluto restare in campo ed ha ispirato il gol del vantaggio, stavolta scelgo di premiare la partita di Pulgar. Non ruba l’occhio, non compie lanci di quaranta metri, non effettua dribbling fulminanti, ma contro il centrocampo più forte d’Italia non subisce mai le famose verticalizzazioni che solitamente fanno della Lazio una squadra immarcabile. Non sbaglia mai il posizionamento, è sempre sulla diagonale di passaggio. Tanto invisibile, quanto finalmente decisivo.
  • La difesa viola: probabilmente il trio difensivo ha guardato la prima puntata del Corner Viola (chi l’ha persa la trova qui) e stasera è sembrato finalmente un reparto organizzato. Si è finalmente vista una difesa che su palla scoperta è riuscita a scappare, posizionamenti del corpo adeguati, marcature asfissianti. Certo che è proprio strano vedere come soprattutto Milenkovic e Pezzella, che contro le squadre meno blasonate faticano a tenere gli occhi aperti dal sonno, riescano invece a somigliare a muri impenetrabili contro squadre come Juventus e Lazio che hanno davanti calciatori del calibro di Ronaldo, Immobile, Morata etc… Non sarà certo perché si vogliono mettere in mostra dai!
  • Iachini: stavolta il mister marchigiano ha preparato bene la partita, la difesa ha letto bene le pieghe della partita ed anche a gara in corso Beppe non ha sbagliato nulla. Ottima l’idea di invertire Bonaventura e Castrovilli, come azzeccatissima la scelta del numero 10 dall’inizio al posto di Amrabat. Finalmente la Fiorentina inizia ad attaccare gli avversari almeno 30 metri più alti e riparte sul corto con Ribery, sulla corsa di Castrovilli e con l’appoggio di un immenso Vlahovic. Anche quest’anno dovremo dire un immenso grazie al mister marchigiano!

IL BRUTTO

  • L’approccio al secondo tempo: se in una serata come questa vogliamo proprio trovare il pelo nell’uovo, allora devo dire che l’atteggiamento così rinunciatario mostrato nel primo quarto d’ora del secondo tempo non mi è piaciuto. La Fiorentina ha ricominciato difendendo bassissima e si è fatta schiacciare nella propria area di rigore anche se occasioni colossali non ci sono state. Resta comunque da sottolineare come, nel momento in cui Pulgar e soci si sono messi a difendere sulla linea dell’area di rigore, è ricominciata la sofferenza. Menomale che stavolta ciò non ha significato subire un gol!

Ci vediamo domani con la 3 puntata del Corner Viola: risponderemo anche alle vostre domande!!