Il buono, il brutto, il cattivo

UDINESE – FIORENTINA = 0 – 1

Con il cuore gonfio di dolore per la scomparsa di uno degli Dei del calcio, Diego Armando Maradona, abbiamo assistito ai sedicesimi di finale di Coppa Italia. Diciamo subito che se questa gara doveva essere un omaggio alla scomparsa del Diez, allora magari ci riproviamo la prossima volta! Stasera però l’unica cosa che contava era il risultato e la Fiorentina è tornata alla vittoria!!! Passaggio del turno guadagnato, speriamo sia LA SVOLTA!!! Certo la squadra è ancora convalescente, ma ha iniziato a lottare, a sudare, a dare tutto. Un bel primo passo!

IL BUONO

  • Montiel: da anni si continua a parlare del talento di questo piccoletto spagnolo, ma nessuno aveva mai avuto il coraggio di scommetterci. Finora confinato in primavera, entra in campo con spensieratezza e coraggio e risolve la partita con un bel tiro di sinistro. Inizio di un magnifico percorso?
  • Cutrone: nonostante le prove imbarazzanti di Vlahovic, il buon Patrick parte sempre inspiegabilmente dalla panchina. Nonostante ciò, si dimostra ancora una volta un professionista vero, entra col fuoco dentro e confeziona l’assist per Montiel con un movimento tipico della prima punta: protezione della palla, attesa dell’inserimento dell’esterno, assist sul piede forte del compagno. Ripartiamo dalle cose semplici!
  • Pezzella: nella conferenza stampa della viglia, Prandelli ha detto che con cinque Pezzella questa squadra lotterebbe per la Champions League. Non so se sia vero, ma certo anche contro l’Udinese il capitano risulta uno dei migliori in campo. Sempre sicuro, regala tranquillità a tutta la squadra. Deve uscire dopo 65 minuti perché a corto di condizione, non certo per demeriti. Al momento è insostituibile.
  • Borja Valero: un capitano senza fascia, un professionista esemplare. Prandelli gli chiede di giocare a uomo su De Paul nonostante sia il trequartista della squadra e lui, da bravo soldatino, esegue perfettamente il compito. Non riesce poi ad innescare le punte come avrebbe dovuto ma non gli si può chiedere troppo. Certezza.
  • Caceres: schierato a destra nella difesa a 4 viola, mostra chiusure puntuali e qualche sortita in avanti. La sua presenza rassicura la squadra anche quando Pezzella deve uscire. Più che sufficiente.

IL BRUTTO

  • Vlahovic: semplicemente imbarazzante. Spreca l’ennesima occasione offertagli da titolare. Nel primo tempo sbaglia un gol incredibile solo davanti al portiere calciando direttamente in curva; in una squadra come la Fiorentina in cui le occasioni arrivano col contagocce, non è ammissibile! Continua poi a giocare una partita insufficiente in cui sbaglia troppo e protegge male la palla. Quanto lo dobbiamo ancora aspettare?
  • Kouamè: dopo aver fatto l’esterno di attacco contro il Benevento, oggi viene impiegato da seconda punta accanto a Vlahovic. Non vede mai la porta, non viene incontro ai centrocampisti, non salta mai l’uomo. A Milano anche no, grazie!
  • Biraghi: gioca un’altra partita mediocre. Sbaglia sia in fase difensiva, che quando prova ad andare al cross. E’ anche nervoso, probabilmente per le ultime prestazioni insufficienti. Non riesce ancora ad essere quello delle prime giornate nonostante questa sera, con Caceres in difesa a destra, debba occuparsi meno della propria metà campo. Da ritrovare.
  • Castrovilli: sul centrosinistra nel centrocampo a 3, sembra sentirsi ingabbiato. Mai un cambio di passo, mai uno strappo, mai un’invenzione. Meno brillante del solito anche nella capacità di recuperare palla. Urge ritrovare il vero Gaetano.
  • Amrabat: un’altra prestazione incolore del fiore all’occhiello dell’ultimo mercato viola. La sua gara è divisa a metà: gioca un primo tempo e la gran parte del secondo tempo in modo confusionario con tanti errori e poche giocate utili alla squadra. Nella parte finale del secondo tempo e nei tempi supplementari sale in cattedra come ci aveva abituato a fare in famiglia Hellas. Speriamo sia tornato il vero Amrabat!

Ci vediamo domani su YouTube per le considerazioni tattiche sulla gara!!!