UDINESE – FIORENTINA = 1 – 0
Una partita che non sarà mai uguale a tutte le altre, la gara di Davide Astori, il capitano per sempre, regala una sconfitta ampiamente evitabile. Una prestazione disarmante, priva di lampi e di qualità macchiata da una colossale disattenzione di Milenkovic nei minuti finali. La partita era incanalata fin dai primi minuti sui binari di un pareggio che avrebbe accontentato tutti, ma l’Udinese ha almeno dimostrato di aver voglia di provarci fino alla fine, cosa che i viola non hanno praticamente mai fatto. Nelle retrovie il Cagliari espugna Crotone ed adesso Prandelli ed i suoi ragazzi hanno 7 lunghezze di vantaggio sulla salvezza in attesa della difficilissima gara casalinga contro la Roma. Insomma, tanto per cambiare, è necessario soffrire ancora e giocare così non so se sarà sufficiente.
IL BUONO
- Martinez Quarta: uno dei pochissimi a salvarsi sempre. Un vero gringo argentino con la grinta e la voglia che Firenze tanto ama. E’ ormai un titolare inamovibile in una difesa che invece non riesce più a dare quella certezza necessaria a giocare con tranquillità. Anticipa, lotta, imposta, calcia in porta: in una parola ha leadership, personalità, quella che manca a Pezzella e Milenkovic. Se continua così, DEVE essere il prossimo capitano della Fiorentina!
- Dragowski: se non fosse per la sua parata a metà primo tempo su Stryger Larsen, i viola sarebbero costretti già a rincorrere. Nel prosieguo della gara, in uscita e con i piedi, dimostra di non essere ancora tornato ai livelli di inizio stagione, ma è comunque positivo. Speriamo abbia continuità, ne avremo certamente bisogno!
- Malcuit: in una squadra prigioniera di Ribery che gioca prevalentemente a sinistra e catalizza tutti i palloni offensivi, riesce comunque a farsi notare quando viene servito. Conquista qualche calcio d’angolo, mette in mezzo alcuni buoni palloni soprattutto nella ripresa. In fase difensiva soffre un pò, ma gioca una partita ampiamente sufficiente. Il recupero sembra procedere bene.
IL BRUTTO
- Milenkovic: principale responsabile della sconfitta viola, commette un errore da principiante in marcatura su Nestorovski. In un periodo non brillante né fisicamente né tatticamente (vedi la punizione regalata nel primo tempo dopo l’incredibile svarione di Pezzella), oggi è del tutto fuori fase. Considerando che già il capitano non sta certo vivendo la sua migliore stagione, la Fiorentina non si può permettere di regalare anche Milenkovic agli avversari. Necessario ritrovarsi subito!
- Ribery: uno splendido campione sul viale del tramonto non può tenere in ostaggio una squadra. Al rientro dopo tre gare di stop, trotterella nella solita porzione di campo cercando di saltare il diretto avversario in 1 contro 1 riuscendoci praticamente mai. Serve a Vlahovic una palla invitante ma è l’unica giocata decente della sua partita. Se già nel primo tempo non sprintava, nel secondo diventa una zavorra fino alla sostituzione. Se avessimo un’alternativa, l’ex Bayern dovrebbe entrare a gara in corso.
- Gestione delle palle inattive: non è possibile che in Serie A si abbia una percentuale così bassa tra punizioni e corner battuti ed occasioni da rete create. Nel primo tempo la Fiorentina calcia una decina di volte con Biraghi e Pulgar ma non trova mai il modo di rendersi pericolosa. Considerando l’atavica difficoltà a fare rete, non si potrebbe studiare qualcosa di meglio?
- La coppia Pradè – Prandelli: una squadra sbagliata, costruita male e corretta peggio. Anche oggi si sono denotate tutte le difficoltà in fase di costruzione e di realizzazione che conosciamo da inizio stagione. Purtroppo però, la società ed il suo Direttore Sportivo non hanno avuto idee di come correggerla nel mercato di gennaio. La Fiorentina resta aggrappata ad un ex campione di 38 anni che ormai gioca 1 partita ogni 4 e la sua riserva anche oggi ha dimostrato di essere lontanissimo da una condizione accettabile. Intanto la classifica piange e qui si continua a parlare di stadio e centro sportivo. Nel frattempo Prandelli, che certamente avrà compattato il gruppo e lo avrà reso migliore, anche oggi ha fatto dei cambi che non hanno contribuito a migliorare la squadra, anzi. Nel momento di massimo sforzo, inserire Amrabat e Caceres per Malcuit e Castrovilli ha spento completamente la vena offensiva della squadra ed ha fatto perdere metri di campo e distanze tra reparti. Adesso pensiamo alla salvezza, ma prima o poi dovremo fare i conti!
Ci vediamo domani su YouTube per l’approfondimento tattico con Portobello !!!