8 pensieri su “Corner Viola – La presentazione di Mandragora ed i nuovi colpi di mercato – 67 puntata”
Ciao ragazzi: bravissimi.
Il pezzo forte del repertorio di Gollini alla DEA era l’uscita bassa a chiudere lo specchio della porta: è un portiere abituato a giocare con la difesa alta. Gollini e Mandragora, due ragazzi temprati alla scuola di Juric e Gasp. Sarà un caso?
Altra cosa: è ufficiale, quest’anno gli esterni di ruolo non saranno più cinque. Segnale di possibili nuovi accorgimenti tattici?
Per finire: l’accoppiata brasileira Marlon-Igor è intrigante. Si completano. Marlon è più incisivo nello stacco aereo ma sa trattare il pallone discretamente. Per me sarebbe un buon innesto
Grazie Ugo! Si hai fatto bene a fare notare questa qualità di Gollini. Effettivamente la scuola Gasp e Juric è perfetta per il calcio di Italiano! Io spero che quest’anni si possa giocare anche con le due punte….magari!
Negli acquisti di Mandragora e di Jovic gli aspetti positivi sono la formula e la tempistica.
Per quanto riguarda la prima, come sai ho sempre detestato le squadre che si fanno elemosinare i giocatori dalle altre società (a maggior ragione quando i soldi per comprarli ce li avrebbero, come nel nostro caso): di conseguenza, il fatto che abbiamo abbandonato la politica dei prestiti e abbiamo cominciato a pagare i giocatori sull’unghia mi fa molto piacere. Va detto che Commisso è stato in parte costretto a fare così (perché dalla prossima stagione si potranno avere solo 8 giocatori in prestito nell’intera rosa), ma intanto ha riaperto i cordoni della borsa dopo una marea di tempo, e di questo gliene va dato atto.
Per quanto riguarda la seconda, il mio timore era che avremmo fatto come fanno quasi tutti, ovvero aspettare il 31 di Agosto e approfittare dei saldi di fine mercato per acquistare i giocatori fuori rosa delle altre società: se Commisso avesse adottato questa strategia ci saremmo ritrovati a giocare i preliminari di Conference League con la squadra ancora scoperta in alcuni ruoli chiave (come il playmaker e il centravanti), e quindi avremmo rischiato l’eliminazione anche contro una squadra materasso. Per fortuna invece già al 7 di Luglio alcune delle lacune più grosse sono state colmate: questo significa che i nuovi acquisti hanno un mese di tempo per ambientarsi, e quindi si suppone che quando andremo a giocare i preliminari di Conference League si saranno già integrati con il resto del gruppo.
L’aspetto negativo invece è il valore tecnico di questi 2 acquisti. Se leggo il curriculum di Mandragora, scopro che ha passato tutta la carriera a lottare per la salvezza in squadre come Genoa, Crotone, Udinese e Torino: non a caso le squadre che gli hanno affidato le chiavi del gioco non sono mai andate più su del dodicesimo posto. Non sarà stata tutta colpa di Mandragora, per carità, ma è sintomatico del fatto che non è un giocatore che ti fa fare il salto di qualità.
Il curriculum di Jovic poi non sto neanche a menzionarlo, perché è vero che può vantare un biennio nel Real Madrid, ma i numeri che ha totalizzato nelle merengues sono davvero terrificanti.
Riguardo a ciò che avete detto nel video, onestamente non sapevo che Mandragora fosse bravo nei tiri da fuori area: effettivamente è un’arma importante, perché negli ultimi minuti gli avversari tendono a proteggere il risultato ammucchiandosi tutti nell’area di rigore, e in queste situazioni è molto più facile fare gol con un tiro da fuori che con un fraseggio davanti alla porta.
Sono totalmente d’accordo con te quando dici che la Fiorentina ha tremendamente bisogno di giocatori di personalità. Si è visto benissimo nell’ultima partita con la Sampdoria: era una partita comodissima contro un avversario già salvo, ma la consapevolezza che andava vinta a tutti i costi per andare in Europa fece tremare le gambe a tutti i nostri giocatori, e quindi finimmo per perderla con un indecoroso 4 – 1.
Riguardo a Bernardeschi, al di là dell’ovvia soddisfazione per la fine che ha fatto, il fatto che lui sia dovuto andare in Canada pur di strappare un contratto e che degli ottimi giocatori come Dybala e Mertens siano ancora a spasso dovrebbe far riflettere i giocatori sull’opportunità di rifiutare il rinnovo per andare a scadenza. Sono finiti i tempi in cui, se una società non doveva pagare il costo del cartellino, allora offriva al calciatore un ingaggio esagerato: oggi non ci sono i soldi né per i cartellini né per gli ingaggi, e quindi se ti offrono un rinnovo lo devi cogliere al volo, perché non è affatto detto che tu trovi un altro disposto a offrirti di più. Non è detto neanche se ti chiami Dybala o Mertens, figuriamoci se ti chiami Bernardeschi. 🙂
D’accordissimo in merito al caso Bernardeschi. Finalmente stiamo andando verso un calcio più sostenibile in cui per guadagnare un lauto stipendio devi fare bene per più stagioni. Quanto al resto sai quanto io sia critico nei confronti di questa gestione, ma se davvero nei prossimi giorni arrivano dodo’ e Jovic a titolo definitivo oltre a Gollini e Mandragora il voto per il mercato, sia per la qualità degli innesti che per il tempismo, dovrà essere alto. Poi le rifiniture alla rosa potranno essere fatti con calma in corso d’opera.
Vorrei aggiungere una cosa su Mertens: negli scorsi giorni è circolata ovunque la voce che lo stiamo trattando, e personalmente sarei molto contento se l’affare si concludesse. Lo so che rischiamo un Callejon – bis (ovvero che il belga venga qua a scroccare uno stipendio senza metterci un briciolo di impegno), ma mi ispira molta più fiducia lui di un giocatore totalmente da recuperare come Jovic.
Comunque, anche se l’affare sfumasse, mi rinfranca il fatto che siamo passati dal trattare Djuric al trattare Mertens: con le dovute proporzioni, è come se fossimo passati dal corteggiare Orietta Berti al corteggiare Sofia Vergara! 🙂
Ma magari Mertens!! Rischio assolutamente da correre nel caso! A differenza di Callejon è un calciatore al quale bastano 20 minuti per cambiare la gara!
Va detto che in questa trattativa siamo molto svantaggiati, perché è più probabile che Mertens voglia riabbracciare colui che gli ha insegnato a fare il centravanti, ovvero Sarri. Tuttavia, la faida tra Sarri e Tare potrebbe ribaltare le sorti di questa telenovela di mercato, nel senso che Tare potrebbe far sfumare la trattativa per il puro gusto di fare un dispetto al suo arcinemico.
Tra l’altro mi pare molto strano che un presidente decisionista come Lotito stia tollerando da oltre un anno questa faida senza mandar via né l’uno né l’altro. Speriamo che continui a stare con le mani in mano, dato che la Lazio è una nostra diretta concorrente per l’Europa! 🙂
Ciao ragazzi: bravissimi.
Il pezzo forte del repertorio di Gollini alla DEA era l’uscita bassa a chiudere lo specchio della porta: è un portiere abituato a giocare con la difesa alta. Gollini e Mandragora, due ragazzi temprati alla scuola di Juric e Gasp. Sarà un caso?
Altra cosa: è ufficiale, quest’anno gli esterni di ruolo non saranno più cinque. Segnale di possibili nuovi accorgimenti tattici?
Per finire: l’accoppiata brasileira Marlon-Igor è intrigante. Si completano. Marlon è più incisivo nello stacco aereo ma sa trattare il pallone discretamente. Per me sarebbe un buon innesto
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Grazie Ugo! Si hai fatto bene a fare notare questa qualità di Gollini. Effettivamente la scuola Gasp e Juric è perfetta per il calcio di Italiano! Io spero che quest’anni si possa giocare anche con le due punte….magari!
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Negli acquisti di Mandragora e di Jovic gli aspetti positivi sono la formula e la tempistica.
Per quanto riguarda la prima, come sai ho sempre detestato le squadre che si fanno elemosinare i giocatori dalle altre società (a maggior ragione quando i soldi per comprarli ce li avrebbero, come nel nostro caso): di conseguenza, il fatto che abbiamo abbandonato la politica dei prestiti e abbiamo cominciato a pagare i giocatori sull’unghia mi fa molto piacere. Va detto che Commisso è stato in parte costretto a fare così (perché dalla prossima stagione si potranno avere solo 8 giocatori in prestito nell’intera rosa), ma intanto ha riaperto i cordoni della borsa dopo una marea di tempo, e di questo gliene va dato atto.
Per quanto riguarda la seconda, il mio timore era che avremmo fatto come fanno quasi tutti, ovvero aspettare il 31 di Agosto e approfittare dei saldi di fine mercato per acquistare i giocatori fuori rosa delle altre società: se Commisso avesse adottato questa strategia ci saremmo ritrovati a giocare i preliminari di Conference League con la squadra ancora scoperta in alcuni ruoli chiave (come il playmaker e il centravanti), e quindi avremmo rischiato l’eliminazione anche contro una squadra materasso. Per fortuna invece già al 7 di Luglio alcune delle lacune più grosse sono state colmate: questo significa che i nuovi acquisti hanno un mese di tempo per ambientarsi, e quindi si suppone che quando andremo a giocare i preliminari di Conference League si saranno già integrati con il resto del gruppo.
L’aspetto negativo invece è il valore tecnico di questi 2 acquisti. Se leggo il curriculum di Mandragora, scopro che ha passato tutta la carriera a lottare per la salvezza in squadre come Genoa, Crotone, Udinese e Torino: non a caso le squadre che gli hanno affidato le chiavi del gioco non sono mai andate più su del dodicesimo posto. Non sarà stata tutta colpa di Mandragora, per carità, ma è sintomatico del fatto che non è un giocatore che ti fa fare il salto di qualità.
Il curriculum di Jovic poi non sto neanche a menzionarlo, perché è vero che può vantare un biennio nel Real Madrid, ma i numeri che ha totalizzato nelle merengues sono davvero terrificanti.
Riguardo a ciò che avete detto nel video, onestamente non sapevo che Mandragora fosse bravo nei tiri da fuori area: effettivamente è un’arma importante, perché negli ultimi minuti gli avversari tendono a proteggere il risultato ammucchiandosi tutti nell’area di rigore, e in queste situazioni è molto più facile fare gol con un tiro da fuori che con un fraseggio davanti alla porta.
Sono totalmente d’accordo con te quando dici che la Fiorentina ha tremendamente bisogno di giocatori di personalità. Si è visto benissimo nell’ultima partita con la Sampdoria: era una partita comodissima contro un avversario già salvo, ma la consapevolezza che andava vinta a tutti i costi per andare in Europa fece tremare le gambe a tutti i nostri giocatori, e quindi finimmo per perderla con un indecoroso 4 – 1.
Riguardo a Bernardeschi, al di là dell’ovvia soddisfazione per la fine che ha fatto, il fatto che lui sia dovuto andare in Canada pur di strappare un contratto e che degli ottimi giocatori come Dybala e Mertens siano ancora a spasso dovrebbe far riflettere i giocatori sull’opportunità di rifiutare il rinnovo per andare a scadenza. Sono finiti i tempi in cui, se una società non doveva pagare il costo del cartellino, allora offriva al calciatore un ingaggio esagerato: oggi non ci sono i soldi né per i cartellini né per gli ingaggi, e quindi se ti offrono un rinnovo lo devi cogliere al volo, perché non è affatto detto che tu trovi un altro disposto a offrirti di più. Non è detto neanche se ti chiami Dybala o Mertens, figuriamoci se ti chiami Bernardeschi. 🙂
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D’accordissimo in merito al caso Bernardeschi. Finalmente stiamo andando verso un calcio più sostenibile in cui per guadagnare un lauto stipendio devi fare bene per più stagioni. Quanto al resto sai quanto io sia critico nei confronti di questa gestione, ma se davvero nei prossimi giorni arrivano dodo’ e Jovic a titolo definitivo oltre a Gollini e Mandragora il voto per il mercato, sia per la qualità degli innesti che per il tempismo, dovrà essere alto. Poi le rifiniture alla rosa potranno essere fatti con calma in corso d’opera.
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Vorrei aggiungere una cosa su Mertens: negli scorsi giorni è circolata ovunque la voce che lo stiamo trattando, e personalmente sarei molto contento se l’affare si concludesse. Lo so che rischiamo un Callejon – bis (ovvero che il belga venga qua a scroccare uno stipendio senza metterci un briciolo di impegno), ma mi ispira molta più fiducia lui di un giocatore totalmente da recuperare come Jovic.
Comunque, anche se l’affare sfumasse, mi rinfranca il fatto che siamo passati dal trattare Djuric al trattare Mertens: con le dovute proporzioni, è come se fossimo passati dal corteggiare Orietta Berti al corteggiare Sofia Vergara! 🙂
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Ma magari Mertens!! Rischio assolutamente da correre nel caso! A differenza di Callejon è un calciatore al quale bastano 20 minuti per cambiare la gara!
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Va detto che in questa trattativa siamo molto svantaggiati, perché è più probabile che Mertens voglia riabbracciare colui che gli ha insegnato a fare il centravanti, ovvero Sarri. Tuttavia, la faida tra Sarri e Tare potrebbe ribaltare le sorti di questa telenovela di mercato, nel senso che Tare potrebbe far sfumare la trattativa per il puro gusto di fare un dispetto al suo arcinemico.
Tra l’altro mi pare molto strano che un presidente decisionista come Lotito stia tollerando da oltre un anno questa faida senza mandar via né l’uno né l’altro. Speriamo che continui a stare con le mani in mano, dato che la Lazio è una nostra diretta concorrente per l’Europa! 🙂
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Io credo che alla fine il belga firmerà alla Lazio proprio per il mister, ma se continuano a farsi del male siamo più contenti!
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