In una delle legislature più pazze della storia repubblicana le sorprese non finiscono mai!
Dopo aver visto cambi di casacca, giravolte, carpiati (a proposito complimenti sinceri a Elio Vito che, a differenza dei vari Renzi, Calenda e Di Maio solo per citare i più famosi protagonisti di uscite dai rispettivi partiti, ha avuto la decenza di dimettersi) adesso l’ex premier Conte, colui che ha guidato un governo con la Lega prima e col PD poi, ha deciso che quel che resta del Movimento 5 Stelle non votasse la fiducia al Senato dopo averla già negata alla Camera. Ma mentre i deputati hanno la possibilità di astenersi, i senatori che non partecipano al voto sono equiparati a coloro i quali votano contro ed allora i pentastellati sono usciti dall’Aula.
In questa orgia di egocentrismo in cui ormai tutti i (cosiddetti) leaders si ritengono imprescindibili, Conte ed i gruppi pentastellati hanno deciso che la misura era colma ed il Governo dei Migliori non era più meritevole del proprio sostegno. Cerchiamo però, almeno su questo blog, di aprire un riflessione nel merito della questione e non solo rifacendosi alle proprie convinzioni politiche. Una cosa però lasciatemela dire: trovo sinceramente che la cosa più spassosa sia sentire personaggi come Renzi accusare gli altri di essere a fine corsa o politici come Di Maio accusare Conte di personalismi quando hanno creato dal nulla partiti che si fondano solo ed esclusivamente sui posti di potere da loro guadagnati grazie al consenso di un partito dal quale sono usciti senza avere nemmeno la decenza di dimettersi.
Ciò detto, possiamo senza dubbio affermare che gran parte dei temi che il Movimento ha messo sul tavolo sono ampiamente condivisibili: è vero o no che il salario dei lavoratori dipendenti italiani è sceso negli ultimi 20 anni mentre in tutta Europa è notevolmente aumentato? Possiamo dire che, nel momento in cui il riscaldamento sarà nuovamente acceso nelle case di tutti gli italiani, ci saranno difficoltà a pagare le bollette? È un’eresia pensare che mentre tutti ci riempiamo la bocca con la transizione ecologica, dare la possibilità al sindaco di Roma Gualtieri di aprire un termovalorizzatore sia un errore da matita rossa? È lesa maestà affermare che la precarietà creata dai mille contratti di lavoro possibili sta raggiungendo limiti insopportabili? E che tantissimi lavoratori hanno paghe da fame senza vedersi riconosciuto un salario con il quale poter vivere senza preoccupazioni?
Il grande manovratore Draghi, colui che con il solo schioccare delle dita doveva risolvere tutti i problemi del paese ha dato risposte sinceramente insufficienti ed ondivaghe a tutte queste problematiche. Certo non è con i bonus a pioggia di cui Conte era diventato un totem che si risolvono i problemi del paese, ma nemmeno voltandosi dall’altra parte come sembra aver fatto questo esecutivo!
Non so sinceramente se il cosiddetto documento dei 9 punti pentastellati sia un motivo sufficiente per aprire una crisi di governo, e nemmeno so quale sia stata la reale portata delle risposte di Draghi a questo documento. Ciò che si vede però lontano un miglio è che con la scissione di Di Maio che continua ad acquisire parlamentari atterriti dall’idea delle elezioni anticipate, la regia di Giorgetti nella Lega che ha già affermato che spesso le partite hanno anche i tempi supplementari ed un PD guidato da Letta che in nome della responsabilità governerebbe anche con Meloni, Draghi potrebbe comunque avere una maggioranza con la quale continuare il proprio operato incardinando anche una bella riforma elettorale in senso proporzionale che potrebbe mantenerlo a Palazzo Chigi ben oltre il 2023. Dall’altro lato mi sembra altrettanto chiaro che Conte punti a riposizionare il proprio movimento sulla scia di quel che ha fatto Melenchon in Francia: un contenitore barricadero in cui l’ambientalismo si sposa con le rivendicazioni sociali delle categorie meno protette dal welfare e dalla giungla dei contratti lavorativi. Un movimento che si sarebbe chiamato fino a qualche anno fa di sinistra, ma che oggi viene definito populistico. Un’aggregazione che avrà certamente tanti difetti ma che, se riscuoterà successo, avrà anche un grande merito: quello di incanalare nello schema democratico e parlamentare il malcontento di tante persone che potrebbe avere sbocchi ben più drammatici!
Secondo me i 9 punti di cui parli non c’entrano nulla con la decisione di Conte di affossare Draghi. A mio giudizio quella di Conte è una pura e semplice vendetta: Draghi (sbagliando) ha cercato di convincere Grillo ad estrometterlo dal partito, e Conte per ripicca gli ha tolto l’appoggio dei suoi senatori.
Ieri sera al tg di SKY un opinionista ha avanzato un’altra ipotesi: a suo giudizio Conte teme di sparire alle prossime elezioni, e quindi si è staccato dal governo nella speranza di raccattare i voti degli elettori ostili a Draghi (voti che per il momento sono tutti saldamente nelle mani della Meloni, dato che è l’unica a non aver mai governato con lui). Può darsi che anche questa sia una chiave di lettura giusta, ma a mio giudizio questa motivazione, quand’anche fosse vera, sarebbe comunque secondaria rispetto a quella che ho scritto prima.
Un’altra cosa: ho trovato molto irritante che Conte abbia rivendicato la sua decisione di staccarsi dal governo Draghi come una scelta di coerenza. La mia irritazione nasce dal fatto che nella sua duplice esperienza da premier Conte è sempre stato l’incoerenza fatta persona, dato che si rimangiava delle promesse da lui fatte anche solo pochi giorni prima.
Aveva detto che non ci sarebbe stato un secondo lockdown nazionale, e poi ha fatto un secondo lockdown nazionale.
Aveva detto che faceva il secondo lockdown “per salvare il Natale”, e poi a Natale ci ha tenuti tutti chiusi lo stesso.
Aveva detto che avrebbe tenuto le scuole aperte “perché sono un asset fondamentale per il paese”, e una settimana dopo ha chiuso tutte le superiori.
Attenzione: so bene che durante il suo governo la situazione pandemica peggiorava in modo repentino e imprevedibile, e quindi quelle promesse non erano più mantenibili. Di conseguenza io colpevolizzo Conte non per averle infrante, ma per averle fatte senza la certezza di poterle mantenere: proprio perché la situazione pandemica era imprevedibile, lui non avrebbe dovuto sbilanciarsi in quel modo, e non avrebbe dovuto illudere gli italiani con dei proclami che rischiavano di venire smentiti di lì a pochi giorni. E’ soprattutto per queste prese in giro che Conte sparirà alle prossime elezioni, e il suo tentativo di rosicchiare voti alla Meloni è destinato a cadere nel vuoto insieme a lui.
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Non so perché Conte abbia fatto ciò che ha fatto, ma ciò che so è che credo che la sua esperienza di governo nel conte2 sia assolutamente straordinaria per ciò che ha dovuto fronteggiare. Ciò fa sì che ognuno possa giudicare in maniera diversa a seconda della propria condizione. Io sono stato lungamente in cassa integrazione e ti posso assicurare che ho sentito quel governo molto più vicino di quelli di Draghi! Mi ha aiutato, ha aiutato la mia famiglia ed i lavoratori dello sport come mai era successo prima. Quanto poi alla crisi di governo, credo sia una mossa di Conte per guadagnare consensi in quella prateria di sinistra ormai disabitata e dall’altra una mossa di Draghi per provare ad avere un potere ancora più assoluto nella politica italiana. Il grande manovratore che non può perdere tempo a cercare compromessi con le varie forze politiche. Peccato esista ancora il parlamento…..
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Certamente ognuno tende a valutare i politici anche in base a criteri personalistici: lui mi ha aiutato e quindi lo guardo con simpatia, lui no e quindi lo guardo con antipatia. Questo vale non solo per te, ma anche per me: ad esempio, sarò eternamente grato a Giani per avermi permesso di fare la prima dose già il 12 Febbraio 2021, quando per tutti gli altri ragazzi della mia età era un miraggio (perfino mio padre, che è molto più anziano di me, è riuscito ad agguantarla soltanto a Maggio).
Io ebbi questo privilegio in quanto docente. Va detto che anche nelle altre regioni i professori avevano una corsia preferenziale, ma poche regioni hanno vaccinato i docenti con la stessa tempestività della Toscana: ad esempio, la Calabria ancora a Settembre 2021 aveva ancora 3 insegnanti su 10 in attesa della prima dose. Di conseguenza devo dire grazie soprattutto a Giani e all’efficienza della sua campagna vaccinale se ho potuto proteggermi già a Febbraio 2021.
Riguardo a Draghi, hai ragionissima quando dici che lui vive con grande insofferenza il fatto di doversi piegare alle regole del gioco democratico, cercando i voti in Parlamento e i compromessi con le varie forze politiche. Lui vorrebbe che la politica funzionasse come un’azienda, in cui il capo ordina e tutti gli altri scattano. Purtroppo in politica non funziona così: non esistendo il vincolo di mandato, in Parlamento ognuno è padrone di se stesso, e può toglierti il tappeto da sotto i piedi in qualsiasi momento, anche se fino a ieri eri il capo. Oggi Draghi ha imparato quest’amara lezione: vedremo nei prossimi giorni se avrà occasione di tornare in gioco forte di quest’insegnamento, o se invece la sua esperienza in politica è finita stasera. Tu cosa pronostichi?
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Io credo che in un modo o in un altro tornerà in sella… Ancora una volta sarà Berlusconi l’ago della bilancia. Se lui decide di sostenerlo, anche la Lega lo seguirà altrimenti si andrà alle elezioni!
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Comunque l’opinione pubblica è compattamente schierata dalla parte di Draghi, e Conte viene additato all’unanimità come un irresponsabile. Lo si vede dal fatto che su Twitter tutti i tweet a favore di Draghi raccolgono MIGLIAIA di cuoricini, compresi quelli scritti da perfetti sconosciuti. E anche quelli che sputano veleno su Conte stanno tutti attorno ai 100 cuoricini.
Per completezza volevo scrivere anche quanti cuoricini hanno raccolto i tweet a favore di Conte, ma non ne ho trovato neanche uno. 🙂
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🤣🤣🤣🤣 dobbiamo anche dire che Twitter non è proprio il social più in voga in questo momento!
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Diciamo che non è mai esploso veramente: i social più popolari sono sempre stati Facebook prima e Instagram poi, e Twitter è sempre rimasto un social più di nicchia. Comunque è ottimo per captare gli umori degli italiani, perché basta digitare “Draghi”, “Conte”, “Totti” o qualsiasi personaggio sulla cresta dell’onda nel motore di ricerca di Twitter e subito ti verranno fuori tutti i tweet che lo menzionano, permettendoti di capire all’istante se gli italiani sono pro o contro di lui. Grazie per lo scambio di opinioni, stimolante come sempre! 🙂
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Grazie a te!!
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