Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – BOLOGNA = 1 – 0

Una Fiorentina più fortunata che bella conquista tre punti che tengono viva la speranza per la rincorsa all’Europa. Una volta tanto anche la Dea bendata ha arriso a Vincenzo Italiano ed i suoi ragazzi: i due pali colpiti dal Bologna nella prima frazione avrebbero potuto minare tutte le certezze viola, ma stavolta è andata decisamente bene. L’espulsione di Bonifazi poi, ha cambiato del tutto le gerarchie della gara ed ha permesso alla Fiorentina di giocare un secondo tempo arrembante e convincente. Ancora una volta è stato il capitano morale di questa squadra, il condottiero di Firenze Lucas Torreira ad essere decisivo non solamente con una prestazione sontuosa ma stavolta anche con la rete che ha deciso il match. L’uruguagio, insieme alla coppia difensiva composta da Igor e Milenkovic, ha permesso alla Fiorentina di tornare alla vittoria e di continuare a sognare quel traguardo che ad inizio anno sembrava impossibile. Certo il prossimo appuntamento a Milano, contro l’Inter di Simone Inzaghi, non è tra i più agevoli, ma i ragazzi di Italiano hanno dimostrato più volte di essere in grado di giocarsela con tutti a viso aperto. Vediamo adesso i migliori ed i peggiori della gara contro il Bologna.

IL BUONO

  • Torreira : che vita sarebbe senza il centrocampista uruguagio? Certo in questi anni Pradè ne avrà sbagliate tante di scelte, ma questa è una di quelle che cambia la faccia della squadra. Lotta, sgomita, recupera palloni, imposta il gioco, gestisce i ritmi della contesa. Ultimamente poi, per farlo uscire dalle grinfie delle marcature avversarie, Italiano gli ha chiesto di inserirsi di più in area e di andare ad attaccare l’area avversaria con continuità. Dopo che con il Verona aveva sprecato una chance clamorosa su assist di Callejon, stavolta segna il gol da 3 punti dopo aver colpito anche un palo. Leader indiscusso.
  • Nico Gonzalez: uno dei giocatori più antipatici contro cui giocare in serie A. Cerca sempre il contatto, simula spesso, picchia almeno quanto viene picchiato….ma quando gioca nella tua squadra lo ami perché non si risparmia mai ed è sempre in grado di fare la differenza. Anche contro il Bologna guadagna decine di falli, riempie gli avversari di cartellini, recupera tantissimi palloni. Fastidioso come una birra calda a Ferragosto.
  • La coppia Igor Milenkovic: contro una squadra che ha un attacco in cui si mischiano potenza e velocità sbagliano pochissimo. Finalmente si conoscono e si coprono le spalle, le rispettive caratteristiche si sposano perfettamente ed anche le pause sono limitate al minimo. Solo in un’occasione Igor si fa saltare secco da Orsolini che fortunatamente prende il palo, poi più nulla. Coppia titolare.
  • La Dea bendata: spesso nelle ultime settimane ci siamo rammaricati perché tutti gli episodi sembravano averci voltato le spalle. Contro il simpaticissimo Mihajlovic ci siamo rifatti con gli interessi! Se solo penso a come poteva essere la partita sotto di un gol dopo dieci secondi mi vengono i brividi….Speriamo non ci abbandoni più!

IL BRUTTO

  • La coppia Piatek – Cabral: la gara contro il Bologna ha dimostrato che purtroppo, al momento, non abbiamo un attaccante completo per l’assalto all’Europa. Piatek, mortifero nei sedici metri, ha nuovamente messo in luce tutti i suoi limiti nella fase di copertura della palla e di costruzione del gioco insieme alla squadra. Pur non avendo di fronte dei mastini insormontabili, il polacco ha perso quasi tutti i duelli personali e non si è mai reso pericoloso. Il brasiliano che lo ha sostituito poi, si è certamente dato da fare, ma è apparso indietro sia nella condizione atletica che nella comprensione del calcio italiano. Spesso anticipato, non è mai riuscito a concludere verso la porta avversaria. Strada in salita!
  • Terracciano: anche lui sembra essersi fermato al gol subìto contro la Juventus nel recupero. Non è più così sicuro né in presa né soprattutto con i piedi rischiando almeno un paio di volte di regalare occasioni clamorose agli attaccanti felsinei. Se la differenza tra lui e Dragowski risiede soprattutto nel gioco tra i piedi, urge tornare a trovare sicurezza ed intraprendenza. Forza Pietro!

A più tardi con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – HELLAS VERONA = 1 – 1

Un pareggio sostanzialmente giusto premia in egual misura le due contendenti che hanno giocato una partita piacevole in cui entrambe avrebbero potuto realizzare più reti. La squadra di Italiano, dopo la doppia atroce delusione contro Sassuolo e Juventus, ha dovuto far fronte a diverse assenze: rinunciare contemporaneamente a Nico Gonzalez, Bonaventura ed Odriozola diventa pesante soprattutto per lo sviluppo della manovra. Forse anche per questo Terracciano, dopo aver provato inizialmente a far partire l’azione dal basso, ha iniziato a lanciare lungo nella speranza di scavalcare la prima linea del pressing scaligero. E’ chiaro che il pareggio di oggi rallenta ulteriormente la corsa europea della Fiorentina, ma credo sia assolutamente da evitare un atteggiamento di delusione. Vorrei ricordare a tutti da dove arriviamo (tre stagioni consecutive in lotta per la salvezza), e cosa sia stata questa estate con la staffetta tra un Gattuso rincorso e poi lasciato ed un Italiano tirato fuori dal cappello del prestigiatore. Senza poi contare la scelta di far partire il capocannoniere del campionato nel mercato di gennaio… mettendo tutto sulla bilancia siamo sicuri che sia un campionato deludente? Certo è che se i viola vorranno rimanere in corsa per un posto in Europa, nel lunch match di domenica contro il Bologna si deve per forza vincere!

IL BUONO

  • Terracciano: nel primo tempo risulta decisivo in più occasioni e non solo come portiere. E’ infatti eccezionale nel neutralizzare il tiro di Lasagna trovatosi da solo contro l’estremo difensore viola ma non si limita a questo. L’azione di Ikonè che porta al gol di Piatek infatti, nasce da un rilancio preciso del portiere viola sui piedi del francese che si invola in contropiede. Una domenica da protagonista.
  • Piatek: è vero non regge un pallone davanti, non riesce a far salire la squadra, non viene quasi mai incontro ai centrocampisti. Però ha una dote eccezionale: ogni volta che una palla vacante arriva in area di rigore lui è lì! Segna un gol bellissimo, ne sfiora altri due con tre sole conclusioni verso la porta. Probabilmente ha ragione Italiano quando dice che la squadra ancora non lo conosce così bene da servirlo nel modo migliore, ma già così basta ed avanza. Pum pum pum!
  • Torreira : sbaglia una rete incredibile, ma nel secondo tempo arriva alla conclusione tre volte di piede e di testa. E’ l’anima, il cuore, il cervello ed i polmoni della squadra tanto che nel momento in cui alza bandiera bianca ed al suo posto entra Amrabat si spenge completamente la luce e viene a mancare anche l’ardore. Imprescindibile.

IL BRUTTO

  • La coppia Venuti – Biraghi: i due esterni bassi viola hanno disputato una gara imbarazzante. Lollo peggio del capitano, ma comunque entrambi sono stati l’anello debole dell’undici viola. Nella prima frazione di gioco, Venuti è stato scherzato in ogni situazione da Lazovic che ha messo diversi palloni invitanti in area di rigore, mentre Biraghi non solo non è mai riuscito a ribaltare l’azione, ma ha anche sofferto oltremodo la coppia Tameze Faraoni. L’assenza di Odriozola a destra non ha probabilmente permesso a Torreira e compagni di avere quegli sbocchi a destra che solitamente aiutano l’azione viola, mentre quella di Bonaventura a sinistra non ha offerto al capitano della Fiorentina quell’equilibrio necessario per giocare il calcio che piace a Italiano. Due oneste riserve se vogliamo alzare l’asticella.
  • Milenkovic: se vuole essere il perno difensivo viola non può fare questi errori! L’ingenuità che costa il rigore del pareggio è un remake già visto e rivisto. Peccato, veniva dalla prova sontuosa contro la Juventus ed anche oggi, prima e dopo l’episodio in questione, si era disimpegnato molto bene. La corsa per l’Europa però si gioca anche sui particolari e non è più consentito sbagliare. Bisogna crescere mentalmente!
  • Vincenzo Italiano : stravedo per il tecnico siciliano che ha finalmente rimesso la Fiorentina sulla carta geografica del calcio che conta ma stavolta non l’ho proprio capito. La scelta di Maleh contro una squadra così forte fisicamente è solamente un bruscolino rispetto all’errore che compie nel secondo tempo quando, una volta deciso di sostituire Piatek (chissà perché), inserisce Nico Gonzalez come punta centrale. La squadra già da alcuni minuti stava perdendo lucidità ed aveva iniziato a lanciare palloni lunghi per la punta…ed allora perché non un attaccante come Cabral? L’inserimento dell’argentino poteva avere un senso se la squadra avesse cambiato modo di giocare cercando di andare dentro con scambi palla a terra in velocità ma, una volta uscito poi Torreira, il fosforo in campo non c’era più. Allora perché?
  • Maleh: il giovane centrocampista sembra in un periodo di involuzione e, contro un Verona fisico, non riesce a ribaltare l’azione né a recuperare troppi palloni. Probabilmente non è una gara adatta a lui, ma qualcosa in più si poteva e si doveva fare. Rimandato.

Alla prossima!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – JUVENTUS = 0 – 1

Ho preferito aspettare qualche ora prima di scrivere quella che è la rubrica più difficile dall’inizio del blog. Qualcuno ha scritto che la partita di ieri sera è la fotografia esatta della storia quasi centenaria della compagine viola. Bella, a tratti bellissima, divertente ed amata visceralmente dalla propria città, molte volte all’altezza (anche la splendida Curva Fiesole) della culla del Rinascimento, ma purtroppo spesso beffata a pochi centimetri dal traguardo. E’ successo così anche nella partita dell’anno, quella del ritorno del numero 7 strisciato a Firenze che era però soprattutto una semifinale di Coppa Italia, forse la via maestra per tornare in Europa oltre che per alzare un trofeo che manca da troppo tempo a Firenze. E’ difficile rimproverare qualcosa ai ragazzi di Vincenzo Italiano che hanno tirato fuori una delle migliori prestazioni non solo dal punto di vista del gioco, ma anche e soprattutto dell’attenzione e della maturità. La Fiorentina è stata l’unica compagine a creare gioco, a costruire azioni, a giocare a calcio! Anche quando le forze sono iniziate a mancare per 70 minuti molto dispendiosi dal punto di vista atletico e psicologico, Torreira ed i propri compagni hanno avuto la capacità di gestire il ritmo della gara senza continuare ad attaccare a tambur battente come invece facevano fino a qualche mese fa. Tutto ciò però non è bastato e la beffa finale dell’autogol del cuore viola Lorenzo Venuti è stato l’epilogo di un film che lascia tanta amarezza, ma anche consapevolezza di avere finalmente un gruppo di calciatori, un allenatore, una società ed una città che rema tutta nella stessa direzione. Avanti così, la ruota prima o poi girerà!

IL BUONO

  • Ikoné: ma che diavolo di funambolo è questo francesino? Un giocatore meraviglioso, il suo sinistro magico assomiglia alla racchetta di John McEnroe dalla quale le palline sognavano di essere accarezzate, inventa giocate a getto continuo, salta sempre l’uomo. Poi quel vizio, che già conoscevamo quando è arrivato, della scarsa precisione sotto porta ma…se avesse anche quella sarebbe adesso a Firenze? L’amerei anche se segnasse (questa magari i gobbi non la capiscono…pazienza)!
  • Igor – Milenkovic: lo sbruffoncello col 7 stanotte mi sa che li ha sognati. Noi che lo conosciamo sapevamo che quando trova i difensori che non gli danno tregua (come Bremer o Casale) difficilmente riesce a trovare le sue giocate e la coppia centrale viola ha interpretato alla perfezione la marcatura. Hanno spesso giocato d’anticipo, hanno quasi sempre trovato il corpo a corpo che li ha visti uscire vincenti. Quarta in panca a lungo please!
  • La coreografia ed il comportamento della Curva Fiesole: probabilmente gobbovic si sarà chiesta chi era quel vecchino col naso adunco raffigurato sulla coreografia ma del resto con la cultura non si mangia. Dispiace che i soliti giornaloni oggi parlino principalmente di quei pochi, anzi pochissimi, che hanno offeso quello col 7 con gli stessi epiteti che avevamo condannato in occasione della partita di Bergamo. La verità è che ieri sera la maturità di uno stadio intero ha fotografato perfettamente la bellezza della nostra città. Quando la squadra e la tifoseria vanno di pari passo siamo una forza assoluta!!

IL BRUTTO

  • Piatek: mi dispiace dirlo, ma l’unico calciatore che mi è apparso fuori ruolo e fuori spartito è stato il polacco. Ho sempre più paura che non sia il giocatore giusto per questa squadra sia tecnicamente (alcuni stop nel primo tempo sono stati imbarazzanti), che tatticamente. L’idea di calcio di Vincenzo Italiano prevede un attaccante che viene più incontro, che aiuta maggiormente la squadra liberando gli spazi per gli inserimenti degli esterni offensivi e delle mezzali. Certo tutte cose che si possono imparare ma che richiedono tempo e la Fiorentina di tempo ne ha poco sia in Coppa che in campionato. Spero di sbagliarmi!
  • Il risultato : guardando la partita, i numeri, le statistiche, lo spettacolo offerto, è mancato davvero solamente quello. Già il pareggio sarebbe stato stretto, la sconfitta poi…. Questa squadra però può giocarsela con tutti e lo può fare su tutti i campi. Crediamoci!

Alla prossima!

Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – ATALANTA = 1 – 0

Una vittoria da grande squadra contro una compagine che ormai da anni è abituata a stare ai vertici ed a qualificarsi per la Champions League. Al termine di quasi 100 minuti di battaglia, la Fiorentina di Vincenzo Italiano riesce ad agguantare i tre punti pur non regalando scintille come spesso aveva fatto fino ad oggi. Con Dragowski tra i pali per l’assenza forzata di Terracciano, la squadra viola è riuscita a mantenere la porta inviolata come non accadeva da troppo tempo ed ha capitalizzato una delle poche occasioni capitate come fanno le grandi squadre. Se poi a questo aggiungiamo la forzata sostituzione di Torreira già nel primo tempo, non possiamo non applaudire una compagine che continua a crescere giornata dopo giornata dietro al suo condottiero Vincenzo Italiano. Lo stesso Piatek poi, che non ruba certo l’occhio per come partecipa alla manovra, si conferma mortifero nel concretizzare tutto ciò che gli viene offerto dai compagni ed in particolare dai due esterni Nico e Sottil che anche oggi sono risultati tra i migliori. Il tempo è sempre galantuomo e, se il percorso di crescita non subirà bruschi stop, quest’anno potrebbe essere quello giusto per tornare a divertirsi fino in fondo!

IL BUONO

  • Nico Gonzalez : non segnerà molto, sarà inconcludente sotto porta, spesso farà tanta confusione, ma è indubbiamente uno dei leader tecnici e spirituali della squadra viola. Non molla di un centimetro, lotta su ogni pallone come se fosse quello decisivo, guadagna falli e cartellini a ripetizione. Io non so se i soldi che la Fiorentina ha speso per il suo cartellino siano stati troppi, quel che so è che senza Nico questa squadra perde un pezzo della propria anima. Condottiero.
  • Igor : in una partita in cui la coppia centrale è stata quasi perfetta, stavolta voglio premiare il mancino brasiliano anziché Milenkovic. La scelta è tesa a premiare la crescita di un calciatore che ad inizio anno sembrava il più indietro nelle gerarchie di Italiano. Con il duro lavoro, la concentrazione, l’applicazione, adesso sembra essere diventato un titolare dello scacchiere viola. Rapido, roccioso, cattivo sull’uomo, prontissimo a scappare all’indietro quando serve, con un piede discretamente educato partita dopo partita ha preso le misure agli avversari ed ai movimenti necessari per interpretare il calcio di Italiano. A Sassuolo, senza Milenkovic, è atteso alla prova del nove!
  • Piatek : marcato da Demiral non regge un pallone, non riesce a far salire la squadra, gioca poco con e per i compagni. Alla fine del primo tempo in molti invocano la sostituzione ma il cecchino polacco zittisce tutti alla prima palla giocabile in area di rigore. L’esterno di Nico è delizioso, ma Piatek è rapidissimo nel controllo e tiro! Quinta rete in maglia viola in poco più di un mese…che sia tornato il primo Piatek?
  • Sottil : se per la prima volta in questa stagione Italiano non ha cambiato alcun esterno un motivo ci sarà. Di Nico abbiamo già parlato, ma anche Sottil ha giocato una partita veramente convincente considerando avversari e scarsa esperienza a questi livelli. Una volta tanto non ha avuto timore ad attaccare ed ha spesso fatto la scelta giusta arrivato a fondo campo. Si è dato da fare anche in fase difensiva ed ha dimostrato intelligenza tattica più di una volta bloccando con le buone o con le cattive le ripartenze dei nerazzurri. L’ennesima gemma del settore giovanile viola?

IL BRUTTO

  • L’infortunio di Torreira : nel momento in cui scrivo sembra non sia niente di grave, resta comunque lo spavento. Seppur Amrabat abbia anche stavolta dimostrato di essere sulla strada giusta, seppure le ultime gare del centrocampista uruguagio non siano state all’altezza delle prime, vederlo accasciarsi in mezzo al campo mi ha ghiacciato il sangue. In un momento così i importante della stagione, con la trasferta di Sassuolo e l’andata di coppa Italia alle porte, non è il momento di scherzare. Abbiamo assoluto bisogno di tutti!!

Ci vediamo al Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

SPEZIA – FIORENTINA = 1 – 2

E’ una vittoria che certifica la crescita della Fiorentina. Dopo il pareggio di Agudelo (ennesimo ex che castiga la squadra viola), si sono rivisti gli spettri di Empoli quando la compagine di Italiano aveva buttato al vento punti preziosi al termine di una gara dominata. Stavolta invece, Biraghi e compagni non si sono scomposti ed hanno portato a termine una partita dominata per tutti i 90 minuti. Ancora una volta si è confermata la legge non scritta dei tifosi della Fiorentina secondo la quale non possono gioire senza aver prima sofferto le pene dell’inferno. Una volta tanto però, lo stesso calciatore che aveva regalato la rete del pareggio avversario, ha tolto le castagne dal fuoco regalando quei tre punti meritati per i quali tutta la truppa di Italiano ha lottato e lavorato fin dal primo minuto. Inutile negare che la paura di replicare altre brutte sconfitte sia stata tanta, ma adesso godiamoci i tre punti ampiamente meritati e guardiamo alla prossima gara in casa contro quel simpatico di Gasperini che ha avuto da piangere anche al termine della gara interna contro la Juventus. Con una Roma davanti in netta difficoltà, l’Europa è un sogno che possiamo rincorrere senza dover sperare in un miracolo.

IL BUONO

  • Nico Gonzalez : è indubbiamente il calciatore con più talento nella squadra viola. Se ad esso uniamo anche la voglia, la grinta, la caparbietà che l’argentino mette sempre in campo, ecco che abbiamo la prova di stasera. Nella gara di Spezia, interpreta il ruolo in modo diverso giocando più vicino all’attaccante e occupando una zona più centrale del campo. E’ indemoniato, salta sempre l’avversario, è l’uomo in più in ogni fase di gioco. Se inizia a trovare la porta, diventa il totem viola.
  • Amrabat : gioca una partita diligente, quasi sempre a due tocchi, si applica nel compito assegnatogli da Mister Italiano. Gioca finalmente una gara all’altezza di quelle disputate a Verona e fa ricordare le prestazioni sotto la guida di Juric. Segna anche la rete della vittoria….serata quasi perfetta.
  • Odriozola: è ormai anima e cuore viola. Difende, spinge, rifinisce, recupera palloni. L’animo basco del terzino della Fiorentina è tutto nel gol del vantaggio di Piatek quando recupera palla a metà campo, apre il gioco ed è il protagonista del velo sull’assist di Maleh. Giocatore totale!
  • Reazione al gol subito : la rete di Agudelo avrebbe potuto sgonfiare la squadra viola come già successo ad Empoli ed invece no!! Ecco la mano di Italiano, ecco il cuore della squadra viola! Stavolta Biraghi e compagni hanno avuto il coraggio e la voglia di andare a prendersi i tre punti e ci sono riusciti dimostrando che Vlahovic o non Vlahovic, Commisso o non Commisso, qui si rema tutti dalla stessa parte. Chapeau!

IL BRUTTO

  • Piatek ed Amrabat: due calciatori che hanno segnato, due calciatori che hanno rischiato di buttare tutto nel cestino. Il polacco con il rigore sbagliato, il marocchino con il gol regalato, hanno avuto la colpa di rimettere in carreggiata lo Spezia, ma hanno avuto entrambi la voglia ed il coraggio di rifarsi. Se la Fiorentina vuole andare in Europa deve sbagliare meno, ma nello stesso tempo sa di poter contare su un gruppo fatto di uomini veri!

A stasera con il Corner Viola!

Il buono, il brutto, il cattivo

ATALANTA – FIORENTINA = 2 – 3

Una gioia immensa ed indescrivibile che solamente i tifosi viola possono capire. La vita dell’appassionato della Fiorentina è dura, fatta di delusioni, di orgoglio per la propria città, di tradizioni, di occasioni sprecate. Stasera però, una volta tanto, la Fiorentina è riuscita a ribaltare il pronostico, a vincere a Bergamo contro una compagine abituata ad andare in Champions League, a superare uno degli allenatori più preparati ed antipatici del calcio italiano. Come da tradizione però la squadra ha dovuto soffrire, si è dovuta ribellare all’inferiorità numerica ed all’ 1-2 siglato da Boga. Alla compagine di Italiano manca indubbiamente ancora la continuità all’interno dei 90 minuti, ma il coraggio visto sia nella prima mezz’ora che quando la viola è rimasta in dieci, è un segnale fondamentale per il futuro della stagione. Andiamo allora a vedere i protagonisti dell’impresa di Bergamo!

IL BUONO

  • Milenkovic : uno degli esclusi eccellenti della serata entra solamente dopo il rosso rimediato da Martinez Quarta. Concentrato, cattivo, ma soprattutto decisivo ai fini della qualificazione. In questa stagione, contrariamente alle ultime giocate in maglia viola, sembrava non avere confidenza con la rete avversaria ma stavolta decide match e qualificazione. Speriamo trovi finalmente continuità!
  • Nico Gonzalez : iniziamo dal brutto della serata… La reazione alla sinceramente incomprensibile sostituzione è da censurare senza se e senza ma. È inaccettabile che un calciatore della sua importanza abbia un atteggiamento del genere nei confronti di allenatore e compagni. A parte questo la sua prestazione, nel primo tempo, è semplicemente sontuosa. Torna finalmente il Nico di Bologna, imprendibile e decisivo: guadagna un rigore, provoca cartellini in quantità, mantiene la propria squadra sempre nella metà campo offensiva. Se riuscisse anche ad essere cattivo sotto porta…. Forse non sarebbe toccato a noi. Sangue caliente al servizio della collettività.
  • Approccio alla gara: i primi 25 minuti viola sono all’altezza delle migliori prove stagionali. Difesa alta, pressing offensivo portato in maniera intelligente, catene degli esterni bilanciate e ficcanti: la Fiorentina è sembrata tornare quella ammirata per gran parte del girone di andata. Non poteva durare per tutta la gara considerando anche la caratura degli avversari ma i segnali sono stati incoraggianti. Avanti così!
  • Piatek: ebbene sì! Uno dei maggiori critici della cessione di Vlahovic a gennaio mette il centravanti polacco nell’olimpo dei migliori. Si chiama onestà intellettuale ed un calciatore che in due gare di coppa Italia segna tre reti, non ha paura di andare sul dischetto e lotta come un pazzo deve essere premiato. Se ho sbagliato valutazione, godo ancora di più!

IL BRUTTO

  • Castrovilli : mi dispiace veramente tanto ma anche stavolta il buon Gaetano finisce dietro la lavagna. Non salta mai l’uomo, è spesso preso nel mezzo dagli avversari, è colpevole sul primo gol nerazzurro. Oltre a ciò, ritarda spesso la giocata sulle cavalcate di Odriozola e non ha mai il coraggio di puntare la porta. Riuscirà a ritrovare la strada maestra?
  • Martinez Quarta : probabilmente il secondo giallo è esagerato ma il primo è talmente stupido da non essere accettabile in serie A. Continua a rimediare cartellini come fosse un serial killer anche quando gioca una partita onesta. Stasera è andata bene ma non si può rischiare sempre così!
  • Altro: potrei citare il cambio di Gonzalez, potrei parlare della prova di Maleh, mi piacerebbe parlare dei cross di Biraghi come della posizione di Ikone’ ma dopo tante amarezze stavolta è il tempo di festeggiare e basta….

SIAMO IN SEMIFINALE!!!