LAZIO – FIORENTINA = 2 – 1
La Fiorentina torna dall’Olimpico con tanta rabbia ed una grande delusione. Avrebbe meritato di più per la prestazione offerta, per come ha giocato e per le occasioni create. Ancora una volta però gli episodi ed alcune decisioni arbitrali infelici hanno sbarrato la strada ai viola. Mercoledì col Sassuolo non si potrà più sbagliare.
IL BUONO
- Ribery: dura 70 minuti ma quei 70 minuti sono pura poesia. Il gol è simile a quello segnato a Milano, dunque un’opera d’arte
- Ceccherini : dopo averlo messo dietro la lavagna nella gara contro il Brescia, oggi devo rivalutarlo. Attento, preciso, pulito. Sorpresa
- Ghezzal: stavolta Iachini ci ha visto giusto. Nel ruolo di interno di centrocampo, come contro la Juve, gioca una partita convincente sfiorando anche la rete del 2-0. Risorsa sorprendente
- Atteggiamento della squadra : i viola hanno sempre provato a ripartire nonostante la Lazio abbia avuto spesso il predominio territoriale ed il possesso palla. Ancora una volta la Fiorentina ha dimostrato di giocare meglio se deve aspettare e ripartire. A quando una squadra che impone il proprio gioco?
IL BRUTTO
- Vlahovic : oltre all’ingenuita’ colossale della gomitata che lo porta all’espulsione, non regge un pallone nella metà campo avversaria e fa indietreggiare la squadra di almeno 20 metri. Sembra ancora acerbo per certe partite
- Badelj: al termine di una gara sufficiente, commette l’errore che costa il raddoppio. Non spende il fallo su Luis Alberto che si invola verso l’area viola fino a segnare il gol della vittoria. Ingenuo
- Caicedo: sarà che sono un romantico e credo ancora in uno sport pulito in cui vince il più forte e non il più furbo, ma mi ha ricordato il Lulu’ Oliveira contro Toldo di tanti anni fa a Cagliari. Antisportivo. Cattivo esempio
- Fabbri: manca il rosso a Bastos, il secondo giallo a Parolo, il rosso diretto a Radu ed il rigore è una barzelletta. Può bastare?
- Mazzoleni al VAR: ci si accorge di lui solamente per il rosso a Vlahovic. Prima probabilmente faceva un pisolino.