Diario di un cassintegrato – i deliri di un genitore con figli a scuola – parte ventisettesima

Il mondo di una mamma o di un babbo con i bambini a scuola in questo periodo storico è una corsa ad ostacoli. Tra burocrazia, leggi incomprensibili ed assoluta mancanza di elasticità da parte della stragrande maggioranza del mondo della scuola, ormai riuscire a mandare i propri bambini in classe con continuità è diventata un’impresa pari ad azzeccare i numeri al superenalotto.

La cosa più incredibile è che, nonostante il governo abbia spinto a più non posso la vaccinazione anche nella fascia di età tra i 5 e gli 11 anni, nel momento di rientrare a scuola i bambini vaccinati, quelli guariti ed i non vaccinati sono trattati tutti allo stesso modo. Ti sei fidato della scienza? Ti sei beccato il Covid? E chissenefrega!! Sempre in didattica a distanza devi stare!! Vai alla materna senza mascherina? Vai alla primaria con la mascherina? Fatti tuoi…. Tanto sempre a casa devi stare!! Nel pomeriggio poi esci e vai ai giardini? L’importante è non andare a scuola! Sennò poi magari diventi una persona intelligente ed in grado di pensare con la tua testa. Non sia mai!!!

La cosa più sconcertante poi, è che non solo i bambini guariti o che hanno concluso il ciclo vaccinale devono fare la didattica a distanza, a differenza degli adulti che non hanno più obbligo di quarantena ma solo di autocontrollo per 10 giorni, ma quando rientrano a scuola vengono anche costretti all’ennesimo tampone!! Quindi gli adulti possono girare indisturbati, uscire, andare fuori ed al termine dei dieci giorni, se asintomatici, tornare alla vita normale senza altre misure, i bambini no!! Ai bambini, per tornare a scuola, serve il tampone negativo… Anche a quelli che usano le mascherine FFP2 per frequentare. Mi spiegate per favore la logica di tutto ciò? E se tante le volte tu non vuoi sottoporre tuo figlio, dopo le due dosi di vaccino e le quarantenne indiscriminate, anche al tampone devi tornare dopo 14 giorni anche se sei sempre stato asintomatico! Una follia assoluta!!

Il messaggio poi che stiamo dando ai nostri ragazzi è devastante. Il vaccino o il tampone ormai, non sono più strumenti di protezione dal contagio nel primo caso o di diagnosi nel secondo, ma solamente una chiave per aprire la porta della libertà. Ai miei tempi lo erano la bicicletta, il motorino o la macchina, adesso lo è il tampone. Che tipo di società intendiamo costruire su queste basi? Che concetto di libertà vogliamo offrire ai nostri bambini e ragazzi? Ed in questa continua ricerca di limitazione del contagio, ci siamo dimenticati i bisogni primari dei bambini: conosco amici dei miei figli che non vogliono più uscire di casa, altri che piangono mentre mangiano. Adesso che abbiamo il vaccino, le mascherine, diversi strumenti di difesa personale e sanitaria, possiamo tornare a pensare al benessere fisico, psicologico e culturale delle generazioni future?

Intanto però, mentre le famiglie si arrabattano in mezzo a tutto questo, siamo costretti ad assistere al desolante spettacolo di una parlamento riunito in seduta congiunta che si diverte a mettere il nome di un porno attore o di un calciatore nell’urna mentre si dovrebbe scegliere la persona che occuperà la carica più importante del paese per i prossimi 7 anni. Pagherà mai qualcuno per tutto questo? Conosciamo già la deludente risposta.

Alla prossima!!!

11 pensieri su “Diario di un cassintegrato – i deliri di un genitore con figli a scuola – parte ventisettesima

  1. Da quell’urna spero che esca il nome di Marta Cartabia: basta sentirla parlare per 5 minuti od osservare il suo contegno per capire che è perfetta per il ruolo. Tuttavia, sono consapevole che il mio è un sogno quasi impossibile: adesso che Draghi ha rivelato di volere il Quirinale a tutti i costi negarglielo sarebbe uno schiaffo, ma negarglielo per darlo a una sua ministra sarebbe un vero e proprio sputo in faccia, e dubito che i partiti vogliano oltraggiarlo in maniera così umiliante. A questo punto o prendono Draghi o prendono uno che non c’entra niente con lui.
    Riguardo all’argomento principale del tuo post, può darsi che le regole della didattica a distanza siano assurde, ma applaudo comunque il governo per la determinazione con cui ha deciso contro tutti di tenere le scuole aperte. Chiuderle anche solo per 2 settimane sarebbe stato l’inizio della fine, perché abbiamo già visto come vanno queste cose: prima ti dicono che chiudono per 2 settimane, poi per un mese, poi fino a Pasqua e alla fine ti ritrovi a fare l’esame di maturità senza essere mai rientrato in classe. E’ stato importantissimo stroncare sul nascere questa deriva, rispedendo al mittente tutte le richieste di chiusura avanzate dalle regioni.
    Tra l’altro le previsioni catastrofiche dei governatori sono state ampiamente smentite dai fatti, perché le scuole hanno riaperto da 3 settimane, e questo non ha causato nessun boom di contagi: al contrario, il bollettino giornaliero ha un numero di nuovi casi pressoché stabile ormai da diversi giorni.

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    • Ciao! Quanto alla Cartabia a me non piace molto per la sua vicinanza molto stretta a Comunione e Liberazione ma dal punto di vista istituzionale niente da dire. Io preferirei Belloni, ma Cartabia sarebbe comunque un ottimo nome, tra l’altro donna. Quanto alle scuole, ho applaudito in piedi la scelta di tenerle aperte, il problema è che a scuola in modo continuativo non ci sta andando quasi nessuno. Dal 10 gennaio, giorno del rientro, sfido chiunque abbia bambini alle materne o alle primarie a dire che i bambini hanno avuto continuità didattica. Tra maestre che mancano, quarantene forzate, ASL assenti, uffici scolastici sclerotizzati,a didattica in presenza è un lontano ricordo….

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      • Sono totalmente d’accordo con te: Comunione e Liberazione è una sorta di setta, quindi è bene starne lontani 100 chilometri. Tuttavia, va precisato che la Cartabia ne è uscita proprio quando ha capito che i suoi legami con quella setta rischiavano di tarparle le ali in chiave Quirinale: di conseguenza, anche se l’ha abbandonata per convenienza e non per disgusto, a mio giudizio queste cattive frequentazioni del suo passato non sono poi un problema così rilevante.
        Riguardo alle scuole, io ci lavoro, e confermo che la didattica in presenza sta incontrando degli ostacoli. Più precisamente gli ostacoli in questione sono 2:

        – molti insegnanti sono positivi o in quarantena, e bisogna attingere a tutti i docenti di potenziamento disponibili per sostituirli;
        – le famiglie non si fidano a mandare i figli a scuola, e quindi molte aule sono totalmente vuote o con 2 gatti (e non per modo di dire, proprio 2 alunni in croce).

        Va detto comunque che alcuni ragazzi sono assenti non perché hanno dei genitori cagasotto, ma perché sono a loro volta positivi: ad esempio, nella classe che coordino molti degli alunni assenti sono sani come pesci, ma ce ne sono anche 2 positivi al covid.
        Riassumendo: continuo a pensare che riaprire le scuole sia stata una decisione benedetta, per il motivo che ho detto prima e perché chiuderle lasciando aperti negozi, ristoranti e centri commerciali avrebbe lanciato un messaggio sbagliatissimo al paese (ovvero che il soldo conta più della cultura). Tuttavia mi rendo conto che questa decisione, seppur corretta, ha l’effetto collaterale di costringerci a lavorare in condizioni molto precarie.
        Perdona la domanda off topic: della cessione di Vlahovic che ne pensi?

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        • Io ho descritto ciò che sta succedendo ai miei figli e, vedendola lato famiglia, è inaccettabile che tutti i bambini che sono guariti o che hanno terminato il ciclo vaccinale, siano trattati come tutti gli altri. Inoltre la burocrazia è allucinante: nessuno che si prenda la responsabilità di fare un atto che già esiste in tutti gli altri luoghi di lavoro! Nessun guarito o vaccinato completamente è costretto alle quarantene o ai tamponi al rientro!! Solo nella scuola si aspetta sempre la nuova circolare che poi però deve essere comunicata, messa in atto e via discorrendo. Intanto noi genitori siamo incastrati in un tunnel da cui non vediamo la luce!
          Off topic: non si vende il capocannoniere del campionato a gennaio, nell’unica stagione in cui lotti per l’Europa dopo cinque anni ad una diretta concorrente! Per me è un suicidio tecnico…anche se economicamente lo capisco. Ma io sono un tifoso, non un ragioniere! 😉

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      • Io invece ritengo che la cessione di Vlahovic sia un colpo sensazionale anche per la Fiorentina oltre che per la Juve, per vari motivi:

        1) E’ arrivato a zero, quindi realizziamo una plusvalenza netta di 65 milioni: in un mondo del calcio dove è diventato difficilissimo realizzare plusvalenze anche minime (perché tutti i giocatori aspettano la scadenza del contratto e poi si muovono a zero), ricavare una simile somma tutta insieme da un’unica cessione è davvero un colpo da maestro.
        2) Tra un anno e mezzo gli scadeva il contratto, quindi rischiavamo seriamente di perderlo a zero o di ricavarci solo un piatto di lenticchie.
        3) Abbiamo concluso un’operazione così danarosa in un mercato storicamente poverissimo come quello di Gennaio, dove di norma non circolano contanti e si fanno soltanto degli scambi tra giocatori scontenti che hanno passato la prima parte di stagione in panchina.

        Riguardo alla lotta per l’Europa, capisco che l’idea di affrontarla senza Vlahovic ti faccia preoccupare, ma a mio giudizio il gioco di Italiano è così brillante che sarebbe capace di mandare in gol chiunque (a meno che non sia un finto calciatore come Kokorin). La fluidità nei passaggi che ho visto nell’ultima gara di Coppa Italia mi ha riempito gli occhi, perché era dai tempi della prima stagione di Montella che non la vedevo più (e infatti in quell’anno facevamo gol a grappoli pur giocando con 2 falsi centravanti, Ljajic e Jovetic).
        Poi Montella, Ljajic e Jovetic cominciarono a pensare che Firenze fosse troppo piccola per loro, e andarono a cercare fortuna in squadre più prestigiose della nostra. Oggi il primo allena in Turchia, il secondo è fuori rosa sempre in Turchia e il terzo fa la riserva in una squadra della bassa Bundesliga: forse sarebbe stato meglio se avessero capito in anticipo che chi troppo vuole nulla stringe, e che la Fiorentina era il massimo a cui tutti e 3 potessero aspirare.
        Mi compiaccio in particolare della fine di Ljajic, a causa di un episodio a mio giudizio ancora più grave degli insulti a Delio Rossi: al termine di una gara in Svizzera la squadra venne sotto il settore ospiti a ringraziare i tifosi viola di essere venuti fin là, lui invece ci snobbò e a fine partita andò dritto negli spogliatoi. Questo gesto ci fece imbufalire a tal punto che andavamo a fischiarlo perfino agli allenamenti. Ovviamente fu ceduto alla Roma poco dopo, e altrettanto ovviamente ha fatto incazzare tutti anche nelle altre squadre in cui ha giocato: almeno è stato coerente! 🙂

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        • 🤣🤣🤣 effettivamente la coerenza non gli è mancata!! Quanto al discorso relativo alle plusvalenze io ho smesso di fare il ragioniere dopo la gestione Della Valle. A me vanno bene tutti i discorsi a patto che questi soldi siano reinvestiti. Se lo saranno, allora sarà stato un bene per la Fiorentina, se invece verranno tenuti nel portafoglio, come nella passata gestione, saremo caduti dalla padella nella brace. Spero si possa tornare presto ai tempi dei primi Della Valle, quelli che investivano e sognavano insieme a noi. Questo mi sembrava l’anno giusto….peccato!

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      • Io capii che ai Della Valle era passata totalmente la voglia di fare calcio quando cercarono di investire 30 milioni nei lavori di ristrutturazione del Colosseo. Solo pochi anni prima quei soldi li avrebbero investiti nella Fiorentina, e avrebbero tirato su uno squadrone da urlo (ricordiamoci che la squadra del 2008/2009, l’ultima ad essersi qualificata per la Champions’ League, fu costruita con un mercato estivo di 47,3 milioni di euro). Grazie per la chiacchierata, piacevolissima come sempre! 🙂

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  2. Ciao Luca, d’accordo su quasi tutto. La gestione del governo è delirante ed in palese malafede, ma la colpa è anche di chi ha accettato passivamente i provvedimenti (sindacati, federazioni, ecc.).
    Non concordo sul fatto che la scuola di oggi possa formarti uno spirito critico. Forse ai nostri tempi c’era qualche prof (penso al Sighinolfi) in grado di farlo, mentre oggi il livello didattico e di omologazione è disarmante.

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    • Ciao Ricca! Grazie per il commento! Io invece credo che ancora oggi ci sia la possibilità di avere una scuola altamente formativa…anche perché alla fine la scuola la fanno i maestri ed i professori, ma qui è la burocrazia che addirittura lascia i bambini fuori dalla porta o comunque mette i bastoni tra ale ruote a tutti quelli che vogliono frequentare!

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