L’Inter è in semifinale

Con una prestazione fra le più convincenti dell’era Conte, i nerazzurri si sbarazzano del Bayer Leverkusen grazie ad una grande prova di squadra.

Difesa alta e sempre pronta all’anticipo, centrocampo aggressivo ed interpreti pronti a buttarsi negli spazi (Barella ma non solo), attacco letale. L’approccio iniziale alla gara è stato da grandissima squadra: pressione nella metà campo avversaria finalizzata al recupero rapido della palla, verticalizzazione sugli inserimenti dei centrocampisti, attaccanti subito pronti a dialogare tra sé e con la squadra.

Guardando la partita di ieri sera, ho la sensazione che la trasformazione di Godin sia la chiave di volta: il difensore ex Atletico Madrid, dopo un apprendistato forse anche troppo lungo, sta finalmente giocando sui livelli attesi. Cattivo, concentrato ed atleticamente in forma, insieme a De Vrij riesce quasi sempre ad anticipare gli avversari per far ripartire l’azione già nella metà campo avversaria. Se solo i nerazzurri avessero coinvolto di più Young a discapito di un D’Ambrosio troppo impreciso, probabilmente la partita sarebbe stata chiusa già nei primi 45 minuti.

Nella prima frazione lo splendido gol di Barella ed il timbro immancabile di Lukaku (gol numero 31 in stagione ed a segno in 9 gare consecutive di Europa League… Come lui nessuno mai!!!) sembrava aver già chiuso la pratica. I nerazzurri però, nonostante le occasioni, non sono riusciti a andare sul 3-0 ed Havertz, alla prima disattenzione difensiva, ha riaperto i giochi con un po’ di fortuna. La grande squadra però è tornata fuori nella ripresa quando, non potendo tenere i ritmi del primo tempo, l’Inter ha gestito benissimo i tempi della partita senza però riuscire a segnare la terza rete che avrebbe messo in ghiaccio la qualificazione. I troppi errori in fase di conclusione sono l’unica pecca di una serata finalmente ai livelli attesi da inizio stagione.


La strada sembra adesso essere quella giusta ed anche tra Conte, il gruppo e la società pare essere tornato il sereno. Un passo ancora e poi sarà finale. Intanto brindiamo ad una semifinale europea di una squadra italiana ed al definitivo salto di qualità di un magnifico centrocampista italiano: Nicolò Barella. Se gli infortuni lo lasceranno in pace ed inizierà anche a trovare la porta con continuità, la nazionale italiana avrà trovato un leader naturale per tanti anni a venire.