Due minuti ed il sogno è volato via. Un’ Atalanta quasi perfetta è uscita per mano di un Paris Saint Germain che quanto a talento non è secondo a nessuno e stavolta i singoli hanno prevalso sull’organizzazione di Gasperini.
Nel primo tempo abbiamo assistito alla gara aperta che ci attendevamo su questo blog con le occasioni di Neymar, Gomez e Hateboer nei primi 20 minuti. I nerazzurri fin dall’inizio hanno provato a giocarsela a viso aperto con i difensori pronti ad andare a cercare l’anticipo nella metà campo avversaria per far ripartire subito l’azione offensiva. Questo atteggiamento ha esposto la squadra ad alcuni 1 contro 1 molto pericolosi ma finché la condizione atletica ha retto, l’Atalanta ha creato anche alcune occasioni fino al gol di Pasalic.
Nel secondo tempo poi, i ritmi si sono abbassati per la stanchezza e lo dimostrano anche i tanti cartellini sventolati ed il poco gioco visto. La partita però è cambiata quando è entrato Mbappe‘: un giocatore che abbina come nessuno l’esecuzione tecnica del gesto con una spaventosa velocità di base. Lì è cambiata la partita: con i nerazzurri stanchi che non riuscivano più ad accorciare gli spazi come prima ed il talento francese a puntare l’avversario ed andare dentro, i bergamaschi hanno iniziato a soffrire fino a capitolare due volte in 150 secondi. Pur essendo il PSG una squadra di portatori di palla, di calciatori che non girano mai la palla rapidamente, quando è entrato Mbappe‘ prima, Draxler poi ed infine Choupo Mouting la differenza si è vista ed è stata decisiva. Marquinhos e Choupo Mouting hanno dapprima pareggiato la gara e poi segnato la rete che ha condannato un’Atalanta tanto bella quanto delusa. Non appena la condizione atletica è divenuta quella di una squadra normale e non quella dei supereroi, la qualità dei parigini è venuta fuori ed i nerazzurri, ormai praticamente in 10 per l’infortunio di Freuler, hanno dovuto alzare bandiera bianca.
Non posso concludere questo articolo senza una nota su due dei calciatori più chiacchierati del calcio europeo: Icardi e Neymar.
Il centravanti ex Inter è stato irritante, nullo ed a tratti dannoso per la propria squadra. Non è mai riuscito a tenere una palla nella metà campo avversaria né a riceverla faccia alla porta. Considerando che era il calciatore che doveva conoscere meglio l’Atalanta, un vero capolavoro!
Quanto invece a Neymar, credo sia il calciatore che consegue meno risultati di squadra rispetto all’immenso ed indubitabile talento che ha. È un giocoliere spesso fine a sé stesso, non gioca mai la palla di prima e quasi mai serve il compagno meglio posizionato per tentare la giocata ad effetto. In più ieri sera ha sbagliato almeno due reti incredibili. A volte dà l’impressione di giocare un po’ come si faceva ai giardini o sulla spiaggia : per vincere la Champions il PSG ha bisogno di più concretezza dal suo alfiere.