Il buono, il brutto, il cattivo

FIORENTINA – TORINO = 2 – 1

Se nella trasferta di Roma la squadra di Vincenzo Italiano aveva mostrato progressi evidenti, nella gara secca contro il Torino che valeva la semifinale di Coppa Italia, quei segnali iniziano ad essere simil-certezze. Nonostante di fronte ci fosse la stessa compagine che aveva violato il Franchi non più tardi di 10 giorni fa, la Fiorentina è parsa trasformata nello spirito e nel gioco pur avendo trascorso un ultimo giorno mercato non certo molto sereno. Con Mandragora al posto di Amrabat, Terzic in luogo di Biraghi e Jovic confermato al centro dell’attacco, Vincenzo Italiano ha dimostrato di aver azzeccato tutto e di essere nuovamente ben saldo al comando della propria squadra. La Fiorentina è tornata a giocare con due centrocampisti di qualità e di gamba, come Bonaventura e Barak, ed a ringhiare su ogni singolo pallone battendo Juric ed il Torino proprio nella loro arma più potente: l’aggressività e l’intensità. Anche Igor è tornato su livelli più che sufficienti e Dodò si avvicina sempre di più a quel calciatore che è mancato tanto alla squadra viola nella prima parte della stagione. La speranza è che adesso la Fiorentina abbia realmente trovato quella continuità di rendimento che può far sperare in una rimonta in campionato per raggiungere quel settimo posto che potrebbe valere nuovamente l’accesso ad una competizione europea.

Il cammino in Coppa Italia, manifestazione in cui i viola arrivano in semifinale per la seconda volta consecutiva, è diventato tutto ad un tratto estremamente appetitoso: la Cremonese che elimina in gara secca anche la Roma dopo il Napoli, regala ai ragazzi di Vincenzo Italiano una strepitosa occasione per arrivare in finale. I lombardi infatti, nel doppio confronto, non sembrano assolutamente irresistibili e la speranza è che ad aprile, quando verranno giocate le semifinali, la Fiorentina sia finalmente al completo: Martinez Quarta, Sottil e Brekalo potrebbero regalare al tecnico quell’imbarazzo della scelta che troppe volte è mancato in questa sfortunata stagione. Ma ci sarà tempo per pensarci, adesso testa al Bologna!

IL BUONO

  • Terracciano: magari qualcuno se ne sarà dimenticato, ma dopo 80 secondi il buon Pietro ha salvato la porta della Fiorentina con una parata di piede fatta di istinto e reattività. Dopo alcune prove non certo brillantissime, quello che per me resta il miglior numero 12 in Italia, si è riscattato. Speriamo sia solamente la prima di diverse prove convincenti.
  • Terzic: continua la rincorsa del giovane serbo ad un posto da titolare a Firenze. E’ protagonista del perfetto assist servito a Jovic in occasione della prima rete ed è capace di farsi trovare spesso smarcato quando il centrocampista ne ha bisogno. Si conferma una volta di più un’alternativa validissima allo zoppicante capitano: prima di rinnovare Biraghi, facciamo firmare Terzic, che è meglio!  
  • Ikonè: entra in partita finalmente come lo vorremmo vedere sempre. Concentrato, pronto a saltare sempre l’avversario, quasi cattivo: dimostra ancora una volta la sua tecnica deliziosa, la sua capacità innata di tenere il pallone attaccato al piede a qualsiasi velocità. Per la prima volta dopo la sosta, sembra essere nuovamente quel calciatore che avevamo ammirato nelle gare precedenti al mondiale. Se trova continuità, a gara in corso è un’arma clamorosa!
  • Jovic: finalmente decisivo in zona gol come tutti speravamo. Segna una bella rete di testa liberandosi dalla marcatura con un movimento furbo al limite del regolamento. Oltre al gol, libera Kouamé da solo davanti al portiere con un cioccolatino da aprire e gustare. Appare anche più vivo e dentro al gioco della squadra. Insieme ad un Cabral entrato con la cattiveria giusta, speriamo rappresenti il vero acquisto del mercato di gennaio!

IL BRUTTO

  • Kouamè: il gol che fallisce su assist di Jovic, è la fotografia imbarazzante delle lacune tecniche di questo ottimo atleta prestato ad uno sport che non è il suo. Si sbatte tantissimo per la squadra, ripiega spesso anche in fase difensiva, ma la qualità è quella che è: con l’arrivo di Brekalo ed il recupero di Sottil, spero scivoli nelle gerarchie di Vincenzo Italiano. Ottimo professionista, calciatore da rivedere.
  • La rete subita: un vero peccato aver dovuto soffrire anche ieri sera negli ultimi minuti. In una delle poche disattenzioni difensive, la Fiorentina subisce gol e non permette ai propri tifosi di festeggiare a lungo quest’importante traguardo raggiunto. Del resto tifare Fiorentina è un atto di fede che richiede tanti sacrifici, anche le coronarie.
  • Rocco Commisso: dopo che la società, insieme al tecnico, è riuscita in qualche modo a gestire il caso Amrabat e dopo che la propria squadra ha appena raggiunto la semifinale di Coppa Italia, il Presidente della Fiorentina non trova da fare di meglio che attaccare ancora una volta i giornali, Cairo, il sistema malato. Mamma mia che pesantezza!! Mai un discorso di calcio, mai un complimento alla squadra, mai un cenno al pubblico accorso allo stadio (anche ieri sera più di 15.000 persone alle 18 in un giorno lavorativo), solo recriminazioni, polemiche accuse: una guerra infinita che non si capisce dove debba portare da parte di un ricco imprenditore che sembra arrivato in Italia come se portasse il verbo della verità. Rocco sorridi! Sei ricco, la Fiorentina è in semifinale di Coppa Italia e gran parte della città pende dalle tue labbra!!   

A voi per i commenti!!

5 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. La Cremonese è la squadra più scarsa della serie A, e lo è per un motivo molto semplice: in tutta la rosa rintraccio al massimo 3 giocatori degni della categoria, ovvero Carnesecchi, Ghiglione e Benassi. Afena – Gyan potrebbe diventarlo in futuro, ma allo stato attuale è poco più di un Primavera.
    E allora come si spiega il fatto che sia in semifinale di Coppa Italia? A mio giudizio è stato più che altro un suicidio delle avversarie. Spalletti era così convinto di vincere che cambiò tutti gli uomini di movimento rispetto alla partita precedente, consegnando così la vittoria ai lombardi. Nel caso della Roma invece ad aver regalato il passaggio del turno sono stati i giocatori: il primo gol della Cremonese è un regalo di Kumbulla, il secondo è un autogol di Celik.
    Detto questo, se i grigiorossi sono arrivati fin qua un po’ di merito ce l’hanno anche loro. Perché l’avversario può anche metterti la vittoria su un piatto d’argento, ma se tu non credi di potercela fare o sei scarso da far paura finisci per perdere lo stesso.
    Anche la Fiorentina ha avuto una fortuna sfacciata. Non tanto ieri sera, quanto al momento della formazione del tabellone: il fatto che Inter, Juve e Lazio siano finite tutte e 3 dall’altra parte ci ha spianato la strada verso la finale, e a questo punto sarebbe un delitto non approfittarne.
    Riguardo alla partita con il Torino, non l’ho vista, ho solo guardato il tabellino, e onestamente mi è dispiaciuto scoprire che i gol sono stati realizzati proprio dai 2 giocatori più antipatici e megalomani che abbiamo in rosa. Ma se alla fine saremo noi a vincere la Coppa Italia, allora sarà valsa la pena di sorbirsi tutte le loro smargiassate.
    Riguardo a Commisso, la sua ennesima sfuriata è solo una strategia per distogliere l’attenzione dal fatto che non ha dato alla Fiorentina ciò che le serviva, ovvero una punta. E non l’ha fatto per il motivo che hai detto tu stesso in un tuo video: si è rassegnato ad una stagione mediocre, senza alcuna possibilità né di retrocedere né di andare in Europa. A quel punto meglio il Chelsea, che sta facendo una stagione molto simile alla nostra, ma almeno nel mercato invernale ha fatto tutto il possibile per invertire la tendenza. E aggiungo: a quel punto meglio le stagioni in cui rischiavamo di retrocedere, perché così almeno c’era un po’ di suspense fino alle ultime giornate.
    A proposito del mercato invernale, ho letto che Amrabat avrebbe cercato di forzare la Fiorentina a cederlo al Barcellona all’ultimo tuffo con una frase criptica pubblicata su Instagram. Ora, a me non irrita il fatto che lui volesse andare al Barcellona (perché nei suoi panni chiunque avrebbe voluto la stessa cosa), quanto il fatto che non abbia avuto le palle di dirlo chiaro e tondo. Ha preferito dirlo in maniera sibillina, con una frase ambigua (“Vai adesso, il futuro non te lo promette nessuno”): in questa maniera, se poi la trattativa falliva, lui poteva fare il finto tonto e dire “Ma no, non c’entra nulla il Barcellona, era una frase che mi piaceva e l’ho pubblicata senza pensarci”. Almeno abbi il coraggio delle tue azioni, caro Sofyan. E abbi anche un po’ di riconoscenza, dato che ti abbiamo pagato una vagonata di soldi e abbiamo aspettato per 2 anni interi che tu cominciassi a giocare decentemente.

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    • Come al solito mi regali spunti molto interessanti! Innanzitutto ieri sera, mentre tornavo a casa dallo stadio, un po’ ti ho pensato e mi sono detto: stai a vedere che wwayne non esulta perché hanno segnato i suoi calciatori preferiti…🤣🤣🤣
      A parte gli scherzi io credo che la semifinale della Cremonese sia un regalo delle due squadre Napoli e Roma che hanno dapprima sottovalutato la gara, e poi non sono riuscite a rimetterla in piedi. Credo però che si debba dare il giusto merito a Ballardini che, quando si tratta di preparare una singola partita, ne inventa sempre una più del diavolo per metterti in difficoltà. Nel doppio confronto credo sarebbe da masochisti non riuscire a raggiungere la finale. È vero che i viola sono stati fortunati nel tabellone, ma è anche vero che gli altri si sono suicidati…. Quanto al resto, di Commisso ho già detto tutto nel post, mentre trovo riprovevole il comportamento di Amrabat. Ha forzato per andare via, ha cercato di fare capire alla società che sarebbe partito molto volentieri e questo sinceramente fa male al tifoso viola. Quantomeno si è dimostrato una persona intelligente a chiedere subito scusa al gruppo davanti a tutti: speriamo sia l’ultima difficoltà derivante dal mercato almeno fino a giugno!

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      • Nel 1076 scoppiò un grave conflitto tra l’imperatore Enrico IV e il papa Gregorio VII. Quest’ultimo arrivò addirittura a scomunicare il suo nemico: scomunicarlo significava sciogliere i suoi sudditi dal dovere di obbedienza dei suoi confronti, e quindi di fatto equivaleva a dichiararlo decaduto.
        L’imperatore Enrico IV capì che, se non avesse ottenuto il perdono del papa, avrebbe sicuramente perso la corona imperiale: di conseguenza andò nel castello di Canossa, dove Gregorio VII era andato in visita da una contessa per qualche giorno, ad implorare il suo perdono. Il papa fu particolarmente sadico nei suoi confronti, perché invece di farlo entrare nel castello lo lasciò per 3 giorni fuori dalle mura sotto la neve, e soltanto dopo averlo sottoposto a questa dura penitenza accettò di perdonarlo e revocare la scomunica.
        Questo fatto storico è diventato famosissimo, al punto che tutt’oggi in italiano esiste l’espressione “andare a Canossa”, che si usa quando una persona chiede il perdono di qualcuno non perché ci sia un sincero pentimento, ma per pura e semplice convenienza.
        Amrabat in questo caso è andato a Canossa, e quindi, dato che le sue scuse non sono sincere, onestamente me ne faccio il giusto. Detto questo, molte persone sono talmente tanto orgogliose che non sanno chiedere scusa neanche quando gli conviene, quindi do atto ad Amrabat che almeno un briciolo di umiltà lo possiede. In uno spogliatoio pieno di palloni gonfiati come Jovic e Ikoné non è cosa da poco. Grazie mille per i complimenti e per la risposta! 🙂

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