FIORENTINA – ATALANTA = 1 – 1
Se l’Atalanta del sempre sportivo Gasperini doveva venire a Firenze a dimostrare la differenza di punti in classifica, mister simpatia dovrà riprovarci l’anno prossimo.
Abbiamo infatti ammirato una bellissima Fiorentina in una partita divertente e ben giocata, di quelle che non ti fanno sentire così inferiore rispetto agli altri campionati europei. I ragazzi di Vincenzo Italiano raggiungono il traguardo di 14 risultati utili consecutivi con 12 vittorie e due pareggi grazie ad un gioco corale in cui tutti si sentono coinvolti e tutti sanno di poter essere importanti, una sinfonia che lascia l’impressione di una squadra che cerca di dominare su tutti i campi, contro ogni avversario. Nella gara contro l’Atalanta ci sono state alcune prestazioni individuali superlative, come nel caso di Dodo‘, ma anche la ricchezza delle alternative: Bonaventura, una volta subentrato a Barak, ha disegnato calcio ed ha dato nuova linfa alle trame offensive mentre Biraghi ha martellato la fascia sinistra in costante proiezione nella metà campo avversaria ed ha nuovamente dimostrato perché lui sia il titolare di quella zona di campo. Resta l’amaro in bocca per una gara che avrebbe potuto vedere la Fiorentina vincere raggiungendo la Juventus in classifica ma purtroppo la disposizione difensiva pressoché perfetta di un’Atalanta venuta a Firenze solamente per difendersi, ha irretito le possibili verticalizzazioni viola e la capacità di arrivare al tiro. La prova ottima ed il dominio continuo del gioco restano la cifra più importante della serata viola: con una squadra che attacca senza soluzione di continuità, che tiene sempre il pallino del gioco e gestisce il ritmo della gara, sarà più semplice affrontare i momenti decisivi della stagione che stanno per arrivare.
Prima tappa sarà la gara di ritorno contro il Lech Poznan da giocarsi giovedì alle 18,45 al Franchi. Il vantaggio guadagnato nella gara di andata è cospicuo ed importante, gettare alle ortiche l’occasione di arrivare in semifinale sarebbe un delitto nei confronti dei tifosi e della città.
Avanti viola!
IL BUONO
- Dodò: semplicemente un marziano, un extraterrestre arriva dal pianeta Shaktar per far rivivere al tifo viola l’epopea di grandi giocatori passati. Non poteva essere vero quello delle prime 10 giornate di campionato, né quello dei cartellini gialli e rossi di inizio stagione. Svetta in ogni situazione di gioco, sia difensiva che offensiva, sbroglia la matassa più volte, gioca un’infinità di palloni senza risultare mai banale. Do you remember Odriozola?
- Nico Gonzales: dopo la prova sontuosa di Poznan si ripete anche se gli manca la stoccata decisiva. Sfiora la rete già nel primo tempo, svaria su tutto il fronte d’attacco, salta avversari a ripetizione. Oltre a tutto ciò, si traveste da crocerossino donando prima il rigore a Cabral, poi la punizione al neo entrato Biraghi. Che voglia finalmente diventare un leader?
- Cabral: oltre alla freddezza glaciale che dimostra in occasione della trasformazione del rigore, Re Artù si costruisce una bella occasione nel primo tempo dal limite e non smette mai di lottare finché resta in campo. Dimostra un cuore grande non solamente fuori dal campo con gesti come quello di fermarsi a giocare con i bambini a San Frediano, ma anche sul rettangolo di gioco lottando su ogni singolo pallone. Un vero Re Artù.
- Martinez Quarta: si conferma ancora una volta il centrale più sicuro della squadra. E’ ormai diventato il vero leader difensivo sia per la capacità di difendere, sia per la capacità di uscire sempre a testa alta con la palla al piede dalla propria linea di difesa. Ha avuto bisogno di tempo, ma l’attesa è ampiamente ripagata dalle prestazioni.
IL BRUTTO
- Sottil: in una serata in cui la Fiorentina domina e convince, qualche nota stonata è comunque arrivata. Il prodotto del vivaio viola continua ad essere un bellissimo mezzo giocatore, uno di quelli che ha mezzi tecnici e fisici perfetti per fare questo sport, ma che non riescono mai ad essere decisivi. Anche contro l’Atalanta, è entrato in campo con quella sana sfacciataggine che tutti gli riconoscono, ma ha ancora una volta sbagliato tutte le scelte finali, sia quando ha cercato l’assist che quando invece ha deciso di concludere a rete. Quando cresciamo?
- Terzic: l’attenuante del mese e mezzo di stop a causa di un infortunio è grande quasi quanto la delusione provocata da una prova ampiamente insufficiente. Quando è entrato Biraghi, la differenza è stata imbarazzante. Forza Aleksa, nel finale di stagione avremo bisogno di tutti!
A voi per i commenti!!
Tu dici che a Nico Gonzalez manca la stoccata decisiva. Ebbene, secondo me è alla Fiorentina nel suo complesso che manca la stoccata decisiva, la capacità di segnare il gol quando ci sono tutte le condizioni perché questo accada. Ad esempio, ieri sera era evidentissimo che negli ultimi 10 minuti l’Atalanta aveva finito la benzina, quindi la Fiorentina doveva approfittarne per infliggerle il gol del 2 – 1; invece non ne siamo stati capaci, e anzi per ben 2 volte gli avversari hanno rischiato di segnare su nostri svarioni.
Tra l’altro mi ha stupito che l’Atalanta si sia ritrovata senza energie, perché da quando è passata dalla lotta per la salvezza alla lotta Champions’ il suo tratto distintivo è sempre stato questo, ovvero marciare sempre a mille all’ora rispetto all’avversario. Su questo strapotere fisico dell’Atalanta si sono fatte tante illazioni (in molti sono convinti che i bergamaschi si dopino a tutto spiano), ma io sono un garantista, quindi per quanto mi riguarda loro sono puliti fino a prova contraria.
Riguardo a Martinez Quarta, lui si è sempre ispirato a Lucio dell’Inter, e quindi la tendenza a uscire palla al piede dalla propria linea di difesa per mettersi a fare il playmaker ce l’ha sempre avuta.
Tu dici che vincendo avremmo potuto raggiungere la Juve in classifica: in realtà è come se l’avessimo già raggiunta e superata, perché a Torino sta prendendo sempre più corpo l’idea di patteggiare sugli stipendi in nero per ottenere una maxi – penalizzazione anziché la retrocessione in serie B. Tuttavia, alla Juve hanno commesso così tanti illeciti che, se anche patteggiassero per gli stipendi in nero, rimarrebbe comunque aperto il filone delle plusvalenze. E per quelle non potrebbero patteggiare, perché questa possibilità viene offerta se il reato l’hai commesso una volta sola; se invece un reato lo commetti in maniera sistematica (come hanno fatto loro con le plusvalenze), a quel punto c’è la recidiva, e quindi non puoi cavartela con poco patteggiando. Questi dettagli li ho appresi leggendo quest’articolo di Repubblica (a me lo fa leggere anche se non sono abbonato, spero che lo faccia leggere anche a te): https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2023/04/18/news/juventus_sentenza_penalizzazione_punti_classifica-396676022/.
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Innanzitutto grazie per il consueto commento intelligente e pieno di spunti interessanti. Io sono tra quelli che pensa che stando con lo zoppo si inizia a zoppicare e tenendo persone che hanno già fatto cose opache in passato, è possibile che accada nuovamente… Ma se non si hanno prove, sono anche io assolutamente sempre garantista! Quanto alla stoccata viola mancata, purtroppo contro squadre forti fisicamente e che giocano solo per chiudersi e ripartire, il nostro difetto di fondo tende a manifestarsi nuovamente. Spezia ed Atalanta hanno entrambe mostrato questo problema che purtroppo proviene da un difetto di costruzione della rosa: tra questi giocatori manca un esterno che segni con continuità! Quanto alla Juventus non so cosa succederà, quel che so è che spero che almeno si vada fino in fondo con quelle società che negli ultimi anni hanno drogato il mercato, i rispettivi campionati e le manifestazioni Europee: dalla Juve al City, dal PSG al Chelsea nessuno escluso. Per poter poi ripartire da un calcio più umano e vicino alla realtà quotidiana della gente che paga per andare allo stadio ogni volta.
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Tra l’altro non so se lo sai, ma il proprietario del Chelsea dopo la sconfitta con il Brighton è andato personalmente negli spogliatoi a fare una sfuriata ai giocatori. Ora, capisco che per lui sia frustrante spendere milioni a vagonate e continuare a fare schifo comunque, ma questa è una roba da Zamparini, non da presidente di una grande squadra. Come è una roba da Zamparini anche cambiare 3 allenatori in una stagione sola. Ci manca solo che sputi ai tifosi come ha fatto Bandecchi della Ternana e il quadro è completo.
Riguardo al fatto che lo Spezia sia riuscito a chiudersi, purtroppo per noi in questo Semplici è sempre stato un maestro. Ricordo che quando dovevamo affrontare la sua SPAL mi saliva un nervoso disumano, perché vedevo che noi giocavamo sempre in attacco, ma loro sapevano difendersi in maniera perfetta, e quindi era come rimbalzare continuamente contro un muro di gomma. Riusciva a fare catenaccio in maniera efficace anche con Felipe titolare, e t’ho detto tutto! 🙂 Grazie mille per i complimenti e per la risposta! 🙂
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Zamparini rispetto al presidente del Chelsea era un docente di calcio! Quanto a Semplici, la cosa incredibile è che qualcuno volesse averlo a Firenze…. allucinante! Risultati assicurati ma calcio inguardabile!
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