LECCE – FIORENTINA= 1 – 1
Siamo condannati ad un lunghissimo nulla? Sarà un campionato tristemente anonimo come ci aveva abituato la gestione Iachini? Se dovessimo guardare al primo tempo di ieri sera, propenderei per una risposta ancora peggiore, cioè per una Fiorentina in lotta per non retrocedere. I viola dei primi 45 minuti infatti, sono stati tra i più brutti della gestione Italiano: lenti, impacciati, senza fuoco dentro, capaci solamente di lasciare praterie agli avversari senza costruire praticamente nulla. Se invece vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, la Fiorentina della ripresa è apparsa una squadra in grado di reagire, che ci crede ancora, che vuole provare a rimettere in sesto la stagione, che non si è arresa all’idea di perdere la gara. Insomma una compagine che ha ancora qualcosa da dire e da dimostrare, non poco rispetto alla prima frazione!
Resta la pochezza tecnica disarmante non solo della Fiorentina, ma della gara in generale: tanti errori tecnici evidenti, tante disattenzioni dei singoli, poche variazioni tattiche nell’ambito dei 90 minuti. Sconcertanti poi le prove di quasi tutti i nuovi acquisti viola, di cui parleremo in modo più approfondito in seguito. Da un Mandragora incapace di leggere la partita, di interpretare il ruolo di regista e senza quella personalità necessaria per essere il nuovo Torreira, a Barak che continua a giocare perennemente sotto ritmo e senza spunti interessanti, fino ad uno Jovic con talmente tanta voglia di rilanciarsi da fermarsi al primo dolorino, per finire ad un Dodò che, almeno ieri sera, ha dimostrato di avere da mangiare ancora diverse pagnotte difensivamente parlando. Sorvolando sull’ingente spesa per l’acquisto di questi calciatori, tanto i soldi non sono un problema, sarebbe l’ora di aprire finalmente una riflessione seria sull’operato societario in sede di mercato. Italiano è certamente testardo e restìo ai cambiamenti, ha chiaramente dei limiti nella lettura delle gare, ma i calciatori arrivati a Firenze questa estate hanno oggettivamente impoverito un progetto tecnico (sempre che ci sia) che ha dei precisi responsabili: Daniele Pradè e Joe Barone. Purtroppo il mister ha accettato passivamente lo scempio, e questa resta la sua più grande colpa!
IL BUONO
- Kouamè: ancora una volta si conferma per distacco il migliore in campo. Segna un bellissimo gol di testa, anche grazie ad un grande assist di Cabral, ed è protagonista di alcuni recuperi difensivi che dimostrano quanto il lavoro, l’applicazione, la voglia, possa aiutare un calciatore a raggiungere livelli impensabili fino a poco tempo fa. Il gol è da attaccante, i recuperi da difensore: serve altro?
- Martinez Quarta: è ancora una volta il difensore più affidabile della squadra viola anche nel primo tempo quando la barca di Vincenzo Italiano rischia di affondare. Accanto ad un derelitto Igor, svetta più volte e mette pezze in ogni angolo di campo. Nella ripresa poi, con Milenkovic a fianco accompagna anche maggiormente l’azione e sfiora il gol con un tiro meraviglioso che chiama Falcone ad un grande intervento. Perno assoluto.
- ll secondo tempo: dopo una prima frazione disarmante, la squadra ha giocato un secondo tempo migliore, fatto di aggressività, ritmo ma anche di tantissimi errori individuali. Al netto della pochezza tecnica di cui abbiamo già parlato, la Fiorentina ha però mostrato di essere ancora dalla parte del proprio allenatore, vedasi anche in occasione dell’abbraccio di Dodò ad Italiano dopo il gol del pareggio. Certo non può bastare per risalire la classifica e pensare ad un futuro lontano dall’anonimato, ma già il fatto che si cerchi di remare tutti dalla stessa parte ci fà sperare che non si venga trascinati nella lotta in zona retrocessione. E’ già qualcosa, anche se non abbastanza.
IL BRUTTO
- Il mercato: ieri sera il primo tempo ha offerto la rappresentazione platica di una sessione di mercato da buttare! Jovic, detto i’bua dagli amici, che dopo 7 minuti abbandona la nave senza nemmeno provarci probabilmente per paura di perdere un mondiale dove certamente farà la comparsa; Mandragora che viene colpevolmente schierato ancora una volta in un ruolo che non ha mai ricoperto e che non può interpretare (ma Bianco proprio mai?). L’ex Torino gioca con un piede solo, non vede quasi mai la verticalizzazione possibile, ma soprattutto non ha quella personalità che serve per guidare una squadra, per chiedere la palla nei momenti di difficoltà, per prendere sulle proprie spalle i compagni sia in fase di impostazione che in fase di pressione della palla. Barak sembra sempre abbia il freno a mano inserito, non cambia mai passo, non ha mai la capacità né di accendere la luce, né di liberarsi per il tiro in porta. Dodò, il meno colpevole solamente perché non è ancora riuscito a trovare un minimo di continuità e perché cresce con il passare dei minuti, viene scherzato da un calciatore che è costato un ventesimo di lui in occasione della rete subita. Io farei fuori qualcun altro, prima del mister!
- Igor: consiglierei vivamente all’Hulk dei poveri di tornare sulla terra. Sta giocando una stagione agghiacciante in cui è sempre coinvolto nei gol subiti dalla propria squadra: prima di pensare a faraonici rinnovi di contratto, torni il calciatore concentrato, duro e tignoso della scorsa stagione! Non essendo un fenomeno, appena cala di concentrazione e di atteggiamento, diventa un giocatore da Spal. Tra lui e Milenkovic ci passa come tra Benzema e Jovic!
A voi per i commenti!!
Quando leggo Ugo parlare dell’insofferenza di Jovic provo irritazione, ma non stupore. Perché lui le arie da primadonna ce le ha sempre avute, fin dal primo giorno. Come ce le ha sempre avute Ikoné. Non c’è niente di peggio di uno scarpone che si crede un fuoriclasse, perché non solo gioca da schifo dentro il campo, ma fa pure polemica quando lo tieni fuori dal campo. In pratica è dannoso in ogni situazione.
Come avete detto voi Italiano evita di dire a Jovic “Ma chi ti credi di essere” o di prendere provvedimenti drastici nei suoi confronti, perché hanno lo stesso procuratore. Ma mostrandosi sempre così morbido nei confronti di Jovic Italiano perde autorevolezza agli occhi di tutti gli altri giocatori.
Sempre per non indispettire il suo procuratore Italiano preferisce sistematicamente Jovic a Cabral, nonostante quest’ultimo sia palesemente migliore. Lo si è visto anche contro il Lecce: ha fatto 2 gol (annullati, ma intanto li aveva fatti) e ha fatto l’assist per il gol di Kouamé. Eppure è destinato a tornare in panchina, perché Jovic è più scarso ma ha il procuratore giusto. Questo favoritismo è così palesemente ingiusto che sicuramente indispettisce non solo Cabral, ma anche tutti i suoi compagni.
Resto convinto che il maggior colpevole della nostra crisi sia Commisso, perché non ha riscattato Torreira, non ha provato a trattenere Odriozola (sarebbe bastata una telefonata) e ha affidato un ruolo cruciale come quello del centravanti titolare ad un giocatore che veniva da 3 (non 1, non 2, ma TRE) stagioni da incubo. Tuttavia, anche se Commisso è il colpevole numero 1, Italiano sta peggiorando la situazione, gestendo malissimo il dualismo Jovic – Cabral e facendo altri errori ancora. Uno su tutti: la decisione di escludere Benassi da tutte le liste quando il mercato italiano era già chiuso (e in tutta Europa era ancora aperto soltanto quello turco). Sarebbe bastato avvisarlo della decisione un giorno prima, e lui un posticino anche in serie B l’avrebbe sicuramente trovato. Anche questo sgarbo gratuito è uno di quegli errori così odiosi che se li fai ti metti contro non soltanto il giocatore che hai danneggiato, ma anche tutti gli altri. Lo so perché sono un professore, e ho visto tanti colleghi che quando si sono comportati in modo molto ingiusto con un loro alunno poi hanno subito una rivolta da parte di tutta la classe. Questo anche quando l’alunno in questione non era particolarmente popolare, perché era proprio l’ingiustizia in sé a dare noia, a prescindere da chi fosse la vittima.
Ugo ha messo in luce anche un altro problema serio, che purtroppo non riguarda solo la Fiorentina: tanti giocatori stranieri stanno giocando con il freno a mano tirato, perché sanno che anche un infortunio di poche settimane potrebbe indurre il loro ct a non convocarli per il Mondiale. A mio giudizio le scelte di Italiano e di tutti gli altri allenatori dovrebbero tenere conto anche di questo: tra un giocatore che al Mondiale non ci andrà mai e uno che ci andrà di sicuro in questo momento è da preferire il primo, perché non gioca con questo peso psicologico.
Riguardo al tuo post, se ti ricordi quest’Estate avevo scritto: “Il calcio è come la borsa, c’è il momento di comprare e il momento di vendere. Nel caso di Igor questo è palesemente il momento di vendere”. L’avevo detto perché ero sicuro che la scorsa stagione fosse stata un’assoluta eccezione, e che Igor sarebbe tornato a commettere gli errori da serie D che aveva sempre fatto (e che in verità faceva anche lo scorso anno, vedi la partita con la Salernitana). La scorsa Estate la Juve era indecisa tra lui e Bremer, ed era Igor il favorito, perché per Bremer la Juve doveva spendere di più e affrontare la dura concorrenza dell’Inter: non aver approfittato di quest’opportunità di mercato è un grande rimpianto per la Fiorentina. Non solo per i soldi che non abbiamo incassato, ma anche perché tirare un pacco alla Juve è sempre una gran bella soddisfazione! 🙂
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Comincio dal fondo: Igor come Felipe Melo sarebbe stato meraviglioso! Quanto al resto, non so sinceramente quanto favoritismo ci sia nell’approccio a Jovic. Quel che so è che il serbo non è una prima punta e dovrebbe giocare con Cabral! Sugli atteggiamenti hai già detto tutto te, anche se Ikone’ mi sembra migliorato. Anche a Lecce è entrato con un piglio diverso, aggressivo, senza paura. La società è certamente indifendibile e lo abbiamo spiegato nell’ultimo video uscito ieri: è la maggior responsabile di questo momento di nebbia in cui la squadra non ha alcun obiettivo.
Finisco dicendo che credo tu sia fortunato: svolgi uno dei mestieri più belli del mondo, siete la linfa vitale della nostra società. Bravi!
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Grazie mille! 🙂
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Due fatti importanti che spiegano il momento e che sono estremamente connessi, il primo è che gente come Bonaventura e Gonzalez sono ad oggi desaparesidos. Ditemi voi se Bonaventura vi sembra il lontano parente di quel giocatore inossidabile abile nello smarcarsi e micidiale nel tiro ammirato l’anno scorso, stesso discorso per Gonzalez giocatore fondamentale negli schemi di attacco di Italiano ma causa lunga assenza per infortunio non sembra accendersi mai se non per estemporanee e incomprensibili giocate. La fiorentina attuale non può permettersi di regalare all’avversario due giocatori così. Secondo fatto che tanti tifosi, leggo sui social, hanno rimosso da tempo: noi oggi non abbiamo più ne Vlahovic ne Torreira e purtroppo ancora al momento nemmeno Odriozola. L’ossatura della squadra ammirata l’anno scorso e questo pesa e peserà fino alla fine del campionato. Certo la campagna acquisti della società, come evidenziato nell’articolo, è stata fallimentare cosi come le scelte di sostituire Torreira con Amrabat o secondo il momento con Mandragora e qui si chiama in causa l’allenatore. Giocatori funzionali che non avremo più per cui bisognerà cambiare schemi e approccio alle partite se si vuole finire il campionato in modo dignitoso. A meno che la Società non ci stupisca con acquisti pesanti nel mercato di gennaio, ci credete?.
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Prima cosa: non credo ad acquisti clamorosi al mercato di gennaio. Quanto al resto, mentre per Nico credo sia solamente una questione di tempo e di tornare in forma, per Bonaventura la cosa mi preoccupa di più. Jack fortunatamente finora è stato esentato da infortuni ma, nonostante questo, sembra non aver più quella brillantezza ammirata in passato. Credo poi che Italiano stia già cambiando modo di giocare: dalla gara interna col Verona in poi, i viola attaccano cercando maggiormente la verticalizzazione e la profondità anche grazie a qualche lancio lungo. Il problema è che, una volta arrivati al limite dell’area, è la qualità che fa la differenza e noi purtroppo quella non l’abbiamo perché l’abbiamo venduta senza rimpiazzarla. Speriamo che il mister faccia un nuovo miracolo, altrimenti sarà una stagione molto opaca.
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Il comportamento di Jovic che decide se e quando entrare e uscire dal campo è una mina nello spogliatoio. I primi piani TV hanno mostrato l’insofferenza con la quale ha fornito spiegazioni al tecnico che lo guardava incredulo. Questo ragazzo è problematico.
Del pari, se si ritiene legittimato a comportarsi così evidentemente c’è un avallo della società a prepararlo atleticamente e preservarlo per la vetrina del Mondiale
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Eh si caro Ugo…lo credo anche io! E purtroppo è lo stesso motivo per cui il mercato è stato ampiamente insufficiente! Ti sei legato mani e piedi ad un procuratore che ha fatto il bello ed il cattivo tempo. E purtroppo è lo stesso che cura gli interessi del mister: un triangolo inaccettabile!
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