Il buono, il brutto, il cattivo

JUVENTUS – FIORENTINA = 1 – 0

È sempre la solita storia, sono sempre le solite interviste post gara, sono sempre le solite sconfitte. Nella settimana in cui il patron Rocco Commisso è riuscito a distogliere l’attenzione della città dalla partita più importante dell’anno con dichiarazioni lunari, nel giorno in cui il direttore generale Joe Barone, subito prima del match, si mette a parlare di un articolo de La Gazzetta dello Sport, la Fiorentina affonda davanti ad una Juventus talmente brutta da sembrare davvero una compagine che si deve salvare. Se penso alla prestazione di una squadra che in campo ha talenti del calibro di Vlahovic, Chiesa, Di Maria, Kostic, Locatelli e successivamente Paredes, mi vengono i conati di vomito. Stavolta però abbiamo poco da fare gli schizzinosi visto che i viola confermano il trend delle ultime settimane: con la sconfitta di Torino, adesso le statistiche dicono che la compagine di Italiano ha raccolto 1 punto nelle ultime 5 gare ed adesso deve iniziare seriamente a guardarsi alle spalle, altro che mirare al settimo posto!! È stata l’ennesima gara condotta per larghi tratti dalla Fiorentina con un possesso palla sterile, un attacco mai in grado di impensierire gli avversari, esterni e mezz’ali che quasi mai creano la superiorità numerica e soprattutto sono capaci di sfornare cross ed assist invitanti. Sarà un caso ma, appena entrato, Terzic ha servito a Jovic l’unica palla decente di uno scorcio di partita anche stavolta giocato con le infradito dall’insopportabile ex Real Madrid. Se a questo uniamo il solito gol subito in modo demenziale (Nico dov’eri?), la partita è presto raccontata: Terracciano ancora una volta non riesce ad uscire dal campo imbattuto e la statistica più incredibile della gestione di Vincenzo Italiano continua a gonfiarsi. Da quando il tecnico siciliano è arrivato sulla panchina viola, la sua squadra si è trovata in svantaggio 31 volte, compresa la gara in questione: sapete quante volte i viola hanno ribaltato il risultato? In una sola occasione!! Ed allora di che parliamo? Di una squadra che, per bocca di Commisso, ha in rosa due attaccanti fortissimi, talmente forti che a Torino, per giocare contro la Juve, si decide di fare giocare in quel ruolo Kouame’. E dire che stavolta le scelte del tecnico si sono rivelate anche abbastanza azzeccate, con Ranieri che, dopo Immobile, ha concesso poco o nulla anche a Vlahovic e Duncan che ha giocato la sua solita onesta partita da gregario (anche se quando è entrato Castrovilli la squadra ha cambiato marcia).

La cosa che fa più male però, è che non si è mai parlato di quella che è e resterà la partita dell’anno per Firenze e per i tifosi della Fiorentina. Non nella settimana della gara, grazie alle incredibili dichiarazioni di Commisso, non subito prima della partita, grazie alla polemica inutile del Direttore Generale Barone contro la Gazzetta dello Sport, non dopo la sconfitta perché tutti si sono affrettati a dire che adesso dobbiamo pensare a Braga. Questo significa che, dopo 4 anni di proprietà, NON AVETE ANCORA CAPITO COSA SIA FIRENZE. Ma tornando al campo, sempre che ancora vi interessi, lo ripeto per l’ultima volta: Rocco, Joe, Vincenzo, Daniele, uscite dal metaverso e tornate alla realtà che la situazione non è quella che raccontate voi!! Qui, sulla terra, abbiamo giocato 22 partite e ne abbiamo vinte 6, abbiamo 24 punti e tra poco saremo in zona retrocessione. Fatevi un esame della coscienza, sempre che ne abbiate ancora una!!!

IL BUONO

  • Approccio e piglio: tra le pochissime cose da salvare, stavolta c’è l’approccio alla gara. Se contro il Bologna la Fiorentina aveva perso gara e faccia nei primi minuti di entrambi i tempi di gioco, a Torino l’ingresso nella gara è stato positivo. I viola hanno dimostrato ancora una volta che, quando mister Italiano ha una settimana di tempo per preparare la partita, difficilmente ne sbagliano l’interpretazione. Anche la “cattiveria” è stata quella giusta, peccato che a questo giochino poi vinca chi la butta dentro…..Anche se alla partita di Braga mancano solo tre giorni, speriamo ci si ripeta!
  • Ranieri: una delle più grandi sorprese della formazione iniziale è anche il migliore in campo per distacco. Sono anni che dico (con testimoni presenti) che Ranieri, seppur penalizzato dalle proprie doti fisiche, è un difensore che può tranquillamente stare nella rosa viola (altro che strapagare Nastasic!!!). Nonostante sia nuovamente messo sotto pressione, dopo aver giocato a Roma contro Immobile, dimostra ancora una volta di essere presente con la testa e col cuore non mancando mai di rispondere per le rime ai due simpaticissimi ex con la maglia a strisce. Forse l’unico ad aver capito cosa significa questa partita per Firenze!
  • Castrovilli: una luce in mezzo al buio. Il suo ingresso in campo regala fin da subito una scossa importante a tutta la squadra: viaggia al doppio della velocità rispetto ai compagni, mangia l’erba, ha una voglia matta di tornare ad essere importante per la propria squadra. La rete che gli viene giustamente annullata, lascia la speranza di poter rivedere presto un calciatore degno di questo nome indossare il numero 10 viola. Adesso non fermarti più!

IL BRUTTO

  • Kouamè: è semplicemente inadatto ad un sport che preveda l’utilizzo di un attrezzo di forma sferica.
  • La scelta di far giocare Duncan: considerando la solita partita condita dal nulla (cioé una gara in cui si veleggia tra il 5,5 ed il 6- in cui ci si esalta per una corsa palla al piede di 30 metri), non si poteva proprio far giocare Bianco che abbiamo visto due volte in tre giorni e poi è sparito come se fosse vittima dell’anonima sequestri? Ah già, ma l’idea del Viola Park serve solo per la patrimonializzazione della società, mica per lanciare i giovani!
  • Ikonè: quando si dice la competenza dei propri dirigenti da difendere contro tutto e contro tutti….. questo è costato 5 milioni più di Kvara del Napoli. Eh ma il Napoli è fuori dalla Coppa Italia (cit.)
  • Dodò: quando si dice la competenza dei propri dirigenti da difendere contro tutto e contro tutti….. questo è costato più del doppio di Di Lorenzo del Napoli. Eh ma il Napoli è fuori dalla Coppa Italia (cit). Game, set and match.

A voi per i commenti!!

7 pensieri su “Il buono, il brutto, il cattivo

  1. Peccato perché nella prima mezz’ora la squadra aveva giocato con l’approccio giusto. E senza farsi intimidire.
    Si comincia a vedere l’effetto penalizzazioni (usiamo il plurale per buon auspicio). In TV gli spalti non sembravano gremiti come al solito

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    • Ciao Ugo! Effettivamente, come ho anche scritto, stavolta la squadra aveva approcciato bene la partita che era stata preparata ottimamente (come sempre quando il mister ha un’intera settimana per lavorare). Effettivamente hai ragione anche sull’altro aspetto: ho notato anche io ampi spazi vuoti ma del resto lo sai come sono loro… Se non vincono non vanno nemmeno allo stadio ad incitare la propria squadra. Il classico tifo disinteressato!

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      • Questo accade perché loro non tifano la squadra, tifano chi vince. E un campionato che propone sempre la stessa vincitrice perde appeal nel tempo. Io credo che chi ha interesse a investire nella serie A se ne sia reso conto e loro saranno costretti, in un modo o nell’altro, a fare un passo indietro

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  2. Non colpevolizzo la società per la scelta di strapagare Nastasic: nella sua prima esperienza in viola questo difensore aveva dimostrato delle doti eccezionali (nell’anticipo in particolare era uno dei migliori al mondo), quindi è normale che Commisso abbia deciso di puntare una barca di soldi su un giocatore che conosceva già l’ambiente e ci aveva lasciato un ottimo ricordo. Casomai il dito andrebbe puntato su chi gli ha fatto le visite mediche, perché la sua seconda esperienza in viola è andata male proprio perché è arrivato qui fisicamente finito. Tra l’altro non è stata l’unica svista, perché anche Callejon non aveva più fiato, infatti giocava da fermo e anche da fermo arrivava sempre secondo sul pallone. Dato che il calcio è uno sport di movimento, non basta essere fisicamente integri per poter disputare una gara di serie A, ci vogliono anche una capacità di corsa e una resistenza che ad una visita medica dovrebbero emergere. Anch’io ho le ossa integre, ma se mi mettessero a fare una gara di corsa con un calciatore di serie A probabilmente arriverebbe al traguardo un minuto prima di me.
    Riguardo al fatto che la catena di destra non funzioni, questa non è certo una novità, dato che Dodò e Ikoné avevano fatto pena anche con la Roma. E infatti su quella fascia Zalewski ci fece soffrire così tanto che Dodò finì espulso per doppia ammonizione dopo neanche mezz’ora. In quel caso c’era da colpevolizzare non tanto Dodò, quanto piuttosto Italiano: se perfino io che sono un tifoso mi ero accorto dopo pochi minuti che su quella fascia nessuno riusciva a prendere Zalewski, è impossibile che non se ne fosse accorto un allenatore professionista. E allora Italiano doveva correre ai ripari già prima di quell’espulsione, e poteva farlo in mille modi: chiedendo a Duncan di mettersi nel mezzo tra Ikoné e Dodò e marcare Zalewski a uomo, oppure chiedendo a Milenkovic di raddoppiare su Zalewski ogni volta che arrivava dalle parti di Dodò. Invece è rimasto con le mani in mano, e il risultato è che siamo finiti in 10.
    Tuttora Italiano non ha imparato la lezione, perché dopo un mese continua imperterrito a mettere Dodò e Ikoné. Capisco la decisione di insistere sul primo perché l’alternativa è Venuti e peggio mi sento, ma almeno il secondo Italiano potrebbe risparmiarcelo.
    Prendiamo il buono di questa partita, ovvero il fatto che Castrovilli sia stato restituito al calcio. Se torna quello dei primi 2 anni in viola, una salvezza tranquilla non ce la toglie nessuno. Se invece torneremo a salvarci in maniera tribolata, Commisso ha già la dichiarazione pronta: “E’ vero, ci siamo salvati a fatica, però in Coppa Italia siamo andati più avanti del Napoli!” 🙂

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    • Ciao wwayne!
      Non sono d’accordo in merito alla soluzione Nastasic: il calciatore serbo era stato pressoché inattivo nelle ultime due stagioni proprio per problemi fisici e se lo so io, come fanno a non saperlo loro? La verità è che Nastasic arrivò perché Ramadani aveva da riscuotere il favore per il rinnovo milionario di Milenkovic. Non solo, ma la cosa è ancora più grave perché in questa stagione il noto procuratore ha fatto arrivare Jovic ed il Mister (anch’egli assistito da Ramadani) non ha avuto niente da ridire visto che aveva nel frattempo visto il proprio contratto rinnovato con un ingaggio più che raddoppiato. Una sola parola per questa roba qua: SCHIFO.

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      • Nonostante ne avessimo parlato più volte, mi ero scordato del fatto che Italiano fosse costretto dal suo procuratore a far giocare Jovic. E adesso mi spiego come mai non abbia chiesto a gran voce l’acquisto di un attaccante a Gennaio: se fosse arrivato uno come Sanabria Jovic sarebbe finito dritto in panchina, e questo avrebbe guastato il rapporto tra Italiano e il suo procuratore. Tuttavia, se con Jovic la Fiorentina non segna questo finisce per danneggiare anche lo stesso Italiano, quindi fossi in lui darei la priorità alle esigenze tecniche della mia squadra rispetto alla necessità di mantenere buoni rapporti con il mio procuratore. Invece Italiano è succube in tutto e per tutto di Ramadani, e questa come hai detto tu è una situazione schifosa. Grazie per la risposta, e buona settimana! 🙂

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