SPEZIA – FIORENTINA = 1 – 2
Arriva finalmente la vittoria anche in campionato! Un successo che mancava da troppo tempo e che, nonostante la classifica sia ancora deficitaria, potrebbe regalare quella tranquillità e quella fiducia che è mancata in troppe occasioni in questo inizio di stagione. La Fiorentina è stata più volte sovrastata nel primo tempo quando uno Spezia feroce sia nel pressing che nelle marcature preventive, ha più volte rubato la scena ai calciatori di Vincenzo Italiano. Solamente un Terracciano in formato deluxe ha permesso ai viola di andare al riposo ancora in partita, anche se Milenkovic, autore prima del gol di alcuni strafalcioni incredibili, aveva addirittura regalato il vantaggio ai suoi. Il calcio è talmente strano che con Jovic, che ha colpito il palo anziché raddoppiare, la Fiorentina avrebbe addirittura potuto segnare il secondo gol, ma i ragazzi di Gotti hanno giustamente raggiunto il pareggio. Nella ripresa poi, uno Spezia che non poteva reggere quel ritmo per 90 minuti, ha ceduto campo e possesso palla ai viola e la Fiorentina ha sbloccato la gara con Cabral che, dopo aver guadagnato il rosso di Nikolau, ha anche chiuso il match. Un giusto riconoscimento per un calciatore che non sarà un fenomeno, ma sta al suo posto senza polemiche e si danna l’anima anche se gli vengono concessi pochi minuti.
Antenne dritte adesso in vista della trasferta di giovedì a Riga dove i viola sperano di superare l’Istanbul Basaksehir e di guadagnare la testa della classifica per accedere direttamente agli ottavi. In campionato intanto la classifica è più serena, speriamo di completare l’opera anche in Conference League. Italiano sembra aver definitivamente scelto un sistema di gioco più adatto ai calciatori che ha a disposizione, il 4-2-3-1 con il doppio mediano, ma appare ancora scoperta la posizione del trequartista oggi interpretata in modo insufficiente da Bonaventura. Merito comunque al mister che sta smentendo tutti quelli che lo reputavano un integralista che non voleva modificare il proprio sistema di gioco (ad esempio me!).
IL BUONO
- Terracciano: se i viola tornano da Spezia con 3 punti è soprattutto merito di questo portierone che, arrivato in sordina a Firenze, ha scalzato tutti i propri competitori meritandosi i galloni del titolare. Compie almeno quattro interventi degni di nota sia da distanza ravvicinata che da lontano: si dimostra anche attentissimo nelle uscite basse ed alte. Man of the match.
- Quarta: nella prima frazione, quando Milenkovic ha l’unico merito della rete, tiene su la baracca difensiva insieme a Terracciano. Gioca una gara solida, senza paura, pronto a guerreggiare in marcatura ed a far ripartire l’azione. Sempre concentrato, mai incerto, è ormai il titolare del ruolo. Colonna portante.
- Cabral: ancora una volta scartato come possibile centravanti titolare, gioca una gara di grande sostanza. Ha il merito di entrare fin da subito bene nella contesa nonostante il suo ingresso in campo sia ritardato. Bravissimo a guadagnare il rosso di Nikolau che attenta alla sua gamba con un intervento da killer, decide il match con freddezza da bomber. Speriamo sia la svolta! Professionista che si merita la rete.
- Jovic: non è un mago della simpatia, ma quando calcia in porta è sempre pericoloso e questa è la cosa più importante. Anche contro lo Spezia non ruba l’occhio ma, seppur con pochi rifornimenti, sfiora più volte la rete. Colpisce un palo nel primo tempo e manca per poco il gol del vantaggio un paio di volte nella ripresa. E’ tra i primi ad andare ad abbracciare Cabral dopo il gol e saluta i tifosi viola sia prima che dopo la partita. Se diventa un perno del gruppo, può cambiare la stagione viola.
- Ikoné: in netta crescita anche sbaglia troppo in fase conclusiva, è comunque l’unico esterno offensivo impiegato capace di saltare il diretto avversario e puntare la porta. Gioca una gara solida, senza troppi fronzoli, completa. Ecco il Jonathan che vogliamo!
IL BRUTTO
- Bonaventura: chi mi segue su questo blog e non solo, conosce perfettamente la stima che io provo per questo calciatore magnifico. Purtroppo questa non è la sua miglior stagione e la gara contro lo Spezia lo conferma. Stavolta Italiano, che non rinuncia mai all’ex Milan, lo impiega da trequartista, ma la resa è sempre la stessa: lento, compassato, senza estro, con poca fantasia e poca qualità. Jack torna in te, sei fondamentale per questa squadra!
- Dodò: ho aspettato molto prima di inserire il terzino brasiliano tra i peggiori ma adesso, per onestà intellettuale, devo assolutamente farlo. Anche al Picco, Dodò non attacca e non difende, offre poca ampiezza al gioco viola e sbaglia troppe volte sia in fase offensiva che difensiva. Certo che alla sola idea di poter impiegare Venuti da quella parte, mi tengo stretto Dodò ma da lui mi attendo molto di più! Peccato perché prima dell’infortunio sembrava il giocatore giusto per occupare la fascia destra viola per anni. Speriamo sia solo questione di condizione atletica.
- Mandragora – Amrabat : se nella prima frazione di gioco i viola sono in netta difficoltà, è anche perché i due mediani non propongono gioco, non fanno filtro, vanno spesso in apnea. All’inizio della stagione credevo sinceramente che questa fosse una coppia che potesse funzionare ma, arrivati a questo punto della stagione, tanti dubbi mi assalgono. La seconda frazione giocata da Duncan è stata solida, convincente dal punto di vista dell’intensità e della grinta, certamente superiore. Che debba essere l’ex Sassuolo il titolare?
A voi per i commenti!!
Negli ultimi anni ci sono state alcune partite che hanno indirizzato la storia della Fiorentina in un senso o in un altro.
La prima che mi viene in mente è Fiorentina – Palermo 2 – 1, nella stagione 2003/2004. Quel Palermo era un’autentica corazzata (c’erano già Grosso e Toni, che solo 2 anni dopo sarebbero diventati campioni del mondo), e sembrava assolutamente imbattibile. E invece all’ultimo secondo Vryzas fece il gol del 2 – 1 per noi: quel gol fu un’iniezione di fiducia pazzesca, perché da quel momento in poi la squadra cominciò a credere seriamente nella promozione in serie A, e mantenne intatta la propria convinzione anche quando si infortunò Riganò, che ci aveva trascinati di peso fino allo spareggio con il Perugia.
La seconda che mi viene in mente è Fiorentina – Genoa 0 – 0, nella stagione 2018/2019. In quell’orrenda stagione si stava ripetendo pari pari la situazione del 93: bastava una vittoria per salvarsi, ma quella vittoria non arrivava mai, e quindi si arrivò all’ultima giornata a disputare un vero e proprio spareggio – salvezza con il Genoa. Peraltro era uno spareggio da giocare con l’orecchio alla radiolina, perché nella lotta per non retrocedere era invischiato anche l’Empoli, e se avesse fatto risultato a San Siro rischiavamo di andare in serie B in ogni caso. Invece andò tutto per il verso giusto: a pochi minuti dalla fine Nainggolan fece il gol decisivo per l’Inter, l’Empoli perse e Fiorentina e Genoa andarono a braccetto verso una salvezza soffertissima per entrambe.
La terza che mi viene in mente è Fiorentina – Lazio 2 – 0, nella stagione 2020/2021. Quell’anno ci contendevamo la salvezza punto su punto con il Benevento. La Fiorentina sembrava favorita, perché all’ultima giornata avrebbe affrontato il Crotone già retrocesso: io invece pregavo Iddio che la Fiorentina chiudesse la pratica prima di quella partita, perché i nostri giocatori avevano pochissima personalità, e quindi sapevo che davanti a una partita che sembrava già vinta loro avrebbero finito addirittura per perderla. Per fortuna la mia preghiera venne esaudita, e nel modo più inaspettato: infatti, come nel caso della vittoria col Palermo, neanche il più ottimista dei tifosi viola avrebbe mai potuto prevedere che avremmo battuto la Lazio di Inzaghi, che era 10 volte più forte di noi. E invece ci riuscimmo grazie a una doppietta di Vlahovic: mi piange il cuore a dirlo adesso che gioca per i carcerati, ma l’emozione che mi ha fatto provare quella sera non la dimenticherò mai.
La vittoria di ieri con lo Spezia a mio giudizio è stata un’altra di queste partite spartiacque. Perché i nostri giocatori continuano ad avere pochissima personalità, e quindi se ci fossimo ritrovati invischiati nella lotta per non retrocedere avremmo rischiato più noi di qualsiasi altra squadra. Invece abbiamo battuto lo Spezia, l’abbiamo spedito in fondo alla classifica e abbiamo messo un margine rassicurante di 7 punti tra noi e la terzultima. Chiaramente non mi sento già salvo: nell’anno del braccio di ferro con il Benevento ad un certo punto il vantaggio sui campani era addirittura di 10 punti, eppure li gettammo al vento quasi tutti e ci ritrovammo a soffrire fino alle ultime giornate. Tuttavia questa vittoria ci serve a ritrovare un po’ di serenità, ed era esattamente ciò di cui avevamo bisogno in questo momento.
Venendo ai contenuti del tuo post, da ciò che scrivi mi pare di capire che Martinez Quarta è destinato a diventare il partner di Milenkovic in pianta stabile, rispedendo in panchina Igor. Mi viene da dire “Era ora”, considerato che Martinez Quarta è al suo terzo anno in Italia, e nelle precedenti 2 stagioni non aveva fatto nulla per giustificare la cifra esagerata investita su di lui (13 milioni, il doppio esatto di quant’era costato Igor).
Se non fosse per la comunanza di procuratore tra Jovic e Italiano sarebbe già diventato titolare anche Cabral, che come sai mi è sempre piaciuto moltissimo. Non è un attaccante da 20 gol e quindi non può essere lui il nostro centravanti titolare, ma secondo me potrebbe diventare il nuovo Babacar, ovvero un affidabilissimo centravanti di riserva. Considerati tutti i troiai che abbiamo visto in quel ruolo da quando Babacar ci ha lasciati, non è affatto poco.
Alla tua domanda finale rispondo senza esitazioni: sì, anche Duncan dev’essere assolutamente un titolare di questa Fiorentina. E’ un giocatore per cui stravedo dai tempi in cui era ancora la riserva di Castrovilli, e tale sembrava destinato a rimanere per il resto della sua carriera. Invece Castrovilli si è perso totalmente, a quel punto Italiano ha provato Duncan quasi per disperazione, e a sorpresa abbiamo scoperto di avere in casa uno dei centrocampisti più intelligenti e affidabili di tutta la serie A. Lo dimostrerà anche quest’anno, ne sono convinto.
"Mi piace""Mi piace"
Quanti bei ricordi che mi hai fatto tornare in mente! Da Rigano’ a Vlahovic, da Prandelli a Mondonico…tanta storia viola! Se parliamo invece dei singoli ormai saprai che per me Duncan dovrebbe giocare sempre indipendentemente dal modulo. Quanto a Martinez Quarta penso che sia un ottimo investimento considerando l’età e la voglia di emergere che ha questo ragazzo! Tra lui ed Igor c’è una notevole differenza nell’essere calciatore e nell’interpretazione del ruolo. Chiudo con il discorso attaccante: Cabral è certamente un ottimo professionista ed un calciatore che nella rosa vorrei sempre avere, ma il talento di Jovic è molto superiore. Dobbiamo solo.sperarr che capisca che stare in un gruppo secondo determinate regole è più importante di guardarsi allo specchio tutto il giorno. Firenze potrebbe essere la sua ultima opportunità nel calcio che conta.
"Mi piace""Mi piace"
Jovic segna? No.
Fa segnare? No.
Accetta la panchina? No.
Rispetta i tifosi? No.
Come vedi, sia dentro che fuori dal campo Jovic è un completo disastro, quindi non vedo come possa restare nel calcio che conta. Italiano sta continuando a puntare su di lui perché è schiavo del suo procuratore, ma se la Fiorentina continuerà ad essere così asfittica in attacco anche Italiano dovrà arrendersi all’evidenza e ammettere che alla squadra serve un’altra punta.
Riguardo a Martinez Quarta, abbiamo già visto con Kouamé che Italiano è bravissimo nell’insegnare calcio anche a dei giocatori ben oltre i vent’anni, quindi non escludo che possa ripetere il miracolo anche con lui. L’unico per il quale getto la spugna è Venuti: non imparerebbe a difendere neanche se gli desse ripetizioni Paolo Maldini in persona! 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Di Venuti non parlo più che mi viene l’orticaria….quanto a Jovic, purtroppo nel deserto del nostro attacco è il calciatore al quale dobbiamo attaccarci. E’ comunque il capocannoniere, ieri a Spezia è stato il primo a salutare i tifosi, il primo ad abbracciare Cabral, l’ultimo ad andare via. Sono piccoli segnali, ma danno un po’ di speranza!
"Mi piace"Piace a 1 persona