FIORENTINA – CAGLIARI = 0 – 0
Il momento più buio sembra ormai alle spalle. Nonostante un inizio difficile, la Fiorentina riesce a tenere testa al Cagliari e porta a casa un punto meritato che avvicina i viola alla salvezza. Per gli amanti della statistica, è il primo 0 – 0 in Serie A dalla ripartenza del campionato.
IL BUONO
- Duncan: il migliore in campo per distacco, oggi dimostra di essere un calciatore completo. Dopo la buona prestazione di Parma in un centrocampo a 3, oggi domina giocando a 2 insieme a Badelj: dopo i primi 20 minuti di sofferenza, cresce clamorosamente trovando la posizione ed il passo fino al momento in cui colpisce un palo incredibile. Giocatore da cui poter ripartire la prossima stagione
- Ribery: Quando si accende fa letteralmente un altro sport. Predica spesso nel deserto, ma non si arrende mai. Solamente Cragno gli nega la gioia del gol. A volte porta troppo la palla, ma i compagni lo aiutano poco con movimenti offensivi troppo prevedibili. Eterno, da clonare
- Cragno: salva la propria squadra con diversi interventi. Sempre attento e decisivo, si fa sentire anche nelle uscite alte. Decisivo
- Dragowski: dopo un turno di riposo, torna tra i pali ed è bravissimo soprattutto su Nandez quando tira giù la saracinesca in modo esemplare. Come il dirimpettaio Cragno, si mostra sempre sicuro. Con lui e Terracciano la Fiorentina può dormire sonni tranquilli per diverse stagioni. In crescita esponenziale
- Nandez: anche se non trova la gioia personale a tu per tu con Dragowski, gioca una grandissima partita. Qualità e quantità al servizio della causa. Il nuovo soldatino Di Livio
IL BRUTTO
- Chiesa: vince l’invidiabile palma di peggiore in campo per distacco. Involuto, senza guizzi, si incaponisce in azioni personali che non portano quasi mai a nulla. Tocca l’apice quando ferma Ribery che sta per calciare in porta in area di rigore. Quando torna il gemello buono?
- Vlahovic: Arriva sempre in ritardo sulla palla, non è mai pericoloso. Non riesce a liberarsi al tiro e soprattutto non fa mai movimenti né per sé né per i compagni. Cutrone e soprattutto Kouamè creano e lottano molto di più nello spezzone giocato. Un fantasma
- I primi 25 minuti viola: da quando Iachini è arrivato a Firenze, il 3-5-2 è stato il modulo preferito ma stasera, contro una squadra che gioca esattamente in quel modo, sceglie di varare il 3-4-3. Il risultato iniziale è devastante: squadra in balia degli avversari e occasioni che fioccano (come in occasione del gol di Simeone annullato per questione di centimetri). I centrocampisti viola, Badelj e Duncan, risultano essere sempre in inferiorità numerica e vengono spesso tagliati fuori dagli inserimenti sardi. Poi fortunatamente gli esterni della Fiorentina iniziano ad entrare in partita, Duncan sale di giri e la squadra guadagna metri anche grazie al calo degli ospiti. Probabilmente anche il mister la pensa così visto che alla fine del primo tempo, quando esce Chiesa, non entra l’offensivo Sottil, ma Ghezzal che in fase difensiva viene a fare il quinto centrocampista accanto a Badelj e Duncan. Interminabili lavori in corso